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E' TUTTO INUTILE! tuonò Xagroth, pronto a difendersi fino allo stremo contro l'assalto delle ultime speranze dell'umanità, lanciatisi contro di lui con tutto ciò di cui disponevano VOI NON POTETE FERMARE L'INEVITABILE! il demone sventolò la propria spada lunga, colpendo al viso Winn'Ier e rischiando di cavargli un occhio, quando Bjorn si gettò sull'essere con tutto sé stesso, colpendo con il proprio falchion e... mancando! Il balor bloccò il colpo dell'arma preferita del kalashtar con le proprie armi, ma lo sforzo non fu sufficiente quando anche Celeste e Sharifa si lanciarono contro di lui, distraendolo quanto bastò perchè il demone abbassasse la guardia, una frazione di secondo fatale in cui Bjorn Havardsson fendè l'aria dal basso verso l'alto, tracciando una linea che percorse il corpo di Xagroth, il quale ruggì di dolore, comprendedo come esso fosse il suo ultimo momento di vita nel Piano Materiale di Arth.
NO! NO! Ruggì disperatamente l'essere, le ali che sventagliarono mentre egli cercava di reggersi in piedi, fino a quando non decise di afferrare proprio Bjorn con i propri artigli SE IO DEVO ANDARMENE, VOI TUTTI VERRETE CON ME!! minacciò. Il corpo colto da spasmi, come un'ampolla riempita di vapore, egli lanciò un ultimo disperato grido prima di esplodere, il poderoso corpo che scagliò i propri frammenti in una detonazione ancora più potente di quella richiamata pochi attimi prima, una manifestazione di puro potere demoniaco che investì tutta la compagnia, i frammenti ossei e della dura cotenna che come proiettili trafissero a morte Oceiros, Thorlum, Celeste e Sharifa un attimo prima che la stregona potesse venire raggiunta da Golban. Le pareti tremarono, perdendo l'intonaco e vedendo i propri arazzi incendiarsi, il pavimento in marmo che si crepò come le colonne, una devastazione senza precedenti che sancì il risultato di quello scontro, la vittoria finale degli eroi contro l'Ordine Sinaptico e i propri piani per permettere il ritorno di Tharizdun.
I superstiti, tra cui un Oceiros che riprese conoscenza prendendo una boccata simile a quella che avrebbe dato un nuotatore dopo una lunga apnea, capirono ben presto che non tutto era ancora del tutto concluso: il Collettore capeggiava al centro della stanza, imponente e inalterato nonostante la portata dei colpi che erano stati sferrati in quella battaglia per il destino del mondo. La fiamma del braciere, ora bianca come la neve, sembrava pulsare di luce propria e reclamare il proprio uso.
Riu... Riuscite a ricevermi? domandò la voce di Angelos Evankalos, in comunicazione telepatica con Bjorn. L'erede al trono di Isola del Delfino accolse con gioia il sapere che gli Eroi dell'Occidente erano ancora vivi, avendo egli molto da riferire Xendharvelmiran e i draghi neri sono stati sconfitti! Le sue ultime progenie stanno scappando e l'esercito nemico si sta piano piano arrendendo disse l'Evankalos, facendosi quindi cupo La Cacciatrice di Demoni ha dovuto pagare il pegno più alto però e il nobile Unvarkerentilarhys avrebbe pagato lo stesso scotto se non fosse giunto un membro degli Undici, che ora sta proteggendo il principe Derbel. Voi ne sapete qualcosa? domandò. Come ebbero presto modo di scoprire, non solo Fuunharkaspirinon, ma anche Helgor Tagliarocce e Lucrecia Decanti erano periti contro le progenie dell'empio drago nero. Reksis l'Incisore avrebbe cercato conforto in una nuova vita, mentre Kothavio Aquila del Sole non avrebbe rivisto il proprio figlio nelle Colline Cremisi.
Unvarkerentilarhys ci sta aiutando per domare le ultime insurrezioni nel cielo, se potete occuparvi voi del Collettore, per favore fatelo riferì Angelos Non credo ci sia nessuno di più capace di voi, al momento il collegamento si interruppe, lasciando gli eroi con il Collettore.
L'artefatto, nel silenzio che si creò dopo che Xagroth aveva smesso i propri sproloqui, pareva sussurrare in un coro di un centinaio di voci segreti in una lingua sconosciuta. Ma pure incomprensibili, quelle voci erano capaci di far trasparire segreti innimaginabili sulla natura della materia che componeva ciò che era parte di ogni essere vivente e non, misteri celati di solito negli spazi più remoti, dove creature che le parole non erano in grado di descrivere si celavano, in attesa. Il Collettore rincarò la dose, ponendo in rapidi flash simili allo sbattere di palpebre la caduta di imperi, divinità, culti e intere razze, il tutto con un rituale che avrebbe permesso a quelle anime che aveva assorbito, ormai perdute, di offrire la loro energia in un ultimo atto. Il braciere, opera di pura malvagità votato alla pura distruzione, ravvivò la propria fiamma bianca, invitando gli eroi a sfruttarne il potere, nella promessa che egli avrebbe poi lasciato Arth per sempre.
Fu una comunicazione strana, che non avvenne con parole dirette, ma più tramite sensazioni da brivido e rapide visioni. Eppure essi si trovavano ora con un immenso potere tra le mani.
Che uno di loro avrebbe potuto sfruttare.
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