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D&D v.3.5 o V.1.0?


Adalbrecht

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Estattamente quella parlo...quella divisa nella scatola del base rossa, expert verde, companion blu e master nera...

effettivamente la expert era azzurra e pure la companion, anche se di un colore leggermente diverso. E poi c'era la immortal dorata, alla quale però sfortunatamente non c'ho mai giocato, dato che per allora il mio gruppo era passato nelle grinfie del THATCHO e io me ne ero andato (verso i lidi più interessanti del GIRSA, altro gioco lasciato morire e sottovalutatissimo).

Miiii che nostalgia che m'è venuta...

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L'immortal set (oro) non è mai stato ufficialmente tradotto in italiano. Personalmente peraltro lo considero più un pezzo da collezione che un set veramente utile...

Il set companion potremmo dire che è verde, dai!...verde acqua.

Tornando in topic: ho giocato per lungo tempo alla prima edizione. ritengo che fosse sicuramente più immediata, combattimenti assolutamente più snelli, infinitamente più contenuta per quanto riguarda il potere dei personaggi (niente combo pazzesche, PF decisamente ridimensionati...) e dotata di un fascino tutto suo. Come altri hanno detto era un sistema di regole che favoriva l'interpretazione, ma non perchè fosse attenta all'interpretazione ma perchè giocando PG pressochè identici fra loro l'unico modo per differenziarli era l'interpretazione.

Certamente però reputo l'attuale edizione più studiata e completa. In certi aspetti anche molto più "sensata" e bilanciata, nonostante tutti i suoi rischi e difetti.

SiRe

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In realtà è più o meno quello che dice Gygax nelle interviste...

Stavo per dirlo io, ma sono stato preceduto! :-D

Leggete un po' dei memoriali di Gygax e vedrete se non era così: l'atteggiamento base del DM è "Devo uccidere/umiliare/far perdere oggetti ai PG".

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Si ma dai, quanti master facevano questo? Almeno in Italia?

E poi D&D era già sfuggito di mano a Gygax e regole ed avventure erano fatte anche da altri. Se leggi le avventure del basic D&D non noti certo una tendenza del genere. Magari in AD&D 1°ed era differente (tomb of horror)

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Leggete un po' nei memoriali di Gygax e vedrete se non era così: l'atteggiamento base del DM è "Devo uccidere/umiliare/far perdere oggetti ai PG".

Ma questo no ha senso! il DM è onnipotente: se volesse davvero una cosa del genere non avrebbe alcun significato giocare perchè i PG sarebbero tutti morti dopo il primo scontro.

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C’è anche da dire che in origine, prima della scatola rossa, il sistema che ispirò D&D era infatti un gioco basato su combattimenti, e niente roleplay (un po’ alla HeroQuest, insomma).

Quindi è chiaro che questa visione di D&D (Mostri contro PG, e quindi DM contro Giocatori) è rimasta all’inizio.

È anche vero che un DM, se vuole, uccide tutti i PG in un batter d’occhio.

MA:

in Heroquest o giochi del genere questo non è possibile, perché ci sono delle regole.

Anche in D&D ce ne sono, e suppongo che in quest’ottica, il master si limitava a mettere dei mostri / sfide contro i giocatori.

Ma non barrava sui dadi o su “vi cade un fulmine in testa, siete morti”.

Ma suppongo che come era inteso da Gygax all’inizio, si, c’erano molti PG che morivano.

Notare che stiamo parlando degli inizi… Gygax non l’ha sempre pensata cosi.

Ed è infatti riduttivo considerare D&D cosi.

In quanto D&D è per definizione un GdR. Anche la scatola rossa.

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Ma deve essere così...cioè il dm mette un mostro che rappresenti una sfida equilibrata per la compagnia e dopo deve usarlo al meglio per fare più danni possibile, sempre tenendo conto dell'intelligenza dell' essere...se il dm non fosse contro i pg non ci sarebbe più sfida...e non sarebbe più divertente se si incontrano mostri forti e poi il dm non li usa bene perchè ha paura di far morire qualcuno...come non è giusto che ci siano draghi enormi e lich dietro a ogni albero di un bosco...resta sottointeso che nel momento in cui un dm decide di uccidere un gruppo lo fa senza troppi problemi, a meno di botte di **** spaventose....

e comunque questo può essere un ottimo spunto per un nuovo topic

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Notare che stiamo parlando degli inizi… Gygax non l’ha sempre pensata cosi.

Ed è infatti riduttivo considerare D&D cosi.

In quanto D&D è per definizione un GdR. Anche la scatola rossa.

Aspetta, faccio chiarezza su quello che dicevo: era in risposta a "DM come potere assoluto", non un "Il primo D&D è orrendo perché Gygax ci giocava così". ;-)

Detto questo, non si può negare che il gioco sia nato per essere "Gruppo di idioti con la profondità di una vaschetta per surgelati che entrano in un dungeon per diventare ricchi e famosi". I maghi erano TUTTI tizi in camicia da notte e fragilini. I guerrieri erano TUTTI grossi tizi con lo spadone, ed i ladri erano TUTTI gente che svuotava le tasche.

Interpretazione, caratterizzazione del PG, ambientazioni... E' tutta roba che è venuta dopo.

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I maghi erano TUTTI tizi in camicia da notte e fragilini. I guerrieri erano TUTTI grossi tizi con lo spadone, ed i ladri erano TUTTI gente che svuotava le tasche.

Interpretazione, caratterizzazione del PG, ambientazioni... E' tutta roba che è venuta dopo.

beh probabilmente quando la gente ci giocava nel '79, però certo non quando ci giocavo io (circa 10/12 anni fa): eccetto il primo pg (barbaro pestatore, mago fragilino, ladro coi baffi ecc.) non mi ricordo di altri pg miei o dei miei amici che fossero così stereotipati, anzi (e teniam presente che avevamo 13/15 anni, mica tutta quest'esperienza/immaginazione). Io avevo una maga anche particolarmente f*ga che se ne andava in giro a sedurre la gente, un mio amico aveva un ladro caratterizzato benissimo e che era tutto fuorchè il solito tizio da bettola che scippa le vecchie e taccheggia gli stupidi nani, ecc.

Anzi, io sono dell'idea che l'inesistenza delle odiate classi di prestigio, dei talenti (che pure hanno un loro perchè, soprattutto di ordine regolistico) e delle miriadi di spesso inutili ambientazioni odierne (che lasciano il tempo che trovano, oltre che essere spesso lavori di bassa qualità: ciò che non è stampato dalla wizard spesso fa affanno, ciò che è stampato dalla wizard spesso differisce da precedenti pubblicazioni: ad esempio la storia dei phaerimm è raccontata in almeno 4 versioni nei vari manuali della 3.5, ditemi voi se questa è qualità e se uno dovrebbe seguire queste ambientazioni quando può inventarsi ciò che vuole con il cervello) rendeva il gioco molto più basato sull'interpretazione e sulla fantasia: era quasi sempre un EUMATE, certo, ma quando non si tiravano i dadi i personaggi si sviluppavano liberamente e, oltre un certo livello, con le possibilità regolistiche che c'erano, si esploravano innumerevoli possibilità di evoluzione del personaggio (cosa che si fa anche nella 3.5, se si è disposti a seguire mille e mille regole su stupide classi di prestigio e se si è disposti a comprare 3 diversi manuali basati solo su "costruisci il tuo castello" e altri 3 basati solo su "inventati un nome per il tuo castello").

Per me, 4 manuali (dei quali i primi 3, se non addiritture i primi due, bastavano e avanzavano) erano, con tutti i vuoti regolistici che c'erano (che comunque con un'errata potrebbero essere corretti facilmente), totalmente sufficienti a giocare campagne, inventarsi ambientazioni, sviluppare avventure. C'erano le regole (ok, uno se la metteva via e faceva solo un personaggio umano, a meno di house rules) e c'era l'ambientazione (oggetti magici e mostri descrivevano spesso "qualcosa" che stava dietro: la giara dell'efreeti? ti dicevano della città di ottone; l'olio di pietra dei nani? ti raccontavano delle navi volanti dei nani... era tutto più che sufficiente per inventarsi il resto da soli, o no?). Aggiungici un DM decente e 4 giocatori e hai il perfetto (o quasi) GDR.

Io dico la verità, se trovassi qualcuno a cui andrebbe una campagna a D&D basic (cosa impossibile, non trovo nessuno neanche che giochi alla 3.5), mi ci fionderei!

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Non è per niente così il mio ladro (grazie a bonus in costituzione) ha solo 6 pf in meno del guerriero e se serve sta davanti dato che è esperto con la spada, e non ricordo di aver rubato niente a nessuno...il fatto è questo, devi caratterizzare il tuo pg in base ai tiri e a quello che vuoi fare non solo in base a una delle centinaia di classi di prestigio che ci sono, e relative abilità. Con questo non voglio dire che sia sbagliato, c'è chi preferisce il 1° metodo e chi il secondo...fatto stà che il primo è molto più semplice da un lato dato che non si perdono ore per scegliere i talenti (per poi scegliere sempre i soliti tre quattro), ma è molto più difficile dotare il pg di un identità propria senza cadere nello stereotipo

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