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Atto IX [Lakeshrine] Sussurri di una ninfa


Zellos

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Koen

Guardo stranito in direzione del portale quando non noto alcuna aura magica legata alle parole della creatura, rispondendo in un sussurro ai miei compagni. È un nostro problema, Eptarchi. Qualunque cosa stia succedendo, sta avvenendo contro la volontà dei folletti. E, se il mio sospetto è corretto, non possiamo permetterci di lasciare tempo al Nemico di fare il suo gioco: ricorderete tutti benissimo cos'è accaduto con la cittadina infestata dai ragni. 

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Principali partecipanti

Jasmine Al-Alrae

Esco dalle ombre con aria cupa e scivolo accanto ai miei compagni, facendo loro cenno di radunarsi attorno a me. Poi, descrivo loro, sottovoce ma rapidamente, ciò che ho visto. 

Tutti

Spoiler

Riporto qui la descrizione fatta dal Master:

"La parte inferiore del corpo è quella di un’idra, quattro grosse zampe, un corpo muscolare e tondeggiante, sei lunghi colli intorno a un torace che sembrerebbe quello di una figura umanoide: è come se fosse un centauro, col corpo però di una delle bestie più pericolose delle foreste piuttosto che del semplice cavallo. La figura umana è molto magra, senza un filo di grasso e qualche muscolo, ma non eccessivamente allenato. Porta un curioso vestito che gli copre braccia, spalle e pettorali ma lascia scoperto l’addome. Vari e strani gioielli gli coprono il corpo. Il volto è in parte coperto da un cappuccio di quella che è una stoffa leggera, i capelli bianchi simili a sera di ragno fuoriescono ai lati appoggiandosi al corpo fino ad arrivare all’addome.

Nella sinistra porta un nodoso bastone che sarebbe adatto ad un druido, mentre nella sinistra porta uno strano scudo composto da una struttura d’oro ed argento e diverse campanelle".

 

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Koen

Jasmine torna dalle ombre, spiegandoci quello che ha visto. Le sue parole non mi aiutano a comprendere la situazione: mi creano solo altri dubbi. Non riesco a capire: non sta usando un incantesimo, ma è chiaro che i folletti si stanno muovendo contro la loro volontà. E non riesco a identificare questa creatura: non ha nessun tratto che permetta di categorizzarlo con precisione. 

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Valena Aurica

"Dunque non ci resta che affrontare la creatura. Non vedo alternative, se non un tentativo di parlamentare con essa... ma temo che non sia un'opzione valida" Soppeso la mia nuova arma... mia... non so se dovrò o potrò tenerla con me, e preferirei farla studiare a Koen prima di usarla in battaglia. Ma come sempre, la battaglia giunge quando meno la si aspetta. 

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Vi preparate alla battaglia, iniziando a scatenare incanti che illuminano leggermente la foresta, visto la quantità dei stessi, per poi avvicinarvi al misterioso portale.

È una ferita aperta nello spazio che puzza di un misto di carne caramellata, frutti rossi marciti ed olii da forgiatura, Nera nei bordi frastagliati che colano il medesimo icore che infettava la ferita della ninfa. Quando arrivate, vedete la figura descrittavi da Jasmine “in tutto il suo splendore”. Ormai gli gnomi armati di ascia o falce sono tutti andati via tranne uno che, da lontano e dietro un albero, gli fa cenni minacciosi.

<<Coloro che hanno ferito il Ragno! Benvenuti, benvenuti. Quasi non mi ero accorto di voi…>> dice con un leggerissimo sorriso visibile a tutti sotto il cappuccio che gli copre il volto. <<Che crudeli, venuti a privare del “suo cuore” una moribonda.>>

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Koen

Il portale stesso ha un aspetto a dir poco sospetto: non penso che una creatura fatata creerebbe qualcosa del genere. Gli gnomi, purtroppo, hanno già attraversato il portale: ora possiamo solo provare a trovare un modo per assicurarci che questa oasi non venga completamente distrutta. Il portale non lascia dubbi. Compiango quei poveri folletti. Le parole della creatura mi fanno storcere la bocca e portare una mano al fucile, anche se potrò fare poco: non penso di poterlo influenzare senza attraversarlo. Parole curiose se pronunciate da uno dei responsabili della sua morte. Dico alla creatura, iniziando a riflettere su come chiudere quel portale: è una soluzione temporanea, ma non penso che potremmo fare di meglio. 

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Valena Aurica

Assieme ai miei compagni avanzo, arma in pugno e cuore saldo. I dubbi e le paure si volatilizzano quando devo proteggere le persone a cui tengo.

"Benvenuti? Queste sono le nostre terre, messere. Piuttosto siete voi che non siete stato invitato qui. Restate dal vostro lato del portale, almeno finché non avrete dichiarato chi siete e cosa volete dall'eptarchia"

 

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Jasmine Al-Alrae

Mentre i miei compagni rispondono, bene o male, alle provocazioni del nostro nemico, io concentro le mie attenzioni su come è fatto, cercando di carpire qualche dettaglio in più su di lui e sul luogo oltre il portale, in modo da collegare le mie percezioni alle mie conoscenze, filtrate dalle emanazioni di Sarenrae.

DM

Spoiler

Percezione +36.

Conoscenze: tutte a 10, tranne Nobiltà e Locali (9), Ingegneria, Geografia e Storia (4). Per identificare creature e le loro caratteristiche, aggiungere 3 alla Abilità. 

 

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<<L’unica responsabile dell’area sua morte è ella stessa. Il Re Lanterna voleva semplicemente che terminasse di danzare per lei, come aveva fatto per eoni. Il fatto che fosse viva era già un dono. Ma tanto, ciò ripartirà al prossimo ciclo.>> dice facendo spallucce, prima di alzare una mano e l’indice. <<Queste non sono le terre di Lakeholme. Al massimo sono nelle terre di una Demetrios, del suo Pitax. Ma in verità io sono nelle mie terre. Quanto a chi io sia, io sono il Saggio dell’Idra. Il nome vi provocherebbe dolore alle orecchie quindi evito di dirlo. Tanto non ha grande importanza>> fa un lieve inchino.

@Ghal Maraz

Spoiler

Sei l’unica a notare che il saggio dell’idra sia un automa, un golem con dei movimenti così fluidi da sembrare una creatura fatata di carne ed ossa.

 

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Koen

Non mi sembra che sia stata lei a brandire l'arma che le ha inferto la ferita letale. Ma mi rendo conto di essere in errore: ragionare su questioni come la pietà o il pentimento con un servo del Buio è pressoché inutile. Concludo piccato dopo aver sentito la risposta del mostro, compiangendo già il fato dei folletti ammaliati: in quelle terre non troveranno nulla se non sofferenza. 

Master

Spoiler

Mi ero dimenticato di dirlo: Sapienza Magica +15 sul portale, per capire come chiuderlo.

 

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<<Fortuna vuole che della prima non abbia mai avuto da elargirne perché mai l’ho ricevuta e che il secondo mai mi abbia sfiorato per via del mio sangue, sia figurato che non. Ma non sono qui per tediarvi parlando di me. Sono qui perché sono, appunto, un Saggio. Vi do un consiglio assai prezioso, poiché avete ferito il Ragno e mal gradisco lui ed i suoi simili: lui è al suo posto poiché ha…ereditato il seggio, io ho guadagnato il mio posto fuori dal Tempo. Non prendete davvero quella spada. È una strada senza uscita, una parte in piccolo ( anche se esistono solo piccoli attori e non piccole parti) nello spettacolo della Ninfa e del Mondo. Non riuscireste più ad uscire dal ciclo, condannati come lei a ripetere i vostri errori, le vostre miserie…per sempre. Finché il Buio non sarà sovrano ed il Re governerà una città incancrenita grande come l’universo intero. Ed allora forse vi sceglierà come giullari e danzerete e suonerete finché il vero Caos si sveglierà o se giungeranno gli Altri da fuori. Non un bel destino, sappiatelo, anche se per voi incomprensibile. Finireste per unire il vostro destino ad un piccolo borgo a nord est ed ad altri…non avete già il vostro a pesarvi?>> dice, mentre inizia a far tremare leggermente li strano scudo pieno di campanelle, che iniziano a risuonare cristalline. Il portale sembra iniziare a chiudersi, anche se lentamente.

@Ian Morgenvelt

Spoiler

Sembra lo stia già chiudendo da solo.

 

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Koen

Non penso che l'arma donata dalla ninfa, il motivo che le ha fatto sopportare il suo terribile dolore per tutto questo tempo, sia una trappola. Di certo non possiamo usarla senza precauzioni: ogni artefatto magico può essere pericoloso, indipendentemente dalla sua fonte. Sembra però che il portale si stia chiudendo: cerco quindi il folletto rimasto da questo lato, per vedere se almeno lui si sia salvato. 

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Valena Aurica

Al solito i dannati fatati non hanno altro da fare che creare caos e scompiglio. Bugie, inganni, maledizioni... E i Saggi non sono da meno. Possibile che le nostre vite siano in balia di questi degenerati? 

Grata di aver affidato la mia vita e la mia anima ad un'entità più stabile e giusta, avanzo di un passo pur restando al di qua del portale "Non ci interessano i vostri giochetti, e non ci interessano i vostri consigli. Cercatevi un altra terra e non tornate più a infastidirci!"

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Juliano Demetrios

Medito un poco sulle sue parole, potremmo davvero essere giocattoli in balia del destino? Questa idea mi infastidisce, considerando che gran parte della mia vita l'ho già passata nella scacchiera di chi mi circondava, mal sopporterei che ciò accada di nuovo.

E dimmi Saggio, facciamo finta che io ti voglia dar retta... Come possiamo evitare di finire a far parte di questo gioco? Come possiamo spezzare il ciclo? Dicci come salvarci!

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<<L’Araldo del Re vi direbbe che siete voi ad occupare suolo non vostro. O meglio, lo sentireste mentre annegate nel Buio, visto la sua idiosincrasia a parlare con i non degni.>>  osserva per lunghi secondi tutti voi, prima di riprendere a parlare. <<Non si può spezzare il ciclo: è l’ultimo trucco del suo che tu un tempo adoravi e della dea che lei…>> indicando Jasmine <<…adora per impedire che tutto ceda al Buio. Non vogliono che giunga l’era prima della nascita di colui che è Uno e Trino, che vi porterà lontano, fra le stelle. Dove il Buio sarà solo uno dei pericoli e non una minaccia assoluta. Come salvarvi? Andatevene. Lontano da qui, lontano da queste terre benedette dal Re e vivete la vostra vita. Mancano ancora molti anni, nessuno di voi sarà vivo quanto inizierà…quanto si fatati, andranno al Giardino. Il luogo dove presto o tardi tutto il Primo Mondo finirà, attratto inesorabilmente dalla gabbia del Prigioniero.

Ma vi ho detto fin troppo. Mi farete sembrare qualcosa che non sono, cioè un essere con un cuore…sempre che io non lo stia facendo per spronarvi all’opposto. Addio adesso. Devo andare a portare avanti i miei piani al nord.>>

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Koen

Faccio una smorfia quando sento parlare del Giardino: non so di preciso cosa sia, ma Nyrissa sembrava temerlo con tutte le sue forze. Sospetto che rivedremo quei folletti. Anche se non con il loro aspetto, probabilmente. 

Attendo che il portale si chiuda completamente, sapendo di non potere fare nulla per salvare i folletti già scomparsi, parlando quindi ai miei compagni Dovremmo tenere d'occhio questo posto: non conosciamo i suoi piani, potrebbe tornare. Magari potremmo chiedere aiuto a Ma': credo che sia più in sintonia di noi con il popolo fatato. E devo assolutamente decifrare quel libro. Contattarla potrebbe essere più importante che mai. 

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Koen

Durante il viaggio di ritorno mi avvicino a Valena, per chiederle consiglio sulla mia idea e, magari, provare ad analizzare la spada della ninfa. 

Con Valena

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Quest'ultimo incontro mi ha fatto riflettere: sappiamo troppo poco sui cicli per comprendere veramente cosa stiano tramando queste creature. Dico alla donna, cercando poi nel mio zaino incantato il libro donatomi dal Padre delle Parole. Ricordi il Padre delle Parole, quello strano essere che abbiamo incontrato nel covo del Saggio dei Ragni? Chiedo alla iomedita, mostrandole quindi il libro. Mi ha dato questo libro, dicendomi che decifrandolo avrò le informazioni per raggiungere la dea a cui sono fedele, Aesocar. E lei conosce i cicli e i nostri nemici, a quanto mi ha detto. Procedere con la lettura del libro potrebbe essere la cosa più razionale e logica, ma l'idea stessa di trovarmi al suo cospetto mi paralizza: la mia fede è sempre stata costruita su racconti e frammenti e questo incontro potrebbe frantumare tutte le mie certezze. 

Master

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Durante il viaggio di ritorno Koen prova a studiare la spada con Individuazione del Magico (e Sapienza Magica +15)

 

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Valena

Con Koen

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Forse Koen si aspettava delle sagge parole da me, qualcosa di mistico. Ma per sua fortuna si è rivolta alla persona giusta. Con tutti i dubbi che mi dilaniano, tutti i ripensamenti e le mie fisime, su una cosa sono sempre rimasta salda: la fede.
Perché la fede è fede. Non ho mai apprezzato la necessità di certi sacerdoti di avvolgerla in un alone di mistero. Né ho mai capito perché alcuni sacerdoti parlino di "dubbio", "fede incrollabile" e "debolezza nella fede". Una persona può riporre la sua fiducia e la sua anima nelle mani di una divinità. Oppure no. Non ci sono vie di mezzo.
"Non devi avere timore, Koen. Se credi davvero in Aesocar, questo basterà. Hai tra le mani un dono prezioso, perché non sono molti i fedeli che possono incontrare una divinità, e dovresti gioire, non esserne innervosito" poso una mano sulla spalla del mio amico "Comunque se lo desideri e se ci sarà possibile, posso starti accanto durante questo viaggio. Aesocar non è la mia patrona, ma ella è in qualche modo un'ava di Iomedae. Ti potrò dare il mio sostegno"

 

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