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Urban Fantasy - Le notti di Praga [TdG II]


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Mark

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Sono a Praga da meno di 48 ore e almeno metà di queste le ho passate dietro ad una scrivania a sistemare i casini dei miei colleghi... Commento con una alzata di spalle ed un sorriso malandrino, dopo averle lanciato comunque un'occhiata di apprezzamento. Al mio solito non sto mentendo, solo utilizzando parole dal significato ambiguo.

Sto davvero lavorando per tentare di mettere una pezza ai casini fatti dal SIE di Praga con il Taegh, ma dopo ieri lei dovrebbe essere portata a supporre stia parlando della...morte casuale dei suoi due collaboratori in tutta onestà volevo staccare. Ti sembrerà assurdo che una organizzazione come il SIE, che magari spende milioni di euro nelle tecnologie più avanzate, abbia negli uffici sedie Ikea che paiono più che altro strumenti di tortura, ma è così...

Ciò detto le offro galantemente il braccio, conducendola all'interno mentre le chiedo Conosci il locale? Ammetto di averlo scelto in base alle recensioni, spero di non aver toppato...

 

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Principali partecipanti

Jilij

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"Si, mi piacciono le macchine vecchie. Questa è la mia terza, ma è la mia preferita: le prime due le ho comprate, questa qui era un ferrovecchio e l'ho restaurata da sola. Ci ho messo tre anni" guarda la macchina con un affetto che le trasforma il viso, facendola apparire della sua giusta età. 

Mark

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"Non ci sono mai stata, ma lo conosco. Hai scelto bene...tu o i tuoi superiori. Ho il presentimento che a voi non piaccia giocare pulito, perciò te lo chiedo subito prima di entrare: quanti dei tuoi ci sono lì dentro?"

 

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Mark

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Naah...non mi sarei fidato del loro giudizio, sono di bocca buona ma non troppo... Rispondo alla prima parte del suo commento, per poi aggiungere in tutta onestà? Nessuno.

Non mi sono portato agenti di scorta né ne ho piazzati sui tetti dei palazzi attorno. Forse ti ho dato l'idea di un mezzo burocrate... e qui ghigno, dato che dubito sia cosí, tenendo conto del fatto che al nostro primo incontro mi sono finto un turista per poi tirsrgli fuori davanti al naso uno shotgun ma sono una persona che tende a mettersi in gioco. E soprattutto sono uno che non ama troppo i guinzagli e le regole...

Ed é per questo che faccio l'operativo... Aggiungo mentalmente. Ció che le ho detto é tutto vero, tranne la cosa delle regole. In realtà le regole mi piacciono o - meglio - mi piace giocare con esse e stiracchiarle per ottenere il massimo senza infrangerle.

Ovviamente non mi sognerei mai di cercare di darle a bere che sono qui senza aver detto nulla a nessuno, ma sono stato onesto quanto potevo e - se ho ben compreso il suo livello nell'organizzazione - anche lei lo sa.

 

 

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Mark

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Entrate nel locale e sedete al tavolo, Oksana con la schiena contro la parete. Il menù è scarno, semplicemente perché qui si mangia il piatto della serata con qualche variante. Con il tempo freddo che c'è la fuori, la zuppa con tocchetti di prosciutto cotto, cavolo e pepe è in effetti molto allettante. Approfittando della cameriera che vi sta lasciando il tempo di decidere tenendosi in disparte, la donna riprendo il discorso "Ah, senza supporto. Non lo avrei mai detto. Altrimenti sarei venuta da sola pure io"

Jilij

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Fermandosi sulla porta ti caccia un dito nel fianco, con forza ma senza cattiveria "Non lo sai? Ti mangiamo, stasera" commenta seria, prima di scoppiare a ridere.

 

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Silfer

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"Ahi " esclamo più sorpreso che altro " A seconda di chi lo fa e come, potrebbe essere una proposta allettante " rido insieme a lei, poi riprendo " comunque non vi conviene il caldo rende la carne stoppacciosa e secca! "

 

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Mark

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Mi devi perdonare, ma non pensavo fossi tipo da chaperon al primo appuntamento... Rispondo con un sorriso, non particolarmente turbato dalla sua risposta. Se anche fosse vero, difficilmente si arrischierebbero ad agire contro di me oggi.

Quindi passo ad argomenti più seri, chiedendole come se nulla fosse Vino o birra?

 

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Jilij

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Alla tua battuta Nora sorride un po' confusa (forse il suo inglese non è poi così buono da capire il doppio senso) ma intanto ti fa strada dentro la villa.
Gli interni rispecchiano il lusso che ti eri immaginato: quadri di valore, mobili preziosi, marmi e stucchi. All'ingresso campeggia un ritratto a grandezza naturale di un uomo che impugna una grande spada e indossa una divisa che non riconosci.

Ritratto

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Un uomo con completo elegante ti sottrae gentilmente la giacca, mentre Nora ti prende sottobraccio e ti guida verso una sala laterale, che risulta essere una sala da pranzo. Qui un lungo tavolo di legno, antico e scuro, è già stato apparecchiato. Non è una cena informale, per quello che riesci a capire a prima vista: o almeno immagini che Nora e famiglia non si vestano sempre così elegantemente quando cenano tutte le sere. 
Al tavolo siedono già sei persone, e altri due posti sono liberi per te e Nora, uno di fronte all'altro. 
Riconosci quattro delle persone qui presenti: 
 

L'uomo più anziano, che poi è quello nel ritratto, è Ambroz Ruzicka, il capofamiglia. Ora indossa un completo giacca e pantaloni marrone scuro, con una cravatta blu e un panciotto grigio. Sono abiti nuovi e molto belli, ma non sfarzosi. 
Davanti a lui siede la madre di Nora, Kvetina Zmije. Una donna bellissima dalla pelle diafana e i capelli neri come la notte che le ricadono sulle spalle in onde e riccioli. Le orecchie a punta e gli occhi completamente neri (come quelli della figlia) renderebbero già l'idea di una fatata, ma a coronare il tutto c'è un qualcosa di intangibile che ti fa capire subito che hai davanti una creatura vecchia e magica. Del resto sai che ha più di 170 anni, ma sembra appena più vecchia della figlia.
Due ragazzi sulla trentina siedono vicini tra loro: sono i fratellastri di Nora, Igor e Miloslav. Il primo ha gli occhiali da sole anche se è al chiuso, e un'aria da dandy pallido e nervoso. Il secondo assomiglia moltissimo al padre salvo per i capelli scuri. Davanti a ciascuno di loro siede una ragazza di bell'aspetto. Una è una rossa con molte lentiggini, chiaramente non di origine ceca. L'altra è un'antica, un'ondina con i capelli color acquamarina e la pelle scura. Dalla tua esperienza con gli antichi diresti che è di origini greche o comunque mediterranee. 

Al vostro ingresso Igor applaude lentamente e ironicamente "Sorellina, anche oggi in ritardo...a che ti serve una macchina veloce se poi sei l'ultima ad arrivare?" parla con un inglese perfetto, forse a tuo beneficio. Il padre lo fulmina subito e si alza per venirvi incontro e stringerti la mano.
"Nora mi ha detto chi sei. Immagino tu sappia chi sono io. Ti ospito in casa mia come segno di rispetto e fiducia, in vista di future collaborazioni. Ma stasera ceniamo senza parlare di lavoro, va bene?" 
Si volta per fare le presentazioni: sua moglie, i figli, e le accompagnatrici dei figli. L'umana si chiama Shiannon (nome che Ambroz ha difficoltà a pronunciare bene, strappando una risatina di Igor), l'ondina si chiama Nitebe. 

Mark

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"Birra scura, con la zuppa di cavolo" conferma dopo aver scelto la zuppa. Fa aggiungere alla sua altre verdure. Mentre si rilassa sulla sedia ti lancia una lunga occhiata in silenzio, prima di aggiungere "Non dimenticarti la fine che ha fatto quel tipo che avete arrestato con me...come si chiamava? Preferisco andare sul sicuro. E poi chi mi dice che tu non sia un malintenzionato? Di questi tempi non si può mai sapere, e una ragazza deve sapersi difendere"

 

Modificato da Pippomaster92
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Mark
 

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Oh, non sono io quello cattivo... Le garantisco, fidamdomi del suo suggerimento sul bere e ordinando a mia volta birra scura é Jil che ogni tanto si scalda troppo. Immagino dipenda dalla sua natura...focosa, diciamo...

Quindi in maniera colloquiale aggiungo comunque non sono venuto per metterti nei guai, non stasera, comunque.

Premesso che non sto registrando la conversazione e che tutta la notte di ieri non esiste... poggio il telefono a schermo acceso sul tavolo, per mostrare che non sto registrando mi é piaciuto come te la sei cavata ieri sera. Sei una tipa forte...

 

 

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Mark

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"Di questi tempi una donna deve farsi valere, o non riuscirà mai a vivere come preferisce" arriva da bere, mentre per la zuppa ci vorrà un poco. Intanto Oksana sorseggia un po' di birra e con un dito spinge un po' il telefono nuovamente verso di te "Potresti avere microspie addosso. Io al tuo posto lo farei. Ma facciamo finta che questa sia una cena tranquilla, in cui non si parla di lavoro. Sta bene. Perché allora mi hai organizzato un appuntamento? Speri nel fascino del distintivo? Un po' presuntuosetto"

 

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Mark

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No, non sono James Bond... Commento con una alzata di spalle, mettendo via il telefono che, ovviamente, era solo un gesto dimostrativo di buone intenzioni. Buone intenzioni vete, in un certo senso sono consapevole dei miei limiti. Ho diversi talenti, ma stregare le donne non é mai stato uno di quelli.

Diciamo che... E mi fermo, questa volta bloccato nel cercare il termine giusto in tedesco mi hai incuriosito e mi interessi. Cosí mi sono detto che volevo sapere di piú su di te. Ovviamente non parlo di faccende di "lavoro", e mimo le virgolette prima di sorseggiare la birra quelle posso scoprirle in altri modi e probabilmente lo faró, se e quando se ne presenterà l'occasione. Oggi ero solo curioso di conoscere la donna Oksana...

 

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Silfer

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Sorrido, quando mi rendo conto che in effetti la mia battuta poteva essere di difficile comprensione per una non madrelingua.

Una volta entrati, osservo gli interni, accompagnandoli con un fischio sommesso " Però... quasi come la mia camera d'albergo " commento divertito. 

Mi lascio quindi accompagnare da Nora, nella sala da pranzo, dove la famiglia al gran completo è già presente. Un piccolo sorriso increspa le mie labbra alla battuta del fratello, mentre successivamente mi soffermo ad osservare brevemente i presenti.

Vado quindi incontro al padre, stringendogli la mano con decisione, ma senza strafare " È un piacere ed un onore essere qui stasera, per quanto riguarda la sua richiesta... non chiedo di meglio! "

Faccio il giro del tavolo, seguendo le presentazioni, stringendo la mano e ripresentandomi a mia volta. Riservo un piccolo baciamano in segno di rispetto a Kvetina, quindi faccio accomodare Nora, sistemandole la sedia e andando a sedere a mia volta.

 

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@All

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Scusate, mi era proprio scappata la notifica

Mark

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Io...non sono una persona cosí interessante... Rispondo con una alzata di spalle, assaggiando la zuppa per poi voltarmi verso la cameriera e chiedere in tedesco un po' di spezie da aggiungere.

Fino ai 14 anni credevo di essere un ragazzino normale figlio di una noiosa famiglia normale. Poi, quando i poliziotti vennero a prendere mio padre perché - a quanto pare - era un po' troppo impegnato a guardare da un'altra parte mentre in dogana transitavano pacchetti pieni di polverina bianca, ho scoperto che non era cosí.

con un cenno della mano indico un pezzetto di pane che, discretamente, mi schizza tra le mani, prima di aggiungere quella notte scappai di casa ed aggredii un poliziotto, poi per un po' mi sono dato all'amabile vita delle gang di strada. É lí che ho scoperto l'infinito piacere per le armi da fuoco...

Quindi taccio, sia per valutare la reazione alle mie parole che per ascoltare il primo pezzo del racconto di Oksana, chiedendomi se mi parlerà o meno della bambina.

@Master

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Non ricordo piú come avevamo concluso di gestire la faccenda della telecinesi. Era un cambio di classe, ma in cosa? Warlock?

 

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Jilij

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La cena procede abbastanza tranquillamente. Vi vengono servite portate abbondanti di cucina tipica dell'est Europa, sia ceca che polacca. Sono manicaretti preparati da cuochi professionisti, lo si capisce sia dalla qualità che dalla disposizione sui piatti. A quel che ricordi Mark è andato a mangiare in una trattoria...non è stato fortunato come te!

La conversazione intorno al tavolo è abbastanza variegata. Il padre di Nora parla per lo più con i due figli, ti par di capire che discutano di persone che conoscono e che lavorano nel campo della finanza. Tutti, per cortesia nei tuoi confronti, parlano inglese.

La madre di Nora invece parla con te, incuriosita dalla tua etnia d'origine e facendoti qualche domanda non eccessivamente personale. E la stessa Nora ti subissa di chiacchiere, cercando di sondare i tuoi interessi in campo sportivo, culturale e soprattutto di macchine. 
Ti sembra un po' di essere ad una cena di famiglia organizzata per conoscere il fidanzato della figlia, ma sai che in realtà lo scopo di questo incontro è di parlare di affari e collaborazione: dopo la cena, probabilmente, si ripiegherà su argomenti più scottanti. 

Mark

Spoiler

"E perché..? No, hai ragione. Prima le risposte" prende una cucchiaiata di zuppa e pensa un paio di istanti prima di rispondere "Sono nata in Russia, a Volgograd, poco dopo il cambio del nome. Famiglia povera, operai tessili. Per un po' ho fatto lo stesso lavoro dei miei genitori, ma anche io ero irrequieta. Non mi andava di passare decenni in quelle fabbriche. Così sono scappata qui nell'ovest. All'epoca non era tanto diversa dalla Russia, ma aveva i suoi lati positivi. Anche io ho deciso di usare le mie capacità per tirarci fuori qualche soldo. Ho trovato questa ditta che paga bene quelli come me, e ci lavoro tutt'ora dopo...santo cielo, dopo venticinque anni!" fa un'espressione stupita, che si tramuta subito in un sorriso ironico "E perché lavori per il SIE?"

NOTA

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Considerata la storia di Volgograd, ex Stalingrad, Oksana deve essere nata alla fine degli anni '60. Nella sua cartella si dice che ha circa 50 anni. Essendo un'Antica ha un ritmo biologico ben diverso dal tuo. 

 

 

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Mark

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Beh, immagino non sia facile la vita per chi decide di cambiare vita in maniera cosí drastica... commento con un cenno del capo. Nonostante non sia un esperto dei paesi dell'ex blocco sovietico e zone limitrofe sono abbastanza istruito da sapere che a quell'epoca questi dovessero essere parsi poveri e, probabilmente, questo era un buon modo di sbarcare il lunario.

Poi mi chiede come, dalla vita da strada, sia sbarcato al SIE e, ghignando, le rispondo In tutta onestà? Perché mi beccarono e non volevo finire dentro...

Poi, ritenendo che la cosa abbia bisogno di qualche approfondimento per essere ben compresa, aggiungo Avevo diciassette anni e, fino a quel momento, la cosa piú interessante che avevo fatto era andare a suonare le bande rivali, svaligiare qualche bancomat ed infilarmi a pagamento nei computer delle scuole per cambiare i voti a studenti con piú sterline che Q.I.

Poi mi beccarono e mi offrirono una scelta: potevo finire al gabbio, passare la vita a nascondere ció che ero o usare le mie capacità perloro. Come ti dicevo, all'epoca scelsi la terza opzione perché le altre due sarebbero state la morte sociale...

Ovviamente dal mio tono é evidente che nel tempo le cose sono cambiate, ma questa è un'altra storia. E tu? Non hai mai pensato di fare qualcosa di diverso? Praga é cambiata parecchio da quando ti ci sei trasferita, immagino. 

 

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Silfer

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Mi godo la serata, cercando di essere un'ospite esemplare. Rispondo con dovizia di particolari alle domande della madre di Nora e ovviamente alle domande di quest'ultima.

Per quanto la situazione sia ovviamente diversa da quello che mi aspettavo, non me ne faccio un problema, anzi cercando capire quanto seriamente mi stiano testando come possibile fidanzato.

In fondo era chiara la richiesta di non parlare di lavoro a cena.

 

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Mark

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Prima di risponderti, Oksana sembra pensarci un po' su "Ti dirò, le occasioni non sono mancate. Ma forse puoi capirmi: questo è un lavoro che so fare molto bene. Ho dedicato anni a perfezionarmi, e sono stata promossa varie volte. Ora ho una posizione lavorativa ben pagata, e anche una discreta influenza in certi ambienti. Non voglio nasconderti poi che mollare all'improvviso un lavoro come questo non è esattamente salubre. Ci sono aziende rivali che non perdonano certe...manovre fiscali. Ma non mi lamento: come ho detto, la paga è buona. Abbastanza da consentirmi di offrirti la cena" aggiunge con un sorrisetto "So che voi governativi non avete grandi stipendi. Forse ti pagano la trasferta, ma scommetto che il mio stipendio, convertito in sterline, ha uno zero in più in fondo" 
Beve un sorso di birra, mentre pensa alla domanda da farti "Quanto volete per andarvene da Praga?" chiede poi a bruciapelo.

Jilij

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Non sei sicuro di quanto siano serie le intenzioni di Nora e famiglia. Ragionevolmente, visto che vi siete praticamente appena incontrati, è facile che Nora stia solo flirtando un po'. Oppure vogliono semplicemente tenerti al guinzaglio e cercare di estorcerti informazioni con le buone. 

Verso la fine della cena (che si conclude con una buona scelta di dolci tipici, uno più buono dell'altro) il padre di Nora si alza e fa un brindisi "Ai nostri nuovi amici -e alle nostre nuove amiche-" aggiunge con un cenno del capo verso le due ragazze che accompagnano i suoi figli "possa il futuro riservarci solo cose piacevoli" 
Al brindisi rispondono tutti, con una certa solerzia...forse la cosa era preparata? Forse tutta questa cena era tutta a tuo esclusivo uso e consumo?

Sta di fatto che, finita la cena, il capofamiglia si fa portare dei sigari e si avvicina con aria amichevole offrendotene uno. Puoi scegliere tra toscani e cubani, di due tipi ciascuno (leggeri e forti). Lui personalmente prende un toscano forte. 
"Andiamo nel mio studio, mia moglie non vuole che accenda i miei sigari nella sala da pranzo" aggiunge fingendosi scherzosamente afflitto dalla cosa "Nora ci raggiungerà più tardi" la ragazza sta ora parlando con l'ondina e il fratello minore, ma parlano in ceco. Sembrano abbastanza allegri, e in effetti hai notato che a parte il capofamiglia nessuno è stato eccessivamente moderato con l'alcol. 

 

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Mark

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Beh, che il tuo stipendio sia molto superiore al mio é fuori di dubbio... Commento con un ghigno divertito, per poi aggiungere ma su certe cose sono un tipo all'antica: ti ho invitata e offro io. La prossima volta si vedrà...

e le faccio un occhiolino, mentre aggiungo In fondo, non é che abbia molte spese. L'agenzia ci paga vitto e alloggio - roba modesta, per carità - ma il buono é che i burocrati non fanno troppe storie sui rimborsi spese. Gli porti lo scontrino, butti lí che in quel cocktail bar ci sei andato per incontrare una fonte e via...

Faccio spallucce. In effetti é piuttosto ridicolo che, con tutti i soldi che il SIE ha e usa per basi, tecnologie e risorse, paghi cosí poco i suoi dipendenti. Alla fine scuoto la testa, spiegando Non é carenza di risorse, é che al Consiglio di Amministrazione sta proprio sulle balle la voce "costo del personale" nel bilancio...

Peró ha anche aspetti positivi... Commento, evitando di rispondere alla sua domanda, ricominciando invece a raccontarle del mio passato dopo l'addestramento - i due anni peggiori della miavita, per amor di cronaca - mi hanno messo in squadra con un vecchio veterano. All'inizio non vedevo l'ora di entrare in azione: avevo finalmente una posizione di potere e volevo usarla. Ma il vecchio Bert non era d'accordo. Lui agiva sempre all'acqua di rose...

Scuoto la testa e sorrido, guardandola. Non é difficile immaginare cosa pensasse un ragazzo di diciannove anni col mio passato di questo approccio. Già temevo di essermi condannato ad una vita di ispezioni sulle pozioni ristoratrici e di multe per l'uso improprio delle Maschere, quando ci fu la faccenda dei Merlini.

Fu un caso serio, ma il SIE mise tutto a tacere in fretta, quindi non so quanto sia trapelato. Per questo spiego Erano un gruppo di Druidi gallesi, gente legata alle antiche tradizioni celtiche. Nulla di che, fintanto che si occupavano di predicare la loro roba New Age e proteggere la loro Foresta Sacra. Poi peró prese il comando questo Afagir, un estremista... Mi perdo un momento nel ricordarlo, vestito di pelli e ossa, con la barba canuta e gli occhi iniettati di sangue. E rabbrividisco decise che la civiltà moderna gli stava stretta, cosí avvió un rituale per risvegliare Antales, un Drago Verde antico legato a quelle terre e dormiente piú o meno dai tempi degli antichi romani. Fu mandato Bert per negoziare. Io me la facevo sotto, ma lui arrivó tranquillo con una valigetta ventiquattr'ore.

Eravamo in due, circondati da Druidi e bestie feroci. Ma lui sorrise Lo rammento bene quel sorriso, sghembo, astuto...spietato in un certo senso e aprí la valigetta mostrando un segnalatore GPS. Poi spiegó che, in quello stesso momento, un harrier armato con un missile aria terra con testata nucleare tattica da venti megatoni si trovavaa cinque minuti da lí ese non avessero consegnato immediatamente Afagir, l'intera Foresta Sacra sarebbe diventata un Cratere Fumante Sacro. Non disse altro...

Scuoto la testa divertito, spiegando Non mi ha mai detto se quell'Harrier c'era davvero e ho preferito non scoprirlo. Ma il punto è che avrebbe potuto esserci. È questo il punto di questo lavoro. Noi agenti rischiamo la pelle e siamo malpagati, ma abbiamo una libertà operativa enorme. Potrei tirare fuori la pistola e sparare al cameriere che ancora non mi ha portato il prpe extra, e probabilmente mi beccherei giusto una ramanzina...

L'esempio del cameriere è ovviamente fuori luogo, però non mi andava di dire che avrei potuto freddare snche lei sul posto senza conseguenze rilevanti. Non voleva essere una minaccia la mia ieri notte io e Jill abbiamo infranto parecchie regole, ma il tuttosi è risolto in un po' di scartoffie. È questo il vero benefit del mio lavoro, posso fare del bene alla società - e credimi, nonostante sia una brutta persona credo che il mio lavoro serva a questo - e al contempo divertirmi. Non avrò un castello in Scozia, ma da semplice agente operativo posso ottenere con una telefonata più di quanto possano fare dieci direttori di multinazionali o un intero ufficio legale di London Street...

Butto così, casualmente, il riferimento agli avvocati. Per ora voglio stuzzicare il suo interesse senza farle sapere che so della figlia E tu, che ci fai con tutti i tuoi zeri sul conto corrente? A parte andare in giro in moto, ovviamente... Ed è una gran bella moto, comunque.

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