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The Pits of Bendal-Dolum (parte 1)


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20 Aprile 1922 Mattina

L'uomo si guardò in giro fissando lo sguardo sui bassorilievi con la raffigurazione della città devastata e sul cadavere

"Voi siete folli" disse con ira "volete lasciarmi qui? E tutti i discorsi che avete fatto sul dubbio? Portatemi al campo dagli altri almeno!"

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Ludwig

"Assolutamente. Ritengo si debba portarlo con noi. Se il colpevole non è lui, e invece si aggita ancora da queste parti, sarebbe una vittima facile. Non possiamo rischiare."

Guardò Lockly. Poi decise.

"Polsi legati, e mi assumo io l'onere di controllare che non fugga. Ora procediamo. C'è ancora molto da scoprire, e temo non sarà l'unico cadavere, quello, da trovare."

 

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20 Aprile 1922 Tarda mattina


Ludwig pareva deciso, ed era giunto il momento di riprendere l'esplorazione

I compagni ripensarono a quello che avevano già visitato per decidere come muoversi.

@all

Spoiler

 

Mappa per aiutarvi a decidere visto che è un po' che siete fermi in quella stanza

https://drive.google.com/open?id=1YxNEvBVHH0QlqrCH_UFJ9hoMDaZU_W9a

 

 

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20 Aprile 1922 Tarda mattina

Guidati da Ludwig che controllava anche Lockly, i compagni attraversarono la passerella sud fino a raggiungere l'edificio successivo. Questo era formato da un'unica stanca affrescata su tutte le pareti con immagini di tormenti indicibili che degli orrori a forma di alberi stavano infliggendo ad esseri umani

Il pavimento al centro della stanza era bucato e da lì fuoriusciva una statua a forma di albero i cui rami formavano il soffitto. Bocche senza labbra poste su questi lasciavano scivolare pietre ai lati della statua.

A terra, affianco alla statua, vi erano fogli di carta un carboncino da disegno.

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Ludwig

Controllando Lockly molto da vicino, si spostò con gli altri in una nuova sala. Un albero di pietra in una sala che raffigurava alberi nell'atto di stritolare esseri umani. Se solo le statue avessero avuto capacità di muoversi da sole, come automi, ci sarebbe stato da averne quantomeno un certo timore reverenziale. Ma come cittadino dell'Europa del XX secolo, così come ospite dell'America del Nord, poteva facilmente confinare queste immagini nel regno improbabile del mito fantastico. Si lasciò incuriosire dalle pietre che parevano contenute dalle bocche dell'albero. Con il proprio bastone, provò a toccarne una, per vedere se era solidale con la statua o, in qualche modo, era stata aggiunta ed incastrata.

Approvò che Craig si occupasse del foglio. Sicuramente era appartenuto alla spedizione di Williamson, e perciò poteva contenere indizi.

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20 Aprile 1922 Tarda mattina

Ludwig toccò con il bastone le pietre contenute nelle bocche delle statue. Queste risultarono solo appoggiate e un mero tocco le fece rotolare a terra

Intanto Craig raccolse il foglio. Era uno schizzo a carboncino dell'albero. Non conteneva note ne firme.

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Ludwig

Il tedesco si scostò, trascinando con sé Lockly, per evitare che la pietra smossa dalla sua nicchia nell”immobile albero cadesse sulla testa dei due.

Questo, e le immagini che aveva intorno, gli evocarono l'immagine di un serpente che mangi uova e, contemporaneamente, dell'abitudine dei gatti di rigurgitare una sorta di bezoar di peli.

Prese il bastone e picchiettò la pietra caduta, per capire se suonava vuota, osservandola attentamente. Le possibilità erano remote, ma se fosse stata un geode, suonando vuota, avrebbe provato a frantumata in due per averne la prova.

Spoiler

Quanto sono grandi queste pietre? Come un pugno, come un neonato, come un uomo?

 

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20 Aprile 1922 Tarda mattina

Ludwig studiò le pietre: parevano essere piene e della dimensioni del pugno di un bambino. Non ne era chiara la natura

Craig frattanto mostrò a tutti gli schizzi a carboncino: chiunque li avesse fatti aveva buona mano e volveva rappresentare la natura perversa delle raffigurazioni.

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Ludwig

“La vittima che era nell'altro edificio è morta per un colpo di fucile. Chi lo ha ucciso non si è preoccupato di agire in silenzio, quindi potrebbe aver generato il panico e la fuga dei vari membri della spedizione, che si erano divisi per ritrarre le varie stanze.” 

Le sue erano solo congetture, naturalmente, ma logiche.

“Proseguiamo. È indispensabile guardare ogni stanza in cerca di altri corpi.”

Prese una delle pietre prima di muoversi. Era decisamente incuriosito in proposito, e pensava di farla analizzare da qualche geologo una volta rientrati nella civiltà.

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Dottor Terence Buell

Io ammetto di non capire nulla disse il dottore continuando a camminare abbacchiato e senza il coraggio di guardare gli altri e soprattutto Locky negli occhi.

Ma inizio ad avere paura. Che razza di cultura può aver rappresentato la natura in modo così ostile? E quella nebbia uscita dal sottosuolo? Non so voi ma io direi di accelerare le ricerche e fuggire via di qui il più presto possibile.

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20 Aprile 1922 Tarda mattina

"Finalmente qualcuno che dice qualcosa di saggio" commentò Lockly alle parole del dottore "Andarcene è la sola cosa giusta da fare"

Intanto i compagni erano tornati indietro per affrontare gli ultimi due edifici rimasti

L'edificio, come sempre composto da un'unica stanza, aveva allineati lungo le pareti una serie di altari, ognuno costruito sotto la scultura di un differente albero-mostro. A terra, a lato dell'ingresso vi era una cesta chiusa con appoggiata sopra una lanterna: ricoperto di funghi e muffe, la cesta pareva essere lì da un po' di tempo.

@Terence

Spoiler

Il medico notò Lockly lanciare uno sguardo alla cesta.

@all

Spoiler

 

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Carter

"Non dica sciocchezze, Lockly, il lavoro va finito... e lei, dottore, non mi dirà che si è fatto contagiare dai timori della nostra guida?", ragionò Carter, pur inquietato dalla stranezza delle rovine. Se rovine si potevano dire, considerato l'eccellente stato di conservazione della strana città. 

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Ludwig

“Sapevamo fin dalla partenza che non era una passeggiata. Una spedizione archeologica non viene data per dispersa perché i suoi membri di sono attardati a bere una birra di troppo. Fin'ora, abbiamo trovato uno solo dei dispersi, per giunta cadavere. Direi che non basta.”

Spinse Lockly verso la cesta, per averla a portata di bastone. Attese che fosse tolta la lampada.

“Se i suoi timori avessero fondamento, dottore, da questa cesta uscirebbe una testa rotolante. Oppure solo panini marci.”

E diede una spinta alla cesta col bastone, per farla rovesciare.

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20 Aprile 1922 Tarda mattina

Con un veloce colpo Ludwig fece rovesciare la cesta e cadere la lampada che andò in frantumi. 

Dentro vi era una scultura e un foglio con scritto "Artifatto 205, D. Belize"

@Carter

Spoiler

Il reperto era di evidente origine Maya, e il foglio era la sua catalogazione all'interno di una spedizione archeologica

 

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Carter

"Bene... almeno, in questo caso, la fattura è nota e riconoscibile. Arte Maya. E qui abbiamo anche la catalogazione. Difficile capire se il manufatto sia stata reperito proprio qui. Purtroppo c'è solo il codice sequenziale e l'area geografica. Mi viene da pensare risalga ad un altro sito. Uno più... tradizionale, diciamo", spiegò Carter, maneggiando la scultura in punta di dita. 

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