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Better to Reign in Hell [TdG]


Pippomaster92

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E infine, arrivate.
Scorgete le prime avvisaglie della fortezza con un largo anticipo; inizialmente lo scambiate per il fumo di un vulcano attivo ma in realtà è il risultato di migliaia di forge e altiforni tenuti costantemente accesi.
Dopo l'odore pungente del fumo vi colpiscono i suoni: un ronzio di voci che ricorda uno sciame di insetti inferociti e il rintoccare di centinaia di martelli su centinaia di incudini.

Mentre vi avvicinate la Fortezza vi è ancora celata da un'alta parete rocciosa ma sulla costa potete vedere la lunga colonna di viaggiatori che si dirige verso di essa. La strada è ampia e divisa in quattro corsie pavimentate con pietra chiara. Due corsie per senso di marcia, una per le truppe e una per il resto delle creature. 
Anche il cielo si è popolato di stormi di diavoli che pattugliano incessantemente ogni metro del fiume e delle montagne che lo circondano.

Poi il fiume fa una grande curva e la Fortezza si staglia davanti a voi, lasciandovi tutti a bocca aperta. Grande come la più grande città che avete mai immaginato, addossata contro una parete montuosa alta e ripida, la città è circondata da sei cerchie di mura. Muri alti, costruiti in pietra e coperti di grandi lamine di bronzo, costellati da torri e torrette, camminamenti, macchine da guerra, portali, casematte, fortezza più piccole, caserme, stalle, punte acuminate, uncini, paioli colmi di sostanze ribollenti e molto altro ancora.

Curiosamente l'edificio sembra ancora in costruzione, dato che alcune parti sono ancora coperte da impalcature e gruppi di diavoli e schiavi lavorano incessantemente portando pali, mattoni e lastre di metallo. La Fortezza ha ben due porti: uno esterno ed uno interno, protetto da una cancellata e da catene teste sotto il livello dell'acqua.
Quello esterno è difeso solo da otto torri armate di balliste e da un piccolo fortino. Lungo tutta la città si sollevano alte ciminiere da cui esce il fumo già visto prima, e il tutto è comunque illuminato da milioni di piccoli bagliori: i fuochi delle fucine.

La vostra chiatta si avvicina sempre di più al porto esterno, e gli altri passeggeri si preparano a scendere. Potete già vedere la vostra strada: dovrete percorrere i moli fino alla prima cerchia di mura ed entrare da uno dei vari portali...sperando che non ci siano altri ostacoli lungo la via.

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Dopo quasi mezz'ora la chiatta si accosta al porto esterno e i passeggeri vengono fatti scendere.
Ancora una volta vi mettete in fila e ancora una volta venite perquisiti, ma adesso con ancor maggiore attenzione.

Una volta passati il controllo vi trovate a circa cento metri da uno dei portali della prima cerchia di mura, ma raggiungere l'ingresso non sembra affatto semplice. Numerose file diverse si sono formate sotto la direzione di alcuni diavoli che osservano rapidamente i passeggeri e li instradano con cenni secchi delle mani artigliate.

Quanto tocca a voi venite messi in una fila esterna, piccola e relativamente corta. Oltre a voi ci sono solo creature del vostro stesso tipo: non esatamente diavoli, non propriamente anime dannate. Molte, anzi la maggior parte, sono nude e potete quindi vedere con facilità il marchio di Abismaal su di esse. Una manciata indossa abiti palesemente rubati e porta armi procurate alla medesima maniera delle vostre. Facendo un rapido calcolo e cercando di ricordare quanti fossero gli individui che hanno firmato dei contratti assieme a voi potete vedere come circa un terzo non sia ancora arrivato. Alcuni potrebbero non aver trovato modo di passare lo Stige ma altri hanno probabilmente fatto la fine di Slade Hammerhead.

Perdete invece di vista i due individui che vi avevano adocchiato, instradati in due file diverse molto lontane dalle vostre.
Mentre la vostra processione avanza lentamente avete tutto il tempo per osservare da vicino le mura, che sono un capolavoro di arte bellica in quanto presentano ogni forma di difesa progettata dai mortali più qualcuna decisamente più esotica. Vicino a voi potete proprio vedere una coppia di diavoli alati che stanno recitando incantesimi e incidendo rune vicino alla cima degli spalti.

Infine vi avvicinate anche voi al portone e venite controllati per una terza volta. Oltrepassate le mure vi trovate in una piazza molto ampia dove spiccano alcune armi da guerra dall'aria particolarmente micidiale: baliste in grado di sparare ventiquattro quadrelli in una volta, veri e propri cannoni intarsiati di rune luminose e carri falcati coperti di spine. Ci sono anche molti guerrieri infernali coperti di corazze leggere e armati di archi, e altri con pesanti scudi e spade affilate. Ma ci sono anche diavoli dediti ad altri affari, anime che trasportano merci o vengono torturate davanti a tutti e alcune creature che decisamente non sono native dell'Inferno ma sono qui per fare affari.
Voi venite però subito fermati e radunati assieme agli altri marchiati da Abismaal da un essere raccapricciante: il busto e il capo sono quelli di un bambino cicciottello ma le gambe sono sostituite dall'addome di una mosca, così come il volto è deformato da zanne affilate e da un sorriso spregevole. 

 

"Benvenuti zzervi del Duca Abizzmaal. Zzeguitemi da quezzta parte, prego"

La creatura vi fa cenno di seguirla mentre si avvia con un volo lento e pigro verso una via laterale, leggermente in salita.

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Urgrun

Una volta arrivati seguo il percorso obbligato composto dalle anime "Siamo come un branco di animali, temo destinati al macello. Mio signore proteggi il  tuo servo fedele". Noto l'ambiente "Sembra quasi si stiano preparando le difese per un assalto, almeno ora sapremo il nostro destino". Mentre la nostra guida si muove cerco di avvicinarmi, e chiedo  in maniera tale da non farmi sentire:

Spoiler

"Vi prego di non alzare la vostra collera su di me ma vorrei chiedervi, per caso vi state preparando per un attacco da parte di un qualche nemico?"

 

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Alla domanda di Ugrun il diavoletto sogghigna, o meglio ronza divertito.
"Qui mi zi chiede ze ci ztiamo preparando ad un azzedio! Quezzta è la Fortezza di Bronzo, mai completa e zempre in coztruzione. La guerra contro il caoz e contro le forze dei dizperati che vivono di bontà e ambrozia è zempre in atto. Bzz!"
Sembra però essere l'unico a divertirsi: tutti i vostri compagni sono spaesati proprio come voi.

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Rimango decisamente impressionato dall'edificio, che torreggia su tutto quanto. 
chissà quanti tipi di difese magiche ci sono... Sarebbe interessante studiarne qualcuna
Penso, mentre seguo tranquillamente la nostra guida. 
Guerra contro il caos... mha, per ora la situazione è anche troppo tranquilla, come faccio ad esercitarmi nel tiro se per ora non succede niente
Penso, sempre in tono neutro. 
Poi mi avvicino ad Arven, e le sussurro 
"Tu sai nulla di questo essere davanti? Pari più esperta di me in materia" 

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Arven bisbiglia verso gli altri, senza perdere di vista la creatura "Quello è uno zebub....un diavolo che in genere lavora come spia o servitore per diavoli di un certo rango. Attenti a quello che di te in sua presenza, pare abbia una memoria perfetta"

Nel frattempo continuate a procedere lungo la strada. Molte delle case sembrano essere effettivamente abitate ma da quello che potete vedere si tratta per lo più di grandi baraccamenti perfettamente anonimi. Ogni tanto intravedete una fucina dove diavoli di vario genere forgiano armi o armature; più di rado vedete delle vere e proprie armerie. 

Infine giungete davanti ad un palazzo di grande bellezza: colonne alte più di duecento metri reggono una facciata composta da bassorilievi e altorilievi in marmo chiaro striato di verde scuro. Tutte le immagini rappresentano diavoli vittoriosi contro mortali, demoni e angeli. Ma il palazzo non è solo bello: è anche molto ben difeso. Prima di accedere al palazzo stesso infatti è necessario passare davanti ad alcune postazioni di guardia e due cerchie di mura metalliche. Mentre ammirate estasiati la facciata vi accorgete di un'altra cosa, ovvero che alcune delle statue di diavoli sono in realtà diavoli veri e propri che osservano la zona circostante e fanno la guardia armi alla mano.

La vostra guida si ferma e voi, quasi automaticamente, lo imitate.
"Quezzto è il Palazzo de Conio, dove alberga zpezzo il nozztro Zublime Duca Abizzmaal. Ma voi ziete ancora poco più che vermi al Zuo cozpetto e non meritate il Zuo mizericordiozo zguardo...Zeguitemi fino alle voztre future abitazioni"

Lo zebub vi guida quindi ad uno degli edifici più vicini, un a grande caserma lunga e alta. Venite condotti in un grande stanzone dove si trovano alcuni giacigli spartani e alcune casse di ferro. "Zegliete il voztro letto e poi andate in quella ztanza" ordina indicandovi una porta che si apre sulla parete antistante a voi.

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"Preferirei spostarmi accanto a un muro, se possibile, ma ovviamente meglio stare uniti che divisi, per il resto sono prontissimo" 
Rispondo tranquillo, aspettando la reazione degli altri. 
@dm 

Spoiler

Comunque vada, dopo faccio un cenno ad Arven affinchè scelga il posto prima di me, per galanteria, poi prendo il primo più vicino ai miei alleati

 

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Siete praticamente i primi a passare nella stanza successiva, dove trovate...il nulla. 
Si tratta di una stanza in realtà di transito, più lunga che larga, che ricorda un corridoio: in fondo si trova una seconda porta, con un'inferriata di ferro rostrato a proteggerla.

Lentamente tutti si riversano qui dentro e quando l'ultimo oltrepassa la porta, una seconda inferriata cala dal soffitto e vi chiude dentro la stanza stessa. 
Lo zebub si trova sopra di voi, ben oltre la vostra portata "Ziete qui per zervire il nozztro Duca, e ziamo grati della vozztra dizzponibilità. Ma ziate conzi di un fatto imperdonabile: ziete troppi. Ziamo zicurizzimi che alcuni di voi ziano più che qualificati per i compiti che vi azzpettano...ma è impozzibile che lo ziate tutti. Quezzto è il mero calcolo delle probabilità. Il mio compito è quello di eliminare chi non è degno e addezztrare gli altri. Il mio nome è Zephanaia"

La porta davanti a voi si apre con un rumore raschiante, e nella confusione generale sei diavoli coperti di armature bronzee cominciano ad afferrare tutti coloro che non sono in qualche modo vestiti o equipaggiati con qualche tipo di arma od oggetto; dunque li trascinano da dove sono venuti.
Ben presto restate voi assieme ad altre dodici creature: nessuno vi tocca e nessuno si rivolge a voi finchè non parla di nuovo Zephanaia "Ripozatevi e preparatevi. Domani dovrete cominciare a dimozztrare le vozztre competenze".

Si chiude la porta davanti a voi e si riapre quella alle vostre stanze: potete sdraiarvi sui giacigli e riposare ancora un poco. Avete già potuto farlo sulla chiatta ma non siete sicuri che in futuro questa disponibilità vi sarà ancora garantita.

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Urgrun

"I deboli lasciano il posto ai forti, meno male che quei tiefling ci hanno attaccato e ci hanno permesso di avere l'equipaggiamento". Mi guardo intorno, notando che il nostro numero si è ridotto ulteriormente. Mi dirigo verso il giaciglio, tenendo a portata di mano la spada che ho trovato e rimanendo vestito. "Forse è meglio che ci riposiamo, temo che le nostre prove siano appena iniziate" osservo mentre mi stendo.

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Keemi

Rientro nel dormitorio ridacchiando Ci è andata bene questa volta, fortuna quell'imboscata all'inizio del nostro cammino! E fortuna che non siamo fuggiti!

Prendo posto al mio letto e dopo aver riposato un po' raduno i miei compagni, Temo che la parte difficile inizia ora, dobbiamo prepararci al peggio... per prima cosa ho intenzione di chiedere se possiamo uscirire di qui per fare acquisti, la priorità è di procurare ad Arven quello di cui ha bisogno per incantare. Possiamo usare le monete comunemente raccolte a tale scopo! Chi è d'accordo mi segua.

Che gli altri siano d'accordo o no mi dirigo verso la porta dalla quale siamo entrati per la prima volta e controllo che sia aperta, busso se necessario e chiedo di uscire e dove possiamo spendere il denaro sin ora guadagnato.

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Keemi si avvicina alla porta e prova ad aprirla, ma invano. 
Bussa svariate volte ma nessuno risponde. Appoggiando l'orecchio alla porta stessa non sembra sentire nessuno dall'altro lato.

Invece, ben presto dall'altra porta cominciate a sentire delle grida, clangore di metallo contro metallo e sibili inquietanti. Tutto questo va avanti per circa una decina di minuti, poi torna nuovamente il silenzio più completo.

Arven guarda preoccupata in quella direzione, poi si rivolge a Keemi "Si, penso debba essere la nostra priorità" Hanso invece resta in un cupo silenzio.

 

@ all

Spoiler

Se non volete provare a forzare la porta in qualche modo vado avanti.

 

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Hanno solo a provare ad avvicinarsi con intenti ostili

Penso, rivolto ai demoni. 

Passo il mio riposo con calma, quasi in meditazione, che viene interrotta dai romori di Keemi contro la porta. 

"Non definirei proprio "fortuna" il fatto che non abbiano preso noi, in particolare Arven, sanno bene quanto sapet usare gli incantesimi sia utile e determinante, non penso che trascureranno un fatto del genere, non dando a lei ciò che le serve. Dubito che loro siano così stupidi, e se comunque lo fossero ci pensiamo noi a non farti accadere niente, avrai amplio modo di ripagarci, una volta che sarai in grado di usare la tua arte." 

Dico, cercando di rassicurare Arven e Keemi. 

Quello che veramente mi lascia pensare sei te Hans. Cosa sai fare? Ancora non ci hai fatto vedere niente... mi preoccupa il fatto che tu possa essere un peso, ma ancor più il fatto che tu sia effettivamente forte...

Penso, dando una rapida occhiata al soggetto 

@tutti 

Spoiler

scusate il corsivo per i pensieri, ma dal cell non c'è il tasto per i colori, e non ricordo i bbcodes

EDIT: sono arrivato a a casa e ho corretto

 

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Urgrun

Ascolto la proposta di Keemi " Su questo hai ragione, ma temo che non avremo tutta la libertà che vorremmo" . La scena successiva  conferma la mia ipotesi."Stiamo parlando di diavoli, cercheranno in tutti i modi di ottenere il proprio vantaggio, e se questo vuol dire lasciarci senza un incantatore lo faranno senza alcun scrupolo.Solo il più forte prospera, i deboli sono destinati a sottomettersi; questo è l'unico vero credo che governa l'universo."

E se hai fatto veramente un patto con loro, cercheranno in tutti i modi di prendere la tua anima in maniera particolare. E tu, caro Hans, non pensare che mi sia dimenticato della scena del fiume.

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Attendete quelle che vi paiono altre otto ore. Gli altri che si trovano con voi nella stanza non sono particolarmente amichevoli e notate che si sono formati dei gruppi come il vostro, dove la fiducia tra i membri è presente almeno in via formale. 

Alla fine qualcuno viene ad aprire la porta verso l'esterno: sono due diavoli armati di alabarde, quel genere di diavoli con la barba spinosa o ispida che ormai riconoscete come la componente primaria di ogni pattuglia di fanteria e di ogni gruppo di sentinelle. Senza molte parole vi fanno alzare e mettere in fila, dicendovi di portare con voi tutto quello che possedete. Poi vi scortano in un altra parte del medesimo edificio-caserma; sembra effettivamente un luogo particolarmente grande e ricco di corridoi, saloni e stanzette dove perdersi con facilità.

Entrate tutti in una stanza che si rivela essere una specie di armeria, ma oltre ad armi e armature trovate anche oggetti di uso più quotidiano come abiti, utensili e strumenti per vari mestieri.
Un diavolo dal volto porcino sta seduto presso una grande scrivania, avvolto nelle sue ali da pipistrello come se fossero un mantello, e scrive su un voluminoso tomo dall'aria vetusta.
"Venite avanti uno alla volta e deponete tutto ciò che possedete sul tavolo. Compresa ogni forma di denaro in vostro possesso. In cambio vi daremo una contropartita in anime e vi equipaggeremo con armi e armature forgiate per le forze del nostro Grande Duca. Qui vige la legge del più forte: chi è in grado di procurarsi il benessere stando alle ferree leggi di Baator è sicuramente nel giusto. Il debole è in errore nella sua pretesa di poter avere lo stesso trattamento del forte. Alcuni sono giunti qui senza alcuna ricchezza; partiranno dal fondo. Voi avete avuto modo di arricchirvi durante il viaggio ed è giusto premiarvi e darvi un vantaggio sui deboli"

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