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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 1)


AndreaP

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Gudrod

"Dai voi niente... non avete visto niente quindi siete inutili. Ma il moro ha ragione, basterà mettersi a guardia di quelle attrezzature per farci cercare da chi cerchiamo." poi si grattò la nuca "Certo la malattia mi preoccupa un po' di più, contro quella l'ascia può ben poco."
Attese anche un parere degli altri ma l'idea di fare visita ai malati era più o meno condivisa, certo ancora non avevano capito se quelli erano in grado di parlare.

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Principali partecipanti

Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Primo pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

Isembeard assunse uno sguardo serio. "Non possono parlare, ne mangiare, ne bere." disse "Stanno morendo, paralizzati nel loro letto. Disturbarli non penso servirebbe."
Fece una pausa.
"Per quanto riguarda la guardia notturna per me va benissimo. Ora se prima di allora volete riposarvi, al tramonto vi condurrò sui ponteggi"

@all

Spoiler

Se volete fare qualcosa o interagire procedete pure. Altrimenti passo alla sera.

 

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Mìa

"Un'ultima domanda, mastro nano, se permettete...", intervenne l'Estaliana. "Non avete mai sentito rumori strani, durante le notti delle sparizioni o del propagarsi dell'infezione? Oppure segni di lotta, tracce di sangue, strane tracce sul terreno... o, diciamo, "inspiegabili" brividi lungo la schiena?".

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Gudrod

A braccia conserte con l'ascia appoggiata sul fianco ascoltava cosa avevano da dire gli altri, ormai il loro compito era stato definito e forse sarebbe stata anche la soluzione, o la fine. Non temeva i nemici, né di morire combattendo... ma morire in quel modo proprio non lo avrebbe accettato.
"Prima di rimanere in quello stato avevano qualche altro strano... sintomo?" saperlo gli sarebbe stato di aiuto, se la malattia lo avesse colto, prima di morire in quel modo ne avrebbe ammazzati a decine o sarebbe morto nell'intento, ma combattendo.

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Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Primo pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

Qualche rumore qui si sente sempre. La foresta è viva di notte” disse Isembear “ma niente di strano. Comunque sì, nella torre vi era tracce di sangue e i sopravvissuti avevano i segni di morsi. Li hanno trovati così, a terra paralizzati, dai compagni che andavano a dargli il cambio di notte. La sera prima stavano benissimo.”
Poi guardò Alrik “Se volete vi porto nella torre e vi faccio vedere il posto dove li abbiamo trovati”

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Gudrod

 

Annuì verso Alrik concordando con la sua idea. Inoltre il fatto che Mia avesse chiesto di visitare i morenti lasciava presupporre che qualche cosa sospettava ma il nordico proprio non riusciva a immaginare cosa potesse ricavarne.
"Si credo che riposare un po' sarà utile." disse grattandosi la barba poco curata.

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Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Primo pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

Isembear condusse prima i compagni alla tenda dove i due nani colpiti dalla paralisi giacevano morenti.

I due erano posti su due brande, con le mani conserte sopra una coperta che li copriva. Gli occhi erano aperti e fissi, con le palpebre che ogni tanto si chiudevano, ed il viso immobile: solo leggermente il torace si alzava per respirare.

I nani erano visibilmente deperiti, con la pelle bianca, secca e raggrinzita.

<<Non abbiamo trovato rimedio>> disse solo il maestro nano.

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Gudrod

Si grattò la barba senza dire nulla, ma gli occhi grigio blu sembravano pieni di compassione. Lentamente si girò verso Mia, sempre grattandosi la barba come se con quel gesto volesse evitare di far vedere che quell'immagine in qualche modo lo aveva colpito e rattristato.
Attese pazientemente la ragazza e la sua diagnosi.

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Mìa

La sacerdotessa, mestamente, esaminò gli ammalati. Le sue conoscenze di medicina non erano particolarmente approfondite, nè aveva certezza del fatto che i Nani condividessero le stesse condizioni degli esseri umani, ma prestò comunque la massima attenzione all'esame, cercando di identificare i morsi, nonchè eventuali altre ferite, e di capire le condizioni generali dei corpi: calore, battito cardiaco, salivazione, segni di piaghe, pustole, lesioni, ossa rotte...

AdG

Spoiler

Heal 60.

 

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Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

La sacerdotessa osservò i nani. Erano immobili fatta eccezione per il leggero respiro e lo sbattere delle palpebre.

Sul corpo avevano qualche ematoma e i segni di quelli che erano inevitabilmente morsi. La dimensione della bocca che doveva averli prodotti era umana ma la dentatura, acuminata come da delle fauci ricche di canini, non lo era di certo.

La disidratazione dei due che non potevano bere gli lasciava poco da vivere.

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Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

“Sì abbiamo provato” disse Isembeard a Mìa“Forse qualche goccia scivola nella loro gola. Ma spesso iniziano a tossire e gli toglie il respiro”

Poi guardò Jacob “Capisco ciò che dici e hai la mia parola che lo farò se potrò”
Il nano respirò profondamente 

“Ora direi di andare sulla torre, dove tutto ciò è successo” aggiunse.

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Gudrod

Continuò a fissare i malcapitati con un misto di compassione e rabbia. Era indeciso se dare loro una fine più decorosa e meno difficile da sopportare che quella di morire lentamente in quel modo, ma si rese conto che non era compito suo e che forse chissà... avrebbero potuto trovare un modo per salvarli trovando i colpevoli.
"Sì, muoviamoci. Li vendicheremo."

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Alrik

Guardo i nani moribondi, tenendomi a distanza.

"Quindi sono stati morsi da una creatura, che attacca una malattia paralizzante, e ho il sospetto i dispersi siano stati mangiati, non solo presi a morsi. Comunque a giudicare dai morsi è una creatura di dimensioni umane e, se deve mangiare per sopravvivere, può sicuramente morire.

Andiamo sulla torre."

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Bakertag 11 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [Parzialmente Nuvoloso]

La torre da segnalazione era stata costruita sui resti di una vecchia struttura, probabilmente una torre fatta di pietre nere ormai levigate dal tempo. Tutta la struttura, vecchia e nuova, era circondata da impalcature lignee 
I nani avevano costruito per ora, con blocchi di pietra grigia che contrastava con la struttura nera sottostante, il piano terra della torre e stavano lavorando sulle impalcature per la costruzione del primo piano. 
Tramite un’instabile impalcatura Isembeard condusse i compagni nella stanza al piano terra della torre di segnalazione. Il pavimento era in buona parte coperto da legname, chiodi metallici, cordame e utensili: era chiaramente usato come magazzino.
I pilastri lignei che poi avrebbero sostenuto i bracci di segnalazione diurni erano già stati issati

Ecco” disse il mastro nano “Li abbiamo trovati qui stesi. Tutte le notti facciamo dei turni di guardia al materiale, e quello era la loro notte”

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Gudrod

 

Iniziò a guardarsi attorno in cerca di tracce seppur forse non era il più adatto. Si grattò la barba osservandosi attorno "Ci procureremo acqua e cibo e passeremo la notte qui. Non vedo altre soluzioni."
Cercò anche altri passaggi, tunnel o accessi anche per capire da dove potevano essere arrivate le ipotetiche bestie.

AdG

Spoiler

faccio i tiri descritti con i valori attuali. poi vedremo durante la notte. ma l'ambiente come è? una singola stanza?

 

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