Vai al contenuto

Cominciare con 3.5: meglio Pathfinder o l'originale?


jettolo

Messaggio consigliato

Per Blackstorm: i gusti sono gusti. Ma non è corretto considerare le proprie preferenze come prove di una presunta superiorità di un prodotto su un altro.

No, io considero le mie preferenze ocme prova della mia preferenza di un prodotto, tutto lì. Sono d'accordo che i gusti sono gusti. Il problema è che quando ho spiegato perchè i miei gusti vanno in una certa direzione, evidenziando il tuo post per spiegare come quelli che a gusto tuo vedi come difetti, per me sono pregi, l'hai presa sul personale. Non è che solo perchè ti cito vuol dire che ce l'ho con te. Io ho spiegato semplicemente perchè ritengo pf superiore, tutto lì, e perchè secondo me non sono esattamente dettagli minimi, specialmente parlando di E6, a me cambia parecchio aver eo meno 6 punti abilità in più o in meno, dato che rappresentano una frazione non indifferente dei pa a disposizione. Intendevo che a parità di personaggio, il concept con cui lo giochi può cambiare radicalmente grazie ai dettagli minimi di cui parli. Tutto lì. Sul resto non mi dilungo perchè la questione è annosa e onestamente non ho voglia di infilarmi in una discussione non solo ot, ma che degenera in una edition war. Ho semplicemente espresso il mio punto di vista, usando ocme base la disponibilità dei soli manuali dell'edizione, ovvero con pf usando solo i manuali di pf, con 3.5 solo i manuali di 3.5 ed ho elencato le differenze che vedevo. Niente di personale, ho usato il tuo post come spunto. Mi pare legittimo aver ela mia opinione, no?

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 28
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Warblade=una classe del ToB.

E a me l'idea delle manovre che si "ricaricano" mi sembra troppo una cosa simile agli incantesimi. Questione di percezione.

Mi permetto di dire che, in questo caso, non è una questione di percezione. Le manovre non soprannaturali non sono soprannaturali, al di là della percezione che se ne possa avere.

I gusti non si discutono, e senza dubbio per un giocatore un guerriero che vada al di fuori della routine TxC > tiro per i danni può sembrare "snaturato", anche se non condivido la cosa. Ma motivare questa preferenza con la definizione "soprannaturale" è inesatto, perché soprannaturale è un termine con un significato preciso, sia nel gioco D&D. Sarebbe più corretto dire che non si apprezza l'utilizzo, da parte delle classi combattenti, di meccaniche simili a quelle delle classi incantatrici, sebbene in ultima analisi le somiglianze siano solo apparenti.

No, io considero le mie preferenze ocme prova della mia preferenza di un prodotto, tutto lì. Sono d'accordo che i gusti sono gusti. Il problema è che quando ho spiegato perchè i miei gusti vanno in una certa direzione, evidenziando il tuo post per spiegare come quelli che a gusto tuo vedi come difetti, per me sono pregi, l'hai presa sul personale. Non è che solo perchè ti cito vuol dire che ce l'ho con te. Io ho spiegato semplicemente perchè ritengo pf superiore, tutto lì, e perchè secondo me non sono esattamente dettagli minimi, specialmente parlando di E6, a me cambia parecchio aver eo meno 6 punti abilità in più o in meno, dato che rappresentano una frazione non indifferente dei pa a disposizione. Intendevo che a parità di personaggio, il concept con cui lo giochi può cambiare radicalmente grazie ai dettagli minimi di cui parli. Tutto lì. Sul resto non mi dilungo perchè la questione è annosa e onestamente non ho voglia di infilarmi in una discussione non solo ot, ma che degenera in una edition war. Ho semplicemente espresso il mio punto di vista, usando ocme base la disponibilità dei soli manuali dell'edizione, ovvero con pf usando solo i manuali di pf, con 3.5 solo i manuali di 3.5 ed ho elencato le differenze che vedevo. Niente di personale, ho usato il tuo post come spunto. Mi pare legittimo aver ela mia opinione, no?

Ho riletto le mie risposte, e non comprendo dove tu abbia ravveduto della permalosità. Anzi, mi sembrano risposte equilibrate e rispettose del punto di vista altrui. Sarà uno di quei fraintedimenti caratteristici della comunicazione via forum.

Senza considerare che True20 ed E6 non sono nè 3.5 nè Pathfinder, le due opzioni a disposizione del creatore del topic e su cui ha chiesto opinioni...

L'autore del topic spero abbia ricevuto dei punti di vista utili sulla sua domanda iniziale. Non credo si sia risentito se sono stati fatti riferimenti ad altri sistemi di gioco, peraltro strettissimamente imparentati; anzi, è probabile che il venire a conoscenza di regolamenti che non conosceva, ampliando così le possibilità di scelta, possa essere positivo nell'economia generale della questione relativa alla sua domanda.

Tornando strettamente in topic, approfondisco il mio punto di vista sulla questione 3.5 vs PF, nella speranza che possa essere utile a Jettolo.

La prima volta che ho letto il manuale di PF ho pensato che correggeva brillantemente alcuni dei difetti della terza edizione. In primo luogo il problema delle abilità di classe e incrociate, che in terza edizione non mi piace: limitare i gradi nelle abilità di classe incrociata introduce una rigidità nello sviluppo dei personaggi e nel concetto stesso di classe che è contrario a ciò che considero una buona meccanica. Non è semplice implementarlo nella terza edizione, visto che i prerequisiti delle CdP in genere limitano le classi di accesso grazie alla meccanica delle abilità di classe incrociata, ma è comunque fattibile (anzi, se non si hanno giocatori con velleità pp che mischiano 80 classi e CdP per "fare la combo", rendere più elastico l'accesso alle CdP aumenta molto la possibilità di personalizzare i PG).

Bella anche l'idea di premiare il monoclassaggio, piuttosto che punire il multiclassaggio, e la meccanica relativa che si riferisce alla creazione del PG e non al guadagno di px. Molto positive anche, pescando dal mucchio delle migliorie, le CD delle prove di concentrazione e la soglia del danno massiccio. Eccetera.

Eppure, alla lunga, non sono rimasto soddisfatto. Molti dei principali problemi della terza edizione (almeno per me) rimangono lì. La lista degli incantesimi, a cominciare da Protezione dal Male. La mancanza di un minimo realismo nelle statistiche di armi e armature, fatte da persone che non hanno nemmeno una vaghissima idea di cosa sia l'oplologia. Poi ci sono le modifiche che non piacciono. Le classi base, con l'idea di "qualcosa di nuovo a ogni livello", prendono una direzione troppo da videogame (per me). L'incantesimo metamorfosi, per dirne uno, è modificato in maniera che riduce efficacemente la possibilità di abuso, ma rimane "esteticamente" insoddisfacente; nel mio gruppo lo abbiamo nerfato in maniera diversissima e lo preferisco così. Altri incantesimi sono stati nerfati in nome dell'equilibrio, e spesso sono incantesimi che non mi hanno mai dato problemi in gioco, mentre altri incantesimi problematicissimi sono rimasti lì. Eccetera.

Per me, quindi, PF costituisce una piccola miglioria rispetto alla terza edizione. Non un miglioramento enorme.

Comunque, anche un piccolo miglioramento è una ragione sufficiente a preferirlo: per quanto minima sia la differenza, perché dovrei scegliere la versione peggiore? La ragione è che la terza edizione ha moltissimo materiale interessante che PF, al momento, non ha. Ho citato il ToB ed Eberron (a me proprio Golarion non va giù), ma potrei aggiungere Dark Sun, il ToM, il Complete Scoundrel eccetera. Personalmente trovo più facile prendere certe regole di PF (parecchie, in verità) e implementarle nella terza edizione, piuttosto che prendere una quantità più consistente di materiale 3.0-3.5 e adattarle a PF. Ma ovviamente può essere altrettanto vero il contrario, a seconda di quali siano le proprie priorità e quindi, in relazione a queste, il materiale core più adatto come base di partenza.

Credo che l'entità e la natura dei miglioramenti di PF rispetto alla terza edizione, la quantità e aderenza ai propri gusti del materiale disponibile per i due giochi, e la conseguente facilità per un'eventuale futura implemetazione in una direzione o nell'altra, siano fattori da tenere in considerazione, nella scelta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Togliendo tutte le discussioni sul "è meglio questa regola in confronto a quell'altra" posso dirti a pura opinione personale che per passare ad un nuovo sistema sia meglio PF

È vero che il manuale base costa 50€ ma dobbiamo sempre calcolare che contiene l'equivalente di Manuale del Giocatore + Guida del Dungeon Master (che presi come nuovi, prezzo di copertina sono 29+29€) ma credo proprio che la differenza di costo possa essere l'ultimo dei problemi

Trovo che però da imparare e da gestire sia meglio PF che riduce di molto certe opzioni, semplifica alcune cose e ne complica altre ma credo che nel complesso da parte di un master sia meglio avere meno manuali da cui attingere, specialmente se calcoliamo di voler lasciare la piena libertà ai giocatori prima di tutto si riduce di molto il PP (almeno non ho visto uscire ancora combinazioni sgravate) e quindi spendi molto meno tempo a leggere ciò che vogliono fare i tuoi personaggi per evitarne combinazioni incontrollabili; inoltre devi tenere meno manuali a disposizione sul tavolo (se ti piace il cartaceo) specialmente considerando che il multiclassamento è ridotto e quindi anche i personaggi risultano (parlo dalle mie esperienze) più coerenti

Link al commento
Condividi su altri siti

Il termine ricarica è una semplificazione. Se fai un affondo con lo stocco devi "ricaricare la tua tecnica", ovvero devi ritornare il posizione per poterlo tentare nuovamente.

Prova a leggerlo il ToB nella sezione che spiega come funzionano le manovre. Queste sono molto più simili ad un talento tattico che non ad un incantesimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per me, quindi, PF costituisce una piccola miglioria rispetto alla terza edizione. Non un miglioramento enorme.

Comunque, anche un piccolo miglioramento è una ragione sufficiente a preferirlo: per quanto minima sia la differenza, perché dovrei scegliere la versione peggiore? La ragione è che la terza edizione ha moltissimo materiale interessante che PF, al momento, non ha. Ho citato il ToB ed Eberron (a me proprio Golarion non va giù), ma potrei aggiungere Dark Sun, il ToM, il Complete Scoundrel eccetera. Personalmente trovo più facile prendere certe regole di PF (parecchie, in verità) e implementarle nella terza edizione, piuttosto che prendere una quantità più consistente di materiale 3.0-3.5 e adattarle a PF. Ma ovviamente può essere altrettanto vero il contrario, a seconda di quali siano le proprie priorità e quindi, in relazione a queste, il materiale core più adatto come base di partenza.

Credo che l'entità e la natura dei miglioramenti di PF rispetto alla terza edizione, la quantità e aderenza ai propri gusti del materiale disponibile per i due giochi, e la conseguente facilità per un'eventuale futura implemetazione in una direzione o nell'altra, siano fattori da tenere in considerazione, nella scelta.

Sono d'accordo con te. Dopo anni di 3.5, ho iniziato a giocare a Pathfinder da qualche mese e, almeno ai primi livelli, non ho notato enormi differenze. Sicuramente certi difetti della 3.5 sono stati limati, qualche incantesimo modificato, qualche classe livellata (il paladino è tornato utile finalmente) ma, in pratica, parliamo dello stesso gioco. Insomma, nulla che non si possa aggiustare con qualche home rule applicata alla 3.5.

Ora, se dovessi suggerire a qualcuno con cosa iniziare, direi Pathfinder perchè, se non altro, le regole sono leggermente più chiare, il materiale è in minore quantità ma, sicuramente si espanderà in futuro. Detto questo, anche la 3.5 ha i suoi pro, quali moltissimo materiale rispetto a PF e una flessibilità incredibile visto il numero di classi e classi di prestigio che esistono. Se poi non piace il guerriero della 3.5 basta prendere quello di PF ed adattarlo. Quando PF era ancora in fase di beta io feci utilizzare il paladino ad un mio giocatore e ne venne fuori uno dei migliori e duraturi personaggi mai interpretati nel nostro gruppo. Stessa discorso si può fare al contrario... se un giocatore volesse costruirsi, chessò, un Warlock in Pathfinder, io credo non sarebbe impossibile una conversione.

Link al commento
Condividi su altri siti

sto leggiucchiando in questi giorni il manuale base, molto bello il fatto che le classi "marziali" come il guerriero o il paladino siano state adeguatamente potenziate, sembrano davvero interessanti. molto bello anche lo stregone, ma sono l'unico a pensare che il mago e il chierico sono un pò meno interessanti da giocare? il nuovo tipo di specializzazione dei maghi, se cosi si può dire, mi ha convinto pochino. se ripeto concetti già detti mi scuso ma non ho letto tutto il topic.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...