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Dragons´ Lair

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  2. Selyra Vanyth Un sibilo esce dalla mia bocca quando vedo la mia freccia mancare il bersaglio e senza badare a me si avventa contro Fiore della Giungla e Zarath. L'energia nera che sprigiona non mi permette di vedere con chiarezza il bersaglio e cambio obbiettivo. Vedo Shamash apparire alle spalle della cameriera, estraggo la balestra e la punto con la cameriera, prendo la mira e faccio fuoco. Forse è il tempo di finire la questione usando armi convenzionali e sfruttando le mie capacità da ladra. DM TxC: 1d20+8 Danni se colpisce: 1d8+4 Uso attacco furtivo: Una volta per turno, puoi infliggere 1d6 danni extra a una creatura che colpisci con un attacco se godi di vantaggio sul tiro per colpire. L’attacco deve impiegare un’arma di precisione o a distanza.Non hai bisogno di vantaggio sul tiro per colpire se un altro nemico del bersaglio si trova entro 1,5 metri da esso, quel nemico non è inabile, e non hai svantaggio sul tiro per colpire. Danni extra se colpisce: 2d6
  3. Mevrah , the Witch Quante storie...dico rispondendo a Keothi...io sono io e ne vado fiera , accettando il mio aiuto sapendo chi e cosa sono hanno accettato il pacchetto completo...e comunque io non sono qui sotto compenso , sono venuta perchè il mio patrono ha deciso cosi... tutte le vostre stupide regole frutto di una cultura umanocentrica che mal sopporta gli altri a parte qualche razza che si è piegata...ben altra è la realtà oltre le vostre mura ed i vostri effimeri regni... poi osservo il nano e sorrido maliziosa...
  4. @Steven Art 74 visti problemi per la gilda , per finire il personaggio , abbiamo qualche oggetto magico di base ?
  5. Dietger - Umano Guerriero Assisto ai capricci di Mevrah con distrazione e disinteresse. Mi astengo dal commentare. Kheoti ha sicuramente ragione ma sono sicuro che più attenzione diamo a questa cosa e più stuzzichiamo la strega a continuare. Grazie Boddyknock, le tue dritte ci saranno sicuramente utili. Vedere Bracknack agire come un bambino impaurito mi fa scuotere la testa. Nano! Lo chiamo a gran voce per risvegliarlo. Tu sei in grado di guidarci? Qualcun'altro?
  6. #48 Backertag 3 Pflugzeit 2512 i.c. - sera [sereno - metà primavera] Attraccata la barca alla riva i compagni sbarcarono sul molo adagiando la ragazza sulla tavole. Un secchio d'acqua sulla faccia di questa le fece riprendere i sensi: era ancora stordita e a malapena si reggeva in piedi. Guardò con occhi vacui il gruppo farfugliando solo "Voglio andare a casa" In giro non si vedeva nessuno fatta eccezione per due ubriachi che dormivano appoggiati ad un muro.
  7. Ernestina Fletcher Clarke Sembra che tutto sia andato bene , fin troppo bene , aspetto ad esultate e mi tengo pronta ad agire dovesse accedere qualcosa all'improvviso...
  8. Jane Doe Aspetto Osservo la nuova venuta con indifferenza... Non me ne intendo molto...dico in risposta alla femmina genasi...ma erano esseri evocati , sfortunatamente chi li ha evocati è riuscito a scappare...altri sapranno rispondere meglio alla sua domanda... poi sposto la mia attenzione su Fei mentre lo spettro rimane a guardare la nuova venuta...io sono pagata per venire con voi , siete voi che dovete decidere , ucciderò quello che c'è da uccidere come pattuito , non provo nulla per questo villaggio ne per le condizioni dei suoi abitanti , comunque dovremo fermarci da qualche parte per la notte ed è meglio se voi riposiate in un posto al coperto...
  9. SAMANTHA (BARBARO) "AHHHHHHHHH" Ruggisco come una tigre, il mio martello si abbatte implacabile su un altro oni, il suo sangue schizza sul mio corpo e sul mio viso, sembro un demone uscito direttamente degli inferi. Ma implacabile ed assetata di sangue conntinuo a combattere come una furia, incurante di essere circondata, spazzermo questi demoni ad uno ad uno. Ruoto il martello per provare a colpire un'altro avversario, le gambe piegate ed i muscoli pronti a scattare se necessario. DM @Albedo Attacco Oni in O-19: TxC: 1d20+3 Danni: 1d8+2 (1d8*3 Critico) Schivata su Oni in O-20: +1 su CA (tot: 15)
  10. @TheBaddus Scarlett Bloomblight - guardando nell’abisso Il fumo caldo ti scivola giù per la gola con quella familiarità quasi intima che ti accompagna da anni. È un sollievo momentaneo, un abbraccio caldo che però fatica a contenere l’onda lunga delle emozioni violente della sera prima. Ti immergi nel tuo rituale. Il rituale. Afferri il bauletto con i ricordi di tuo padre e, uno alla volta, inizi a lucidare i suoi oggetti con quella cura quasi maniacale che ti ha sempre aiutata a rimettere ordine nel caos. Ogni gesto è preciso, ripetuto, meditato. La mente si svuota, il mondo si allontana, il tempo perde il suo significato. Soffi un’ultima volta il fumo, che questa volta non si dissolve nell’aria come al solito. Rimane. Si addensa. Si ispessisce in una nebbia lattiginosa che ti sale intorno alle braccia, poi al volto, poi all’intera stanza, finché tutto scompare. Quando finalmente sollevi lo sguardo, sei altrove. Non sei più nella camera della ragazzina… ti senti… Smarrita. Spaesata. La nebbia si dirada quel tanto che basta per rivelare la foresta. È notte. Il crepuscolo è già morto, le ombre sono dense, innaturali. Un movimento. La creatura. Alta, sproporzionata, con il teschio di cervo come maschera rituale. E qualcosa — qualcuno — sulle spalle, come un peso inerte. Osservi meglio. Tanaka. Un rivolo di sangue gli scende dalla tempia, lento, ostinato. Le sue labbra emettono piccoli sbuffi di aria condensata: respira. Respira. “Lascia stare il mio Tesoro! È mio!” Lo pensi. Eppure lo senti come un tuono nella tua stessa mente, una voce che non riconosci come tua e che pure sei tu. Provi ad avanzare verso di loro: protendi le braccia, o quello che credi siano braccia, ma ciò che si spalanca davanti ai tuoi occhi sono… ali. Enormi, membrane di pelle rossastra tese su dita ossee e artigli affilati. Un ringhio di confusione ti attraversa la gola — o forse era un pensiero; non sai più che forma abbia la tua voce, qui. Qualcosa ti trattiene. Una presa alla caviglia. Istintivamente abbassi lo sguardo. E ti vedi. Tu — la ragazzina — stesa a terra, legata, priva di sensi. Incapace di muoverti, di intervenire. Solleva di nuovo gli occhi giusto in tempo per vedere la creatura scendere oltre l’arco di pietra diroccato, giù per la lunga scalinata che affonda nelle profondità della terra… portando via Tanaka come un’offerta. La nebbia sboccia di nuovo intorno a te, inghiotte scena, bosco, creatura, te stessa. Poi due fessure emergono dall’oscurità. Minuscole. Poi più ampie. Fino a rivelarsi per ciò che sono: due pozzi neri che danno sul nulla… due occhi antichi che ti guardano.. uno sguardo che farebbe impallidire persino quello più truce di Zarneth. “Finalmente…” La voce non arriva alle orecchie. È dentro di te… È ovunque. “Vieni a me, ragazza drago.” Un bruciore improvviso ti infastidisce la base del collo. Il simbolo. Qualcosa vibra sotto la pelle, come se rispondesse a un richiamo. E poi — tutto svanisce. Ti ritrovi nella tua camera. Seduta.I gioielli di tuo padre sparsi sul letto. Il respiro corto. Una mano che sfiora istintivamente il simbolo inciso alla base del collo. È ancora un’eco di quella voce che ti rimbomba nella mente “Trova lo stregone inetto…” La stanza è immobile, reale. La sveglia sul comodino segna le 8:17. Sei in terribile, devastante ritardo. @Ghal Maraz Nathan Clark - fuori da scuola Ti muovi per casa come un’ombra, attento a non far scricchiolare nemmeno un gradino. Non vuoi affrontare un altro interrogatorio, né guardare negli occhi tua madre dopo la serata di ieri. Meglio così: un biglietto lasciato sul tavolo, parole brevi, pulite, che non richiedono spiegazioni. Apri la porta e ti infili nel freddo del mattino. L’aria è tagliente, ti morde attraverso il cappotto e ti fa rabbrividire. I lividi pulsano — un dolore sordo, persistente — ma almeno riesci a camminare senza sembrare un ferito di guerra. Ogni tanto ti tasti il costato, più per istinto che per reale bisogno. Ci sei ancora tutto, più o meno. A metà del percorso hai già tirato fuori il telefono tre volte. Il dito sfiora il tasto di accensione, poi si ferma. Una parte di te brucia di curiosità: Hanno commentato? Hanno capito? Ridono? Si indignano? L’altra parte, quella più onesta, preferisce non guardare. In fondo — te lo ripeti quasi per convincerti — non ti frega davvero del loro giudizio. Rimetti il telefono in tasca. Resisti. Quando il cancello della scuola compare davanti a te, ancora chiuso, senti un leggero nodo stringerti lo stomaco. Ci sono solo pochi studenti, infreddoliti, che aspettano l’apertura. Ti tieni in disparte, cercando di non attirare sguardi. Poi una voce. Femminile. Bassa, incrinata. «Oh, Nathan…» dice semplicemente il tuo nome… Ti giri. Alice. Il suo volto è una miscela di preoccupazione, rabbia e malinconia. Fa un passo verso di te… si ferma, esitante, combattuta tra la delusione cocente che le hai procurato ieri e qualcosa di più profondo. Poi l’affetto che nutre nei tuoi confronti prevale. Riprende ad avanzare. Quando ti raggiunge, solleva una mano tremante e te la posa sulla guancia, proprio sopra uno dei lividi più scuri. Il contatto è caldo, gentile, quasi materno nella sua tenerezza. Ti attraversa come uno strappo silenzioso. «Che… che cosa ti hanno fatto?» La sua voce è un sussurro, incrinato dal dolore. Una domanda e insieme un’affermazione, come se la risposta fosse troppo facile da intuire e troppo difficile da accettare. @SNESferatu Ana Rivero - Appena sveglia Ti svegli di colpo, come se qualcuno ti avesse tirata fuori a forza da un sogno pesante. Per un secondo non ti muovi, non respiri quasi. Poi la mano, da sola, va al braccio. Va al cerottone. Lo sfiori con le dita tremanti. Premi piano. Il cuore ti schizza in gola. E allora lo strappi via. Il cerotto si stacca con un fruscio morbido, innocente, mentre tutto dentro di te si contrae. E la vedi. Ancora lì. La crepa. Perfetta, netta, come una spaccatura in una statuetta di porcellana. Pulita. Senza sangue. Un taglio che a guardarlo sembra impossibile su una persona normale. Ti manca l’aria. Ci avevi sperato — con una stupidità quasi infantile — che la notte potesse aggiustarti, ricucire la ferita, riportarti intera. Invece… no. Sei rotta. E non hai idea di come si ripari una “cosa” come te. I pensieri cominciano a correre, a strattonarti da una parte e dall’altra mentre ti muovi automaticamente nella routine del mattino: apri l’armadio, ti vesti, ti lavi il viso, cerchi di sembrare normale. Lo dico a papà? Vado a scuola fingendo tutto? Trovo Darius e lo costringo a rimettermi a posto? Dopotutto è lui che ti ha “spaccata”, no? Forse potrebbe “aggiustarti”. Forse. Ti guardi allo specchio un istante più lungo del solito: sembri te stessa, e allo stesso tempo no. Poi, mentre apri la porta di casa e ti lasci investire dall’aria fredda del mattino, un pensiero, semplice, ovvio, tardivo come una verità che non vuoi accettare ti avvolge. Gustav. Il tuo creatore. L’uomo che ti ha costruita, modellata, che conosce ogni fibra di ciò che sei. L’unico, probabilmente, che può capire cosa significhi essere… danneggiata. L’unico che potrebbe sapere come ripararti. Il cuore ti dà un sussulto. E mentre fai il primo passo nella strada gelida, la consapevolezza ti attraversa come un brivido: Potresti aver bisogno di lui... @Voignar Darius Whitesand - sera e mattina Ti chiudi in camera con l’urgenza che ti pulsa addosso. Hai bisogno di risposte… ora, non domani, non “quando avrai tempo”. Il rituale è semplice, l’hai fatto mille volte, eppure la mano ti trema leggermente mentre tracci l’ultima linea runica. L’inclinazione dev’essere precisa… lo sai. Lo sai, ma la smania ti divora e decidi di andare a memoria invece di sfogliare i libri. Due simboli, la matita al centro, le parole magiche attivanti che escono dalle tue labbra come un soffio. Poi la domanda. Le rune si illuminano di un oro fioco, come brace sotto la cenere. La matita vibra. Si muove. Oscilla verso destra. Si avvicina alla runa del no. Resta lì, indecisa… sospesa… Poi impazzisce. Gira vorticosa su se stessa, come se una mano invisibile l’avesse sballottata via dal suo compito. Ti lasci cadere indietro, frustrato. Hai sbagliato l’inclinazione, lo sai. Hai sbagliato qualcosa. E ora non sai se fidarti di quel primo movimento verso il “no” o se considerarlo contaminato dall’errore. Vai a dormire con quel punto interrogativo ficcato in testa… e sorprendentemente, dormi. Dormi davvero. Una notte senza sogni, senza sussurri, senza la voce dell’essere che ti ha marchiato. Quando, cautamente, provi a “sentirlo”, non risponde. Un silenzio totale. Inquietante. O rassicurante. Non sai deciderlo. La mattina, ti svegli prima della sveglia. Una colazione rapida, mentre senti tuo zio trafficare in salotto… scatole che si spostano, uno scaffale che cigola, la radio accesa a volume basso. Non ti vede e tu non hai alcuna voglia di farti vedere. Hai altri pensieri, altre urgenze. Fuori l’aria è tagliente. Il fiato si condensa in sbuffi bianchi mentre cammini verso scuola. Le temperature sono crollate durante la notte, e ti infili le mani nelle tasche per non sentirtele gelare. Davanti ai cancelli c’è già un gruppetto di studenti, tutti infreddoliti, che cercano di farsi scudo dal vento chiacchierando. Dai un’occhiata veloce: niente Ana. Alta com’è, la noteresti subito. Poi, ai margini del gruppo, vedi Ben. La sua solita postura goffa, le spalle curve, lo sguardo basso. Ti muovi verso di lui con passo deciso. Ti nota. Le sopracciglia gli si impennano in un’espressione di sorpresa e timore. Fa per svicolare, girandosi di scatto… e finisce per piantarsi contro un ragazzotto del quinto anno. Libri e quaderni volano a terra in un’esplosione di fogli sparsi. Ottimo! Così hai il tempo di raggiungerlo. Arrivi giusto mentre lui si affretta a raccogliere tutto, borbottando scuse. Quando alza lo sguardo verso di te trasale, poi abbozza un sorriso tremolante. «Ehi… Darius… ehm… ciao» balbetta, piegato a metà, le mani che si muovono freneticamente per recuperare i fogli. Puoi sentire la sua tensione... un chiaro indizio che probabilmente ci hai preso… Sa qualcosa… Probabilmente è lui che ha ascoltato la tua conversazione con Ana ieri pomeriggio. @Theraimbownerd Orion Kykero - prima mattinata La sveglia continua a trillarti nelle ossa mentre ti prepari, e lo fai con una cura quasi rituale. Camicia bianca, capelli ordinati, niente barba: il tuo travestimento da bravo ragazzo. Né troppo elegante, né troppo casual. Il giusto equilibrio per affrontare una giornata che, in un modo o nell’altro, segnerà un punto di svolta. Scendi a fare colazione e intravedi tua madre solo di sfuggita: non si siede nemmeno, non si ferma un secondo. Sembra… sollevata. Leggera. Sembra quasi che stia lievitando a qualche centimetro dal suolo, tanta è la sua gioia per l’arrivo della sacerdotessa di Chicago. Vi saluta tutte e tre con un bacio rapido, un profumo di incenso e lavanda che le rimane dietro come una scia. «Mi raccomando, presentabili oggi. È un giorno importante.» Lo ripete con la stessa insistenza con cui respira, poi scompare nella stanza rituale, la porta che si chiude con un tonfo morbido. Tu, Juno e Diana vi ritrovate in macchina. Appena tiri fuori l’argomento Nathan, Juno annuisce con un mezzo sbuffo. «Sì, ho visto… Nathan è una nullità…» commenta senza pietà «…però Cory e i suoi amici restano un branco di stolti codardi.» Diana concorda, aggiungendo qualcosa sulla stupidità maschile in generale. Il discorso prosegue qualche istante, ma poi, inevitabilmente, le tue sorelle lo spostano su quello che pensano sia la vostra vera priorità del giorno: l’incontro del pomeriggio. Quando scendi dalla macchina, il freddo ti morde le guance. Un freddo secco, improvviso, molto più pungente di quello del giorno prima. Il fiato esce in piccole nuvole lattiginose mentre ti incammini verso i cancelli ancora chiusi. Cammini accanto alle tue sorelle verso il cancello della scuola ancora chiuso. Ci sono già un po’ di studenti. Poi, in disparte, noti Alice. È insieme a Nathan. Lei è vicinissima a lui, la mano che sfiora con delicatezza un livido sul suo viso. Il gesto è intimo, protettivo, quasi innamorato. Per un istante sei tentato di andare da lei, di capire come stia… come stiano. Ma Juno rompe l’incanto. «Oh… ecco Tyler! Io vado!» La sua voce si illumina di gioia all’improvviso, come se tutto il freddo si fosse sciolto in un colpo. Ti volti. Tyler sta arrivando da solo, mani in tasca, sguardo basso, spalle rigide. Ha l’aria pensierosa. Juno parte a passo svelto nella sua direzione. Diana alza le spalle e sbuffa “Ahhh.. l’abbiamo persa!” Commenta, fingendo una finta voce civettuola.
  11. Lol io l'ho adorati. :) Sebbene riconosca che a un certo punto era diventato eccessivo il numero di talenti e cdp presenti. Ma sinceramente non mi sarei mai voluto allontanare dalla 3.P. In realtà no. La 5.24 è nettamente più diversa della 3.5 rispetto alla 3. Ma moltissimo. Tant’é che non é nemmeno tanto retrocompatibile (a meno che per retrocompatibile non intendi doveri rifare le schede dei PG). Non è quello che voleva nessuno ma non si puó dire che é come la 5. E Comunque non é la 6, non poteva discostarsi più di tanto.
  12. Sinceramente l’idea era ottima. Un setting diverso e la spiegazione su come arrivarci. Potrei effettivamente ambientarci una campagna in futuro e le parti geografiche delle città sono molto utili. Sul fatto che sia piatto non mi interessa, ho i vecchi manuali. Sul fatto che i phaerimm sono piatti invece credo che il problema di nuovo sia l’edizione. Credo che gli daró un’occhiata, ma 15$ non ce li spenderó
  13. I lucertoloidi non capiscono quello che dici e i tuoi compagni sono così concentrati sui nemici che hanno avanti che non sembrano sentirti. Ti lanci sui nemici senza curarti dei loro attacchi. Vieni subito accolto con una pioggia di randellate. I loro colpi però sono troppo deboli per scalfire la tua dura pelle. Senti appena un fastidio. I tuoi colpi invece sono precisi e micidiali. Prendi il veterano per il collo e gli infili gli artigli negli occhi così a fondo da raggiungergli il cervello. Lo lasci e prima che il suo cadavere tocchi il terreno hai già tranciato la gola di un secondo nemico. I rettili rimanenti ti circondano tremolanti. E' un miracolo che non siano già fuggiti e i loro attacchi sono lenti e indecisi. Nessuno prova veramente a combatterti. Hai l'impressione che siano solo un diversivo. Con la coda dell'occhio vedi i ragazzi e Baggi difendere la loro posizione in modo goffo ma non del tutto inefficace. Il bimbo più grande infilza a fondo il ventre di un rettile prima di essere scacciato via con una randellata al braccio. Per fortuna il colpo di risposta non era troppo forte. L'orco ragazzino continua a combattere a denti stretti. Baggi cerca di distrarre le lucertole attirando l'attenzione su di se ma quelle sembrano concentrate sui piccoli. Azioni Zurgug carica attivando le zioni preparate di Veterano, U18 e W18. Veterano attacca con randello 19+7-2 poderoso= 24 colpito 1d6+4+2np+2pod-8RD= 2+6precdenti= 8 danni U18 attacca con randello 3+2+2fianchi= 7 mancato W18 attacca con randello 4+2+2fianchi= 8 mancato Zurgug attacca con artigli iniziando dal veterano 13+12= 25 colpito / 16+12= 28 colpito danni 2d8+18= 25 danni, ucciso Artigli su W18 12+12= 24 colpito 1d8+9= 16 danni, morto Baggi e ragazzi azione preparata X19 passetto e attacco con randello 18+2+2fianchi= 22 colpito 0 danni matematici T19 passetto e attacco 8+2= 10 mancato U18 attacco con randello 13+2+2fianchi= 17 mancato Lucertola P11 passetto in P10 attivando azione preparata di Baggi e ragazzo in P9 Baggi attacca con pugnale 3+2= 5 mancato RagazzoP9 attacca con lancia 19+2= 21 colpito 1d8+3= 7 danni Lucertola P11 attacco con randello vs ragazzoP9 9+2= 11 colpito 1d6+1= 3 danni Lucertola S8 passetto in R8 attivando azione preparata di ragazzo in Q8 RagazzoP9 attacca con lancia 2+2= 4 mancato Lucertola S8 attacco con randello vs ragazzoQ8 5+2= 7 mancato Veterano Lucertoloidi Zurgug 8/51 Baggi Ragazzi
  14. Oggi
  15. #54 Sera di primavera - Aprile: cielo sereno Gaw prova a staccare la sostanza infilata all'interno del microfono ma questa si dimostra qualcosa di diverso da una normale gomma da masticare: pare sia un qualche genere di pasta che si è solidificata e risulta aderente completamente all'apparecchio "Entra Jack, non farci perdere tempo: e ricordati di chiudere. Non vorrei che qualche estraneo entrasse" dice ancora la voce Uwaine intanto spinge la porta che si apre: al di là si vede un corridoio metallico della stessa coloritura dell'ingresso con due porte per lato. Sul fondo si vede un'ascensore. Moreyn spinge da parte il compagno e entra sotto gli occhi stupiti di Nimue che dice subito "Che fai? Dove vai?" "Visto non succede nulla" risponde la giovane Side voltandosi con un sorriso sul volto dopo aver percorso un paio di metri
  16. inserite trappole e porte segrete: https://streamable.com/1qkqf0
  17. #55 12 Eleint 1489 - Primo pomeriggio [Nubi] Il prete fece una smorfia. Poi disse "Due di voi possono entrare. Gli altri in ginocchio: voglio vedervi pregare perchè la conoscenza entri nel vostro cervello. Forza!" Intanto nel cielo dal mare alcune nubi stavano iniziando ad addensarsi spinte da un vento sempre più insistente
  18. @Voignar Mi sono appena accorto che per reclutare dei nuovi arcieri serve il Bowyer che non ho :( Che faccio tralasciamo per questa volta? Oppure sostituisco gli arcieri con la milizia? La milizia la posso reclutare perché ho la farm. Attendo cosa dice il Master poi aziono il prossimo turno.
  19. Zurgug Guardo le lucertole Dei vostri corpi rimarranno solo le ossa per i miei trofei! Voi dico a Baggi e ai bambini quando io avanzo indietreggiate Faccio il ringhio piu forte che posso emettere e carico il veterano Frenesia e carica a attacchi sul veterano 12/12/12 1d8+9 Se muore prima attacco una lucerola a portara. Ca 18 malus contato
  20. Tutti si controllano la pelle e i colpi ricevuti, ma fortunatamente sono tutti più superficiali si quelli subiti dal cavaliere: nessuno è violaceo e gonfio, nessuno ha il grande foro centrale e soprattutto nessuno soffre dei malesseri avuti da N6. Eldon invoca il Nero Mastino per portare sollievo a sé e a Keidros, curando le loro ferite, mentre l'elfa beve una pozione da una boccetta di vetro scuro. Poi dice "Se abbiamo finito con le coccole possiamo proseguire, che dite?"
  21. Evinrude Goodbottle Annuisco alle parole di mio zio e poi rispondo a Maybelle:"Ma sicuramente male non fanno. Non ci credo, ma nel dubbio... dice nonno Roberto, giusto zio?" Poi rivolto al prete "Allora, prendiamo qualche boccia di Acquasanta e in più ci consigli dove andare a fare acquisti. Questa grande città dev'essere un vero e proprio bazaar per gli avventurieri come noi. Puoi indicarmi sulla mappa i posti migliori da visitare?"
  22. Riprendi a correre. [Prove di cos e des, mi servono per determinare quanto ci metti. Cos 17+6= 23 Des 12+2= 14] Arrivato al bivio prendi il sentiero di destra e risali sulla montagna più velocemente che puoi. Senti delle voci sempre più vicine. La strada finisce in una gola chiusa tra pareti rocciose. In fondo vedi Baggi che mulina minacciosamente un pugnale in direzione di un gruppo di lucertoloidi. Non provate ad avvicinarvi! Le tremano le gambe mentre li minaccia. Alle sue spalle i due bambini che imbracciano le loro lance con sguardo serio. Loro tre sono le uniche persone che ti sono rimaste al mondo e tra di voi c'è un gruppo di rettili. Stanno parlando tra di loro e appena ti vedono un veterano inizia subito ad impartire quelli che ti suonano come ordini. Due lucertoloidi iniziano a circondare i tuoi compagni mentre gli altri di dispongono in formazione con gli scudi alzati verso di te. Iniziativa e azioni Iniziativa Zurgug 1+2= 3 Baggi e ragazzi 2+0= 2 Veterano 20+5= 25 Lucertoloidi 17+0= 17 Veterano movimento in V17 e zione preparata S16 doppio movimento in P11 X14 doppio movimento in S8 V18 movimento in U18 e azione preparata U16 movimento in T19 e azione preparata X17 movimento in W18 e azione preparata Y16 movimento in X19 e azione preparata Veterano Lucertoloidi Zurgug 6/51 Baggi Ragazzi
  23. Maybelle Petit Sfortunatamente non posso incantare le armi per renderle magiche , dovremo affidarci ai miei poteri ed all'acqua benedetta... sempre che ovviamente siamo veri spettri , ma non potremo saperlo finché non saremo lì... e per quanto io apprezzi l'entusiasmo quei rimedi diciamo artigianali contro i fantasmi non hanno alcuna efficacia...queste ultime parole sono dirette alla coppia di halfing...
  24. Freydis del clan dell'orso nero Incurante della ferita subita continuo ad attaccare il granchio gigante... @ DM CA 13 PF 48/66 Att+7 Danno=1d8+6 Att+7 Danno=1d8+6 Grazie ai guanti i miei attacchi superano qualsiasi resistenza basata sui materiali/magia Se il primo attacco va a segno infliggo 1d6 danni in più . Se non supera un TS su forza CD 13 subisce altri 2d6 danni da fuoco per le catene infuocate che lo trattengono.
  25. Grigory "Proseguiamo verso il rumore!?" Il Chierico sempre con la corda dell'arco tesa, proseguì
  26. #08 Soladain 21 Yarthmont 992, pomeriggio [sereno - fine primavera] I compagni proseguirono lungo il tunnel fino a giungere ad un incrocio: tutto era silenzioso e freddo. Poi improvvisamente si udì ancora il rumore che durò alcuni istanti fino a poi smetter di nuovo. Proveniva dal corridoio di fronte a loro ma era più tenue della volta prima @all Mappa https://1drv.ms/i/c/bddbc741a4735254/EbZzGziiP-ZEvfv_L0EDe3cBIjI9FVdVHkI4AJnArpEOmQ?e=6oG5yE
  27. Rasziros paladino dragonide Il nemico naturale degli attacchi frontali: la porta! "Innanzitutto, assicuriamoci che sia davvero qui!" Dico cominciando ad aprire la mia vista sacra. Azioni Inizierei usando sensi divini per cominciare a percepire! Poi decanto una preghiera divina per tutti. "Vicino a me!" Tutti Lancio Faro di Speranza su tutti i presenti. Concentrazione fino a un minuto, abbiamo vantaggio ai tiri salvezza su saggezza e contro morte e gli incantesimi di guarigione sono massimizzati. Statemi vicini, e avrete anche resistenza ai danni da magia per la mia aura da figo senza pari

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