Pippomaster92

"Siamo vicini alla grande acqua? A nord, a sud o verso il tramonto?" chiede l'orchessa con una strana luce negli occhi, che però si spegne quando si rende conto del significato delle vostre parole "Dunque ero sola. Lo temevo, nelle lunghe ore passate al buio, ne ero anzi certa. Ma non volevo credere a quella sensazione nelle ossa. Così sono un Capoclan senza un clan! Avreste potuto lasciarmi a morire, forse" dice amareggiata, non certo con voi. Scrolla le spalle "La mia storia è presto detta. Il mio Clan è stato tra i primi a incontrare gli umani, e tra i primi a soffrire. Abbiamo lottato con loro fino a perdere la nostra casa, e poi ancora oltre in una lunga marcia di sangue. Sempre meno, abbiamo infestato le loro strade e le loro foreste. Abbiamo distrutto i loro primi villaggi, ma ogni volta...ogni volta perdevamo orchi. Gli umani non hanno fine. Nelle ultime quattro primavere il Clan dei Sei fiumi ha avuto dieci Capoclan, e io sono quella dopo. Uno dopo l'altro siamo morti. Quando sono diventata il Capo, con me erano rimasti solo una mano di orchi. Abbiamo vissuto nella foresta, e abbiamo cercato di uccidere altri umani. E poi ci hanno trovato e catturato. Se non c'erano altri con me, sono morti" Wurrzag e Tayyip

17 Sarenith, 4711. Katapesh. Questa sarebbe l'alba del decimo giorno di viaggio, se alla fine non aveste deciso di non viaggiare e aiutare i feriti a guarire. Decidete di dormire tutti nel magazzino del villaggio, l'unico posto abbastanza grande da contenervi tutti senza pericolo. Vi prendete tutti cura dei feriti, e durante il giorno ricevete più volte i ringraziamenti di molti dei vostri compagni. Principalmente Fatima e Kadir, ma ovviamente lo stesso Padre Jamal non si esime dall'encomiarvi. I soldati vi guardano con rispetto, e anche i nani sembrano ammirati. Decidete di seppellire l'orco e il vecchio qadiriano fuori dal villaggio, segnando le sepolture con due pietre staccate dal pozzo. Uno dei nani vi incide sopra i nomi, con attenzione. La persona ferita in modo più grave è l'incantatrice senza nome. Provate a toglierle il velo, ma Padre Jamal vi ferma "Aspettate, è un'ashiftah*...non dovreste farlo, se non è ferita in volto". Curarla richiede molte più energie, è stata ad un soffio dal perire assieme agli altri. L'elfo si occupa invece di radunare tutti i frammenti d'osso più grandi di un dito, affinché vengano benedetti e gettati nel pozzo (ormai inservibile, ci trovate dentro il cadavere di un mulo sventrato). La giornata passa lenta e tesa, ma senza incontri di alcun tipo. Esaurendo tutte le energie divine (e le scorte di medicinali dei sacerdoti) alla fine del dì siete in grado di riportare tutti al massimo della forma. L'incantatrice vi ringrazia con un lieve cenno del capo. 25 Sarenith, 4711. Katapesh. Marciate per giorni, sotto un sole cocente che vi costringe a frequenti soste. I ruscelli che incontrate sono quasi asciutti, e i tre villaggi di contadini del pesh che incrociate sono tutti deserti. Saggiamente decidete di non esplorarli. Vi avvicinate alla fine del vostro viaggio: domani dovreste arrivare in vista del Tempio, e dopodomani raggiungerne le rovine. Solo oggi il territorio ha ripreso a farsi un po' più accogliente, con zone coperte di arbusti secchi ma miracolosamente vivi, e in lontananza qualche piccolo palmeto arido. Siete comunque gli unici esseri viventi nel raggio di decine e decine di chilometri, a quanto sembra. Ciò nondimeno la sera decidete di accamparvi tenendo alta la guardia, per evitare brutte sorprese. Nota *Tutti hanno sentito parlare delle ashiftah, anche se non sono propriamente comuni. Si tratta di maghe qadiriane che studiano nell'estremo oriente del Qadir, in un eremo isolato dal mondo. Quando escono da quella sorta di monastero si velano il volto, non rivelandolo mai a nessuno se possibile. Non è un velo che mascheri qualcosa di orribile, ma per loro è una specie di tabù mostrare il viso.

No a meno che non vogliate parlare sottovoce

Narcyssa "Direi di si, Osgood non l'ho mai visto all'Emporium e non lo conosco. Non penso mi darebbe ascolto" sorrido alla prospettiva di stare qui ancora qualche ora, prima di finire in una chiesa fredda e sconsacrata.

Narcyssa "Anche io preferisco Osgood. Intanto perché con me non ha nulla a che vedere. E poi perché le ragazze che si occupano della madre di Toki sono mie colleghe all'Emporium. Probabilmente farebbero la spia"

Jean e Arthorius Chloe e Yksandr

Annerine Ipazia Dezlentyr (ragazza ombra) Con Andor

Tarhun (sapiente rame) con i rapiti

Entro stamattina rispondo.

I vostri sforzi combinati, e la magia dei sacerdoti, alla fine hanno la meglio sui nonmorti. L'ultimo degli scheletri si trasforma in polvere dorata, dispersa dal vento del deserto. Ansimanti vi guardate attorno, cercando di stabilire la situazione. Ci sono feriti gravi, e forse anche dei morti. Rapidamente Padre Jamal e l'accolito rimasto si precipitano sui caduti, ma non tutti possono essere salvati: distruggere gli scheletri gnoll è costato molte energie. Il primo ad essere caduto è stato Yusuf, e per lui non c'è nulla da fare. Anche Mubutu, l'orco cacciatore, ha raggiunto i suoi antenati nell'aldilà. I nani e l'accolito di Serenrae vengono invece salvati, per quanto siano ancora svenuti. Ma almeno le loro ferite non sanguinano più. In condizioni molto più gravi è l'incantatrice velata, che ha subito ferite estremamente gravi. Padre Jamal la strappa da morte certa, ma la donna resta immota, il respiro lieve. Vi si prospetta una scelta molto difficile. Per curare bene tutti i feriti dovrete dedicare loro del tempo, e probabilmente perdere un giorno di marcia. Non è un problema per le provviste, anche se l'acqua in eccesso non è molta. Il vero problema è che questo villaggio era una specie di trappola gnoll...e gli gnoll potrebbero tornare. Situazione morti e feriti

Valena Aurica "Va con gli dei, Juliano. E buona fortuna" Mi rivolgo poi al piccolo drago. La sua idea, anzi, entrambe le use idee non sono male "Ha senso. Dovremmo dar loro qualcos'altro da fare, oltre ad essere soldati. Ci devo pensare su...accetto suggerimenti, comunque"

Deborah Molto meno imbarazzata dei miei compagni, saluto la donna con la cortesia che ormai ho appreso durante il viaggio "Io sono Deborah. Accettiamo l'invito nella locanda, molto cortese. Spero solo che il nostro arrivo non vi provochi dei disagi"

Finalmente l'orchessa sembra rendersi conto di quello che sta succedendo, di dove si trova e di chi siete voi. "Zampa di Sangue..? Non conosco questo nome. Ma siete orchi, questo mi basta. Sono Tkava, Capoclan dei Sei Fiumi. Non ero da sola. Dove sono i miei compagni?" Tayyip

Valena Aurica Ricambio lo sguardo di Jasmine, impassibile a parte un luccichio divertito negli occhi "Non credo di essere l'insegnante migliore, per questo. Ci sono cose che non potrò insegnare loro, perché io stessa sono a mala pena un'allieva" dico, una volta che si sono allontanati da noi "E questo mi ricorda un punto che dovrò sollevare alla prossima riunione. Ma non oggi, Jasmine, non oggi"

Fortunale "Si, capisco. Ma dovete capire che se loro beccano noi mentre li spiamo, potrebbero aversene a male. Meglio prevenire che curare" mi rivolgo anche a Razul "Ho piena fiducia nelle capacità di Razul, ma è proprio quando un capitano si fida ciecamente del sartiame che l'albero maestro si spezza. Non voglio correre rischi inutili, non con un drago a mezzo. Non uccideremo nessuno, se possibile, e se alla fine sarà tutto un malinteso vedrò di farmi perdonare come si deve"

Zisanie Questa è una tipica situazione da gente di città. Nella foresta nessuno si sognerebbe di obbligarti a dire il vero. Mi guardo attorno nervosamente. Se sto zitta capiranno tutto. Se parlo, però, sarà ancora peggio. Non mi sento abbastanza brava con le parole da mentire dicendo cose vere ma non proprio vere...e non so nemmeno se posso farlo. Magari aprendo la bocca mi usciranno tutte le risposte che vogliono. Comincio a tossire forte "Scusate...cough cough...non è tosse vera" mi tappo la bocca con entrambe le mani. Rossa in volto, mi faccio avanti. Vediamo come la prendono..."Mi chiamo Zisanie Lilnov O'Daphicelii, vengo dalla foresta dove ho lasciato la mia famiglia e il circolo druidico da cui provengo. Ma solo temporaneamente, non mi hanno cacciato o altro. Sono una devota guerriera di Mielikki, anche se di recente ho fatto un sacco di bene a prescindere dai suoi insegnamenti. Penso comunque di averla soddisfatta, perché non ho ricevuto segni del suo disappunto. Ah, se diventeremo amici potrete chiamarmi Zisie-Lily, perché voi gambelunghe siete sempre di fretta e il mio nome vi pare troppo lungo. Sono Guardiana del Sottobosco, Terza Cacciatrice dell'Unicorno, e questo" estraggo solo qualche centimetro del mio spadino "questo è Infilzalupi. Non dovete salutarlo, è una spada normale. Non parla. Però mi è molto cara. Se volete sapere perché sono qui, è perché tempo fa qualcuno ha seminato morte e distruzione nella foresta. Io ero via e non ho potuto aiutare, e il gran druido Otsudur non ha voluto che corressi dei pericoli. Perché mi vede bassa e pensa sempre che io sia una bambina, ma non è vero. Comunque poi sono arrivati loro e avevano dei problemi, e io ho deciso di aiutarli per sentirmi utile e per sconfiggere le forze del male. Voglio mettermi alla prova, ma voglio farlo onestamente e non solo per il gusto di farlo. Abbiamo fatto un sacco di cose assieme, e devo dire che qui in città mi sono trovata malissimo per le vostre usanze e la sporcizia e la gente stupida o cattiva. Qui siete tutti dei matti, non ci capisco molto o anzi nulla di quello che vi fate tra di voi. So solo che qui c'è un enorme male che deve essere fermato, e forse voi siete le persone giuste che possono aiutarci. O possiamo aiutarci a vicenda? Però non ne sono del tutto certa, perché siete piuttosto sospetti e soprattutto usare queste magie" punto un ditino nella loro direzione, ammonendoli duramente "Capisco la cautela, ma non dovreste toccare la mente delle persone, e ciascuno dovrebbe essere libero di mentire se non vuole farlo per danneggiare gli altri. A volte qualcuno vuole mentire solo per sentirsi importante e apparire migliore di quel che è, e non dovreste impedirglielo. Non è il mio caso, ma poteva esserlo. Non mi conoscete, ma potevate provare a fidarvi comunque, ecco quello che penso!"

Valena Aurica "Uccidere? Assolutamente no. Nessuno spreco di vite senzienti verrà tollerato sotto il mio comando. Con me come comandante imparerete cose che non vi sono state insegnate. La prima è che siete persone vere, come me e come gli altri qui presenti. Sarà difficile, ma vi dovrete abituare a non essere più delle macchine senza morale o anima" io, dopo tutto, ci ho messo degli anni ad imparare. Forse con la mia guida potranno farcela il meno tempo "Cominciamo con i nomi. Per gli dei, non penso di potervi nominare tutti e duecento...ma vediamo" osservo i numeri e le lettere del pelato: 4ND3R "Tu sei Ander" guardo po gli altri quattro ufficiali. 7F8iE "Sefotie" 99PC1 "Nopcy" 1ND15 "Indique" e Z31T4 "Zelta...Zelda" Soddisfatta dal mio pietoso tentativo di essere creativa, sbircio gli altri soldati "A loro penseremo dopo. Ora, dividetevi come vi ho ordinato, senza uccidere, mutilare o danneggiare alcuno di voi. Quando avete finito presentatevi da me. Vi do quindici minuti" Da Oleg

Annerine Ipazia Dezlentyr (ragazza ombra) Con Andor

Fortunale "Bloccare, rallentare questi gruppi. Sandrine, tu stessa ammetti che sono un pericolo...cosa proponi di fare? Scrivergli una lettera per diffidarli dal seguirci?"

La carica di Hakim è eroica, ma vana: lo gnoll evita l'affondo all'ultimo istante. L'accolito ancora in piedi corre ad aiutare Ilyas, pronunciando col fiato grosso la sua ultima preghiera, ma non ha forza sufficiente a distruggere i suoi nemici. Padre Jamal ha più ardore e fede, ma non può essere ovunque. Decide di aiutare l'accolito caduto e Hakim, ben sapendo di lasciare così i nani al loro destino. Un'altro orrido nonmorto viene spazzato via per sempre, ormai siete sempre più vicini alla vittoria "Dobbiamo sbrigarci! Non posso distruggerne ancora molti!" grida il vecchio prete. Il nano gigantesco distrugge con un colpo lo scheletro davanti a sé, schiantandolo contro il muro della casa...una soluzione temporanea, ormai lo sapete, ma efficace. La nana invece impreca nella sua lingua, chiaramente preoccupata per la sorte dei suoi due compagni, e rivolge ad uno degli gnoll un dardo di energia acida...corrodendolo quasi del tutto. Legenda Voi siete in nero. Gli alleati sono in blu. I nemici sono rossi. Gli alleati azzurri sono quelli morenti, ma che possono essere salvati. M è l'orco Mubutu. F e K sono Fatima e Kadir. J è Jamal. E è l'elfo. I è l'incantatrice velata. N sono i nani. A sono gli accoliti. S sono i soldati del tempio. G sono gli gnoll. Iniziativa Khaash <- a te Ilyas (4 danni) <- a te Fatima e Kadir (Kadir 0hp) Gnoll (G2 1 danni, G1 5 danni) Mubutu (-12hp) Elfo (8 danni) Soldati (S1 +2hp, S2 4 danni) Hakim Accoliti (Accolito 1 -2hp) Jamal (15 danni) Nani (N1 -4 danni, N2 4 danni, N3 -3 danni, stabile) Incantatrice (-4hp)

Sharifa (lizardfolk stregona) Turno 3 La morte di tre avversari sembrava aver riequilibrato le sorti della battaglia. Con solo due nemici rimasti in piedi, Sharifa decise di intervenire per dare più tempo ai suoi alleati di aiutare i caduti. Forse possiamo ancora salvare qualcuno...perdere Zhuge è stato tragico, ma veder morire altri compagni sarebbe terribile! Decisa a concludere la battaglia, Sharifa cominciò a dar fondo alle proprie energie magiche. DM

Mentre Khaash prova a radunare attorno a sé i sopravvissuti, Ilyas carica con la scimitarra sguainata, ma scivola e quasi inciampa su qualcosa: resta in piedi grazie ad un'agile capriola, ma fallisce il suo assalto. Ancora una volta gli scheletri distrutti dalle armi si rianimano, ancora una volta allungano gli artigli per trascinare a terra le loro vittime. Con un grido l'accolito più esterno viene trascinato a terra, la gamba ritorta in modo innaturale tra le grinfie dello gnoll. Anche un soldato e il nano gigante vengono feriti. Ignorando Ilyas, lo gnoll in piedi sventra il nano davanti a sè: solo a quel punto si volta e sfregia il petto del danzatore. L'ultimo gnoll, sempre vicino ai nani, approfitta della situazione confusa per colpire con due possenti artigliate il nano davanti a sé, quello con l'arma magica. Le ferite sono terribilmente profonde, e il combattente crolla a terra svenuto. L'elfo vendica (per l'ennesima volta) l'orco, uccidendo ancora lo gnoll lì vicino. Avete ormai capito tutti che per distruggerli definitivamente devono essere colpiti con magie sacre, ma lasciarli liberi di rigenerarsi del tutto è decisamente sconveniente. Obbedendo a Khaash, i soldati si raggruppano. Legenda Voi siete in nero. Gli alleati sono in blu. I nemici sono rossi. Gli alleati azzurri sono quelli morenti, ma che possono essere salvati. M è l'orco Mubutu. F e K sono Fatima e Kadir. J è Jamal. E è l'elfo. I è l'incantatrice velata. N sono i nani. A sono gli accoliti. S sono i soldati del tempio. G sono gli gnoll. Iniziativa Khaash Ilyas (4 danni) Fatima e Kadir (Kadir 0hp) Gnoll (G6: prono e 3 danni) Mubutu (-12hp) Elfo (8 danni) Soldati (S1 +2hp, S2 4 danni) Hakim <- a te Accoliti (Accolito 1 -1hp) Jamal (15 danni) Nani (N1 -3 danni, N2 4 danni, N3 -3 danni) Incantatrice (-3hp)

Valena Aurica Mi avvicino agli ufficiali, parlando con un tono di voce normale, questa volta. "Avete dei nomi, dei cognomi?" chiedo prima di tutto. Avuta la risposta, riprendo "Dovremo dividervi tra soldati dell'esercito e guardie cittadine. Se avete già delle idee su quali uomini destinare a questo compito, sono aperta a suggerimenti. In secondo luogo, vi verrà dato vitto e alloggio. Appena finito qui vi porteremo nei baraccamenti. Sono ancora in costruzione, per ora dovrete accontentarvi di un luogo piuttosto spartano. Da domani cominceremo l'addestramento: sono certa che siate più che abili, voglio però capire quanto e come. I vostri primi ordini sono di dividere le truppe in cinque gruppi uguali. Uno sarà parte della guardia cittadina, e gli altri saranno con me e mi dovranno seguire. Tutto chiaro?" DM - Da Oleg

Valena Aurica Soddisfatta dal comportamento dei soldati faccio un cenno di ringraziamento nella direzione dell'Ardente, ma riporto subito la mia attenzione sulle truppe "Molto bene, soldati! E ora: ri-poso!" una volta che hanno obbedito continuo "Che i vostri ufficiali si facciano avanti. Darò loro i primi ordini"