Landar

Goril Incrocio le braccia vedendo rispuntare il tipo. Erano già un paio di minuti che battevo pesantemente lo stivale a terra, segno di impazienza. Mi accorgo solo in un secondo momento che la cosa è alquanto fastidiosa, dopo aver sbuffato e borbottato qualche cosa mi fermo. "Quindi?"

Soggetto K Il ragazzo mi piace e si capisce da come annuisco quando parla. Quando però accenna allo Sciamano Drago come di una leggenda faccio ceno di no col dito indice "Lo abbiamo visto e combattuto in qualche modo." sorrido appena "Le tue informazioni sono preziosissime e forse tu ci puoi essere di aiuto anche in altro modo. Ho però un'altra cosa da chiedere." guardò prima gli altri poi di nuovo il giornalista "Premetto che credo sia impossibile tornare nel luogo dove ci siamo risvegliati. Però avevo intuito i Giapponesi avessero in qualche modo a che fare con tutto questo, certo non pensavo fossero così radicate le loro forze. Da che ho memoria io nemmeno credevo ne avessero di forze armate." forse però sono solo ricordi confusi e come dice lui ricordi di qualche clone o dell'originale, ha poca importanza però ora "Bene. Riteniamo che se non la Mongolia, almeno i Giapponesi si sono fatti dei nemici che li stanno combattendo. Forse proprio i Russi. Poiché noi dobbiamo sopravvivere in qualche modo... con la tua tecnologia hai modo di intercettare comunicazioni radio o simile? Si può fare?"

Quercia Ardente Guardò anche lui il cielo e per qualche attimo socchiuse gli occhi come per 'ascoltare' meglio il vento, sentirlo sulla pelle e cogliere l'umidità nell'aria. Sicuramente Ombra Notturna aveva ragione e non era il caso di aggiungere nulla. Quindi si rivolse al mago della confraternita "Hai forse una vaga idea del perché ti hanno mandato qui?" probabilmente no ma forse durante il viaggio, meditando, Fistandantilus si era fatto venire in mente qualche cosa. Non badò molto agli altri ma li teneva sotto controllo, più per curiosità che per altro. Aveva studiato i loro gesti e le loro parole e come già aveva avuto modo di constatare erano tipi piuttosto singolari. Molto lontani dalle sue abitudini.

August Coultier Seguo le operazioni di sbarco con curiosità. Osservo i materiali, catalogandoli a mente e iniziando a progettare tra me e me come poterli meglio utilizzare in questo ambiente e contesto. Inizio a valutare anche come potrò adeguarmi a tutto questo, dovrò trovare un modo o sarà un problema. Non alzo un dito per aiutare a trasportarli, per questo ho pagato. Le mie energie serviranno in un secondo momento, quando inizieranno le operazioni di costruzione. Mi guardo attorno, cercando di capire chi sa fare cosa e chi può fare altro.

Gudrod "Garzone? Questo ragazzo ti sembra un garzone Luthor? Così rimarrà sempre un normale ragazzo e garzone ai tuoi occhi... se non inizia a imparare non diventerà mai un guerriero. Inoltre stiamo andando in battaglia ma non credo ci serviranno solo quel genere di doti." allargò le braccia "Mia si è già espressa. Io non intendo perdere questo... garzone. Eppure sei un prete, dovresti capire l'animo delle persone. A me basta guardare il suo sguardo. Ha voglia. E' nostra responsabilità e lavarcene le mani lasciandolo come merce sulla nave non è nelle mie intenzioni."

Benvenuti! Mi sento solo di aggiungere l'ennesimo "facepalm" all'indirizzo di Pentolino.

Amatsumara "Sensazioni." rispondo senza entrare nello specifico, in qualche modo è anche la verità. Inclino il capo "In quella vostra base tenete anche ciò che mi è caro. Andiamo o dobbiamo attendere oltre?" Narratore

Magnus Magnus si avvicinò al tavolo degli eroi, facendosi largo tra la gente che ancora li acclamava. Si rivolse a Grugno "Fatti vedere da un cerusico prima di dormire. Tanto con tutta la birra che stai bevendo non sentirai nulla..." sorrise. Lui era già pronto per andare a riposare. Quella ferita però gli fece capire che avrebbe dovuto trovare presto il modo di proteggersi a dovere, anche la testa ancora un po' gli duoleva dall'ultimo scontro. AdG

Geralt di Mirabar Vedo spuntare fuori quello che era un altro compagno di Avadal, anche lui con la maschera ma riconoscibile. "Finiamo in fretta." Dico fermandomi nella mischia per tentare di mettere subito fuori combattimento il secondo mascherato. L'unico problema è che ci servirà Acefer, o meglio il pugnale che gli è stato affidato. Temo questo possa fare la fine degli altri e trasformarsi in un demone ben più pericoloso. "Acefer!" lo chiamo mentre Sentinella scatta verso Daedhelon nel tentativo di finirlo. DM

Argor Mangiaroccia Esplorazione

Conosci il mio pensiero.

Volpe Nera sphilippati

sicuramente!! 🙂 grazie

Judith Forse ancora scossa dalla scena della sera precedente la sorella si offrì di rimanere nelle retrovie e dare modo agli altri di cercare in totale serenità. "Io guardo il corridoio, non vorrei sorprese." Si piazzò all'entrata, bolter puntato lungo il corridoio. Lo sguardo passava da una parte all'altra soffermandosi di più verso la parte opposta e la porta ancora non aperta.

Gudrod La durezza di Alrik era comprensibile. "Che ne sai... magari è bravo proprio a far quello. A non farsi vedere né sentire. Sono sicuro però ci sarà utile quando servirà." scompigliò i capelli del ragazzino. Il comportamento altalenante che il biondo aveva con Ludwig, quasi isterico, disorientava anche lui. Sembrava proprio non sapere come prenderlo ma aveva ritenuto giusto portarlo con loro. "Andiamo a caccia di streghe ragazzo. Streghe con la faccia della nostra adorabile Mia. Sta rovinando il nome della nostra amica e lo sta sfruttando a suo piacere. Ci deve essere qualche cosa sotto." si grattò la barba come era sua consuetudine passando poi la mano sulla ciocca bianca nel tra i capelli color paglia. Forse un gesto istintivo. "Chiaramente deve pagare anche perché pare sia un'adoratrice del chaos." non aveva detto abbastanza forse ma sperò di essere stato chiaro "Si rifugia in quella torre mi sa." "Allora? Andiamo a vedere cose è successo a quei fattori? Forse hanno qualche notizia utile, anche per capire quale nemico dobbiamo schiantare."

Kull "Mozgov tirali nel pozzo! Qui li tengo a bada io." disse felice di trovarsi tutti quei nemici di fronte. Sperò di sfruttare gli spazi stretti anche a sua vantaggio mentre il bestigor, se intenzionato, gettava i non-morti nel ghiaccio. Pochi alla volta forse li avremmo quantomeno diminuiti di numero. Non aveva tempo di guardarsi attorno ma il fratello di sangue presto avrebbe dovuto trovare il modo di avere visuale sull'esterno e individuare chi comandava quella marea di morte. DM

Caramon Impietrito dalla possanza della bestia arcana il guerriero dovette rimangiarsi i piani. Proseguì nel suo accerchiamento quasi danzando, seppur senza leggiadra. Una danza di un guerriero... impaurito. Probabilmente doveva temere anche la coda, nera e saettante. Alzò lo scudo, cercando di evitarla e disorientando il drago portandosi sul fianco o alle spalle ove poteva. DM

August Coultier Lo scontro sembra interminabile tanto che dopo aver recuperato le mie cose con mille difficoltà, torno sul ponte trovando ancora tutti in combattimento contro la morte stessa. Mi adopero come posso ma proprio non mi avvicino ai tentacoli, piuttosto aiuto quelli in difficoltà o i feriti a scansarsi. Alla fine l'equipaggio riesce nell'impresa grazie soprattutto all'intervento delle altre navi. Effettivamente avevo sentito di queste creature, ancora sotto shock, provo a capacitarmi come abbia pensato di attaccare addirittura un'intera flotta. ----- Nonostante quel terribile scontro alla fine arriviamo a destinazione. La nostra avventura dunque inizia ma continuo a sentirmi il fiato sul collo o meglio un coltello alla gola. L'immagine di quei nomi scritti sul foglietto turba le mie notti e la mia serenità. Sono ancora intento ad osservare "terra", dopo tutti questi giorni di navigazione e anche con curiosità le operazioni di sbarco quando vengo raggiunto da Jamal. Con Jamal

Credo sia giusto e mi scuso. In realtà devo ancora calarmi nell'idea di un "doppio" personaggio. Vediamo come va sull'isola. Tuttavia ero certo di aver risposto alla fine dello scontro ma non dopo l'arrivo, non capisco. Boh, vabeh.

Yenlui "Credo tutto dipenda da cosa siano gli oggetti da trasportare." disse annuendo verso l'altro elfo ma rispondendo a Kurt. Evidentemente il lord si sentiva minacciato in quella che in realtà non era la sua residenza e non lo sarebbe stata in futuro. Certo la famiglia della moglie in realtà non sembrava aver alcun movente per spingersi ad azioni simili. Quindi il problema sembrava essere esterno. Forse uno spasimante della von Bruner? La cosa che però più rendeva perplesso l'elfo era a cosa sarebbe servito tutto ciò. I sui obiettivi erano decisamente lontani da mansioni simili. Si ritrovava però con pochi spiccioli e del denaro gli era certo utile. "Va bene. Non so come io possa essere utile ma il vostro Signore si sentirà certamente onorato e rassicurato che un Asur abbia scelto di andare in suo soccorso."

Soggetto K Squadro il tizio, alla fine forse la mia intuizione non era sbagliato. E' solo quel che appare e non avremo nulla da temere da lui. "Ci scusiamo per quell'animale. Avevamo fame. Come ti hanno detto sono 17 anni che non... mangiamo. Purtroppo avevamo le nostre ragioni." continuo a fissarlo osservando le sue reazioni "E forse... siamo una specie in via di estinzione anche noi." alla fine strizzo l'occhio. Le minacce funzionano ma per avere risposte chiare e sincere preferisco instaurare un clima più sereno col tipo. Devono iniziare a capire che non siamo una minaccia, sì tutti tranne B ovviamente. Attendo quindi risponda a C che ha fatto la domanda più importante per iniziare col piede giusto.

Quercia Ardente Alla comparsa di Ombra Notturna il giovane alzò una mano in segno di saluto per poi eseguire quello più formale dovuto ai superiori in anzianità. Rimase un po' colpito dalle parole della Maestra, non immaginava avrebbe dovuto spiegare delle regole in particolare se non far capire loro che in un Monastero delle... buonissime maniere erano più che dovute. Erano ospiti e per di più pagati. Quando lei riprese la parola dopo la battuta o almeno il Kai aveva capito fosse tale di Wekar subito tutto fu un po' più chiaro. "Appunto..." gli sfuggì come a sottolineare che non era certo lui a dover avvertire persone ben più mature. Scosse il capo "La via per il Monastero è difficile da smarrire." lo indicò ben visibile glissando il rimprovero. Poi però chinò il capo senza aggiungere nulla, nemmeno un borbottio. Sperò bastasse a far capire agli altri il genere di rispetto che dovevano ai Kai Lord. Però l'idea che Wekar avesse a che fare con lei fuori dal Monastero... lo fece sorridere, non maliziosamente. "Andiamo." fece cenno agli altri di seguirla.

Dimmi tu quando entro nella seconda locanda. Da quel che ho capito Philippe si è fatto vedere al passaggio da un edificio all'altro.

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