Landar

Keothi "Io?" domando piuttosto sorpreso. Io che dubitavo proprio delle mie origini, origini che credevo potessero crearmi problemi in questa avventura. "Non capisco. Ma credo alle vostre affermazioni, cercherò di non deludere gli spiriti guardiani del Tempio." concludo guardando le statue degli animali "E grazie Mercurio. Non fortunato quanto me ad averti avuto al mio fianco quando ci siamo liberati." Avanzo di un paio di passi per osservarle meglio, non estraggo le armi. Evidentemente per rispetto ma anche perché ritengo possano essere un impedimento se le trappole dovessero essere meccaniche. "Ci faremo strada tra la vegetazione senza distruggerla. Credo sia opportuno un approccio meno traumatico possibile." al solito il mio modo di parlare contrastava la mia forma e la mia natura.

Volpe Nera I tre porcellini

Kull "Avanti. Dovete solo buttarli giù e liberare il passaggio..." Bathorax era stato afferrato. O ce l'avevano particolarmente con le bestie, forse mancavano alla collezione del necromante, oppure erano semplicemente più facile da afferrare con quella pelliccia. Posò pesantemente i piedi a terra, bilanciando il proprio corpo verso le mure per non essere spinto da quei forzuti non morti. Appena aperto uno spiraglio avrebbe tentato di passare oltre. AdG

Gudrod "E bravo il nostro bamboccio... parole più sagge di quelle di molti di noi, me compreso. Anzi solo delle mie, così iniziamo la giornata senza scannarci." al solito gli scompigliò i capelli e controllò che la sua arma fosse messa bene "Non dimenticarti di passare la cote quando hai tempo. Deve essere sempre ben affilata." non aggiunse altro, pensò che lui potesse essere molto più abile di alcuni di loro nel fare determinate cose. Quindi ringraziò Mia non solo con lo sguardo "Questo era ciò che ci voleva." indicò i picchi "Perché andare a cercare quel che dobbiamo là sopra sarà davvero dura. Andiamo." Si rivestì, controllò le proprie armi e la propria armatura. Valutò inoltre se il ragazzino era in grado di portare il suo zaino. AdG

Da domani fino a domenica 4 sarò assente. Molto difficilmente potrò rispondere quindi Fezza puoi usare Goril come più credi sia giusto.

Goril "Non guardarci con quella faccia Zeb. Lago Diamente pulita e perfetta non può essere nemmeno un sogno... era un'allucinazione senza dubbio. Ancora ci pensi?" Sono le uniche parole che dedico al compagno quando noto che ancora sembra risentito del fatto non gli si abbia dato corda, non la stessa corda che appare inutile nel tentativo di fargli raggiungere la catena e la zona superiore della tomba. "Bene." esclamo issandomi dopo aver poggiato i piedi di nuovo a terra. Mi guardo attorno e con grande sorpresa noto la porta aperta "Guarda un po'. con un po' do fortuna non vedremo più quello... sfortunato ragazzino. Pace all'anima sua. Sono doppiamente lieto." Mi armo di ascia nanica e scudo e voltandomi verso gli altri faccio loro capire che sarò ben felice di formare la prima linea.

Amatsumara Guardo il funzionario dritto negli occhi. Non commento la proposta poiché la ritengo quasi inaccettabile avendomi loro stessi messo alle strette. Quel che è accaduto alla stazione è colpa loro a mio modo di vedere. Pensano di averlo su ogni cosa che non capiscono ma in realtà chi è realmente pericoloso è libero. "Io chiedo solo di rientrare in possesso delle mie cose e liberare il mio amico. Vi aiuterò in ogni caso... pregate solo che non sia già morto." Con un cenno del capo faccio capire di essere pronto.

Soggetto K "Se sarà necessario ci accamperemo fuori." rispondo ipotizzando che prima o poi saremo stanchi anche noi. Sembro pensieroso ma guardo il tizio con interesse. Gli occhi non possono nascondere la stima nei suoi confronti per esser riuscito in qualche modo a superare le sue paure e addirittura mostrarsi capace di fidarsi di noi e anche degno di un minimo di fiducia a sua volta. "Dalanzadgad è molto a sud rispetto alla capitale. Va bene. Ci penseremo dopo. Sono pronto anche io."

Quercia Ardente Mi sono già allontanato nel momento in cui Orso Invernale racconta dei nemici del regno e dell'umanità e ribadisce ancora una volta le regole. Raggiungo la mia stanza, intendo fare in fretta per presentarmi dal Maestro in ordine e lavato e soprattutto in tempo per ricevere tutte le indicazioni prima dell'arrivo degli altri. Fortunatamente ho altre vesti, anche quelle che uso per allenarmi. Sono pulite e fresche. Mi spoglio dopo aver raggiunto gli ambienti dove noi Kai ci laviamo, mi assicuro l'acqua nella vasca non sia troppo calda, la preferisco in ogni caso fredda poiché tempra il corpo e l'animo. Certo tiepida non mi spiace. Ho già lasciato all'esterno la mia armatura per far sì che qualcuno se ne occupi o quantomeno si asciughi del sudore e dell'umidità del bosco. Appena pronto mi incammino verso la sala dove so mi riceverà Canto nella Tempesta.

Keothi Torno poco dopo dalla mia meditazione, d'altronde non ho reale necessità di entrare in sintonia con la Natura tramite la preghiera ma è una pratica che non ho mai perso da quando l'ho accolta tra le mie buone consuetudini. Soprattutto prima delle battaglie o nei momenti di totale calma. Le pitture risultano piuttosto appariscenti sul grigiastro della mia pelle ma il loro tono di colore si amalgama perfettamente, inoltre incredibilmente seguono le forme delle incisioni che già in parte ricoprono il mio corpo, eredità della mia tribù. "Grazie. Il vostro aiuto è prezioso." chino profondamente il capo prima di attendere rispondano alla giusta domanda di Mercurio.

Magnus Sala comune Tutti

Isabela "Ma... quando è calata la notte?" l'unico segnale del vespro era per me la pancia che brontolava ma vedendo ancora la luce diurna nel cielo mi ero convinta fosse perché avevamo saltato mezzo pasto a mezzodì. Una volta a terra, seppur con misurata eleganza consumo voracemente il pasto tornando poi al discorso sulle viverne. "Certo andare di notte sarebbe ugualmente pericoloso. Forse ci conviene ugualmente esplorare alla luce del giorno, avremo maggiori certezze. Quindi... beh io farò l'ultimo."

Caramon Il Majere più grosso guardò il nano salire, seguì tutti i commenti successivi con parziale incredulità. La notizia della donna piangente lo distrasse per un attimo dai suoi pensieri ma si ritrovò a fissare la corda col peso di Riverwind in aggiunta al suo equipaggiamento. "E ora come lo issiamo? Lo leghiamo alla corda?" di certo lui non poteva salire col barbaro in spalla. Il resto passò subito in secondo piano, più passi tra loro e la tana del drago mettevano meglio era.

Judith Guardò perplessa Victor quando le fece la richiesta. Quindi si avvicinò alla porta e velocemente rivelò quale fosse il modo migliore per aprirla. Magari sarebbe bastato sciogliere la serratura o distruggerla. La studiò brevemente poi scelse l'opzione migliore. AdG

Non ci far caso... Pentolino è una comara dispettosa.

Ho editato leggermente aggiungendo una parte.

Argor Mangiaroccia Raggiungo la zona del villaggio continuando a domandarmi per quale motivo gli altri abbiano scelto di tornare indietro. Ormai assuefatto all'uso della... cautela quindi mi avvicino con calma, costeggiando il bordo della boscaglia fino a farmi vedere solo da quelli della tribù che riesco a scorgere. Mi accerto non ci siano umani al villaggio, questo perché non trovo il motivo di vedere i miei appostati al suo interno. Rimango in disparte fino a quando Scania non emerge. A quel punto mi avvicino, sicuro non ci siano rischi di essere notati dagli umani. Sento solo le ultime parole ma è sufficiente per comprendere il motivo di quell'azione. Faccio quindi cenno di no col capo mentre strattono le briglie di Azog per fermarlo. Al solito di poche parole. Quindi continuo a guardarmi attorno, forse in cerca di Wurrzag. "Andiamo allora." Evidentemente non ho combattuto, non riporto ferite né prigionieri o 'scalpi'. "Aspetta." mi fermo "Ma quale è il vostro ruolo qui?" studio la situazione "State tendendo una trappola? Voi siete... l'esca?" chiedo convinto ma non troppo. Muoversi ora verso l'altro gruppo significherebbe rivelare la loro posizione se è come sospetto.

ma da quel che ho capito c'è un gruppo accampato fuori e uno nascosto dentro. giusto?

Kull "Usate tutto quello che avete." disse mulinando lo spadone che in qualche modo si stava rivelando efficace ma poteva durare poco "Stiamo attenti a non farci spingere noi lì sotto." Non aveva ancora capito chi fosse all'esterno ma in qualche modo dovevano raggiungerlo e l'unica maniera era far scemare questa marea di orrori lì dentro e magari lì sotto. Sperò che il primo di loro in grado di avvistare Mozgov o il nemico che parlava avvertisse tutti gli altri. Quei sacchi di carne oltre ad essere orrendi e terrificanti non costituivano un trofeo degno, il Kurgan così decise di concentrarsi nel non farsi prendere e nel frattempo sbilanciarli. Erano forti e pesanti, lo aveva visto da come avevano trascinato fuori il bestione cornuto, ma goffi. AdG

Magnus Si sorprese di come Hans potesse prendere così alla leggera la battutaccia del nano. Lui non avrebbe mai lasciato passare un'offesa simile, proprio non gli andava venisse messa in mezzo la madre nelle discussioni dei suoi compagni figuriamoci con quel genere di tono. Guardò Hans e poi Grugno, sperò fosse sufficiente per mostrare il suo disappunto. Poco dopo arrivò la ragazza, il suo modo di parlare e comportarsi era amichevole, il suo viso piacevole ma l'atteggiamento sospettoso. Il fatto di sedersi a quel modo più che confidenziale sembrava un modo per proteggersi. Attese rispondesse.

Soggetto K Mi rivolgo all'atletico "Magari con la tecnologia della tua armatura riesci a saldare le portiere. Puoi farlo? Una riparazione di fortuna." Per tutto il tempo sto attento alle parole e l'espressioni del giornalista per capire se mente o ci sta mettendo in trappola. Infatti quando il vecchietto ci espone i suoi sospetti annuisco ma è anche vero che è la soluzione migliore sia per trovare dove dobbiamo andare sia per cercare risposte. Allo stesso tempo forse più saremo in vista più avremo modo di nasconderci. Strano pensarlo, ma potrebbe essere davvero così. Sceneggiatore

Yenlui Annuì verso l'altro Ausr "Ci seguono. Da entrambi i lati. Non saprei dire cosa..." vide Kurt prepararsi alla battaglia ma non si girò a guardare verso i bordi della strada "Non sono soli. Rimanete in vista ed eviterei di far notare loro che li abbiamo visti. Perderemo il vantaggio di far loro credere ci prenderanno alla sprovvista... sempre che siano soggetti pericolosi. Ma dubito sia altrimenti."

Gudrod Sorrise a Mia poi si girò verso Luthor con sguardo glaciale e tirò fuori un medaglione che aveva appeso al collo e che non aveva ancora mostrato, quantomeno non così apertamente. "Le tue convinzioni almeno questa volta ti hanno portato lontano dalla verità." mostro il simbolo ed era quello di Ulric "Il tuo pensiero personalmente non lo contesto seppur dovrei. Ma ti invito ad andarlo a ripetere davanti al Tempio a Middenheim. E' un lungo viaggio da qui ma va a ripetere a loro che sono eretici." Il discorso per lui si chiudeva lì.

Argor Mangiaroccia Esplorazione

Caramon Il guerriero, carico del barbaro si spostava a fatica tra i cunicoli. Era silenzioso, di certo però non era per la difficoltà che stava incontrando per trasportare il compagno. Piuttosto per una profonda vergogna, provava un risentimento tagliente nei confronti di se stesso per non aver trovato le forze e il coraggio di intervenire. Quale sortilegio lo avesse colpito non comprendeva, ma quella nera figura lo aveva terrorizzato. Silenziosamente, cupo, seguì gli altri. Quantomeno avevano trovato i dischi.