
Tutti i contenuti pubblicati da PietroD
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Capitolo 5 - Maggots in the Meat
Nuadap Dop Interagendo con il beam com, il tecnoprete seguì meccanicamente i compagni verso il luogo scelto per mangiare. Sollevò la testa dal beam com per comunicare laconicamente “Ho un possibile mezzo per giungere alla vostra destinazione. Concretizzo l'ipotesi e vi aggiorno, a breve.”
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint “Continuate a colpire... Devono restare a terra finché non saremo certi che hanno smesso di rigenerarsi. Dobbiamo assicurarci di non ritrovarli sulla via di ritorno! Riverwind, la velocità è fondamentale per vincere le battaglie, ma la prudenza lo è molto di più per restare vivi!” Neanche a lui piaceva essersi dovuto 'annunciare' in quel modo ad eventuali vedette, ma era grato a Tass di avere agito al meglio delle proprie possibilità per risolvere la situazione. Al kender, tuttavia, non l'avrebbe mai detto.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji “Ehi... ehi... qui siamo tutti sulla stessa pista, se tu ti togli i paraocchi noi eviteremo di fare gli ipocriti!” l'uomo si rivolse a Grigory, evidentemente teso e contrariato a causa delle parole dell'elfo. “Qui ci sono due splendide armi, la spada lunga sembra fatta apposta per Arn, che ha gettato sangue per permetterci di arrivare fin qui. Dallo stato in cui sono sono due lame incantate. E quelli sono magnifici elmi. Sono pronto a scommettere che sono quelli che davano a questi due cadaveri la capacità di sparare palle di fuoco. Non sarebbe più utile, offensivamente parlando, se in battaglia due non maghi tra noi potessero fare altrettanto? Non sarebbe più utile che, a proposito, tirare monete d'argento in faccia ai licantropi? Avete perquisito una marea di corpi, qua fuori, vi abbiamo ben visto, che hanno questi due in più degli altri? La missione di cui ci facciamo 'gratuitamente' carico, la fortuna di avere un sarcofago in cui possiamo riporli e soprattutto l'avergli dato finalmente l'eterno riposo ci autorizza a disporre al meglio di ogni altro loro avere materiale.” Si avvicinò a Grigory, soppesandolo. “Dimmi. Davvero sei di quelli che per rispetto dei morti ucciderebbe i vivi, un compagno di lotta in particolare? Perché io non lo credo.” Indicò le armi e gli elmi “Se non ci dite se questi elmi [e queste armi] sono maledetti, ci toccherà indossarli per verificarlo... e il risultato potrebbe non essere piacevole. Né per noi né per voi.” Si piazzò davanti a Grigory, impettito, come pronto a ricevere una freccia nel petto.
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Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti
Mulroht Tanner “Finalmente parli chiaro, Efraym. Sono con te!” Spiegò le ali, mentre sistemava fiale di fuoco alchemico e di acido a portata di mano. Non aveva bisogno di impugnare armi, ben sapeva che due asce magiche sarebbero comparse nelle sue mani quando solo avesse desiderato lanciarle. “Attacca un bersaglio, gli pioveranno addosso asce come se le mandasse il cielo stesso e lo avrai prono ai tuoi piedi. Approfittane senza remore.”
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Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti
Mulroht Tanner Stat
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[Capitolo 2] Il buio è vivo
Ceredic Mi addormento inquieto. La posizione in cui ci accampiamo è troppo aperta per approntare uno dei mezzi che talvolta mi ha salvato la vita, quando ero in viaggio da solo per la regione. Ho bisogno di dormire, dovrò affidarmi alla vigilanza degli altri. La speranza che siano sufficientemente vigili da svegliarci per tempo in caso di pericolo, o abbastanza rumorosi nel morire da sentinelle da ottenere per noi lo stesso vantaggio. Mi ranicchio, pensando a chi ho lasciato lontano. Determinato a rivederle. @ Feezel
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Lady Blackbird [Atto I]
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluSnargle “Ottimo piano, Lady. Sarebbe un buon navigatore. Ma non potrebbe mai fare il pilota, perché ha dimenticato uno dei problemi: il traffico!” Faccio il ghigno che mi è valso il mio soprannome, una specie di sorriso ironico che agli umani pare minaccioso per via dei miei denti appuntiti, come un blestemat che ringhia. “Non è affatto detto che questa sia l'unica nave imperiale in zona. Potremmo doverli usare, quei cannoni, prima di sabotarli. E francamente non vedo l'ora di dare fuoco alle polveri.” Mise i pugni uniti dietro la schiena, offrendosi al Capitano. “Prigioniero pronto al trasferimento e all'interrogatorio, Capitano Vance.”
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji Era ora di ispezionare i sarcofagi, prestando attenzione alle trappole... ma anche a segni che sembrassero rune o simboli arcani o religiosi. Non ci teneva ad essere posseduto da qualche maledizione! L'immortalità è desiderabile solo finché è associata alla libertà di agire e muoversi per il mondo senza vincoli.
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Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti
Mulroht Tanner Annuì lieto che il lucertolone fosse tornato a ragionare, o forse a dare retta a chi lo faceva. “Sono stati i Puzzi. Quello è il loro modus operandi, come direbbe il Prof. Flurio. Il gigante ha avuto la sfortuna di decidere di attardarsi ad urinare, e quelli lo hanno ucciso evirandolo mentre era a brache calate e si svuotava la vescica. Immagino che Dorian non avrebbe agito così. Non dico che avrebbe atteso si rivestisse, ma anche a voler essere infame avrebbe colpito al cuore passando fra scapola e costola... Insomma l'avrebbe privato della vita, non dei gioielli di famiglia.”. Risalì a cavallo, pronto a proseguire. Si avvicinò ad Efraym. “Senza rancore. Se vorrai sterminare i Puzzi, dopo la missione, contami, ma dovrai radunare altri trenta guerrieri per sanare un singolo villaggio. Se invece vuoi parlamentare, ti dico dove poterne trovare a bizzeffe: nell'Abisso, dove sono nato, sono di casa e pasciono come pulci fra i peli d'un lupo.”
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Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti
Mulroht Tanner Appena vide Efraym approssimarsi senza cautele alla zona dei Puzzi, sapendo che intendeva parlamentare con i giganti e immaginando volesse fare lo stesso con questi esserini, si mosse svelto e silenzioso per impedirgli il passo, spalancando le ali fra lui e la radura dei Puzzi. Se ci fosse riuscito, sapeva cosa sussurrargli in faccia, mostrando le zanne. Se non fosse riuscito a interporsi in tempo... beh... Efraym avrebbe assaggiato la sua prima ascia sugli stinchi. Piuttosto abbatterlo che rischiare tutti di non uscirne vivi.
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Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti
Mulroht Tanner Il mezzonano citò i racconti di papà Trull, bisbigliando ai compagni. “L'unico Puzzo buono è il Puzzo morto, ma non affrontarli mai. Sono sempre più di quanti ne vedi. Passa al galoppo più veloce che puoi.”
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[Capitolo 2] Il buio è vivo
Ceredic “Utile.” dico guardando il cucchiaio, anche se mi chiedo se il gusto di quella sbobba sarà paragonabile ad una rana arrostita. “Avete identificato tutto quel che è stato raccolto? Posso dare un'altra occhiata anch'io?” Intanto, estraggo una pietra dallo zaino e spiego ai miei compagni le sue proprietà “Applicata ad un oggetto, emetterà un allarme se esso viene toccato senza che venga pronunciata la parola corretta.” mi guardo in giro, cercando un asse di legno che sia abbastanza larga da costituire una comoda passerella per la tribù dei 'piedi piccoli' se poggiata al suolo.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji L'inefficacia del proprio colpo convinse Vass che l'arma di Grigory fosse magica, inutile quindi sguarnirsi ulteriormente. Con un solo avversario attivo, e due compagni ad attirare le sue 'ardenti' attenzioni, l'uomo decise di provare ad aggirare furtivamente i combattenti per ispezionare i sarcofagi. Se l'intuizione era giusta, avrebbe trovato il modo là dentro per contribuire alla distruzione dell'ultimo ritornante.
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint Abbattere simili avversari non era facile, ma poteva essere fatto, insistendo nell'attacco senza recedere. Il costo lo pagavano in sangue e dolore, ma non poteva essere diversamente. Ancora ne restava uno, che insistentemente attaccava Sturm, con troppo successo per giunta. Flint gli si fece alle spalle, ora che poteva muoversi, abbandonò ogni prudenza per caricare un colpo che sperava definitivo.
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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera
Ludwig “Il nostro gruppo può contare su competenze variegate e per lo più complementari, Prof. Smith. Ciò ha dei vantaggi, ma anche la conseguenza che ciò che è un mistero per il valido Prof. Carter resta un mistero per tutti noi. Le rovine che abbiamo visitato avevano molto più che dei cocci, a rappresentare la citata divinità. Se posso confessarlo, in uno dei primi edifici visitati ho temuto vi potesse essere un culto attivo presso gli autoctoni, poiché abbiamo trovato oggetti metallici deposti sopra un altare. Data l'efferatezza dei sacrifici rappresentati, ho temuto di rimanerne coinvolto. È lo stesso nella regione da voi studiata? Avete sentore della possibilità che il culto sia ancora vivo?”
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Capitolo Due - Seguendo le sue orme
Mulroht Tanner “Voi avreste 'impedito' ad un ladro di agire? Là dentro è stato fatto un saccheggio vero e proprio, altro che queste quattro cose. Non so che diamine avete fatto là, ma non avete impedito il furto.” “Ho comunque lasciato scritto chi, cosa e quando, oltre ad aver composto quel povero cadavere. Cosa che di certo voi non vi siete presi la briga di fare. Molto compassionevoli, complimenti. Ora finiamola... se potete identificare l'uso di questa bacchetta, fatelo, magari serve per resuscitare e possiamo usarla sul defunto, sono certo che ve ne sarebbe grato. Altrimenti, troverò qualcuno altro che me lo dica e qualcuno a cui possa essere più utile che ad un cadavere.”
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Capitolo Due - Seguendo le sue orme
Mulroht Tanner Negozio di bacchette Il mezzonano uscì dal negozio avvicinandosi all'assembramento di litiganti. “Ho trovato delle cose utili al reparto 'aereo' di attacco: acido e fuoco alchemico.” Mostrò le tre ampolle ai compagni dotati di ali. “Shaun, Deborah, vedete se questa può essere utile?” Ai suoi due referenti arcani, invece, mostrò una bacchetta con punta in metallo, lasciandola nelle mani dell'amico d'infanzia.
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Capitolo Due - Seguendo le sue orme
Mulroht Tanner L'esplorazione aerea in solitaria gli aveva chiarito abbastanza gli eventi. Fiero di sé scese al suolo per comunicare le sue scoperte agli assalti, in particolare alla professoressa, ma rimase a bocca aperta... e muta. Sapevano già tutto. Anzi, sapevano più di lui. Anzi, litigavano già sul modo migliore per intervenire! “Datemi voce quando smettete di litigare, e decidete di agire, in un modo o nell'altro.” si guardò attorno “Mi trovate là.” indicò un edificio, un negozio. Si diresse verso l'edificio, sembrava abbastanza integro dall'esterno. Scoprì che era un negozio di bacchette magiche e che l'interno era messo molto peggio dell'esterno.
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Capitolo 5 - Maggots in the Meat
Nuadap Dop Il tecnoprete interagì con il comm bead, mentre uno dei compagni sceglieva il locale per il loro primo pasto sull'isola.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji Vedendo i compagni tirare di arco e di fionda, decise di non essere da meno. Ben sapendo che non erano magici, e quindi scettico sulla possibilità di essere utile, scagliò i suoi pugnali contro l'unico dei due esseri ancora in piedi.
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluPer me confermo la spesa di 1 Dado.
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Blood Sword IV - Viaggio all'Inferno
Ollofin La prima cosa che faccio appena mi sveglio e' di tastarmi dappertutto, sai mai che il viaggio abbia lasciato indietro qualche pezzo. Per fortuna, almeno il corpo e' arrivato qui tutto intero. Controllo anche l'equipaggiamento, qui mi aspetto qualche sorpresa in piu', ma non sono troppo preoccupato. Mi guardo intorno, con piu' attenzione. Chissa' se ci sono Troll da cacciare anche qua, questo posto non e' affatto come i boschi cui ero abituato. Penso che siamo proprio in un altrove molto altrove. Il cielo ed il suo colore sono molto eloquenti in merito. Per il momento, non paiono esserci pericoli. Ma a non aspettarseli, si compie sempre un'azione sciocca. Sara' meglio agire con prudenza, come facevo nei boschi di casa sotto il cielo celeste. Dobbiamo cercare riparo, dobbiamo cercare cibo, dobbiamo cercare la spada, dobbiamo cercare l'iinamorata. Almeno, queste sono le mie priorita'. Alla fine, possiamo contare solo su noi stessi. L'unico posto civilizzato a vista pare essere quell'antico edificio in cima. Le scogliere sono troppo lunghe per essere utilmente oltrepassate, dovrò usare il metodo piu' diretto per verificare che non ci sia nessuno. Cerco il punto migliore, poi proverò ad arrampicarmi fino ai ruderi in cima. “Erenfel, tu sai volare?”
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluIntanto vediamo se Snargle riesce a leggere la mappa. Da questo poi potrebbe nascere qualche spunto, sia in caso di esito positivo che negativo. 🙂
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Capitolo Due - Seguendo le sue orme
Mulroht Tanner Il mezzonano aveva sentito parlare di quel villaggio dal nome lunghissimo dal padre adottivo, ed anche da altri degli Eroi, quando aveva chiesto loro di narrare le loro avventure. Flurio, Winn'ler, Beregar, ad esempio, suoi tutori ed insegnanti in momenti diversi della vita, non avevano potuto sottrarsi alle sue domande. Quel che vide, invece, non corrispondeva affatto ai racconti che gli erano stati fatti, nè a quanto l'intera comitiva si era figurata. Mentre a Pescalia i racconti parlavano di distruzione ed avevano trovato una città rifiorita, qui viceversa avevano trovato una città distrutta. La mente di Mulroht non potè esimersi dal confrontarsi col proprio genitore adottivo, col pensiero di quanto avrebbe fatto lui, e di quanto, invece, potevano fare i suoi figli. Non dubitava che Forgrim sarebbe stato in prima linea fra i soccorritori nelle tende mediche, un mezzodemone invece aveva troppi artigli per essere d'aiuto, se non come alternativa al bisturi. Capì quel che doveva fare quando vide la pixie provare a trascinare un uomo, e Vassilixia tentare di soccorrerlo. Doveva accorrere a sollevarlo per portarlo fino alla tendopoli, dove avrebbe dovuto consegnarlo ad altri, senza nemmeno entrare nella tenda stessa, per tornare a cercarne altri da condurre ai medici. Invece, senza attendere un altro respiro, spalancò le ali e prese il volo sulla città, senza nemmeno scendere da cavallo, ma evitando di rimanerci attaccato per le briglie o per le staffe della sella. Perché aveva ricordato altro. Aveva ricordato il racconto dell'incontro con il terrore cremisi. La comitiva degli Eroi era appena giunta presso la torre occupata dal drago e 'adorna' dei corpi martoriati di decine di ninfe, stando ai racconti di chi c'era, quando il drago si era palesato ed aveva sputato fuoco sulle ultime file, condannando Beregar ad una invalidità che solo il Santo Oceiros, Ciambellano di Firedrakes, molto tempo dopo era riuscito a guarire. Alcuni dei soccorritori della Contessina Sophia erano improvvisamente diventati coloro che necessitavano di soccorsi, come se le ninfe ingabbiate non fossero che un esca per tutti loro. Volando, avrebbe cercato di indivduare i responsabili di quella rovina, il luogo da cui avevano colpito, il percorso fatto per allontanarsi... se si erano allontanati. Evitare guai maggiori sarebbe stato comunque qualcosa di utile per la città. Se non avesse visto niente e nessuno? Beh,poteva planando senza battere le ali poteva coprire più rovine, ascoltare i suoni che provenivano da sotto di esse e segnalare a Shaun-Troll dove era più opportuno concentrare gli sforzi. Al limite, se avesse visto un'occasione e nessuno, ma proprio nessuno, per intervenire, avrebbe provato ad intrufolarsi fra i crolli per recuperare qualcuno. @Ghal Maraz
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluConsiderando che ognuno di noi ne ha 7, non dobbiamo sprecarli. Per riprendere dadi e ripristinare il pool dobbiamo interagire a livello 'sociale' fra PG nelle fasi colloquiali, quindi presumibilmente quando saremo al sicuro dopo questa fase avventurosa. Penso che 1 sia sufficiente, statisticamente parlando (anche se sfortuna ci vede benissimo).