
Tutti i contenuti pubblicati da PietroD
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint "Penso di no, anche se il crollo non e' fermo, progredisce lentamente. Questo pero' vale solo qui, dove la montagna ha gia' trovato sfogo. Ogni muro di questo edificio potrebbe essere sul punto di implodere per la spinta della roccia alle sue spalle. Potrebbe bastare una martellata sfortunata contro qualche mattone in tensione per scatenare la piu' gigantesca e mortale trappola abbiate mai sognato nei vostri incubi." Il nano parlo' della cosa con naturalezza, come se stesse parlando di un giochetto per bambini ben congegnato, o di un fatto con cui generazioni di nani avevano convissuto, per millenni.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji “Non voglio uscire! Fate voi il mio percorso.” urlò di rimando all'esclamazione di Rhal.
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint “La montagna rivuole queste aule... e le riavrà presto, senza nessuno che mantenga in sesto i muri portanti...” L'ultimo re del posto poteva anche essere stato un elfo, ma senza nani quel luogo non aveva futuro. Si diresse al muro verso sud, cercando altri passaggi occultati.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji Un topo che mentre punta sicuro il formaggio incappi nel gatto sornione in agguato non farebbe inversione di marcia con altrettanta solerzia quanta ne dimostrò l'uomo in quel momento. Appena tre passi indietro... @DM ... urlando “Sono cinque!”
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji “Mi vengono in mente altri modi di non proiettare l'ombra, ad esempio spegnendo o coprendo la luce, con teli o pece. Oppure diventando invisibili, così che la luce non abbia nulla con cui generare l'ombra. Ma voi non siete capaci di diventare invisibili. Una luce forte potrebbe cancellare le ombre...” continuava a ipotizzare a ruota libera, combattere era l'opzione che meno gradiva “Quante luci potete evocare?”
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluSi', devi scegliere quello che ti conviene di piu', cioe' normalmente quello con il maggior numero di tag della propria tipologia che puoi associare all'azione che intendi fare.
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01. Il caso della Sposa Abbandonata
Prof. William E. Darwin Dal momento che il Dott. Watson aveva omesso le presentazioni, il professore si senti' in obbligo di provvedere per se stesso e per la moglie, e gia' che c'era anche per gli altri presenti, omettendo volutamente di sottolineare ruoli istituzionali o meno, onde pore tutti su un piano di parita', come Cavalieri ad una tavola rotonda. "Mi permetta, signorina Northernsea. William Darwin e Teresa Visconti Darwin, a disposizione sua e del signor Watson per la risoluzione del caso che vorra' proporci. Loro sono i signori Doe... Hamilton... e Jonsson." riporto', indicando col braccio teso e il palmo della mano aperto verso l'alto le persone che citava, e lasciando fra un nome e l'altro il tempo ai citati di reagire con un saluto o un inchino, o anche con qualche parola. "Immagino che sia il caso di accomodarci, col vostro permesso. Sara' piu' facile seguire ed acquisire le informazioni che vorra' darci se siamo tutti a nostro agio." Attese un cortese cenno di conferma dalla donna e dal padrone di casa, poi scelse un divanetto a due posti per se' e per la moglie.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji Passo' senza remore il pugnale ad Arn. "Se io mi dovessi trovare contro un'ombra, non servirei a niente, dunque uscirei e scomparirebbe anche lei." Pronunciando la frase, l'uomo si senti' dire queste parole ed ebbe l'impressione che lo penetrassero piu' a fondo di quanto si aspettase, come se stessero scavando nel suo cervello, come un tarlo nel legno secco. Alla fine si rese conto di quel che lo lasciava inquieto. Allargo' le braccia per fermare gli altri. "Ci sono. Ombre! Una per ciascuno di noi, e soltanto una!" si guardo' intorno, augurandosi di vedere facce che non lo consideravano pazzo. "Sono le nostre ombre, proiettate da quelle luci, da quei pilastri luminosi. Non esisterebbero, se non fossimo noi stessi a proiettarle. Dobbiamo trovare il modo di non proiettare ombre. Arrivare al tumulo da dietro, ad esempio, da dove non si possono vedere i pilastri, ci consentirebbe di avvicinarci ad essi senza ombre ad ostacolarci. Non possiamo arrivare a contatto, purtroppo, senza proiettare ombra. Tuttavia... potremmo tentare di non proiettare ombra del tutto. Usando accortamente la tua luce, ad esempio!" guardo' Illius, Rhal e Grigory, sperando che l'imbeccata facesse funzionare la loro mente da arcanisti.
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Lady Blackbird [Atto I]
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluSnargle Un Goblin che si fa liberare da una donna! Probabilmente i miei genitori non sarebbero fieri di me, e' quasi una fortuna che non sappia piu' nulla di loro come loro di me. La mia forma distorta, rigonfia per liberarsi dell'abbraccio indesiderato, torna quella normale e poi continua a sgonfiarsi, per ridurre la superficie corporea possibile bersaglio delle pallottole nemiche. Vorrei passare al contrattacco, ho riconosciuto il gesto di Kale, l'ho visto fare quell'incanto altre volte. Mi permettera' di sfruttare la mia vista notturna, mi muovero' nelle ombre agile e rapido, leggiadro come un acrobata. "Per tutti i Krantz diarroici!" i denti e artigli non potro' usarli per lottare, benche' finalmente liberi di agire per colpire, ma provero' ad usarli per terrorizzare. Ci sono ancora civili in questa stanza, che non se la sono data a gambe, e devo evitare che finiscano coinvolti! Magari un incontro faccia a faccia con il mio ghigno verde dalle sclere gialle fara' loro decidere per una fuga precipitosa verso la salvezza.
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
PietroD ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluIl celeberrimo ombrello dell'oscurita' 🤣🤣🤣
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Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Mulroht Tanner Era già sul punto di rispondere, fingendo una sincera cordialità, che tutti gli assenti erano andati a sperimentare la 'panetteria' dopo che lui ne aveva magnificato il retro. Si interruppe tuttavia vedendo che Luna aveva iniziato a spifferare tutto con reale sincerità, e le parole di Angelica non giunsero che a confermarlo nell'intento di non agire, per ora. Forgrim poi pareva poter rigirare una macedonia con la lingua, tanto le sue parole erano convincenti. Il mezzonano era però pronto ad evocare un'ascia e dirigerla dritto nei denti del sacerdote, per impedirgli di urlare. Tuttavia, non era certo di riuscire a farlo in silenzio, e quindi senza svegliare il Principe. Attese.
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Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Mulroht Tanner Il mezzonano si mosse silenziosamente per non svegliare il principe nella cui mentre aleggiava il sogno, e si appoggiò ad una colonna del tempio ad osservarlo e a vegliare sul suo sonno. Sarebbe andato in panetteria quando i suoi amici fossero usciti dal sogno, e avrebbe impedito a chiunque di avvicinarsi al principe tanto da rischiare di svegliarlo. Accettò il cibo dal fratello, ma gli chiese di non uscire. “Forgrim, siamo già pochi. Se arrivasse un attacco fisico dalla strega e dai suoi scagnozzi a questo inerte, come potremmo salvarlo? Ho bisogno di averti con me.”
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[Alonewolf87] Uccisori di Giganti - Gruppo 2 - Parte 2
Tariam “È stata una magnifica azione corale. Frecce, fuoco e spade, e l'esplosione finale. Una trappola ben congegnata, meglio realizzata e fin troppo bene riuscita. Adesso quei pelleverde sanno che qui abbiamo vespe per pungere oltre che farfalle da ammirare.” Sorrido all'elfa. Spero che per entrare nelle sue grazie mi occorreranno meno dei quarant'anni richiesti dall'umana... anche se so aspettare meglio cercare un'alternativa, nel frattempo.
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Capitolo 3 - Coin's End
PietroD ha risposto a AndreaP a un discussione La Storia della Moneta in Racconti di Kalamar - Cronache ReanarianeGromnir Al tavolo
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Blood Sword IV - Viaggio all'Inferno
Ollofin "Gentili, ci accendono le luci." dico senza ironia, giacche' non ne sono capace. "Speriamo che quando accenderanno anche il falo' per il pentolone sia per darci da mangiare e non per scuoiarci." L'approccio guardingo e' praticamente inutile, oramai sanno che siamo qui, meglio risparmiare tempo e tentare un approccio piu' diretto. "Se sei pronto, entriamo."
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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera
Ludwig Notati gli individui che cercava, si diresse da loro a passo lento, voltando di frequente la testa verso la casa carbonizzata, onde rendere facilmente intuibile il suo intento. Nel frattempo cercava qualche scellino nella tasca interna del cappotto. Si rivolse con studiata flemma ad uno dei mendicanti, con una battuta che riteneva consona per uno humor all'inglese. "Buondi' signore, c'e' gente che non sa piu' cosa inventarsi per risparmiare sulle spese del riscaldamento domestico, nevvero?" esordi', affiancandosi al mendicante ma restando in piedi, in ammirazione delle rovine fumanti. Fece cadere quasi distrattamente e senza piegarsi un paio di scellini accanto agli altri che quel mendicante aveva gia' raccolto in una coppetta. "Certo, ci si scalda molto meglio con una bella storia e una mezza ghinea, se qualcuno fosse disposto a raccontarmela. Purche' sia la verita'. Mi incuriosiscono molto le circostanze di questo incendio..." rimase ad osservarlo, giocherellando con una moneta che valeva ben dieci volte le due appena elemosinate.
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint "Per me possiamo proseguire, ma non appoggiatevi troppo al muro a Nord, anche le montagne si muovono e questa sta bussando troppo forte e da troppo tempo senza che nessun nano risponda... piu' prima che poi debordera' ancora in queste sale."
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[Drenor] Prologo – Nelle loro mani
Ecco la reazione che cercavo. Finalmente ho la mia guida, non posso lasciarmela sfuggire. Ho scelto una preda fragile, conosco un incanto fatto apposta per questi esseri inferiori dalla mente debole. Uno dei primi che ho imparato. Mi risparmia la necessita' di confrontarmi fisicamente con questo ragazzetto, non devo inseguirlo, non devo precederlo, contemporaneamente istruendolo sul fatto che non debba assolutamente sottovalutarmi. "Fermo!" gli ordino, ma non ne avrei bisogno, e' gia' alla mia merce'. Lo spintono a terra e gli sono sopra di peso, una mano sulla bocca, l'altra che gli mostra solo per un attimo il falcetto affilato sotto il mantello logoro. "Non costringermi ad usarlo, non ho nessuna voglia di ucciderti." mento spudoratamente, ma il piu' delle volte, anche quando si voglia essere energici, bisogna lasciare il barlume di una speranza, poiche' la disperazione fa fare cose folli alle vittime. "Dimmi chi e' Shiluk e dove lo trovo, poi potrai andare a nasconderti in qualunque buco tu voglia. Nessuno sapra' mai quel che mi avrai riferito."
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[Capitolo 2] Il buio è vivo
Ceredic "Io vorrei dare ascolto ai piccoletti. Normalmente terrei la sinistra, come ha suggerito Kyrian, e se questa fosse una esplorazione a tappeto mi atterrei a questa regola per non saltare nulla. Mi ci attengo sempre, se non ho mappe o altre indicazioni, che invece in questo caso abbiamo. Il primo di loro ha detto tre volte a destra, gli altri due hanno confermato o contraddetto queste indicazioni, ma mai concordemente fra loro. Dunque la prima strada che tenterei e' proprio tre volte a destra. In ogni caso, tentero' di trovare segni o tracce, lasciati dai due che cerchiamo, dagli spiritelli o da chiunque altro sia passato di qua." Dopo aver ribadito quel che e' il mio pensiero, mi metto a cercare quanto annunciato. Non sono in grado di seguire delle tracce, ma se dovessi trovarne, spero almeno di farmi un'idea del genere di essere che siano Marmo e Lui, se trovo loro tracce, anche se il nome del primo mi fa pensare a un golem di roccia o qualche umanoide simile.
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Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Mulroht Tanner Il mezzonano fece un inchino all'elfo che lo invitava ad andare a raccogliere avanzi, o forse addirittura pattume, dietro la panetteria del paese. "Sono certo che là troverò il meglio che questo posto possa offrire..." esitò per lasciare il dubbio che la frase fosse finita, poi in realtà la smorzò concludendo "ad uno come me. Grazie per la cortese indicazione." e fece un occhiolino all'elfo, mandando un cosiddetto 'bacio volante'. Era certo che il gesto avrebbe personalmente fatto schifo all'elfo, ma non avrebbe potuto scatenare alcuna faida. Poco dopo, rassicurò tutti i compagni che gli rivolgevano parole di consolazione, inviti alla calma, o annunciavano imminenti vendette. "Ragazzi, mio padre è stato un elfo. Sa benissimo cosa vuol dire, e me lo ha raccontato. Per questo sono certo che nella panetteria troverete un sacco di baguette, quei pani lunghi a forma di bastone. Si tratta di una forma di compensazione... la storia della L, sapete? Certificata da chi l'ha vissuto sulla sua pelle. Bisogna compatirli, poverini."
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Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Mulroht Tanner “Mi chiamo Mulroht Tanner, avrei gran voglia di tornare ad Huruk-Rast, ma coi confini chiusi mi accontento di non morire di fame. C'è un posto dove rifocillarsi, in questa cittadina, che sia accessibile a quest'ora?”
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Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Mulroht Tanner Il mezzodemone cominciò ad avere una fottuta paura, perfino delle ombre, ma soprattutto di se stesso. Si guardava le mani, anzi... i guanti. Da quando si erano resi conto che quella regione ospitava una magia di un genere molto più caotico del consueto, si chiedeva cosa sarebbe accaduto ogni volta che gli fossero spuntate le asce in mano. Non tolse, tuttavia, i guanti. Aveva ancora più paura di quel che poteva essere tentato di fare senza, ad artigli scoperti. Seguì la corrente, in questo caso i propri compagni. Pareva che avrebbe fatto la guardia a corpi immersi nel sonno, dopotutto.
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Topic di servizio 1, la compagnia del bordello
Mulroht non prende nulla.
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01. Il caso della Sposa Abbandonata
Prof. William E. Darwin Il professore si accomodo', salutando con cortesia e compostezza la padrona di casa, signora Hudson. Ne aveva un doveroso rispetto come veneranda donna, come cortese ospite e come gentile conoscenza, avvenuta durante gli occasionali abboccamenti fra lui e lo scomparso Mr. Sherlock. Aveva annunciato a Ms. Hudson la presenza della piu' giovane, e per tanto ancora avvenente, consorte quando aveva ricevuto l'invito a presentarsi, e non manco' di presentare le due donne quando incrociarono i loro sguardi. Il fascino della moglie cominciava nel sorriso radioso che elargiva con magnanimita', e William era munifico nel condividerlo con altre rappresentanti del gentilsesso. Lascio' cappello a bombetta, bastone da passeggio ed ombrello alla diligente custodia della anziana donna. Il volto era molto piu' serio quando dovette presentare sua moglie ai presenti di genere maschile dopo aver stretto loro con puntualita' la mano, nessuno escluso. Forse almeno un paio di loro, se appassionati d'opera, potevano riconoscere Teresa Visconti come una stella del continente venuta da poco ad illuminare anche i teatri londinesi. Che tuttavia era esattamente il modo in cui suo marito l'avrebbe presentata, d'altronde, a nessun altro che a se stesso. Infatti "Vi presento mia moglie, Teresa Visconti Darwin." fu la sua presentazione per quel esiguo pubblico, avendo cura di porre con la voce un discreto accento sul cognome acquisito. L'arrivo di Watson fu provvidenziale nel toglierlo dall'imbarazzo di dover trovare un argomento di conversazione piu' efficace dei soliti commenti sul tempo della City, e gradi' ampiamente che il dottore entrasse subito in argomento. "Dottor Watson, so per certo che conosce la mia consorte per averla vista a teatro qualche tempo fa fra gli spettatori, ma lasci che faccia le presentazioni ufficiali." Espletata la formalita', lascio' illustrare al Dottore il caso, ed ascolto' le giustificazioni di Mr. Jonsson, nonche' la sua domanda. "Mr Jonsson, non dubiti di se stesso. Frequentando i gentiluomini Sherlock e Watson, ho imparato che sono giudici di uomini molto meglio di qualsiasi giudice. Se il Dottore ripone la sua fiducia in lei, e prima di lui il compianto Sherlock, allora ha anche la mia fiducia. Come tutti i presenti in questa stanza." *Spero che l'allusione a Mr. Doe sia evidente, e sia considerata sincera come vuole essere, e non ironica come invece altri potrebbero pronunciarla.*
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Capitolo 3 - Coin's End
PietroD ha risposto a AndreaP a un discussione La Storia della Moneta in Racconti di Kalamar - Cronache ReanarianeGromnir “Il mondo fuori è brutto e cattivo... ma ci sono notevoli eccezioni.” rispose il guerriero dalla carnagione scura, alludendo con un brindisi ai due Fhokky di fronte a sé, che la locandiera aveva scelto come 'compagnia ravvicinata'.