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Nuadap Dop Il tecnoprete riprese fiato, indugiando a osservare gli automi che tornavano ai loro compiti. Anche lui avrebbe voluto tornare nell'alveo scavato dagli Spiriti, seguire direttive certe, contribuire al loro volere. Doveva continuare a sperare di rientrare, prima o poi nelle loro grazie. Si voltò verso il corridoio dalla luce insolita, per nulla rassicurante. «Proseguiamo».

Vassilji Di sotto Non aveva bisogno di sentire altro. Uscì dalla gabbia e si diresse ad esplorare il contenuto della libreria, sperando che contenesse quanto serviva per controllare il Kartoeba, o qualsiasi altra cosa utile alla loro situazione. «La situazione è molto difficile. È come sentirsi fra due fuochi, che si avvicinano per giunta. Più il tempo passa, più è probabile che gli abitanti del posto decidano di entrare per vedere se siamo morti e quanto lavoro gli abbiamo risparmiato».

Dumli «La parola a chi conosce la lingua degli uomini, per le trattative». Guardò il più giovane dei compagni. «Yuki, siamo nelle tue mani. A meno che qualcuno abbia altre proposte». Si voltò verso Floki e Edwarf in attesa del loro benestare.

Nuadap Dop Victor si mosse verso la porta dalla parte opposta della stanza, reagendo al pericolo con formidabile reattività. Il tecnoprete, conscio della difficoltà di affrontare ben tre avversari in due e già malconci, fu lieto della scelta e si mosse con simile velocità, seppure attardandosi un istante in più.

Flint Non era passato che qualche respiro che il fabbro guerriero si tolse l'elmo. Si avvicinò al Thane degli Hylar e gli porse l'elmo. «Il Principe ha fiducia in voi, Lord Glade Hornfel. E anch'io». Consegnato l'oggetto, chinò il capo in segno di rispetto e indietreggiò fino a portarsi vicino a Sturm e agli altri compagni. Le parole del mago gli strapparono una smorfia. Rispose con lo stesso tono basso. «Speriamo tu abbia ragione, Raistlin, anche questa volta. E soprattutto che tutto questo sia servito a qualcosa».

Ludwig Von Weber «Venire subito è stata una buona idea. Vorrà dire che ci concederemo una cena più abbondante, per ristorarci di queste fatiche».

Meredic L'occhio essiccato riuscì a muoversi verso uno dei compagni. L'halfling si morse il labbro e sguainò la spada corta, non essendoci spazio per puntare l'arco lungo contro quel pezzo di corpo svincolato da un proprietario. «Ecco. Questo è decisamente inatteso».

Vassilji Vedendo le proprie gambe sparire in un nero assoluto, si voltò a fare un cenno di saluto ai compagni. Poi tenne alto il braccio, il pugno chiuso tranne il pollice teso. A indicare che tutto andava come previsto e che quella non sarebbe stata la fine. Di sotto L'esclamazione di Grigory gli fece pensare che non si aspettasse la presenza di Crackle. Eppure il ladro era stato chiaro sul motivo per cui aveva voluto con sé un chierico invece che un mago. Ma per il momento contava più sulla propria dialettica che sulla fede del compagno. «Ciao Crackle. Non siamo proprio 'tornati', come vedi siamo in una gabbia e scendiamo dall'alto, non siamo entrati da dove il Lord ci ha invitati ad uscire. Quindi tecnicamente non siamo ritornati, ma capitati qui percorrendo un'altra via». Si guardò intorno, per controllare che il non morto fosse solo e che non ci fossero novità nella stanza che quello stava sorvegliando. «Un po' mi dispiaceva pensare che saresti stato nuovamente solo, e per chissà quanto tempo. Dovevo immaginarmelo che si sarebbero di nuovo dileguati per andare a divertirsi dando fastidio ai testa di sciacallo, di sopra, abbandonandoti senza remore. Ti dirò, uno dei motivi per cui volevo scendere era controllare che tu stessi bene». Indicò la libreria alle sue spalle. «E poi, non ho avuto tempo di dire al Grande Capo che ci basterebbe avere uno di quei libri, per essere felici e contenti. Già che ci siamo, in nome della nostra amicizia, potresti lasciarci dare un'occhiata. Prometto che ci metteremo pochissimo, e nel frattempo potremmo continuare la nostra chiacchierata. Ci sarà qualcosa che vuoi ancora sapere del modo di fuori».

Gruttag Il nano fremeva, attendendo il momento giusto e sperando di riuscire a intuire quale fosse. Come il pescatore che deve capire quando recuperare la lenza o tirar su la rete. La reazione di Octo al gesto di quel tale Gideon avrebbe chiarito il tutto. Forse.

Petras Non è la prima volta che mi trovo in tribunale insieme all'ispettore, ma non c'ero mai stato con simili compagni. Ci sono esperienze importanti e abilità eccelse, disposte a lavorare per la salvezza del nostro amico. Resterò tra il pubblico, in attesa che la giustizia trovi il suo corso.

Gromnir «Così sia. Meglio verificare ogni dettaglio. Che non ci sfugga di nuovo una trappola, come accaduto per quella all'ingresso, né un qualche passaggio segreto».

Dumli «Vedere l'accampamento umano su questo lato del fiume e proprio in corrispondenza del guado mi ha fatto pensare all'avvertimento sulla nostra mappa. Dall'altra parte c'è qualcosa di pericoloso, e un guado sarebbe un ottimo punto perché quel pericolo smetta di essere confinato da quella parte e possa passare su questa sponda». L'ex soldato dubitava delle proprie stesse deduzioni, eppure la logica militare continuava a suggerirgli che questa fosse una spiegazione valida. «È tipico degli umani chiudere la porta a possibili problemi, per tenerli fuori di casa o dei propri territori. Non credo si opporranno a lasciarci passare dall'altra parte. Al massimo ci daranno qualche avvertimento e ci faranno qualche risata in faccia, immaginandosi per noi qualche fine atroce. Ma sopporterei più facilmente il dileggio di quegli umani che una corrente forte come questa su tronchi legati alla meno peggio». Fece un gesto scaramantico. «E se la corrente ci trascina via, vivi o morti, finiamo comunque dileggiati da quelli lì, quando ci ripescano».

Flint « Lord Thane, non sono io a poter decidere di affidarvi questo elmo. Dovrete chiedere direttamente a lui se acconsente a venire con voi». Si infilò l'elmo, pronto a cedere il comando del proprio corpo allo Spirito del Principe.

Gruttag Il nano poggiò le mani a una delle casse impilate, quella che gli sembrava più instabile, pronto a tentare di rovesciarla verso il consesso di togati e interrompere la cerimonia. L'applauso di Octo lo sorprese e lo fermò in quella posa. Se solo avesse visto il pugnale calare verso la donna avrebbe tentato il tutto per tutto con la cassa.

Gruttag Capire quando intervenire, come farlo e soprattutto se potevano sopravvivere a tutto questo, diventava ogni minuto più difficile. Fece cenno a Dieter, indicando i propri occhi e poi il sacco che si agitava. Pensieri del nano (solo per chi legge nella mente) Si augurò che nel sacco ci fosse una bestia. Perché se ci fosse stato un umano o un nano, non avrebbe consentito che il sacrificio avesse luogo, e la battaglia avrebbe avuto inizio.

Vassilji «Senza offesa, preferirei un chierico con me. Se là sotto ci sono i non morti, potrebbe provare a scacciarli per darmi il tempo di rub... prelevare il libro che ci serve».

Nuadap Dop «Qualunque cosa abbia fatto per avere gli Spiriti contro, non mi hanno ancora perdonato». Si staccò dalla presa. «Leviamoci di qui».

Ludwig Von Weber «Mangeremo durante l'attesa di quelli di noi impegnati nella ricerca. Ci sarà certamente un ristorante nei dintorni della Biblioteca. Spostiamoci là senza altro indugio».

Gromnir «Non lo vedo. E se manca sul suo scranno, vuol dire che non è morto, oppure hanno rubato il cadavere... oppure dorme qui dentro». Bussò sul sarcofago al centro.

Flint Fireforge «Lord Ironface, dei valorosi Theiwar, mi sorprende la patina di certezza con cui ammantate il racconto di fatti antichi che ormai sono piuttosto leggende cesellate dal tempo e dalla fantasia di narratori, condita da un secolare astio verso il mondo esterno. Io non ho certezze di quei tempi, ma so invece per certo che il Principe Grallen potrebbe parlarvi di quei tempi, come ha già fatto ai miei compagni dopo che ho indossato il suo elmo per concedergli l'uso della mia voce». Il nano guardò l'elmo, valutando l'ipotesi di indossarlo ancora, ma non lo fece. «Ho anche certezza di quello che sta accadendo ora. I Draghi, e gli Dei, sono tornati. I primi stanno attaccando tutti i popoli che incontrano, trucidando e facendo schiavi per le loro miniere e le loro forge. I secondi, invece, ben lungi dall'essere disgustati dagli umani, se mai lo sono stati, proprio in una di essi si sono manifestati, non in un nano o una nana. Gli Dei hanno scelto Goldmoon, dei popoli barbari delle praterie, per tornare nel nostro mondo, dunque quale altra prova serve per dimostrare che, se non vogliamo pensare anche di più, almeno non hanno astio per gli umani?». Guardò per un attimo il Theiwar custodito da Sturm, ma non fece alcun accenno. «Volete trattarci come trattate tutti gli intrusi... ma non mi pare un trattamento che riservate solo agli intrusi, lord Ironface. Per quanto ho visto, non risparmiate di passare a fil di spada neanche i nani con cui condividete la Montagna, dunque questa vostra proposta non mi sorprende. E parlo a nome anche dei miei compagni, nemmeno ci spaventa». Fece passare lo sguardo su tutti gli altri Thane, fermandosi a guardare negli occhi Glade Hornfel, degli Hylar. «Venendo qui non ci aspettavamo una accoglienza da tappeti rossi, ma neanche minacce di morte. Siamo qui come ambasciatori di cattive notizie, in cerca di alleanza contro il pericolo più grande che si sia manifestato per qualunque popolo dai tempi della Guerra fra Fratelli. Forse è tempo di rimediare ai danni del Cataclisma. E di riportare vita in tutto il corpo della Grande Montagna invece che solo nel suo cuore sigillato».

Meredic L'halfling si mantenne distante qualche passo dai compagni e dalla donna, mentre parlavano con il ragazzo intenzionato a consegnare una borsa di tela. Le dimensioni del contenuto della borsa gli ispirarono visioni macabre, di teste tagliate e consegnate a domicilio, ma la tela non grondava sangue, e soprattutto il cadavere del fratello morto della donna era stato ritrovato integro. Dunque era più probabile che si trattasse di tutt'altro. Poteva essere un melone, per grandezza. Ma chi avrebbe affidato a una consegna a mano il trasporto di semplice frutta? La curiosità bruciava, ma la prudenza dei compagni, mai troppa in ogni caso, lo teneva sulla graticola. «È evidente che Devlin già temeva che accadesse qualcosa, e ha preferito non tenere con sè questa cosa... tonda e grossa, difficile anche da tenere nascosta addosso. Un trucchetto furbo. Se fosse sopravvissuto, sarebbe stato qui con voi a ricevere il pacco. Se fosse andata male... ecco che il pacco arriva a voi».

Gromnir «Utile... a far venire i brividi. Dove sarà quello che doveva essere seduto là in mezzo?». Cominciò a guardarsi intorno, avendo cura di guardare verso tutte le pareti, compreso il soffitto.

Nuadap Dop Gli occhi del tecnoprete saltavano da un dettaglio all'altro mentre entrava nella stanza, evitando di passare a portata di qualsiasi uncino. «Lo escludo, gli Xeno non hanno bisogno di mattatoi. Hai visto tu stesso come si nutrivano quelli che abbiamo affrontato insieme. Qui invece tutto è efficenza e parla la lingua degli Spiriti. Ordine, potenza, inesorabilità». Cercò qualche presa attraverso la quale colloquiare con gli Spiriti. Aveva necessità di ascoltare i loro voleri, di perorare la propria causa, di chiedere una pianta del posto che facilitasse la fuga.

Vassilji «C'è una delle gallerie del Karthoeba. Impossibile dire se sia collegata a quella che abbiamo provato a percorrere incontrando quell'essere, o quanto lui sia lontano. Ma è una possibilità per uscire di qua senza passare dall'ingresso principale. Io direi di tenerci aperta questa via... e tentare la sorte calandoci sopra la stanza del sarcofago dalla carrucola. Se i non morti sono andati altrove, magari riusciamo a trovare quel che serve e poi si scappa via passando da questa botola».

Gromnir «Credo di no, Hrólfr. Non abbiamo descrizioni, ma quel che cerchiamo è un portale, che probabilmente si apre grazie a uno specchio, e qui non vedo nessuno dei due».