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Meredic Con Tom e Nestore L'halfling fece una smorfia di disappunto. La donna stava chiarendo la situazione, fratello e sorella si dilettavano a fare le spie e questa volta si erano infilati in un gioco troppo grosso, l'uomo ci aveva rimesso la vita. Ora poteva essere finita, o più probabilmente no. «Se qualcuno sapeva che voi e vostro fratello lavoravate insieme, potrebbe pensare che abbiate ricevuto informazioni da lui. Potrebbe cominciare a sorvegliarvi... e potrebbe essere a rischio anche la vostra vita. A parte noi e le Guardie, qualcun altro è venuto a fare domande? O avete avuto la sensazione di essere seguita?».

Dumli L'ex soldato si alzò per andare a poggiare una mano sulla spalla di Floki, e parlargli a voce bassa. «Se potevi muoverti da solo per questi boschi senza correre pericoli, non ti saresti affannato a tirarti dietro noi tutti come zavorra. Resta fuori dalla festa, se vuoi. Statti in un angolo e rimuginare. Non ci vorrà molto per farci dire qualche storiella su questi posti».

Vassilji Sebbene incuriosito dalle casse, il ladro andò subito a controllare la botola. Un sistema per scendere di solito che non fosse conosciuto dai non morti elettrici sarebbe stato un vero colpo di fortuna! Ma doveva procedere con prudenza.

Gruttag «Lasciate perdere le fogne. Non ce ne sono da questo lato del fiume».

Gromnir «Mi piacerebbe spazzare le statue con le catene. Nell'Arena giravo su me stesso falciando avversari. Ma era una vita fa, ora sono troppo vecchio per queste cose». E abbiamo cambiato regolamento di gioco. 😅😂

Dumli L'ex soldato accettò da mangiare ma non da bere, se non acqua. «Perdonate, vecchia abitudine a cui non so rinunciare. Birra e liquori solo a fine viaggio, in taverna. Accompagnati da qualche buona ugola». Si schermì anche dall'offerta di ballare, ma si offrì di cantare al ritmo dei tamburi più o meno improvvisati, nonostante la sua voce non fosse delle più allenate. L'offerta di ascoltare la Nonna lo lasciò indifferente. «Le profezie, troppo spesso, sono da interpretare» guardò il loro capogruppo «e lui non è tipo da volerci provare».

Nuadap Dop I nuovi attacchi ridussero il tecnoprete quasi allo stremo. La salvezza però pareva a portata di mano. Fuga Imita passione di Victor

Flint L'occhiata di Sturm era più eloquente di qualsiasi discorso di Tass, perché il nano vedeva riflessi in quello sguardo i suoi stessi pensieri. «La roccia è salda e il ghiaccio la spacca. Il ferro ha la ruggine, i diamanti bruciano, e i nani invecchiano. Ogni cosa ha le sue crepe». Flint si toccò la barba, bianca da molto tempo ormai. «Noi siamo entrati da una porta chiusa, Arman. Per salvare le meraviglie che avete qua sotto non vi basterà sperare che nessun altro entri. Non questa volta. Spero che lo capirete».

Vassilji «Datemi il tempo di controllare. Ma lasciatemi scommettere che apra una porta segreta, oppure muova quella gabbia».

Ludwig Von Weber Il tedesco tenne bassa la voce, per non tradire con l'accento la propria nazionalità. «Per trovare gli eredi del conte potrebbe bastare chiedere a un barbiere. In genere la nobiltà è in vista e le chiacchiere alleggeriscono l'attesa durante la rasatura».

Vassilji «Prima di dissanguare qualcuno, forse qualcuno di voi incantatori potrebbe vedere se c'è della magia sull'altare o sulla statua. Se non vedi un meccanismo di apertura, c'è un incanto come serratura. Non mi ricordo chi me lo ha detto, ma l'ho sempre trovato vero».

Dumli «Molta strada davvero, Mastro Floki, soprattutto perché non abbiamo ancora nessuna meta precisa. E comunque abbiamo bisogno di mangiare e dormire da qualche parte». Una risposta alla domanda di Yuki sarebbe stata interessante anche per il soldato, giacché non si riusciva a star tranquilli nemmeno fra loro che erano tutti nani e con una missione esplorativa comune.

Nuadap Dop «Procediamo».

Petras Al bar «Adesso che abbiamo dei volti da mostrare, possiamo allargare la ricerca, chiedere ai nostri contatti se conoscono qualcuno di loro». Sono entusiasta. Anche i rischi che correrà il Professore saranno minori se identifichiamo qualcuno di loro e sapremo quali siano i più scalmanati, quelli con la fama di violenti, o addirittura se qualcuno di loro è schedato anche solo per tifo violento. «Professore, la scelta fra infiltrarvi o meno spetta solo a voi. Il rischio c'è comunque, può diminuire ma non scenderà a zero». Indico all'ispettore la foto. «La condivida con tutta la squadra, così sapranno che abbiamo fatto un passo avanti. Poi io la mostrerò ai miei fratelli Spazzacamino».

Gromnir Il guerriero si voltò verso Hrólfr, poi verso il tratto di pavimento da superare. Ripetè il gesto, provando a valutare il peso del nano e la distanza da superare, ma rinunciò all'idea che gli stava venendo. Scosse la testa per allontanarla. «Provo a passare».

Gruttag Fuori «Frantz? Lo cercherò in taverna allora. Grazie mille, e scusate del disturbo». Il nano entrò finalmente nel magazzino. «Il mendicante non era un demone. Si chiama Frantz e passa il suo tempo alla Porta Rossa. Voi che avete trovato?».

Dumli «Poiché siamo nuovi dei luoghi, mi chiedo quali altri prede si possano trovare da queste parti. Finora abbiamo avuto la sventura di incappare solo in abominii dalla testa di capra e antiche tracce del passaggio di orchi». Da ex soldato, il nano sapeva che non è mai una buona idea trattare apertamente da nemico un potenziale alleato. «La vostra caccia sembra abbondante e l'odore buono, non abbiamo motivo di offendervi rifiutando l'invito». Si avvicinò agli zingari porgendo la mano a Storri. «Il mio nome è Dumli».

Flint Il fabbro, da sempre abitante dell'esterno, su soleggiate colline, si chiese come si regolassero, in quelle profondità, gli altri nani. «Come distinguete il giorno e la notte, qui dentro la Montagna? In ogni caso, se organizzate una vigilanza per il riposo noi tutti siamo pronti a fare la nostra parte».

Vassilji L'uomo si chinò a guardare alcune tracce sull'altare, fece una smorfia e si rimise in piedi. «E la cosa giusta potrebbe essere sangue. Probabilmente qui ci facevano dei sacrifici» Guardò i cadaveri non-morti a terra, certo che scoprire che non perdessero sangue. «Non è che avete una gallina a cui tirare il collo? In alternativa, anche una ferita aperta potrebbe servire per una prova».

Ludwig Von Weber Finalmente a Parigi, il luogo in cui, secondo quanto ricostruito dal Prof. Smith, il Simulacro di Sedefkar era stato smembrato. Occorreva parlare con colui che l'aveva posseduta, o meglio con gli eredi del conte Fenalik, visto che il Prof. Smith aveva accennato addirittura alla rivoluzione francese come periodo. Qualcuno di loro avrebbe dovuto convincere i giovani nobili rampolli a rivangare le vecchie storie di famiglia e raccontare quegli eventi. Certo notizie era possibile trovarne anche in Biblioteca, scartabellando fra le cronache degli eventi di quel periodo. Il tedesco attese che i convenevoli e i saluti di rito fossero completati. Per prima cosa avrebbero dovuto preoccuparsi di un alloggio per la notte.

Meredic Con Tom e Nestore Con le Guardie, era stato Nestore a condurre il colloquio. Adesso invece Tom era riuscito a ottenere la collaborazione del cognato della vittima e di parlare con la sorella. L'halfling fu lieto di avere compagni tanto loquaci e in grado di condurre simili conversazioni, per le quali viceversa non aveva grande pratica. L'opinione dell'uomo sulla vittima pareva escluderlo da potenziale socio in scorribande, riportando l'attenzione verso la donna. Fece cenno a Nestore di avvicinarsi, così che insieme potessero muoversi per conoscere questa Kevori.

Vassilji «C'è sempre l'ago, Rhal. Non ha fermato le statue, ma potrebbe aprire quello sportello». Intanto il giovane uomo prese a girare intorno alla statua per cercare meccanismi che attivassero l'apertura. «Oppure ci sono sempre le buone vecchie maniere...». sorrise, alludendo con un gesto allo scasso. Giunse davanti alla rientranza concava poco profonda sull'altare nero posto davanti alla statua. «O ancora, dobbiamo mettere in questa fossetta la cosa giusta. Magari il medaglione, magari altro».

Nuadap Dop Mirare contro il volatile in picchiata fu un'impresa complicata per il tecnoprete, nonostante il suo addestramento con le armi laser la sua mira non era eccellente, limitata dagli stessi impianti con cui glorificava gli Spiriti Macchina. Mancò il rapace e ne subì l'attacco, parzialmente protetto dai propri paludamenti. Affidandosi più agli Spiriti che alla mira sparò ancora verso un nuovo bersaglio.

Dumli «Saltimbanchi vuol dire contastorie. E se ci sono nani, c'è modo di capirsi. Oppure possiamo andare alla torre, come si era detto». Si voltò verso Floky, poi verso Edwarf. Quei due non avevano ancora parlato, e indovinare cosa avrebbero avuto da dire era sempre difficile da immaginare.

Flint Arman riprese il cammino e Flint lo seguì, rivolgendo un rispettoso cenno di saluto verso gli Hylar che avevano dato notizie e concerto il passaggio attraverso i loro campi. Si rivolse in nanico proprio alla loro guida. Nanico «Grazie per la tua fiducia».