Flint
Il nano era stato silenzioso, l'ansia aveva attanagliato il suo animo in una morsa che gli aveva tolto la parola.
Rivedere i compagni, compreso quello scavezzacollo di Tass, sani e salvi lo riempì di gioia. Pur provando a trattenere l'entusiasmo, sentì sciogliersi la smorfia che gli copriva il volto in un ampio sorriso.
Era il momento di sciogliere l'ultimo segreto.
"Ora che anche i miei compagni sono qui, avrò finalmente modo di rivelarvi uno dei motivi per cui riteniamo di avere speranza di essere accolti sotto la Montagna, E con noi, di fare aprire le Grandi Porte agli umani fuggiaschi e a voi, se vorrete. Ve ne parlerò durante la cena."
Intendeva parlare al re di quella comunità dell'elmo magico, dello spirito dell'antico principe dei nani che vi dimorava e delle circostanze che lo avevano portato ad essere custode di quell'oggetto e portavoce di quel principe.