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Dragons´ Lair

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PietroD

Circolo degli Antichi
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  1. Mulroht Tanner Con Vassilixia ed Efraym Stalla
  2. Perché no? Focalizzare la sua attenzione verso altro può essere d'aiuto.
  3. Ludwig “Un vecchio adagio ripete: Fare ricerca è osservare ciò che altri hanno osservato, ma vederci ciò che nessuno ha visto!. Il metodo scientifico parte dalla raccolta dei dati, ed ogni scoperta nasce da dati che nessuno ha mai raccolto prima, o nessuno ha mai saputo interpretare.” Il tedesco sembrava recitare un sermone pronunciato molte volte, per la sicurezza con cui l'espresse. Poi tornò a riferirsi al caso presente. “Sono certo che, anche solo a livello di semplice report, sarà interessante scambiare le reciproche opinioni sulle esperienze vissute. Noi avevamo una sola camera fotografica, sul posto, ma avevamo molte paia di occhi scettici, che sono il miglior filtro contro certe illusioni.” Era pronto a recarsi dal loro nuovo ospite.
  4. Nella prova: Posizionamento e oscillazione: Audace, Planata(adesivita' mucosa alle superfici), Agile, Rapido, Acrobata Danni, se reagisce perché non lo tramortisco, ed anche a scopo intimidatorio: Denti e artigli. Se aspetto al buio: Visione notturna Per l'agguato: silente (sneaky). Spero così di attivare le chiavi: Temerario; Coscienza [cerco inizialmente solo di tramortirlo, poi solo di intimorirlo, solo come terza opzione faccio danni]. @ tutti: Perché il trucco funzioni, nessuno deve essere visibile in corridoio. Uno che sia altrettanto furtivo può mettersi dietro la porta, ma gli altri devono rientrare in cella senza chiudere a chiave ed essere pronti a sciamare fuori per combattere. Se arriva più di un nemico, prima li facciamo entrare tutti, poi Snargle chiude la porta alle loro spalle e inizia la rissa.
  5. Mulroht Tanner In locanda Scesi di sotto, i 3 giocatori si accorsero che quella in corso era una semplice rissa, non una vera battaglia campale. Le parole udite erano state dettate dalla foga e dall'ira, non dalla letalità dei colpi inferti. Tra l'altro, una rissa che si concluse in pochi istanti, senza che nessuno dovesse tirare neanche un'ascia. Il mezzo nano era diviso tra l'essere lieto, per quella soluzione favorevole alla sua amica Astrid, e l'essere rammaricato, per non averla potuta aiutare. Pensiero che svanì pochi istanti dopo, appena comprese che, diminuendo il numero di tavolo intatti, aumentava il numero di alloggiati nelle stalle. “Eolion, Luke, perdonatemi. Devo andare a scegliere la mangiatoia migliore, non vorrei che qualche angelo scendesse all'ultimo istante e richiamasse tutti i pastori, oppure che qualche ragazza madre saltasse la fila e pretendesse ospitalità a discapito del sottoscritto. Giocare con voi è stato molto bello, ma proseguiremo l'avventura alla prossima sessione, se non vi dispiace.” In stalla Non fu difficile trovare una mangiatoia sufficientemente pulita e adatta come dimensioni. Mulroht vi si adagiò dentro, avvolgendosi come in strette fasce grazie alle ali membranose. La paglia assicurava la necessario sofficiezza, e addormentarsi fu un attimo. Pochi istanti, l'ebbrezza di un istante.. o forse qualcosa di più? Un sommesso singhiozzo, un singulto diverso da quello di qualsiasi altra creatura avesse sentito. Non ne aveva sentiti poi tanti, in verità, ma bastò ad incuriosirlo. Si affacciò alla porta di carico al primo piano della stalla, dov'era custodita la biada. Qualche metro più sotto, una figura solitaria si stagliava nella notte. Si sorprese riconoscendo quella forma umanoide dai contorni a sangue freddo. Non lo faceva tipo da lacrime. Nessuno l'avrebbe detto neanche di lui, tuttavia, benchè in realtà conoscesse i morsi della solitudine anche in mezzo alle folle delle messe ad Huruk-Rast. Aprì le ali, flettè i bicipiti e fu nel vuoto, planando fino ad essere davanti alla figura, atterrando a tre metri da lui [ignorava se avesse portata, e non voleva una nuova pacca sulla spalla]. Efraym piangeva. Lacrime di coccodrillo, era questo che si intendeva? Si piegò sulle ginocchia, quasi sedendosi sui calcagni, gomiti poggiati sui femori. Restò lì, attendendo di essere notato dal principe della Savana, pronto ad ascoltare, o semplicemente ad essere presente. Perfino ad essere scacciato... che a volte quel che serve non è che un sacco da prendere a pugni.
  6. Considerate che conoscete questa abilità del Goblin, di avere muco adesivo sulle mani e sui piedi [tipo bava di lumaca] con cui scivola sulle superfici per riparare esternamente il Gufo. @Pyros88 non è ancora un mutaforma fino a diventare una melma (è uno dei prossimi avanzamenti) ma può cambiare colore di pelle, occhi, ecc... e di dimensioni: più alto/basso magro/grasso ecc... Se avete pensato all'uomo ragno punto da una lumaca, ci siete vicini. 😅
  7. Snargle Appena Kale apre la porta, so gia' cosa fare. Mi sono tolto apposta le scarpe. Veloce percorro tutto il corridoio fino alla porta d'uscita e sbircio fuori, e' essenziale verificare che non stia passando nessuno proprio in questo momento. Lascio le scarpe accanto al muro, dove non siano visibili dall'oblo' senza entrare. Poi inizio a trasudare, mani e piedi diventano mucillosi, scivolo sul muro fino al soffitto, esattamente sopra la porta. Appena il secondino entrera' per raggiungere le celle da controllare, lascero' la presa con i piedi per farmi oscillare, l'idea e' colpire la sua testa e spingerlo via. Cosi' avremo la via aperta.
  8. Tariam Lave Squewk ed il nano sono salvi, sono riusciti a tornare da me. Insieme ci stiamo dirigendo verso il cunicolo per verificare che sia ancora agibile e che i nostri amici non l'abbiano gia' fatto saltare. Otteniamo la risposta al nostro dubbio nel modo peggiore. Gli orchi che inseguivano noi ed altri che i nostri compagni si stanno tirando dietro hanno quasi circondato i tre incursori. Non abbiamo bisogno di parlare per trovarci d'accordo, io e Braknak. "Dagli all'orco!" non sono odiosi come i giganti, ma non amo nemmeno i pelleverde. Tiiro sempre sullo stesso bersaglio colpito dal nano, cosi' le nostre frecce sommeranno la loro efficacia e ridurranno piu' rapidamente il numero degli inseguitori.
  9. Mulroht Tanner Il mezzo nano mezzo demone acconsenti' a spostarsi in camera di Eolion. Nella richiesta non c'era sicuramente nulla di strano, dal momento che il fratello Luke sarebbe stato insieme a loro. Persino l'insegnante non avrebbe avuto nulla di ridire su questa promiscuita' temporanea, al solo scopo ludico di tirare qualche dado. I problemi cominciarono, almeno per lui, qualche tempo dopo. La prima ad entrare in camera fu Angelica, coperta da una giacca riconoscibile come quella di Shaun. Chiese un po' di solitudine per cambiarsi d'abito e le fu ovviamente concessa, sospendendo il gioco ed uscendo temporaneamente in corridoio, mentre Mulroht coloriva il volto dello stesso colore dei propri capelli all'idea di cio' che si stava manifestando al di la' di quella porta. Poi fu la volta di Damien... egli non entro' nella camera che loro avevano ripreso ad occupare per divertirsi, ma nella stanza accanto... ed anche nella professoressa. Fu inequivocabile, per l'intera ora successiva, che non aveva assolutamente bisogno di dadi per divertirsi. Mulroht lo invidio' palesemente, sebbene non ne facesse parola, poiche' accolse con lo stesso astio sia i fallimenti critici che i venti naturali. Quando la ginnastica da camera in atto al di la' del muro ebbe termine, Mulroht chiese una breve pausa per andare in bagno, e torno' senza piu' tutto quel astio in corpo ed anche con il braccio sinistro leggermente affaticato. Infatti prese a tirare i dadi solo con il destro. Fu l'urlo di Kat Po, che interruppe definitivamente il gioco. "Scendiamo?" chiese ai due, fratello e sorella, che erano con lui.
  10. Mi aggiro tra quelli che stento a considerare miei simili, che vorrei scalciare via come appestati ogni volta che mi sfiorano. Sento che questo sarebbe stato il mio destino, se non avessi compensato il difetto all'anca con i poteri che mi ha trasmesso mio padre. E' facile accentuare il mio difetto per farlo sembrare piu' grave, trascino con maggior enfasi la gamba quando mi muovo per quei vicoli. Cerco una mensa, un luogo di culto, qualche luogo dove si assembrino gli ultimi degli ultimi di questa casta. La' mi uniro' a loro, osservandone i comportamenti, le lamentele, le preghiere. La Signora delle Ossa, a cui si rivolgono i disperati. Devo trovare chi sia talmente disperato da averne bisogno, e farmi portare da lei.
  11. Ceredic Esplorazione
  12. Concordo con gli altri, delego felicemente i tiri al DM.
  13. Mulroht Tanner Il giovane nobile figlio di due madri Luke Von Gebsatell ando' ad accomodarsi allo stesso tavolo del figlio di due nani, uno padre naturale e coscritto mentre l'altro padre adottivo ed ex-ciambellano di Firedrakes. Grazie alla conoscenza legata al trascorso comune dei loro genitori c'era una cordiale e rispettosa familiarita' fra i due rampolli. Cio' nonostante, la presenza di Luke al suo tavolo sorprese Mulroht, che resto' a meta' del boccone prima di comprendere cosa fosse il sacchetto che lui aveva posato sul tavolo, grazie alle sue parole. "Mpm..." si ricordo' di ingoiare prima di riprendere a tentare di parlare. "Non ci posso credere, Luke! Anche tu! Addirittura hai i dadi con te! Fantastico! Pensare che ad Huruk-Rast non trovavo un giocatore della mia eta' neanche ricorrendo agli annunci sulla Tana del Dragoni, la pergamena pubblicitaria che circolava in citta'. Pare che quasi la meta' di voi del Collegio invece conosciate il gioco!" il mezzo demone spalanco' le ali in un moto incontrollato di gioia, mandando rovesciate un paio di sedie, e si alzo' per metterle a posto. "Eolion pero' e' sicuramente piu' esperta, lo sai che ha addirittura un manuale autografato? Sta perfino pensando ad un set di regole di seconda generazione, per migliorare certe dinamiche, anche se non mi ha detto di piu'." Ci penso' un attimo. Non era stanco, e la notizia gli aveva messo un po' di adrenalina addosso. Di dormire presto ormai non se ne parlava. "Pero', una One-Thrown potremmo farla, breve, ed io ne ho giustappunto in mente qualcuna ispirata ai libri a bivi che ho letto qualche anno fa." Si guardo' in giro, molti si godevano talmente tanto la musica, la serata e la compagnia che difficilmente avrebbero accettato di partecipare. Cerco' comunque di fare un cenno ad Eolion, per condividere la notizia. "G...i...o...c...h...i...a...m...o?" le mostro' il labiale, tenendo alto un dado a venti facce fra due dita per farglielo notare. Se altri si fossero avvicinati, nel frattempo, sarebbe stato facile adattare l'avventura modificando il numero di incontri, perche' la sfida restasse avvincente ma non impossibile.
  14. Snargle [pilota goblin] “Guarda che ce l'avrei fatta a seminarli, ma non potevo dare potenza in cabrata! La tua dannata caldaia beve come una spugna appena sfioriamo il milliparsec all'ora. Se non fossimo qua dentro, dovremmo fare rifornimento, oppure non andremmo lontano!” Quando sono nervoso, smetto di essere divertente e coinvolgente, e comincio a parlare con la nave Gufo, che in genere mi ascolta senza giudicare, e soprattutto mi capisce. Ora che sono lontano da lei, non ho un timone per le mani, non ho cibo da sgranocchiare e rischio di finire i miei giorni a sognare di essere rimasto un autista d'APElevian piuttosto che un pilota corsaro ai ceppi, parlo una lingua che gli altri probabilmente faticano a seguire. Continuo a parlare solo perché me lo ha chiesto Arkam. Vuole rumore, vuole chiacchiere? Quelle avrà. “Già, tanto da qua chi si muove. Perfino Achillex sarebbe più veloce di noi! La sapete quella di Achillex e del Goblin? Ma come si può non saperla? Va beh, quella che c'è un Goblin sul soffitto, sta scivolando per riparare una lampadina. Achillex lo deve raggiungere per dirgli di mettere tungsteno a luce fredda, e non cadmio a luce calda, si mette gli stivali magnetici e lo insegue. Solo che per ogni passo di Achillex, il goblin scivola mezzo passo avanti, e quindi alla fine non lo raggiunge mai e la luce resta sui toni giallognoli. Per dire che per a noi i toni resteranno giallognoli, perfino se li volessimo verdi, che tanto per fermare Achillex non avremmo più modo.” Descrizione
  15. Flint "Allora e' proprio come ci aspettavamo, possiamo arrivare tutti piu' in fretta a destinazione." . Il nano fece una smorfia, alle parole successive del mago. Oscillo' un paio di volte alternando tacco e punta dei propri stivali, poi commento', ben sapendo di parlare di se stesso. "Dunque, potrebbe servire solo ai membri piu' lenti del gruppo, perche' non rallentino tutti gli altri lungo la strada fino a destinazione."
  16. Vassilji Per quanto quel genere di spada gli fosse congeniale quasi quanto lame piu' corte come i pugnali, l'uomo si rese conto della propria inefficacia nel combattimento corpo a corpo contro esseri evanescenti e sguscianti quali erano quegli spettri. Viceversa, aveva visto nettamente l'arma di Arn attraversare il corpo diafano, senza che l'essere ne risentisse. "Prendi quest'arma, Arn. Non dargli tregua o ce li ritroveremo a spuntare dalle pareti mentre dormiamo." Tese la spada corta trovata nell'altra catacomba al guerriero accanto a se'.
  17. Mulroht Tanner Il nano si ritrovo' la porta chiusa, senza che il proprio proposito potesse trovare agio di realizzarsi, quasi sul naso. Si chiese se gli sarebbe stato possibile trovare un buon equilibrio sul tetto, per ammirare da li' il cielo notturno, ma si rese conto che le tegole formavano un cono eccessivamente a punta, per cui si prevedeva una discreta scivolosita' o dolorosita', a seconda del sistema scelto per 'ancorarsi' al tetto stesso. Sentir citare la merenda dai pargoli all'interno in ogni caso gli ricordo' d'essere a pane e cipolla. Allora, più che 'l dolor poté 'l digiuno. Decise di tornare alla locanda per poter mangiare degnamente almeno a sera. Inoltre... doveva richiedere la merenda per il giorno dopo, era quasi certo non ci avrebbe pensato nessuno neanche stavolta. Di fatto, giunto all'edificio, si rese conto che ormai quasi tutti i compagni di viaggio erano la', pronti a godere della cena e del concerto improvvisato di alcuni di loro.
  18. Ceredic "Si', dare almeno un'occhiata e' inevitabile. Ve l'ho detto. L'unica via sicura per uscire da questo labirinto, e' seguire i drow. Non l'avete mai sentito, il proverbio?" Le facce perplesse mi dicono che non lo conoscono, o forse semplicemente non sanno a quale mi riferisca. "La merxa trova sempre come uscire dalle budella. Mio nonno lo ripeteva sempre, e non perche' fosse incontinente. Dunque basta seguire a ritroso le loro tracce." Faccio un cenno a Kyrian. "Andiamo, se siamo fortunati, stasera blatte ai funghi per cena."
  19. Ollofin Mi distendo. Poi mi rimetto a sedere. Poi mi metto su un fianco. Non sono sicuro di come posizionarmi per non rischiare di farmi andare il liquido di traverso e morire soffocato. Credo che il viaggio d'andata, in quel modo, sarebbe garantito, ma non il viceversa. Scelgo una posizione. Mi sembra inutile star li' a insistere per avere informazioni, le avremmo avute se ne avevano. Tutti gli eremiti parlano per enigmi o non parlano affatto. Questo non e' diverso. "Vado avanti io, quando hai finito raggiungimi. Intanto accendo il fuoco e cerco la cena." non vedo uccellini in giro quando ingollo il liquido. Chissa' chi ci fara' da trasporto, questa volta.
  20. Mulroht Tanner Osservava il Bianco Mulino, ne era affascinato. Il vento faceva roteare inesorabilmente le pale, in moto apparentemente perenne, quasi ipnotico. Attendeva che da un momento all'altro la forza centrifuga iniziasse a scagliare le pale come sagitte lungo le tangenti, ma il perno invincibile resisteva e le trascinava vincolandole a se', in quel periodico inseguirsi di alto, destra, basso, sinistra, alto, destra, basso... Niente di simile era presente nelle aule di Huruk-Rast, dove soffiavano solo lievi fresche brezze capaci al piu' di strappare un brivido di freddo ai nani meno robusti o ai piu' sudati. Dava la sensazione di famiglia, di fragranza, di bonta', evocando il lavoro che vi si svolgeva, la comunione di intenti, la polvere di farina che imbiancava i volti e le mani accomunando i membri all'interno in un unico candido colore che andava oltre la razza e le reali parentele, in una sorta di perfetta famiglia di fatto. Si riscosse dai propri pensieri, rendendosi conto di avere un buco nella propria esistenza. Quella gigantesca girandola gli aveva rubato un intero pomeriggio, eppure stentava ad esserne sazio. Si rendeva vagamente conto dell'avvicinarsi dell'orario per andare a dormire, ma non se ne preoccupava, essendo gia' sicuro di avere un posto assicurato per la notte. Se non ci avesse pensato la Mamma ad assegnare i posti, ne' nessuno degli amici. ne' alcuno dei nuovi compagni conosciuti per quel viaggio, aveva a disposizione comunque lo stesso luogo dove aveva dormito papa' Trull; che ci fossero stanze libere o meno, avrebbe potuto dormire sulla paglia del fienile, scegliendo con cura un mucchio di stoppie privo di pulci e ben distante dai russatori come da chiunque altro. Per la loro stessa incolumita', principalmente, un incubo non era escluso dopo tutte le emozioni della giornata, per quanto positive. Inoltre, era ansioso di udire il famoso gallo, di tentare di farsi amico quell'essere immortale e bistrattato, mai compreso, cosi' affine a se'. Il mulino tuttavia lo attraeva. Sentiva l'irresistibile voglia di osservare la luna attraverso quelle braccia, nascondersi e riscoprirsi ciclicamente. Si avvicino' all'ingresso, cercando il contatto con i proprietari. "Scusate, sono un alunno del Collegio per Giovani Dotati Von Gebsatell, della vicina citta'. Siamo in gita con i nostri insegnanti, ma ho avuto una piccola ricerca da fare, e non mi dispiacerebbe cogliere l'occasione per portarla a termine. Si tratta di una ricerca sul campo sui fatti riportati nel libro "La leggenda di Verità e Menzogna". In particolare, sarebbe di grande interesse se potessi testimoniare dell'esistenza dell'Uomo Focaccina, che si nasconde nella farina. Testimoni normalmente affidabili ne hanno fatto menzione, sembrerebbe, ma le circostanze potrebbero aver inficiato questa affidabilita', trattandosi di affermazioni estorte sotto tortura. Capirete come una constatazione sul campo si renda necessaria!" "Il mio nome e' Mulroht Tanner, di Huruk-Rast. Vi garantisco che non faro' alcun danno, mi limitero' a vegliare ed osservare."
  21. Vassilji L'impulso di nascondersi e la certezza dell'impossibilita' di farlo furono un tutt'uno. Non v'era nulla in quella stanza se non i corpi dei cadaveri e di quelli che lo sarebbero diventati presto, cioe' se stesso e i propri compagni. Non c'era nulla dietro cui nascondersi per colpire e restare relativamente al sicuro. Vass si rese conto di essere fra i pochi, o forse l'unico, ad impugnare un'arma con qualche speranza di fare del male a degli esseri di natura magica. Si fece in avanti, spalla a spalla con Arn, per impedire ai nemici di vagare indisturbati nella stanza e fare dei propri compagni lo stesso scempio che avevano gia' fatto contro i precedenti visitatori della catacomba.
  22. Contento di constatare che anche in questa versione hanno inteso il Glide come 'Scivolare'. Con Ian abbiamo dato una accezione peculiare allo scivolamento di Snargle... tipo lumaca! 🙂
  23. Ceredic "Una trappola puo' essere vista, puo' essere evitata, puo' essere addirittura modificata. Sarebbe un rischio per noi stessi qualora tornassimo indietro. Tuttavia, i drow da qualche parte sono arrivati. Appena avremo chiuso quel passaggio mi mettero' a cercare le loro tracce per essere certi di fare a ritroso il loro stesso percorso."

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