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Dragons´ Lair

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  1. Continuamo a tradurre questa rubrica, che va ad analizzare numero per numero la storia editoriale della celebre rivista Dragon, uno dei pilastri della vita editoriale di Dungeons & Dragons attraverso le edizioni. Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Articolo di M.T. Black del 18 Luglio 2018 Il numero 4 di Dragon è stato pubblicato nel dicembre 1976. È lungo 36 pagine, con un prezzo di copertina di $ 1,50. Questo numero si concentrava su un nuovo gioco che stava per uscire per mano della TSR: The Empire of the Petal Throne. Questo numero è dedicato principalmente a The Empire of the Petal Throne, un nuovo gioco di ruolo della TSR. EPT (come era noto) è stato pubblicato nel 1975, rendendolo il terzo gioco di ruolo che la TSR aveva pubblicato in due anni (i primi due erano Dungeons & Dragons e Boot Hill). EPT era basato sul mondo riccamente dettagliato di Tékumel, creato da M.A.R. Barker, professore di Urdu e studi dell'Asia meridionale all'Università del Minnesota e un avido wargamer. Dave Arneson, il co-creatore di D&D, era un membro del gruppo di gioco di Barker all'UMN e lo aveva presentato alla TSR. L'editor Tim Kask è pieno di elogi per il nuovo gioco della TSR, descrivendolo come "il gioco fantasy più dettagliato ad ora disponibile; un vero fenomeno. È destinato a diventare sia un classico che una pietra miliare nei giochi di ruolo fantasy, e meritatamente." Nota anche l'inevitabile confronto tra il Tékumel di Barker e la Terra di Mezzo di Tolkien. Kask giudica che "In termini di sviluppo dei dettagli, penso che EPT abbia la meglio sulla Terra di Mezzo nelle questioni che più interessano i giocatori. Ciò è attribuibile al fatto che EPT è stato sviluppato da un wargamer, e M-E no." Gli articoli di EPT trattano notizie e tradizioni sull'ambientazione, una tabella degli incontri in città, nuovi mostri, un racconto ambientato a Tékumel, una tabella dei tesori e un paginone che illustrata il modello di un tempio. C'è così tanto contenuto, infatti, che la rivista ha dovuto espandersi a 36 pagine per questo numero. Ma a quanto pare è stato tutto inutile, poiché EPT non è riuscito a trovare un mercato. A 25 dollari a copia (oltre 100 dollari di oggi), era molto più costoso di qualsiasi gioco dell'epoca. La TSR non lo ha supportato con altri supplementi e alla fine ha venduto la licenza a Gamescience nel 1980. Altri quattro giochi di ruolo ambientati a Tékumel sarebbero stati pubblicati da varie compagnie negli anni successivi, nessuno dei quali ha ottenuto molto successo commerciale. Tékumel conserva ancora oggi un seguito, con molti siti web, podcast e persino una rivista dedicati all'ambientazione creati dai fan. Barker (che è scomparso) è talvolta chiamato "il Tolkien dimenticato" ed è profondamente venerato dai suoi fan. Torniamo a The Dragon. Ci sono altri due articoli di interesse in questo numero. In "Notes on the Androids on The Starship Warden", il designer James M. Ward presenta ai lettori un gioco di ruolo chiamato Metamorphosis Alpha, che la TSR aveva pubblicato il mese precedente e che può giustamente affermare di essere il primo gioco di ruolo di fantascienza. Jim Ward era un insegnante di inglese e storia che incontrò Gary Gygax in una libreria e subito dopo divenne un giocatore abituale nella campagna di Greyhawk di Gygax. Ward si è unito alla TSR a tempo pieno nel 1980 e ha lavorato a numerosi progetti mentre saliva al ruolo di vicepresidente per i servizi creativi della TSR: è una vera star del settore. L'altro articolo degno di nota è l'unica offerta di Gygax in questo numero, un elenco di libri intitolato "FANTASY/SWORDS & SORCERY: RECOMMENDED READING". Questa raccolta è un chiaro prototipo della famosa "Appendice N" che Gygax avrebbe incluso nella successiva Guida del Dungeon Master. Per molti versi, questo è stato un numero di maggior successo rispetto ai due precedenti, in quanto ha fornito pagine di materiale di gioco di qualità che i lettori desideravano. Ma il contenuto era per il gioco sbagliato! I lettori volevano articoli su D&D, non su EPT. Anche il numero successivo sarebbe stato leggero riguardo al materiale di D&D, anche se avrebbe incluso un famigerato articolo su un mago molto famoso... Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-4-talking-tekumel.665526/ Visualizza tutto articolo
  2. @nolavocals Mi sono accorto di un errore in una formula, ti allego il file aggiornato. Il file è un foglio di calcolo con alcune semplici formule e filtri, dovresti poterlo manipolare come vuoi. Ti ho allegato anche un file in versione CSV con i dati finali, senza formule e filtri, che possono rendere più difficile la gestione. Non mi riferivo comunque ai poteri speciali, ma ad incantesimi veri e propri. Per esempio un druido della montagna ha accesso all'incantesimo fulmine, tipicamente accessibile solo a maghi e stregoni. Incantesimi utilizzati da più classi.zip
  3. No, ne esistono diversi, forse il più utile potrebbe essere Strixhaven Initiate che ti da una spell di 1 a tua scelta e due trucchetti tra quelli proposti per la scuola, ma non so se ti è permesso prenderlo (reskinnato, come scuole di alchimia ad esempio). Initiate of High Sorcery è specifico di Dragonlance ma anche in questo caso si potrebbe reskinnare e Solinari offre tra le opzioni shield. Iniziato alla magia secondo me è utilissimo se vuoi prendere anche i trucchetti d'attacco che hanno i maghi ma è limitato a 1 volta al giorno, a meno che il tuo DM non ti consenta di usarlo come i telanti usciti successivamente anche con i tuoi slot (cosa che io permetterei da DM).
  4. Allora di base il personaggio va bane, considera però un paio di cose: molto difficilmente avrai una competa al 1° livello. In secondo luogo sebbene scudo della fede si presti bene al concept del tuo personaggio ai livelli bassi (1-4) benedizione è troppo più utile per te e per il gruppo e essendo a concentrazione sarebbe più opportuno usare quella. In secondo luogo credo che il numero degli incantesimi che puoi memorizzare sia sbagliato, troppo basso. se non erro è pari al tuo livello da chierico + il modificatore di saggezza, quindi al 2° livello (1 guerriero e 1 chierico) ne avresti 4 (3+1) e non 2 e così via. Poi considerando l'uso che vuoi fare del personaggio e la tua propensione a non essere colpito, credo che una scelta di talento adeguato possa essere un qualsiasi talento che ti permetta di prendere scudo (e possibilmente di lanciarlo con i tuoi slot). Il che aiuterebbe a compensare il mancato utilizzo di scudo della fede.
  5. Se non sbaglio in pratica hai distinto tra una caratteristica che offre un bonus e una che dà punti alle abilità. Come mai hai sentito questa esigenza?
  6. A1711 Se si ha a disposizione una lista digitale degli incantesimi divisi per classe è abbastanza semplice da ottenere, ma dipende da quello che devi farci. Ti serve sapere quante classi usano un certo incantesimo, quali, o avere una lista che a colpo d'occhio ti permetta di individuarli? EDIT: Dato che ho trovato le liste per classe online in una Wiki, allego il file con (spero) quale che chiedi. Non do assicurazioni sull'accuratezza di quelle liste e immagino che la lista non includa eventuali incantesimi non tipici di una certa classe acquisiti con gli archetipi o in altri modi. PS: occhio che il file ha due fogli, a seconda di quel che ti serve. Incantesimi per classe.zip
  7. A1711 Non a livello cartaceo, e non mi risulta nemmeno esista una lista elettronica, ma nella descrizione delle spell in alcuni siti trovi quali classi le possono lanciare, il problema è che, non essendo appunto una lista ma trovandosi nella descrizione, dovresti controllare ogni spell che ti interessa.
  8. Per me non ci sono problemi. In ogni caso, inizio a scrivere qui le mie idee: direi di usare la domanda "aperta" per chiedere dettagli sulla posizione di Kalana, mentre userei le domande con sì e no per il piano e le eventuali trappole. Delle cose che dovremmo chiedere, a mio parere, sono: se il piano abbia condizioni ostili alla vita (una domanda generale e, nel caso, indaghiamo), se il conte ha preparato delle trappole a protezione di Kalana e sé stesso e se la magia funziona normalmente sul semipiano.
  9. Ho provato a rielaborare il documento seguendo i suggerimenti di @Calabar e @d20.club. Questo è quello che intendevate? Se il paragrafo delle verità dovesse andare bene, vorrei esporlo suddividendolo in tre sottoparagrafi: Etharis (il mondo di gioco), che comprende i primi 3 punti; Ostoya, i successivi 3; Falloheart, gli ultimi 6. Cosa dite? Come ho scritto nel primo post, è un'avventura che vorrei proporre ai miei amici con cui ho già giocato e fatto da master. Se devo fare da master a un gruppo nuovo (o se nel gruppo c'è anche solo una persona nuova) preferisco giocare una one shot per mostrare loro come mastero / vedere come giocano loro piuttosto che scrivere due righe/spiegare a voce. L'elenco di cui parli è esattamente la stessa cosa delle verità di Sly Flourish: una lista di informazioni note ai giocatori e ai personaggi perché conosciute da qualsiasi abitante del mondo di gioco e basilari per l'avventura. Avventura a Fallowheart - Copia.pdf
  10. Gottri Rimossi gli oggetti che serviranno a sostenere le accuse verso Brokk ed il suo seguito, mi riapproprio di cio’ che apparteneva alla mia famiglia ma, ricomposto il cadavere, lascio le armi che gli serviranno per difendersi nell aldilà. Non mi intrometto nella faccenda con la erinni, sono ferito in modo molto pesante e non sapreimda dove cominciare. Narratore
  11. Skunk Donkey non resistette al prurito ed afferrò una delle genme. L effetto fu strano, per un attimo sembro’ che la pietra l avesse fatto secco ma dopo pochi istanti il ladruncolo si rialzo’ millantando nuovi poteri da sciamano. ”uhm…sara’ “ rispose il ranger aspettando la reazione su Burt
  12. Grazie mille. Risolto
  13. Concordo con te. E' semplicistico e lo è volutamente. La mia magra esperienza è che, mediamente, ai giocatori interessa giocare, non inoltrarsi nei meandri della storia e delle tradizioni del mondo di fantasia. Quindi, semplifico. Se fosse il mio tavolo, presenterei tutte le informazioni con uno stile scarno, semplicistico e ridotto all'osso. Idealmente una serie di punti. Se, ripeto se, il foglio serve per proporre ai giocatori la campagna (ossia ne hai anche altre), allora direi quanto mi aspetto che sia il peso di combattimento, esplorazione, incontri sociali, politica, ambientazione. Per quanto riguarda il tipo di gioco, se giochi con persone a cui hai già fatto da master, non credo serva a molto. Se no spiegherei in due righe come farai il master. Meglio avvisare prima, per evitare incomprensioni poi. Per le verità, io non le userei affatto, ma farei un elenco dei punti salienti. Esempio (tiro a indovinare, non conosco l'ambientazione): Regno di O * un regno di tenebra, infestato dai non morti * dilaniato dalla guerra civile tra S e R * la guerra è scoppiata quando R si è ribellata alla corte cremisi * la guerra civile ha sprofondato il regno nel terrore e in orrori indicibili. Corte Cremisi * gruppo di vampiri che domina S e il regno di O * mantengono la pace e l'ordine con la paura Provincia di R * guida la ribellione contro la corte cremisi * le sue armate sono guidate dai cavaliere dell'Ordine dell'Alba Ordine dell'Alba * ha raccolto il vessillo della lotta contro la non morte * per eradicare la corte cremisi tutti i mezzi sono leciti. nessuna pietà. ... Secondo me, quello che ti manca davvero è un motivo chiaro per la prima avventura, l'obiettivo dell'avventura, non della campagna. Lo spiegherei in maniera chiara e precisa, in modo da poter poi partire con il botto, in media res, senza perdersi nei soliti inizi tediosi. Quindi preparerei due obiettivi precisi a breve termine, uno se si sceglie R, l'altro per S e farei scegliere ai giocatori. Buon gioco! -toni
  14. Inizierei come ha proposto @d20.club, con gli opportuni ritocchi. Ricorda che non serve scrivere la verità assoluta ma solo quella comunemente nota. Inserirei poi una voce che descrive la Corte Crimisi ed eventuali altre organizzazioni note rilevanti. Successivamente le altre voci, che non mi pare abbiano altre dipendenze (ma se mi sbaglio... metti prima quelle che spiegano eventuali nomi o situazioni citate in seguito). Aggiungi tutte le spiegazioni che hai dovuto darmi qui perché non erano chiarissime sul testo. Nella maggior parte dei casi non serve allungare il brodo, basta riformulare. Per la questione dei patroni, posso suggerirti di esporla diversamente: elencarli cioè come persone note e influenti dei regni e alla fine direi che uno di loro potrebbe essere il committente. Così il focus diventa fornire una sorta di panoramica dei personaggi rilevanti (che suppongo sia il motivo per cui vuoi inserirli), lasciando poi le porte aperte ad altre possibilità per quanto riguarda il patrocinio della missione.
  15. Normietrix Descrizione: Bracciale di bronzo con semplici decorazioni geometriche. Si adatta automaticamente a qualsiasi taglia e fisionomia, per quanto mostruosa. Funzionamento: Oggetto meraviglioso non comune, richiede sintonia Fintanto che indossi il bracciale ti trasformi in un umano normale, del tutto nella media. Hai un aspetto anonimo, senza alcun segno particolare che dia nell'occhio. Sei di età media, di media statura, con un abbigliamento comune. I tuoi punteggi di caratteristica sono tutti pari a 10, e hai 4 punti ferita. Ogni tua capacità speciale, magica o non magica, è soppressa: non puoi fare niente che non potrebbe fare un umano qualunque. La trasformazione cessa quando togli il bracciale. Se vieni ridotto a 0 punti ferita, il bracciale salta via da solo e l'eventuale eccedenza di punti ferita persi va a carico della tua forma normale. Storia: L'avventuriero aasimar Gnurlo Maxis aveva la fama, la ricchezza e il potere. Eppure non si sentiva speciale: ovunque andasse c'erano altri avventurieri altrettanto famosi, ricchi e potenti, se non di più. Per quanto si sforzasse, era sempre circondato da gente più speciale di lui: razze bizzarre, classi e sottoclassi bizzarre, capacità sempre nuove. Stufo e deluso, andò a consultare l'Alto Indovino, che gli disse: “L'unico modo di essere davvero speciali è essere normali”. Per Gnurlo fu un'illuminazione. Tornato in città, commissionò ad un mago molto perplesso la costruzione del primo normietrix. Licenza: CC BY-4.0 internazionale
  16. Se fossero anche in italiano,li preordinerei tutti e subito
  17. Tanta roba. La direzione per ora mi piace un sacco. Ne vogliamo sempre di più!
  18. citazione colta (SoundWave is superior) . tornado in topic ; negli anni 80 ero fan di Games WorkShop , in Italia non c 'erano negozi ufficiali , internet non c 'era , ed il materiale in italiano pochissimo . ho retto la mia passione con le mie sole forze , poi mi sono stufato verso seconda metà anni 90. ironia della sorte , dopo hanno aperto negozi GW ufficiali . negozi che visto gestiti da appassionati e competenti . ma la GW moderna fà politiche di spremuta sui clienti . Hasbro tiene D&D per far soldi , non passione . investe moderatamente e ottiene discreto (in USA) , altrimenti lo scarterebbe . qui (Italia) fanno eventi , ma non essendo Hasbro in campo diretto , la preparazione degli "addetti negozio" riguardo i GDR e solo auto gestita .
  19. Ah scusa, avevo capito diversamente. More than meets the eye!
  20. ti ringrazio , ma la mia è una testimonianza riferita al mercato , non una richiesta . io ho il mio negozio fisso , gestisco i mie acquisti con i miei dati da anni , se dovessi contare sui negozianti , avrei cambiato hobby . volevo solo evidenziare che se qualche novizio comincia a cercare , si trova davanti negozi che non alimentano la sua iniziativa , e quindi può scoraggiarsi e darsi ad altro .
  21. Se ancora ai nostri giorni le risposte che ricevi son sempre le stesse.. ebbeh.. bagli negozi. Non so dove tu vada, ma sono certo che vai in posti non adatti. Basta una Googlata. Ti faccio l'esempio della mia città. Ci ho messo 5 secondi. Sono tutti negozi dove alla domande "mi consigli un GdR" "vorrei acquistare un GdR" "quali nuovi GdR sono usciti", sanno risponderti con cognizione di causa. Prova anche tu
  22. confermo e rincaro . è dal 1990 che giro per negozi in cerca di GDR . i vecchi commercianti se gli chiedi GDR ti tiran fuori il Monopoli (successo veramente) , i nuovi sono infognati sul PC a vedere quotazioni di Magic e YouTube . pensate ad un negozio di moto ; spesso il venditore è competente in quanto appassionato . in questo settore no , almeno in Italia .
  23. Il sogno nel mio cassetto ora è un Carlo Conti che spara domande a raffica sui GdR all' Eredità.
  24. @DarthFeder Premessa: secondo me le grosse catene ogni tanto comprano qualche manuale a caso senza conoscere di cosa si tratti. Per dire, in una Feltrinelli mi sono visto il Manuale Core di Kult venduto vicino ai fumetti per ragazzi. Secondo me è più probabile che sia un limite dovuto a negozianti e distributori nostrani, che non conoscono bene cosa sia il Gdr (lo sanno i negozi specializzati, quelli che ancora sopravvivono, molto più difficile i negozi di giocattoli generalisti e i grossi store) e/o non lo ritengono un prodotto vendibile. Tieni presente che il Gdr di per sè è già un prodotto di nicchia, che di solito interessa a solo una ristretta parte della popolazione; a questo aggiungi il fatto che il nostro è un mercato ristretto, in cui è molto difficile riuscire a fare i grossi numeri di vendita che possono consentire al negozio di rimanere in attivo. Più alti sono i costi (e i manuali non sono prodotti poco costosi), più per un negoziante o anche per un distributore diventa un rischio. Dal punto di vista di un negoziante/distributore italiano, che vive in un paese dove il Gdr è un passatempo da almeno 10 anni diventato moribondo, investire su un mucchio di manuali di Gdr può non sembrare poi questa mossa furba. La crisi del Gdr di una decina di anni fa ha creato grossi danni in mercati molto più grandi come quello americano, figurati cosa ha combinato in un mercato ristretto come il nostro. Fino a circa metà anni 2000 molti negozi di settore erano ancora vivi, le manifestazioni ancora trattavano il Gdr (anche se oramai lasciandogli un piccolo spazietto), certi negozi main-stream ancora osavano mettere sugli scaffali alcuni manuali e ancora certi prodotti di grande fama (D&D, Mondo di Tenebra, Pathfinder, ecc.) erano capaci di mantenere alta l'attenzione dei giocatori e, dunque, rendevano ancora possibile vendere. Con la crisi del Gdr di fine anni 2000, però, e con l'interruzione per qualche anno della pubblicazione addirittura di quei prodotti di grosso calibro su citati, la situazione è andata in stallo: è stato un po' come chiudere bottega senza avvisare la clientela che un giorno si sarebbe riaperto. I clienti iniziano ad andare altrove (internet) e le probabilità che il vecchio negozio riapra diventano basse. I giocatori che volevano comprare, hanno iniziato a comprare online, molti negozi specializzati sono morti, le grosse catene hanno smesso di vendere quei pochi manuali che prendevano in considerazione, e nelle manifestazione di hobbistica il Gdr ha iniziato un po' a sparire. In un mercato in cui già il Gdr era una roba per pochi, non c'è da stupirsi se ora distributori e negozianti si chiedono "D&D? E che roba è?" o se considerano l'acquisto di manuali di D&D come un investimento che non vale la candela. E' vero, D&D 5e è uscito da 4 anni...ma in America e negli altri paesi a lingua inglese, e ha fatto il botto in quei paesi. Da noi, invece, è tornato solo dall'anno scorso. Della sua uscita se ne sono accorti gli esperti e gli appassionati del settore, ma è più difficile che se ne siano accorti anche i negozi di giocattoli generalisti o le grosse catene, figurarsi il pubblico generalista al cui interno un negozio spera di trovare nuovi acquirenti. I negozianti si accorgono di un prodotto se si scopre che fa il botto di vendite. Ma come fa D&D a fare un botto di vendite in un paese con un mercato molto limitato (i giocatori sono pochi), frammentato (non tutti i giocatori italiani sono interessati a D&D) e in cui molti nemmeno sanno cosa sia un Gdr? In America D&D è reso celebre ovunque da grandi star come Joe Manganiello, Vin Diesel, Will Weaton e il cast della serie The Big Bang Theory, oppure da grossi presentatori di Talk Show come Steven Colbert (il suo è uno dei talk Show più seguiti negli USA). In italia chi lo pubblicizza di fronte al grande pubblico? Nessuno di altrettanto famoso. Al limite qualcuno ha sentito la strana curiosità di quel gioco degli anni '80 giocato dai ragazzini di Stranger Things. Certo, D&D potrebbe avere maggiore possibilità di vendere se fosse proposto nei negozi di giocatoli come qualcosa di appetibile per qualunque ragazzino. Ma perchè questo sia possibile c'è bisogno che prima i negozianti sappiano di cosa si tratti. E in Italia questa è una cosa che mi sembra molto difficile. A meno che non giunga direttamente dal pubblico main-stream una richiesta improvvisa di manuali di Gdr (il che creerebbe interesse nei negozianti/distributori), per me è più probabile che in Italia si rimarrà a guardare il Gdr come una cosa per pochi che vende ad ancora meno persone.
  25. Certamente, su questo non si discute. La cosa che fa venire il nervoso però è che magari nella stessa libreria ti trovi sullo scaffale i mazzi di Magic, Dobble, Splendor, addirittura cinque copie di 13th Age ma giuro che non ho ancora mai visto una copia del Manuale del Giocatore di quinta edizione in un negozio che non sia un negozio di giochi da tavolo e miniature. Sembra una precisa scelta della WotC l'escludere D&D dagli scaffali delle librerie per distribuirlo solo attraverso i web stores ed i negozi del settore (come si dice effettivamente anche nell'articolo: "D&D è diventato da tempo un marchio online" ), piuttosto che un "no grazie, questo non lo voglio" detto dai librai. Anche perché, anni fa, ricordo di aver visto più di un manuale della 3.5 da Feltrinelli (l'ultimo posto dove mi sarei aspettato di trovare questo genere di cose insomma). Per chi è già a conoscenza di cos'è D&D la cosa non è un problema: si va dal proprio amico-negoziante di fiducia o si fa l'acquisto via internet, ma per i nuovi possibili giocatori è uno svantaggio secondo me. Ci sono centinaia di potenziali nuovi adepti che non cederanno mai al "lato oscuro della Forza" dopo aver sfogliato per curiosità il manuale in libreria, innamorandosi delle illustrazioni e delle incredibili avventure che promette...mi sembra che in questo modo WotC si precluda una fetta di acquirenti. Se io fossi Mr. Hasbro spingerei proprio sulla distribuzione nelle grosse catene di librerie (appunto Feltrinelli, Giunti, Mondadori ecc) nella speranza di conquistare il pubblico ed i "casual gamers" curiosi. Peccato, peccato, peccato!
  26. Bisogna vedere quanto dipende dalle scelte della WotC e della Asmodee Italia, e quanto invece dipenda dalle logiche di mercato nostrane. A volte clienti, negozianti e distributori locali influenzano le opzioni di vendita di un prodotto allo stesso modo di quanto può fare l'azienda stessa che lo produce.
  27. Questo a mio avviso è un gran peccato: giusto ieri ho fatto un giro in una grande (MOLTO grande) libreria dalle mie parti e sono rimasto un po' deluso quando nella sezione dedicata ai libri per ragazzi ed ai giochi da tavolo ho trovato ogni genere di prodotto tranne un manuale di D&D. C'era mezza collana di Lupo Solitario (tra cui il box del GDR della Raven), alcuni manuali di Pathfinder, giochi da tavolo di tutti i generi (da Dixit a Descent) ma nemmeno uno straccio di impronta di D&D. Il "gioco di ruolo più famoso del mondo" praticamente è reperibile solo online o nei negozi specializzati, dunque di fatto chi non lo conosce e non se lo va a cercare non lo conoscerà mai o non avrà nemmeno la tentazione di comprarlo in fiducia dopo aver sfogliato il manuale in libreria. Peccato davvero.
  28. Nel capito del manuale dedicato alla descrizione delle gilde hanno messo un riquadro di "riassunto" in cui descrivono le altre gilde secondo il punto di vista della gilda che viene descritta. Il riquadro in cui le gilde vengono descritte dai boros fa spisciare, perchè per un motivo o per l'altro ogni gilda deve essere riempita di botte e/o assoggettata sotto i boros perchè non c'è nessuno che si salva secondo i loro standard 😂
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