Il mercante rifiuta la pergamena, preferisce non immischiarsi direttamente nella questione. Il gruppo quindi esce in direzione del mercato degli ambulanti dove sicuramente troveranno ristoro.
Trovano un piccolo chiosco che vende pagnottelle alle mele. Eldon è sicuramente felice e inizia a mangiare, raccontando una delle sue storie al limite del senso logico. Quindi, quando è ora, si avviano verso la prigione, dove trovano ad aspettarli il Capitano.
"I documenti sono in già in buone mani, andiamo agli uffici del Tarch e chiudiamo la faccenda. Non vedo l'ora di sbattere in cella quell'idiota di Morval."
Il palazzo è sorvegliato da uomini della Guardia. Non appena il gruppo entra dal grande portone in legno e metallo, una voce li saluta.
"E così vi dobbiamo nuovamente essere debitori. Avete reso un ottimo servizio anche questa volta.
Buongiorno Capitano Rigunth, vedo che conosce già i miei amici"
E' Edwin a parlare che, per qualche motivo, è già li ad aspettare il gruppo. Il capitano lo saluta brevemente quindi si dirige a passo sicuro verso un ufficio in particolare. Ufficiali e servi di palazzo lo guardano con curiosità, chiedendosi perchè sia accompagnato da quello strano gruppo. Lui continua deciso in direzione di uno specifico ufficio.
Salgono al primo piano e arrivano davanti a un elegante portale decorato. Due della Guardia sono di picchetto in divisa da cerimonia.
"Sono il Capitano Rigunth della Guardia. Devo parlare con il generale Bisrat urgentemente, è una questione di sicurezza per la città e tutto il tarch di Laprendar"
I militari accennano un saluto e lasciano il passo, aprendo la porta e rivelando una grande stanza ricca di quadri e arazzi, armi e armature lucide, decorazioni militari e bandiere, con al centro un grande tavolo quadrato cesellato a mappa del Thai e dei paesi limitrofi, una vera e propria miniatura completa di rilievi, fiumi, città, villaggi e strade.
Il Capitano scatta sull'attenti salutando il generale, un uomo magro e austero, con folti baffi bianchi, in divisa ufficiale stracarica di decorazioni. Gli manca il braccio sinistro, forse cicatrice di una antica battaglia, e i suoi vestiti sono cuciti appositamente senza le maniche da quel lato.
Il generale saluta brevemente il capitano e osserva incuriosito il gruppo. Sembra infastidito dall'interruzione ma è sicuramente ansioso di sapere il perchè di quella visita.
"Spero sia una questione importante, Capitano. E spero non stiate saltando la linea di comando. Il tenente colonnello Morval Arcas è a conoscenza di questa visita?"
Felice che venga nominato, Rigunth inizia a raccontare tutta la storia, a partire dagli accordi con il Giovane fino all'intervento al covo di Berke. Il generale ascolta, il volto serio, la mano stretta a pugno. Non fa neppure un cenno se non alla fine del racconto del capitano. Quindi prende i documenti, legge le missive, riflette.
"Ottimo lavoro. Guardie"
Il generale richiama i due di picchetto nella stanza.
"Siate testimoni." Si allontana, prende qualcosa da un cassetto e torna di fronte al gruppo. Strappa le decorazioni del Capitano e ne applica di nuove. "Tenente Colonnello Rigunth Airtop, il Tarch è vostro debitore, avete reso un grande servizio alla nostra città. E voi siate grati di aver incontrato il suo cammino. Tenente, li ricompensi adeguatamente."
Quindi si volta, sempre serio in volto e, tornando a fare quello che ha interrotto al loro ingresso, liquida il gruppo. "E ora andate ad arrestare Morval e quel mercante. Che i suoi beni vengano distribuiti tra gli altri mercanti danneggiati."
Fuori dal palazzo Rigunth ringrazia e promette di non dimenticarsi del gruppo, li saluta e va ad adempiere ai compiti appena richiesti dal generale. Edwin soddisfatto di aver partecipato alla questa celebrazione che sicuramente gli garantirà buona fama si allontana, ricordandovi il vostro appuntamento.