Reesir Snarikk
Aspetto
Reesir, sotto certi aspetti, non aveva ancora abbracciato a pieno lo stile di vita dell'Avventuriero, specie se consideriamo che le sue competenze musicali superavano di gran lunga quelle militari e investigative... Eppure, di fronte una richiesta esplicita, non poté rifiutare di partecipare alla missione.
Rincuorato dalla corte dei miracoli che costituiva la maggior parte del gruppo, l'entusiasmo ed il suo desiderio di non lasciarsi bloccare dalla propria condizione (arrivando, nei momenti concitati, addirittura a trascurarla o a dimenticarsene) contribuirono sì a farlo spiccare in fatto di determinazione e coinvolgimento, ma anche a fargli commettere vari passi falsi.
Di fronte ad una manifestazione promossa da una cellula di Lame del Cyre, come non dimenticarlo, fu lui a contestare apertamente uno dei promotori del movimento durante un loro raduno in una piazza, attirando attenzioni indesiderate e facilmente evitabili su di sé e sul resto del gruppo, che si tradussero, qualche giorno dopo, in uno scontro notturno con una milizia squadrista... E non scordiamo di come, desideroso di denunciare l'aggressione a delle guardie cittadine per fare arrestare i nazionalisti fuori combattimento, non si rese conto di come uno dei terroristi aveva squarciato i suoi abiti all'altezza del busto rivelando la sua carne morta, rischiando di farsi vedere, e quindi, linciare pubblicamente.
Per questo non ringrazierà mai abbastanza Darwyn, il quale è stato capace di insegnarli la cautela a forza di sguardi truci e severe raccomandazioni, e i fratelli ir'Penragon, i quali si mostrarono capaci di grande empatia (e, talvolta, conforto) riguardo il suo stato, aiutandolo anche a gestire al meglio la sua situazione.
Ma allo stesso tempo, fu anche questa sua spudoratezza accompagnata da un grande carisma ad aiutare il gruppo. Ad esempio, la sua contestazione al raduno delle Lame del Cyre, fu tanto ben argomentata da diminuire il consenso verso il gruppo e da attirare attenzioni ben più benevole: un agente al servizio del Breland, mandato anche lui ad investigare su questa ondata nazionalistica che investiva il neonato paese, vide nel gruppo dei possibili alleati dagli obbiettivi comuni e si dimostrò disponibile a condividere informazioni... Anche se dopo una serie di tese (poi stemperate da Reesir) trattative, dove il Bardo fece del proprio meglio per assicurare le migliori intenzioni del gruppo di avventurieri facendo leva sulla loro comune nazionalità e sulla sua parlantina.
Inoltre, durante i festeggiamenti per celebrare il successo della missione, suonò molto bene accettando richieste (finendo per suonare più volte, inevitabilmente, il da lui tanto odiato "Muro delle Meraviglie")