@Caster
Il sicario prova un affondo ma riesci ad anticiparlo: rotei la tua spada con un elegante movimento del polso e riesci a recidere il braccio armato del tuo nemico. Scatti ora verso di lui e gli affondi la spada nel volto.
Il guerriero mascherato ha già eliminato il suo avversario e ora balza verso di te.
Lo vedi atterrare vicino a te… poi hai avuto l’impressione che l’uomo caricasse un pugno.
La sua mano riempie in un istante il tuo campo visivo.
Non vedi più nulla.
@Herlan
Kala scuote la testa mentre ti guarda con un’espressione di sorpresa mista a paura.
Non ha idea di come abbia fatto ad impugnare la Bufera.
La raccogli da terra e le si pulisce il sangue che sul volto, le da fastidio agli occhi. Fa poi un gesto con le mani, uno dei pochissimi gesti che ricordi del linguaggio dei sordi. E’ il loro modo per chiedere scusa.
Ordini ai due vitriani di scortarti e loro obbediscono.
Senti ora una voce nella tua mente, è quella di Ian.
La comunicazione arcana è stata ripristinata e ora potete coordinarvi con il resto delle truppe nel castello.
@Miira
Disegni un arco orizzontale con la lama della tua spada e sventri i due sicari di fronte a te.
Senza perdere altro tempo esegui un secondo fendente per infierire e questa volta abbatti la coppia di sicari. Tu e Ian li guardate per qualche istante, giusto il tempo di capire che sono morti.
Solo in questo momento il bardo parla: si, mi sto mettendo in contatto con le guardie.
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@Tutti
Sono passati due giorni dall’agguanto nel castello. Avete ucciso tutti i golem, scoprendo che erano settantadue.
Contate diciotto perdite tra i vostri uomini (quindici guardie vitriane, un aiuto cuoco e una coppia di servitori che si erano attardati per amoreggiare tra le arcate dei giardini di corte) e ventuno feriti ma nessuno di loro è in pericolo di vita.
Chiunque abbia inviato i golem del sangue è riuscito a bloccare i messaggi magici e a plasmare i rumori nel castello attraverso una runa fissata nella torre più alta
E’ stato Ratatoskr a eliminare la runa, permettendo alle guardie vitriane di comunicare tra di loro e a sconfiggere i sicari.
Ancora una volta quello scoiattolino ha salvato la situazione! Ha commentato un soldato vitriano.
Suonando il corno dell’allarme però, Ratatoskr è stato vittima di una trappola magica che gli ha ustionato il volto. Per sua fortuna Am’Lith era vicina a lui in quel momento ed è riuscita a impedirgli di morire.
Ora lo scoiattolo riposa in un letto ai piani superiori del castello.
Vicino a lui c’è la sua immancabile gazza. Anche lei si è ferita in quell’esplosione ma ha riportato solo qualche lieve danno al braccio. Am’Lith ha affidato Rata alle cure di Igiorando.
Affianco a Ratatoskr c’è un secondo letto occupato dall’eroe valango noto come Caster. L’uomo ha la testa fasciata ma non è stato ferito da un golem… bensì da Rei-Ka che lo aveva scambiato per un aggressore.
L’aquila indesiderata non fa altro che passare di fronte al capezzale di Caster per chinarsi e chiedere il suo perdono.
Il comportamento della nunk non fa altro che far arrabbiare Kala, la quale è doppiamente furiosa con se stessa per non riuscire a controllare la sua gelosia.
Biancaspina è sulla bocca di tutti poiché è stata capace di impugnare la Bufera.
I vitriani e i valanghi credono che l’unicorna ci sia riuscita poiché ha un animo puro. A quegli uomini non interessano altre spiegazioni. Se prima vedevano Kala come il simbolo della speranza e dell’incorruttibilità, ora la vedono come un essere semidivino.
Biancaspina riceve molti complimenti, pacche sulle spalle ed elogi.
Da bambina era vittima di bulli e lasciata spesso da sola (per via della sua paralisi, per via del suo corno e per via della sua spaventosa attitudine alla magia). Ora si sente imbarazzata ma deve ammettere a se stessa che tutti quegli elogi la riempiono di gioia.
Una sola persona non è contenta della situazione, suo fratello gemello.
Naiko cerca di evitare sua sorella ma c’è stato un momento in cui, fissandola, eravate riusciti a notare tutta l’invidia divampare nei suoi occhi.
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Eccolo qui… dice Am’Lith con affanno mentre “getta” il corpo di un golem del sangue su un tavolo.
Più che un tavolo, in realtà si tratta di un blocco di granito rettangolare e perfettamente squadrato.
Nel laboratorio alchemico in cui vi trovate non ci sono oggetti di legno, sedie o tavoli di tale materiale.
Am’Lith ha voluto trascinare il corpo del golem da sola, rifiutando l’aiuto proposto dal capitano Mur. Lui e Ilakanvir sono gli unici due capitani presenti in questa sala.
Am’Lith ha delle bende che le coprono le mani e la metà degli avambracci.
Scopre il volto del golem e vi mostre la runa. L’avevate già notata durante gli scontri ma la strega può dirvi di cosa si tratta: è una firma… il marchio del creatore dei golem.
Sai a chi appartiene? Chiede Ilakanvir. La vostra attenzione confluisce in quella domanda, come se tutti voi aveste pronunciato all’unisono quel quesito.
Am’Lith scuote la testa e dice: sono preoccupata… i golem del sangue sono un’esclusiva di Valang e questi in particolare sono stati creati con il metodo antico.
La strega fissa negli occhi Herlan e continua: chi ti ha attaccato è un valango.
La sua preoccupazione contagia tutti i presenti.
Speravate infatti che il nemico potesse essere uno straniero. Magari un vitriano, uno dei Volkan, un eltheriano o un servo del Buio in cerca di vendetta.
E invece l’attentatore è un valango e conosce molto bene il castello di Avidhar.
Più passa il tempo e più nelle vostre mente serpeggia la terribile ipotesi che c’è un traditore nelle vostre fila. Mur cerca di sdrammatizzare: bhè… almeno è un indizio, questo esclude quattro quinti dell’esercito, il giovane Suhir, Lyn, i nunk, Mac….
Purtroppo non esclude i nunk… lo blocca Am’Lith mentre la sua voce si riempie d’amarezza …ho detto che i golem del sangue sono stati creati con il vecchio metodo. In passato la Draxia faceva parte di Valang. Fu dopo la caduta di Aurline che il popolo insorse contro i successori della regina di ghiaccio e la Draxia divenne una nazione indipendente. Mi dispiace e mi odio per quello che sto per dire… ma non possiamo escludere gli indesiderati.
Ilakanvir sciocca la lingua contro il palato in segno di disappunto e schiocca le braccia: quest’attentato ci ha dimostrato quanto siamo scoperti e vulnerabili.
Mur risponde quasi come se si volesse giustificare: i vitriani non sono abituati a combattere contro spie e assassini, il nostro terreno è il campo di battaglia.
E tra tre giorni il lord deve sposarsi proprio qui!
Il re di Vitra non deve sapere dell’attentato.
Ma dobbiamo correre ai ripari.
Questo è ovvio.
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Per il sacro Isokrath! Cos’è questo abominio?! Esclama un soldato.
In tutta la mia vita, in tutti i campi di battaglia che ho visto, non mai incontrato un simile scempio di carne, ossa e sangue! Gli risponde un altro soldato.
Ma… c-cosa sono?
Non lo so. Posso dirti che prima di essere ridotti così erano golem del sangue, del tutto uguali a uomini.
Mi stai dicendo che ciò che li ha ridotti in questo modo può fare la stessa cosa a degli uomini?
Non “ciò”… ma “chi”.
Come?
E’ stato un uomo l’artefice di questo orrore.
Impossibile, Isokrath non permetterebbe un simile potere nelle mani di un uomo.
Eppure è la verità.
Oh mio… ma quanti golem sono?
Credo due!
Cosa gli è stato fatto? Sembrano stati mangiati e vomitati.
Io credo che sono stati parzialmente sciolti.
Forse sono stati deformati e riassemblati insieme in unico pezzo amorfo.
Mi viene da vomitare.
Come si chiama la persona che ha fatto questo scempio?
E’ un mago.
Si, ma come si chiama?
Dimentico sempre il suo nome… … …Macaria.
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Ian va a far visita al capitano Valfrid.
Lo trova nella sua stanza al piano terra del castello.
Un po' piccola questa camera, commenta il bardo.
Valfrid risponde: a me non dispiace e tra un po' non sarò più un capitano.
Ve ne andate?
Solo lord Herlan può ordinare una cosa simile. Ciò che intendevo dire è che continuerò a servire la causa ma non più nelle vesti capitano.
Che sta accadendo?
Il mio protetto (detto con fare ironico) ha rivelato la mia… ecco …”natura”. E ora l’esercito mi è contro. Nessuno di loro vorrà me come capitano. E’ solo questione di tempo.
E queste voci sono vere?
Ha importanza? Per i vitriani basta solo il sospetto.
Mmm… Ian non sa cosa dire.
Posso farvi una domanda?
Prego.
Voi come fate?
N-non credo di aver capito.
Come fate voi a conviverci?
Voi credete che io sia attratto dagli uomini?
Bhe… non è così?
Cosa ve lo fa pensare?
Siete un bardo!
Ma che?… C….? Credete che i bardi sono bardi perché adorano suonarsi i flauti a vicenda?
Ecco… fino a qualche secondo fa credevo di si!
Oh per gli Dei! A me piacciono le donne! Anzi, ho un debole per le elfe, specialmente le more. Mi fa ribollire il sangue quando le vedo sculettare, con i loro capelli sciolti e i seni che gli balzano sotto le vesti di seta… sai a cosa mi riferisco?!
No.
Ah… giusto.
Già.
Ora potrei farvi io una domanda?
Certo, tanto non credo che possiamo imbarazzarci più di così.
Perché avete scelto Am’Lith come "copertura"? Tra tutte le donne che potevate scegliere per mascherare la vostra natura, perché proprio lei? Non era rischioso? Voglio dire, lei è la strega che è sempre vicina a lord Herlan!
Valfrid guarda Ian con sguardo colpevole e il bardo capisce che la risposta si trova nascosta nelle sue ultime parole.
Oh, lord Valfrid! Esclama quando si rende conto che il capitano ha un debole per Herlan.