- in tarda mattinata a Vallebona -
Nimdhel, Holtzschild e Rhaegar,
un rombo basso e profondo squarcia il cielo sopra di voi.
Questa volta vedete tutti e tre l’immagine della Torre che inizia a vacillare e a incresparsi, come se quello che vedeste fosse un capriccio dei vostri occhi. Il gargoyle colpito è in fiamme ma l’esplosione arriva invece da molto più in alto: nel cielo proprio sopra la Torre si è formata una grande palla di fiamme verdi e lapilli che cascano copiosamente verso il basso. Rhaegar, tu ed il tuo destriero stavate per recuperare l’elfo che avete visto lanciare un dardo magico contro il mostro, ma dovete fare subito marcia indietro per ripararvi sotto il salice. E tu, Nimdhel, fortunatamente vieni messo in salvo dal tuo prodigio meccanico, Holtschild, che ti trascina al riparo sotto una tettoia.
* * * *
Tutt’intorno a voi ardono ancora a terra le ceneri dell’esplosione, ma fortunatamente ve la siete cavata senza danni. Nimdhel e Holzshild, venite accerchiati da una decina di soldati capitanati da Cederic, l’attendente del Governatore, che, scuro in volto, vi fa cenno di far silenzio e di seguirlo senza storie. Venite scortati fin sotto un salice in mezzo alla strada principale, dove vi attendono due figure riccamente vestite: un umano dallo sguardo torvo e un elfo silvano che tiene per le redini un destriero grigio meraviglioso.
L’ umano fa un passo avanti, rimane in silenzio un attimo mentre vi studia attentamente e poi si rivolge all’elfo:
<<Principe Rhaegar Mithred Ered Valar, forse lo riconoscete: costui è Mago Nimdhel Lhaedor della Corte delle Stelle>>
e poi continua guardando te, Mago.
<<Io sono Lucien Vrees, Governatore di Vallebona per nomina diretta della Corona Imperiale. E, in nome dell’Imperatore vi intimo di non pronunciare più alcun incantamento contro la Torre. Come avete potuto verificare - qua fuori ma anche là dentro - >> dice indicando l’Orologio, <<l’edificio è schermato da un potente incantesimo difensivo che, ahimè, è ora instabile. I vostri attacchi magici ne peggiorerebbero la precarietà e, date le vostre conoscenze, non c’è bisogno che io vi spieghi cos’altro possa succedere. Per ora possiamo ringraziare solo gli Dei che non sia successo alcunchè d’irrimediabile oggi. E voi, prodigio di scienza>> dice rivolgendosi a te, Holzschild <<ignoro il vostro nome ma vi ricordo che siete sotto la mia giurisdizione: fate in modo che il vostro creatore rispetti quest’ingiunzione altrimenti riterró pure voi responsabile. E ,Voi, Principe, in nome dell’amicizia tra l’Imperatore e vostra madre la Regina...>>
SBAAM!
Non finisce di parlare che una roccia si schianta a una ventina di spanne da voi. Si è frantumata al suolo, come se fosse piovuta dal cielo. C’è una nuvola di polvere... doveva essere molto grande!
SBAAM!
Un’altro schianto. Questa volta ha colpito in pieno l’edificio di fronte al Palazzo del Governatore, e si è alzata una nuvola di calcinacci. Tra la polvere vedete la facciata della casa in parte crollata.
Delle grida si alzano da lontano e viene fischiato l’allarme sulle mura: chiunque stia fischiando sembra lo stia facendo con tutto il fiato che ha in corpo. Tutti i soldati intorno a voi scattano e si dirigono di corsa verso il barbacane.
E li vedete: in alto, dietro le mura, un immenso stormo di corvi neri portatori di sventura che vola a spirale intorno a tre enormi teste mostruose. Le loro bocche si aprono all’unisono e le urla bestiali che ne escono vi gelano le membra.
Sono tre troll giganti.
————— FINE DEL PROLOGO —————