@Felice
Alessandro ti dice che vuole pensarci su riguardo la tua proposta.
Vedi però il romano depresso. Secondo te vuole solo essere lasciato in pace.
@Michele
Agenore risponde: abbiamo il sospetto che il diavolo operi attraverso gli occhi della strega. Nessun uomo può permettersi di pronunciare una simile frase… specialmente di fronte a un inquisitore. Agenore però non è un uomo comune. Normalmente non avrebbe mai detto una cosa simile ma dovevi saperlo. Lui e tutti i suoi cittadini sono spaventati e dovevi conoscere il motivo delle loro paure.
-.-.-.-.-
@tutti
Levatemeli di dosso! Levatemeli di dosso!
Sonia ha un altro scatto di paura. Tra i suoi balbettii dice che è coperta di insetti. Li sente sotto i vestiti e tra i capelli. Saltellano e pungono.
Gli entrano nella pelle e si scavano una via verso il cervello.
Dovete intervenire tutti quanti per farla calmare e dovete ripetere più volte che non c’è neanche un insetto su di lei. Sonia si è immaginato tutto quanto.
Non c’è nessuna sostanza allucinogena nel suo fazzoletto o altrove.
La voce di un vecchio attira la vostra attenzione.
Per strada è appena apparso un anziano della città. Si poggia su un bastone e le sue articolazioni sono deboli e tremolanti. La donna non è impazzita… esordisce in questo modo …è la strega che gli fa vedere ciò che è irreale. E’ il suo personale benvenuto.
Agenore si avvicina al vecchio e, con voce dolce, gli chiede di andar via poichè sta rischiando molto.
Un uomo infatti non può insinuare l’esistenza di una simile stregoneria di fronte a un inquisitore.
L’anziano però non ha paura di dire ciò che pensa.
Continua avvicinandosi a voi: non ho più nulla da perdere, se non un pugno di anni. Mio figlio è morto per catturare la strega. I tedeschi non sono riusciti a ucciderlo sul fronte e un tr.oia lo scanna come un animale!
Ho scoperto che era morto perché, una notte, il suo corpo è venuto a bussare alla porta ovest della città.
Mi sono affacciato e ho visto il volto senza vita che mi fissava.
Mi ha anche parlato. Mi ha detto: salute, padre! Ma io sapevo che non era lui… era la strega a farlo muovere come una marionetta. Perché la strega adora tormentare la povera gente.
Agenore usa un po' della sua forza per allontanare il vecchio.
Quest’ultimo però alza la voce: l’assassina di mio figlio è rinchiusa sottoterra, nella chiesa, tra le mie stesse mura. E lei ogni giorno riceve cibo e acqua!
Mio figlio non può più farlo… il resto del suo discorso viene storpiato da un pianto sempre più intenso e disperato.
Alcuni dei vostri compagni sono rimasti agghiacciati nel sentire le sue parole… in particolar modo Yuri, per via della sua età. Il ragazzo sospira per allentare la tensione. Si è appena reso conto di trovarsi in una situazione troppo grande e pericolosa per la sua persona.
Persino Alessandro e Raffaele si scambiano un’occhiata carica di preoccupazione.
I marine invece sembrano essere più impavidi. Assistono alla scenata del vecchio senza muovere un muscolo, senza cambiare espressione.
Sonia, nel frattempo, ritrova il suo orgoglio.
Si rialza e ripete di continuo che sta bene, che si sente meglio… in realtà sta cercando di convincere se stessa.
Un tuono, un vento gelido si solleva e inizia a piovere.
Michele e i tre conversi vengono portati da Agenore nella basilica della città....
@Felice - Vittorio - Massimo
...Il resto di voi viene scortato nella domus più grande di Vercelli, proprio a due isolati dalla chiesa che ospita la strega.
E’ una struttura squadrata e grigia.
L’arredamento è spartano e privo di colori.
Raffele, entrando in questo luogo, commenta: la Culla delle bestie non mi ucciderà mai… perché mi ammazzo da solo se resto qui dentro per almeno un paio d’ore.
Ovviamente Sonia e Miriam dormiranno separate dal resto del gruppo (Andrea deve ancora spacciarsi per un uomo).
La pioggia diventa un violento temporale e nessuno di voi vuole stare nella propria stanza.
Vi ritrovare tutti in una sala.
Su una parete è stata affissa una mappa di Vercelli e dei luoghi circostanti.
Sulla cartina sono state messe quattro puntine rosse (a sud della città) e una puntina blu (a nord-ovest della città).
Chiedete informazioni a un excubitor che passava vicino a voi proprio in quel momento.
Vi spiega che le puntine rosse indicano i luoghi in cui si pensa sia stata avvistata la figlia di Satana. La puntina blu indica il luogo in cui è stata catturata la strega.
Jason infine dice: allora… aspettiamo che finisce di piovere e facciamo un sopralluogo dei dintorni della città? Oppure andiamo in giro a conoscere Vercelli? Ancora una volta vi sorprendete del suo italiano quasi perfetto.
@Michele
Agenore ti fa entrare nella basilica.
Tutte le panche sono state rimosse per far spazio ad un impressionante numero di candele, statue, crocifissi, icone sacre e molto altro.
Sembrano esser state accatastate alla rinfusa nella navata e riempiono quasi tutta l’area della sala.
Uno dei tuoi conversi chiede: ma dove si siedono i cittadini durante la messa?
Risponde Agenore: nessuna messa. Non possiamo farla qui, con la strega nei sotterranei. E tutta questa roba? Bhè… noi pensiamo che aiuti a contenere la sua malignità!
Uno dei tre conversi incrocia le braccia e alza gli occhi al cielo: tsk! E’ il suo unico commento. E’ funziona? Chiede un altro dei tuoi. Non lo sappiamo con precisione… però il numero degli ammalati si sta abbassando.
Padre Agenore! C’è del sangue lì! Uno dei tuoi indica una pozza di sangue che si sta formando vicino a una parete. Sembra che il muro trasudi sangue.
Agenore sospira: è la presenza della strega che fa sanguinare gli oggetti.
L’uomo apre una piccola porticina di legno.
Oltre si trova un tunnel rudimentale completamente riempito con delle candele. Lo percorrete e scendete verso il basso grazie a una scala a spirale.
Non sapete quanto siete scesi… ma non avvertite più alcuna fonte di calore.
Entrate di una piccola stanzina illuminata dalla luce elettrica (per gentile concessione del vaticano). Vicino a una parete c’è un tavolo su cui sono seduti tre uomini. Sono due excubitores e un prete. Si alzano e ti salutano. Sul tavolo c’è anche un microfono che è collegato a un altoparlante presente in un’altra stanza.
Sulla parete vicino al tavolo c’è una piccolissima finestra con un vetro molto spesso.
C’è un’altra porta (oltre a quella che avete varcato).
E’ di metallo arrugginito. Agenore ti chiede se sei pronto a incontrare la strega.
I tre conversi deglutiscono per l’emozione.
Il padre apre la porta. Deve usare una certa dose di forza perché era incastrata. Di fronte a te ci sono sette gradini che portano verso il basso.
Agenore non ti segue ma ti ha spiegato che la strega non può far nulla se prima non chiede il permesso a lui. Il padre risponde sempre alla donna attraverso l’altoparlante.
Scendi i gradini, entri in una stanza rotonda, fredda e completamente buia. Attendi.
Una luce elettrica si accende sul soffitto.
Emana un alone giallo e tetro. Senti il ronzio della lampadina.
Il fascio di luce è proiettato su una cella. E’ stata posizionata al centro della stanza ma resta comunque in penombra.
Scorgi tra le sbarre quello che sembra essere una persona.
E’ avvolta da pesanti stracci che dovrebbero fungere da coperte. Se ne sta in piedi, al centro della gabbia, e ti dà le spalle. La testa è coperta da un altro sudicio straccio.