Secondo me molto dipende come ognuno di noi si è trovato a giocare e/o masterare perchè, e parlo per esperienza personale, mi sono trovato in situazioni quasi opposte:
Una volta ho giocato con un master che, vuoi per l'estremo realismo, vuoi per il tipo di storia etc metteva seriamente in difficoltà il mago del gruppo: situazioni dubbie, falsi allarmi, imboscate, nemici premuniti (giustamente e senza accanimento) contro la magia etc etc senza considerare che più di una volta è capitato che non potesse riposare e/o studiare i suoi incantesimi.
Più recentemente invece ho giocato con un master che lasciava tranquillamente il tempo di riposarsi, prepararsi e eventualmente fuggire e devo dire che in quel caso per gli incantatori è stata una pacchia perchè se rimanevano a secco dicevano al gruppo di fermarsi e di solito non vi erano problemi.
Cercando invece di vederla in modo più generale io credo che esista uno sbilanciamento e credo anche che un certo modo di masterare lo amplifichi mentre, anche a costo di sembrare (ed è vero) prevenuti, se il master pone più attenzione a porre sfide insidiose per l'incantatore allora il dislivello diminuisce (ma non si colma).
Alcuni accorgimenti sono : Attenzione alla borsa dei componenti, Libro degli incantesimi, tempo per studiare e riposare, concentrazione, azioni preparate etc etc
Ai livelli bassi il problema non persiste ma ai livelli medio / alti beh.. io credo che sia evidente che un incantatore come mago o chierico hanno accesso a una lista di possibilità che surclassano quelle di un guerriero.
Ma secondo me si può fare una precisazione e per questo uso alcuni esempi :
Invisibilità : questo incantesimo dura molto poco e è lecito pensare che un mago lo usi poche volte al giorno, forse solo 1. La sua utilità è enorme e gli usi si estendono anche (e secondo me soprattutto) fuori dal combattimento, se usato con un pò ragionamento questo incantesimo è estremamente potente e a seconda della ambientazione può avere effetti devastanti. In combattimento è spesso un tutto o nulla.. se il nemico ha un senso particolare e ti percepisce la sua utilità cala drasticamente mentre se non lo ha.. beh. Un discorso analogo vale per l'incantesimo volare.
Palla di fuoco : Incantesimo relativamente poco potente dal mio punto di vista, è 1 solo colpo, in combattimento spesso non risulta risolutivo. Tuttavia se un personaggio lo usasse per minacciare un agricoltore ? eh eh ... a seconda della ambientazione potrebbe essere un problema anche questo incantesimo.
Heart of Earth : Incantesimo classico per avere più pf e pelle di pietra al bisogno.. il suo uso è limitato al combattimento ma la sua durata ne fanno un buff giornaliero quasi.. in ogni caso il meno problematico dei 4.
Trasformazione : Che dire.. incantesimo sbroccato a livelli stellari.. in combattimento è devastante e fuori dal combattimento idem.. basta essere un pò smaliziati e le cose vengono da sole.
Cosa voglio dire con questi 4 esempi? Voglio dire che secondo me, al di là dell'uso in combattimento, alcuni incantesimi permettono usi fuori combattimento che, se sfruttati bene, sono fortissimi. In conclusione io credo che il modo migliore per bilanciare è giocare con giocatori (non bimbetti) e decidere insieme l'uso degli strumenti a disposizione e anche, sempre di comune accordo, il livello di "scientificità" nell'uso di alcuni strumenti, ad esempio è ovvio che se il personaggio dispone di un modo per divinare una zona egli dovrebbe, al fine di rischiare il meno possibile, divinare a raffica ogni zona, ogni metro, del dungeon da esplorare, fatta quindi la mappa tridimensionale dovrebbe procedere con fondersi nella pietra e, senza colpo ferire, completare la sua missione... ora.. questo modo di procedere è tecnicamente e logicamente ineccepibile ma toglie piacere all'avventura, quindi io master se ho in mente una avventura che prevede vecchi dungeon da esplorare invece di vietare ai giocatori di usare tutti gli strumenti gli dico "Ho in mente avventure di tipo esplorativo etc etc, chi ha strumenti divinatori li usi ma non esageri che si perde la atmosfera", spero di essermi spiegato