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  • I romanzi, i videogame e i manuali precedenti alla 5a Edizione non sono considerati canonici per D&D 5E

    Grimorio
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    • Jeremy Crawford, lead designer e responsabile della 5a Edizione di D&D, ha dichiarato che tutto il materiale legato alle passate edizioni non è considerato canonico ai fini della 5E.

    Durante l'evento D&D Live tenutosi due settimane fa Jeremy Crawford, lead rules designer per D&D 5E, ha discusso con i media di ciò che può essere considerato canonico per D&D 5E.

    Per molti anni, noi dello studio di Dungeons & Dragons abbiamo considerato cose come i romanzi di D&D, i videogiochi di D&D, i fumetti di D&D, come meravigliose espressioni della narrazione di D&D e della tradizione di D&D, ma non sono canonici per il gioco di ruolo di D&D. Parte di ciò è  dovuto al fatto di non volere che i DM sentano che per giocare abbiano bisogno di leggere una certa serie di romanzi. Vogliamo che siano letti per la gioia di leggerli, non come compiti a casa.

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    Crawford non si limita solo ai Forgotten Realms, anche i romanzi di altre ambientazioni come la saga di Dragonlance.

    .Ho iniziato a giocare a D&D da bambino e ho fatto da DM per la versione originale di Dragons of Despair, il primo modulo di avventura di Dragonlance, che in realtà è uscito prima dei romanzi. Per me, Dragonlance è sempre stato un meraviglioso racconto di guerra all'interno di D&D in cui ogni DM può interpretare la propria versione di quel racconto. E poi i romanzi sono uno dei modi in cui quella storia si svolge. È così che vediamo in tutti i romanzi di D&D.

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    Per fare degli altri esempi di collegamenti visti in passato tra romanzi e manuali per D&D basti pensare alla seconda edizione dell'ambientazione di Dark Sun, che è temporalmente collocata dopo gli eventi narrati nella Pentalogia del Prisma di Troy Denning, oppure ai Forgotten Realms con il Periodo dei Disordini, narrato nella Trilogia degli Avatar sempre di Denning ma sotto pseudonimo, che è stato una parte integrante del boxed set dei Forgotten Realms per AD&D 2E. Questo non vale solo per i prodotti creati sotto la TSR, ma anche quelli a marchio Wizards del passato, un esempio è il manuale d'ambientazione Forgotten Realms per la 3a Edizione, dove si vede il regno del Cormyr sotto la guida della reggente Alusair Obarskyr a causa delle scomparsa di Re Azoun IV, morto nei romanzi della Cormyr Saga scritti da Jeff Grubb, Troy Denning e Ed Greenwood.

    Crawford vuole che venga dato un maggiore rilievo alle storie narrate dai giocatori al proprio tavolo.

    Quando si tratta di giochi di ruolo, ciò che è importante è la storia di ogni DM e la storia che creano con i loro giocatori. Nel momento in cui siete al tavolo da gioco, non sono più il "nostro" Dragonlance o i "nostri" Forgotten Realms, sono i vostri Forgotten Realms, è il vostro Dragonlance. State raccontando le vostre storie in quelle ambientazioni. Non siete legati alle storie dei romanzi, per quanto meravigliose possano essere. Ci auguriamo che voi possiate trarre ispirazione da loro tanto quanto vi dà gioia farlo. Lo stesso vale per i videogiochi di D&D o per i fumetti di D&D.

    Crawford ha inoltre spiegato come anche tutto ciò che è uscito prima della 5a Edizione di Dungeons & Dragons non venga più considerato canonico per la nuova edizione.

    Se state cercando ciò che è ufficiale nel gioco di ruolo di D&D, è ciò che appare nei prodotti per il gioco di ruolo. Fondamentalmente, la nostra posizione è che se non è apparso in un manuale dal 2014 [l'anno in cui è uscito il regolamento base della quinta edizione di Dungeons & Dragons], non lo consideriamo canonico per il gioco.

    Questo però non implica che gli sviluppatori della 5E non terranno a mente o non si faranno ispirare da questi prodotti e storie del passato. Sempre Crawford ha fatto notare come:

    Prenderemo ispirazione da queste storie e eventualmente frammenti di esse finiranno inclusi nei prodotti ufficiali per il GdR. Per esempio lo potete già vedere di recente con la Fizban's Treasury of Dragons, dove potrete scoprire tutta una serie di concetti interessanti provenienti da un gran varietà di mondo che i fan di lunga data di D&D saranno ben felici di vedere riapparire nel gioco di ruolo stesso, invece di essere veicoli narrativi ispirati dal gioco di ruolo.

    Tipo News: Cosa c'è di nuovo in DnD

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    trovo che le varie edizioni di D&D (esclusa la 4) si siano sempre evolute prendendo e migliorando le precedenti, certo se fai un edizione con la copertina che riprende le origini (starter set 5ed ==  1ed scatola rossa) per riprendere le radici dopo la figuraccia della 4ed e poi mi vieni a dire che la roba vecchia non fa parte di D&D ... oltre a contraddirti mi fa schifo che così ci si svincola facilmente dal leggere la "ROBA VECCHIA" e rimanere fedeli e coerenti con il passato ,  quindi se ti dicono che Tiamat ha 4 teste non rischiano di cadere in contraddizione perche' la roba vecchia non conta, io personalmente pagherei un'avventura anche di piu' se abbonda di coerenza... che schifo... sinceramente. Che delusione questi Ferenghi della Wizard.....

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    Il 31/7/2021 alle 16:37, aza ha scritto:

    Per quello che disse Mearls. I giocatori di D&D dopo quasi 50 anni sono uniti da una storia comune. Se io dico parole come beholder, mind flayer, drizzt, lolth, elminster, ecc. ogni giocatore (salvo quelli uniti al gioco da poco) sanno di cosa sto parlando.

    Disconoscere la storia e partire daccapo utilizzando solo alcuni elementi di quanto scritto in passato (quelli che fanno comodo in base ai tiramenti del momento), significa irrimediabilmente spaccare l'utenza. Oltre al fatto che personalmente lo trovo irrispettoso verso tutti i fan che hanno seguito D&D finora.

    Poi è evidente che al proprio tavolo da gioco ognuno fa quello che vuole. Ritornello tra l'altro che ha un po' seccato.
    Ma una "lore" ufficiale serve per fare community.

     

    Sul primo punto insomma, fino a che parli di mostri ok e divinità ok, stavano nei manuali di gioco e quindi le conoscevo, i personaggi con nome per me e il miei gruppi sono arrivati molto dopo. Per dire nel mio primo gruppo erano molto più forti i riferimeti provenienti da Icewind Dale ed altri videogiochi.

    Eliminare una storia dal canone non implica cancellara, i libri esistono ancora e possono essere usati come spunto dai giocatori. Semplicemente stanno dicendo che nello scrivere i materiali non citeranno i vecchi libri ma eventualemnte i nuovi che verranno scritti. In cosa sarebbe una mancanza di rispetto?

    Da parte loro è sicuramente una scelta volta a semplificare la vita dei nuovi autori e serve a garantirgli una maggior libertà creativa.

    Sull'ultimo punto non sono d'accordo, la lore non è mai stata al centro dell

    a relazione dei gruppi di gioco in cui ero ne è mai stato il punto forte dei forum a cui partecipavo, la discussione verteva quasi sempre sulle meccaniche di gioco e su quanto fatto al tavolo.

    Il 5/8/2021 alle 19:50, Lord Danarc ha scritto:

    Cambia molto invece anche se usi avventure create da te. Nella campagna di 6 anni in 3ed il filone base si è basato su un paragrafetto di 3 righe del manuale di ambientazione. Sapere come è strutturata socialmente waterdeep piuttosto delle comunitá naniche della grande crepa, o dei regni nell’amn permette da un lato di lasciare una maggior libertá ai giocatori e dall’altro di caratterizzare bene i luoghi (e quindi le sessioni) senza dover lavorare ore e ore alla caratterizzazione stessa, lasciando più tempo alla storia.

    In 5e ki sono dovuto fare una trasposizione di Dark Sun in 5e che, se non ci fosse stato il lockdonwn, non avrei potuto fare. Mesi di lavoro.  

    Il 5/8/2021 alle 19:14, Aranar ha scritto:

    se usi avventure da te create non cambia nulla, se (come me) hai poca inventiva ed usi le avventure canoniche riuscire a 'colorarle' aggiungendo particolari del canone presi dai diversi supplementi può essere molto appagante

    Ok però questo è semplicemente legato ad avere un'ambientazione e del materiale da cui pescare, da quanto dici potrebbe essere anche preso da una fanfiction, non deve esserci il sigillo di approvazione della wizzard no? Basta che sia qualcosa che i tuoi giocatori possono cogliere no?

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    2 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

    No, io voglio ambientazioni ufficiali proprio perché il gioco é la lore e la lore si interfaccia con le regole. E uso solo regole ufficiali come uso solo lore ufficiale (salvo la storia che fa il gruppo). 

    C'è un motivo particolare? Perchè sembra una posizione molto forte che restringe molto la vostra libertà al tavolo.

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    Non c’è nessuna restrizione di libertá al tavolo. La campagna procede come vogliono i giocatori, sopratutto se sandbox. Non vedo alcun limite nell’avere una storia di bg determinata da chi produce il gioco. In ogni caso il motivo è semplice. Evitare antinomie e conflitti e avere un punto di riferimento valido per tutti al tavolo sapendo quali sono gli elementi di bg a cui tutti possono accedere invece di allargare a storie di N soggetti tra i quali poi si dovrebbe comunque fare un lavoro di cernita e controllo.

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    Allora penso di non seguirti.

    Se usate sempre e solo materiale orginale vuol dire che al tavolo si gioca solo ed esclusivamente con ambientazioni originali. Quindi se io giocatore/master propongo l'uso di material fan-made(PNG/storie alternative/città) di buona qualità la reazione del gruppo sarebbe "no grazie non è parte del canone". Di fatto la libertà creativa dei giocatori e del master è fortemente limitata. Una volta scelto l'anno di gioco la storia del mondo fino a quel momento è fissata quindi nelle vostre campagne non ci sarà mai un momento "what if ?" a meno che i giocatori stessi non lo giochino in prima persona nella campagna.

    Cioè è sicuramente un approccio legittimo però ristringe molto la vostra libertà creativa come gruppo.

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    Il fatto che la storia sia fissata non implica che sia limitata la libertá del gruppo. La campagna in 3e si è svolta nell’anno proposto e quindi no problem. Siamo andati avanti.

    Successivamente a pathfinder ho invece masterizzato una campagna durante l’apertura di myth drannor quindi secoli prima. Prendendo come spunto il libro di elminster e i manuali di 2e abbiamo giocato in quel canone. Dato che non è specificato ogni aspetto dell’apertura i pg hanno agito come hanno ritenuto più opportuno, e i punti fermi sono stati solo la storia del libro e la timeline del manuale che (a dimostrazione di quanto affermo) è stata fondamentale per giocare e stabilire cosa è accaduto nel bg e di contorno mentre loro proseguivano con la storia. Mi ha permesso di ricostruire gli alberi genealogici delle 5 famiglie nobili a cui appartenevano i PG e ricostruirne i rapporti tra famiglie e all'interno delle famiglie.

    la campagna è andata avanti intrecciandosi con il libro ed è stata molto divertente e soddisfacente per tutti. Nessuno ha avuto come risposta “no questo non c’è nel canon o non puoi farlo” semplicemente la storia si è sviluppata naturalmente. Certo se uno avesse voluto sfidare il coronal non avrebbe vinto, ma non solo perchè sarebbe stato eltargrim irithyl II il coronal della storia ma perché era impossibile batterlo considerando capacità, poteri e difese. Insomma tutto torna e nessuno si è sentito costretto a fare nulla.

    una storia può dipanarsi e inserirsi in un canon senza confliggerci. Poi se qualcuno vuole fare storie alternative è libero, di base non ne faccio, ma anche volendole fare è fondamentale avere un canone di riferimento. Più o meno è lo stesso motivo per cui non mi piacciono le HR. Se non è indispensabile non le uso. Solo regole ufficiali.

     

    Modificato da Lord Danarc
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