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Sovrannaturale - 1x00 - Pilota


L_Oscuro

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Leonardo Pieri

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"Non credo che possiamo tentare un accesso alla canonica in questo momento", spiego a Guerra, studiando ancora il mio ritrovamento, "ma certo questo prete avrebbe un bel po' da spiegare al Vaticano. A meno che ľidolatria e il politeismo non siano stati cancellati dal catechismo della Chiesa cattolica, assieme al primo Comandamento".

Arretro.

"Adesso sono convinto che nasconda qualcosa di brutto. Ma forse conviene tentare un secondo accesso quando lui è impegnato altrove".

 

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Alla villa

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"I proprietari? Papà!"

Dive il ragazzo mentre allestisce una macchinetta del caffè e varie tazzine.

"Che dovete fa'? 'nu matrimonio? 'nu battesimo? 'nu convegno?Papà non ci sta, ma potete parlare cu mme!"

Dice fiero il ragazzo.

Alla chiesa

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"E quindi che facciamo? Un giro e torniamo? Lo aspettiamo qua dentro?"

 

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Giovanni Benedetti

Alla villa

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Ottimo: abbiamo il nostro indizio. Proprio così: vorremmo complimentarci con tuo padre per come ha tenuto questo posto e per la cucina. Dico dopo le parole di Chiara, aggiungendo E, eventualmente, vorrei proporre questo posto all'università per cui lavoro, per organizzarci delle conferenze. Ci vorrà un po' di tempo, ma posso velocizzare il tutto con una proposta già pronta. 

 

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Alla villa 

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"Seeeehh... E mo lo vedete a papà qua! Quello fa faticare a me e basta... Compagno, compagno... tu fatichi e io magno!"

Dice versando il caffè nelle tazzine e lasciandovi un barattolo di vetro con dentro zucchero e un cucchiaino.

"Zuccherate voi a piacere...

Vediamo un po', ieri stava al circolo a giocare a briscola, quindi se ha vinto, dovete aspettare stasera, il tempo che si mangia la vincita. Se ha perso viene per pranzo a piangere e mangiare."

Pare loquace, risponde un po' a tutti.

"Mah, diciamo che la masseria a coltivare non ha mai reso... Nessuno ci si è arricchito.

Però papà qualche anno fa, ero piccolo, c'ha culo che partecipa a quest'asta giudiziaria e se la compra per pochi soldi... E invece di buttarsi nei campi, che non era arte sua, l'ha votato a sala feste e cerimonia."

Si alza per prendere una grossa agenda, piena di date e appuntamenti.

"Vediamo, che data vi serve? In settimana quando volete, ma sabato e domenica stiamo un po' inguaiati eh!"

Sfoglia le pagine di settimana in settimana.

"Che poi, pensate nu poco... Dopo un paio d'anni sapete chi viene a dire che questo posto era suo? Lu prete! Don Nicola!

Dice che è un orfano, ma ha scoperto che questa era la casa di suo padre, insomma 'nu casino di pazzi! Papà lo voleva manda' affangulo per direttissima, ma poi Nicola ha chiesto solo di poter venire ogni tanto... Una cosa di scoprire le sue radici o che cazz ne so, e capito che non voleva fare storie sulla proprietà della masseria, papà si è quietato. È venuto qualche volta, poi manco si è visto più..."

 

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Inviato (modificato)

Alla chiesa 

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Palma pare decisamente deluso...

"Ah... Capisco..."

Tira fuori una Peroni da 66 da nemmeno tu sai dove, e armeggia per aprirla.

Il gesto stesso ti irrita, e senza pensarci dai una manata che senza volerlo fa cadere la bottiglia a terra.

Questa fa un percorso strano rotolando a terra, come se ci fosse una strana pendenza, che porta alla parete di fianco all'armadio.

Spoiler

Ti ho dato un aggancio, come preferisci. Se tu ho dato l'idea di non volerti far proseguire qui, assolutamente non era voluto.

Scelta tua!

 

 

Modificato da L_Oscuro
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Giovanni Benedetti

Alla villa 

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Prendo un cucchiaio di zucchero e inizio a bere il caffè mentre ascolto il ragazzo, fermandomi quando arriva sul finale. Lancio uno sguardo eloquente ai miei compagni: forse abbiamo trovato l'evocatore. È un convegno universitario, quindi probabilmente in settimana. Magari dal lunedì al mercoledì. Propongo per far continuare la discussione, cambiando rapidamente argomento per cercare altri indizi. E quindi il prete dice di essere l'erede di questo posto? È una storia curiosa: se non avesse rifiutato qualsiasi pretesa avrei certamente pensato che volesse dei soldi. Quanto spesso viene qui?

 

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Chiara Bizzoni

@Villa

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Metto due cucchiaini di zucchero nel caffè, ma lo bevo prima che si scioglie per bene e faccio una smorfia.

Don Nicola. Era il prete che ha sancito il matrimonio? Chiedo, riflettendo su dove possa avermi vista e scelta come vittima. Davanti alla chiesa era un buon momento per questo.

Nessuno l'ha visto dopo il matrimonio?

 

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Leonardo Pieri

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"Lo sai che c'è? C'è che ti va troppo di c*lo, oggi. E pure che io sono troppo buono!", commento, guardando la bottiglia che se ne va a spasso come gli pare. 

"Ci mancava pure la falsa pendenza. E, immagino, un accesso nascosto".

Mi chino, avvicinandomi, e comincia a indagare. 

Se penso che avrei potuto costruirmi un futuro nella ricerca...

 

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Alla villa

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Il 29/3/2024 at 09:30, Ian Morgenvelt ha scritto:

Giovanni Benedetti

Alla villa 

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Prendo un cucchiaio di zucchero e inizio a bere il caffè mentre ascolto il ragazzo, fermandomi quando arriva sul finale. Lancio uno sguardo eloquente ai miei compagni: forse abbiamo trovato l'evocatore. È un convegno universitario, quindi probabilmente in settimana. Magari dal lunedì al mercoledì. Propongo per far continuare la discussione, cambiando rapidamente argomento per cercare altri indizi. E quindi il prete dice di essere l'erede di questo posto? È una storia curiosa: se non avesse rifiutato qualsiasi pretesa avrei certamente pensato che volesse dei soldi. Quanto spesso viene qui?

 

"Lunedì mercoledì è perfetto dotto', quando volete voi! Pure domani!"

"Eh! Ve l'ho detto, quella la villa labbiamo presa all'asta. Due lire! Non vi dico che affare. Lu prete è venuto dopo nu poco, ha detto che non gli importava del casale, ha detto che gli stava bene che lo avevamo comprato noi... Com'ha dett... 'Riconosco la legittimità...' eccetera eccetera. Ci ha solo chiesto di poter venire qualche volta, che aveva appena scoperto chi era lu pate suo, e voleva sentirsi nu poco a casa. Vedete, quello è orfano.

È venuto qualche volta nei primi due  anni, mi pare. Poi non è venuto più! Evidentemente aveva finito di collegarsi cu lu pat muorto!"

Ride sguaiatamente.

Il 29/3/2024 at 10:29, Athanatos ha scritto:

Chiara Bizzoni

@Villa

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Metto due cucchiaini di zucchero nel caffè, ma lo bevo prima che si scioglie per bene e faccio una smorfia.

Don Nicola. Era il prete che ha sancito il matrimonio? Chiedo, riflettendo su dove possa avermi vista e scelta come vittima. Davanti alla chiesa era un buon momento per questo.

Nessuno l'ha visto dopo il matrimonio?

 

"Brava! Proprio quello là, Eon Nicola! Ha fatto lui lu sposalizio. Poi boh, non lo so che ha fatto dopo."

Il 29/3/2024 at 18:54, Daimadoshi85 ha scritto:

Matteo Bernardi 

Villa

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È il prete di quella accesa discussione fuori dalla chiesa, anche... Ricordando le parole di quel tizio. 

 

"Quale accesa discussione? Non ne saccio niente, non stavo in chiesa ieri matina."

 

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Inviato (modificato)

Alla chiesa

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Il disappunto di Palma nel vedersi togliere da sotto al naso la sua birra viene immediatamente sostituito dalla felicità nel continuare la ricerca della moglie.

Vai verso il piano inclinato, e trovi facilmente l'accesso a un passaggio segreto vicino al mobile che contiene i paramenti sacri.

Apri una falsa parete, e trovi anche facilmente il meccanismo che apre dall'altra parte...

È stato installato un rudimentale sistema di illuminazione elettrica costituito da un filo inserito in una presa e attaccato a due tre lampadine appese al soffitto.

Delle scale portano giù... Nel buio...

 

Modificato da L_Oscuro
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Giovanni Benedetti

Alla villa

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Annuisco alle parole di Matteo, cercando di riportare alla mente le urla di quell'ubriacone: questa mattina non ci avevo dato troppo peso, ma ora potrebbero essere molto più interessanti. Oh, nulla di che: un ubriacone ha disturbato gli invitati al matrimonio e causato un po' di disordine, ma i carabinieri hanno saputo risolvere la situazione senza troppi problemi. Dico all'uomo, aggiungendo La ringrazio per le informazioni. Può lasciarmi un numero di telefono, così che io possa richiamarvi per i dettagli di questa conferenza? Noi ora dovremmo iniziare ad andare: rischiamo di trasferirci qui alla villa, altrimenti. Concludo con un sorriso, cercando di congedarmi in maniera cortese: penso proprio che dovremmo visitare questo Don Nicola. 

 

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Leonardo Pieri

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Inutile avanzare al buio e rischiare di rompersi qualche osso. Saggio il filo e poi lo tiro, per attivare il sistema di luci. 

"Andiamo. Non fiatare (e solo per quel tuo alito terribile", dico al mio puzzolente, improbabile compare.

"Sto davanti io. E non azzardarti mai più a bere, fintanto che ci troviamo da queste parti".

 

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Inviato (modificato)

Il ranger solitario 

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"Nossignore! Non bevo più niente!"

Dice Giuseppe Palma immediatamente.

Scendete lentamente verso il basso, pensi due piani forse tre, e arrivate ad una sala molto grande.

Riesci ad avere un colpo d'occhio dell'area, un autentico tempio di epica romana, probabilmente un antico tempio su cui è stata costruita la chiesa successivamente, prima che la luce vada via!

Ti giri verso l'entrata, unica fonte di luce, per vedere una sagoma che vi fissa.

"E tu chi sei?"

Gli senti dire, prima  che chiuda la porta.

Senti lo scatto di un chiavistello...

La Scooby Gang

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Arrivate alla chiesa, sulle scale c'è una donna anziana che sta spazzando sulle scala dove il giorno prima c'era stato il battibecco tra il prete e l'ubriacone.

La donna chi chiede cosa volete, anche un po' sgarbata, poi vi dice di aspettare che Don Nicola subito arriva.

Effettivamente, pochi minuti dopo, il prete arriva da voi, sembra distratto, come se lo aveste disturbato mentre faceva qualcosa di importante.

"Scusate... Non credo di conoscervi... Ah, Lorenzo. Non ti avevo visto... Tutto bene? Successo qualcosa a tuo fratello?"

Scena senza i protagonisti 

(Da non considerare ai fini del gioco, ma che arricchisce la narrazione)

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L'uomo si sveglia di soprassalto!

Aveva messo quella l'allarme magico più per scaramanzia che altro. Sono passati anni, se ne è anche quasi scordato... 

Quando nel pieno della notte si è sentito un sibilo serpentino nelle orecchie, aveva faticato a capire cosa stesse accadendo.

Poi capise.

Qualcuno era entrato nel tempio familiare dei suoi antenati! Ed era arrivato fino in fondo, superando anche i funghi allucinogeni.

Poteva essere un caso, qualcuno ubriaco della festa, ma era meglio non correre rischi... Sarebbe tornato a ripristinare l'allarme e a sincerarsi che nessuno avesse scoperto il suo segreto.

Poi avrebbe cercato quella vagabonda che aveva visto al matrimonio. Una di fuori, così stavolta non avrebbe destato troppi sospetti.

Oramai non si sarebbe più riaddormentato, quindi esce dal suo appartamento nella chiesa, e si reca nella saletta adibita a studiolo, ricominciando a leggere libri antichi.

Oramai è quasi giorno, la perpetua sarebbe arrivata a breve, e decide di chiudere il tomo che stava leggendo, quando sente distintamente la porta segreta aprirsi.

La porta che conduce all'antico tempio dove tutto era cominciato anni prima.

Col sudore che gli imperla la fronte, va a vedere cosa sta succedendo, pronto ad evocare il genio tutelare della sua famiglia. Il tatuaggio che nasconde sotto l'orologio, un piccolo serpente arrotolato, brilla brevemente. È il focus che usa per concentrarsi sull'essere, e oramai è diventato bravo a richiamarlo. Bravo e rapido.

Entra nella stanza, e vede con orrore la porta aperta. Si affaccia silenzioso, e subito riconosce Guerra, quel maledetto! Ma chi è con lui... Un altro uomo... Un pericolo!

Strappa via la spina, l'avrebbe riparata poi, e sussurra appena

"E tu chi sei?"

Quando l'altro uomo si gira a guardarlo, poi chiude la porta segreta.

Aziona il chiavistello nascosto nell'armadio dei paramenti sacri, e fa tre passi indietro.

Che cosa può fare? Evocare il genio e mandarlo di sotto a risolvere la cosa?

Ma poi? Non avrebbe potuto interrogarli, non avrebbe saputo come mai erano lì e se qualcun altro sapeva di lui.

È intento a pensare quando sente arrivare la perpetua.

"Don Nicola, c'è qualcuno per voi..."

Ancora? Cos'altro? Era impegnato, non poteva...

Ma la perpetua se ne va, senza aspettare risposta, stupida vacca!

Le va dietro, dando un'ultima occhiata alla porta nascosta ben chiusa, per ritrovarsi uno strano gruppo sulle scale ad attenderlo.

E c'è lei! La ragazza! Il sacrificio! Cosa ci fa qua?

Distoglie lo sguardo rapidamente, sperando che nessuno lo abbia notato e cercando un altro interlocutore.

"Scusate... Non credo di conoscervi..."

Vede il fratello dello sposo di ieri... come si chiamava? Lorenzo!

"Ah, Lorenzo. Non ti avevo visto... Tutto bene? Successo qualcosa a tuo fratello?"

Perché il fratello dello sposo è qui con degli estranei, insieme al sacrificio, mentre Guerra e uno sconosciuto sono nel suo tempio, dopo che qualcuno ha fatto scattare l'allarme al tempio di famiglia?

Troppo per essere una coincidenza...

 

Modificato da L_Oscuro
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Giovanni Benedetti 

Senza Leonardo

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Il prete sembrava occupato, ma non voglio fare correre troppo l'immaginazione: non posso andare in giro ad accusare persone di condurre riti pagani ed evocare strane creature. Buongiorno, padre. Mi permetta di presentarmi: sono Giovanni Benedetti, professore di metallurgia presso La Sapienza. Dico con un sorriso al prete, aggiungendo Sono stato invitato al matrimonio del fratello di Lorenzo per puro caso e ho avuto modo di ammirare quella stupenda villa in cui hanno tenuto la festa. Mi han detto che lei è il proprietario, in un certo senso: sarebbe disponibile a parlarne, magari davanti ad un tè o un caffè? Non capita spesso di avere l'occasione di avere una fonte diretta per un patrimonio storico! Concludo, studiando la reazione del prete e cercando eventuali indizi sulle sue attività. 

Master

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Fammi sapere se devo attivare qualche Mossa

 

 

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Leonardo Pieri

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"C@zzo!", impreco, cercando istintivamente l'arma sotto la giacca. 

Ma il tizio se ne è già andato.

Che fosse il prete? Probabile. 

"Stai calmo, ci penso io", dico poi a Palma, "E non muoverti. Dimmi solo se, per puro caso, hai una torcia elettrica. O uno zippo. O dei fiammiferi".

Intanto, esploro le mie stesse tasche, in cerca di qualcosa che possa fare luce. 

 

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