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Consigli dai vecchi


giuseppesole

Messaggio consigliato

Vi racconto una storia.

Ho un figlio di quasi sei anni e così sono andato in cantina a cercare i libri della mia infanzia (ora ho 48 anni) da passargli. Immancabilmente è riapparso anche Lo Hobbit.

Lo leggiamo insieme tutte le sere e devo dire che si è appassionato incredibilmente: quando gli dico che è tardi piange perchè è come se interrompessi la telenovela.

Così sono andato avanti a cercare, e la cantina ha vomitato una collezione di Librogames, che saranno adatti per fargli assaggiare (penso in particolar modo alla serie Lupo Solitario) il sapore dei giochi di ruolo con il minimo sforzo, lui lo desiderasse, durante l'età delle elementari.

Poi sono emersi i miei manuali di D&D ed AD&D. Incredibile quanto sia più forte il carisma ed il fascino di questi rispetto a ciò con cui il mercato li ha sostituiti: videogiochi e giochi di carte... ma i tempi condensati che la nostra società impone hanno investito anche il tempo del divertimento, che evidentemente vuole risultati in tempi brevi riducendo il sogno. Ovviamente questi saranno adatti dalle medie in su, ma a questo punto (in un'ottica adulta) io vedo il gioco di ruolo come qualcosa che abbia ricchezza di contenuti, coerenza e solidità simulativa, rigore e completezza. Insomma, un gioco di ruolo da adulto deve essere "spesso" e robusto. Sia nella parte simulativa che in quella ruolistica. Contestualizzato in una ambientazione dettagliata. Il master deve improvvisare il meno possibile. In questi termini, per me AD&D 2nd ed rappresentava un enorme passo avanti rispetto al D&D classico basato sui 5 set.

Ricordandomi delle recensioni lette in passato, mi viene in mente che anche Rolemaster gode di queste caratteristiche, così ho ordinato un paio di manuali per farmi un'idea; ho considerato la ristampa italiana del 2007-2009 ad opera della Red Glove, per poi scoprirla esaurita.

Ho visto le illustrazioni della nuova 5th ed di D&D, e mi sono sembrate orribili paragonate al gusto dei tempi di Gygax.

Per quel che concerne AD&D, io avevo sia l'edizione italiana (Ripa) che quella originale in lingua inglese, ma ricordo bene che quella italiana era piena di refusi e confusiva, addirittura maleinterpretava il regolamento su questioni particolarmente tecniche; se faccio riferimento alla versione 2nd ed italiana della 25 edition del 1997 è invece ben tradotta? Per questi motivi considererei il regolamento inglese, diciamo la riedizione ad opera della Wizard of the Coast "Advanced Dungeons & Dragons 2nd Edition—Revised" (i manuali con copertina verde, per intenderci) che fu il canto del cigno, o al limite la riedizione italiana del 1997 ad opera della 25 edition (copertine nere). A proposito… ne hanno fatta anche un’edizione con copertina rigida? Non saprei comunque quale delle due edizioni (ITA o ENG) preferire... magari consigliatemi voi.

Parlando di versioni inglesi… i tre manuali di base della 2.5 edition (copertina verde) rappresentano una evoluzione dei precedenti manuali 2.0 della TSR anche per quel de concerne il testo, oppure soltanto per la veste grafica e le illustrazioni? Se sì, mi sai dire in che termini?

Detto questo, vi chiedo... chiarite le edizioni che mi interessano (per entrambi i giochi di ruolo), che sappiate i progetti editoriali sono morti definitivamente, oppure chi detiene i diritti ha intenzione di ristampare (o vendere a terzi i diritti)? Possibile gli appassionati in caso negativo si rassegnino? Eppure sono tanti nel mondo...

Mentre ero preso dal lutto e dal desiderio di dare a mio figlio la possibilità di giocare a quanto in passato ho amato, e ragionavo sull'opportunità di giocare AD&D E2 o Rolemaster, un lampo di genio mi ha illuminato: per decidere a cosa giocare più che contare la disponibilità dei manuali, conterebbe la disponibilità di una compagnia. E quindi in ultimo chiedo... è più facile trovare giocatori (su Milano) per AD&D E2 oppure Rolemaster, oppure queto nuovo Pathfinder (che comunque ho trovato ancor più orribile – nel sapore – di D&D 5th ED)?

Dove va la vostra preferenza tra i seguenti, e perché?

 

-Rolemaster (Red Glove) + Girsa (terza edizione)

-AD&D 2.5 (la cosiddetta “revised”)

-D&D 3.5

-Pathfinder 2nd ed (Giochi Uniti)

 

Un grazie di cuore per la condivisione della vostra esperienza!

 

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Ciao!

4 ore fa, giuseppesole ha scritto:

la cantina ha vomitato una collezione di Librogames, che saranno adatti per fargli assaggiare (penso in particolar modo alla serie Lupo Solitario) il sapore dei giochi di ruolo con il minimo sforzo, lui lo desiderasse, durante l'età delle elementari

Ti capisco benissimo. Quando è nato mio figlio ho subito ricomprato la ristampa di Lupo solitario e Guerrieri della strada.

Per quanto riguarda i giochi di ruolo:

Non conosco le edizioni italiane di AD&D, quindi non posso pronunciarmi sulla traduzione. Considera che AD&D 1 e 2 sono ufficialmente morti. Puoi ancora acquistare alcuni dei vecchi prodotti (per lo più in digitale, anche se qualcosa si trova in cartaceo) su Dungeon Masters Guild (ad esempio il Players Handbook Revised da te citato, cartaceo), ma la Wizards non produce più nulla di nuovo.

Esiste però il mondo dei retrocloni, una serie di regolamenti che ricalcano più o meno fedelmente le vecchie edizioni. Di solito sono disponibili gratuitamente in pdf e a pagamento nella versione cartacea. OSRIC è il più famoso retroclone per AD&D 1e (qui le regole online, se vuoi farti un'idea); per AD&D 2e c'è invece For Gold & Glory. Al di là delle regole l'esistenza di questi giochi ha permesso a terze parti di produrre nuovo materiale compatibile al 100% con le vecchie regole, quindi hai un mondo intero da scoprire. 

Su Rolemaster non posso dire nulla, quindi mi taccio. 

Su D&D 3 e Pathfinder 1e invece ho una certa esperienza, avendo iniziato a giocare nel 2000 alla terza edizione e avendo poi portato avanti una campagna settennale di Pathfinder. In pratica rappresentano una "razionalizzazione" di AD&D, dove il d20 si usa per tutto. Visto quello che dici riguardo alla robustezza del sistema potrebbero fare al caso tuo. Tutto ha una regola e il mondo di gioco ha una "fisica" che, se seguita alla lettera, lascia veramente poco spazio all'improvvisazione. Ad esempio il risultato da ottenere col dado per camminare lungo un cornicione è determinato da fattori come la larghezza del cornicione, la presenza o meno di sassolini o altro, il grado di umidità, la pendenza, la stabilità della struttura e la velocità del PG. Allo stesso modo i danni inflitti da una creatura, PG o mostro, sono determinati dall'arma, dal valore di forza, dalla stazza, ecc. Rispetto ad AD&D, tuttavia, i PG hanno molte più opzioni perché sono stati introdotti talenti e classi di prestigio, tanto che il power play (o ottimizzazione, poco cambia) è praticamente assicurato, con "combo" assurde che stimolano i giocatori a sbloccare il nuovo talento e così via. Puoi farti un'idea consultando il SRD di Pathfinder

Pathfinder 2 non lo conosco ma puoi farti un'idea qui.

D&D 5e ha ridotto le opzioni per i giocatori ma il livello di potenza e personalizzazione del PG è più alto rispetto ad AD&D. Dal punto di vista delle regole è meno "spessa" rispetto alla 3.x, mantenendo una struttura più semplificata per cui ci sono i livelli di difficoltà (facile, medio, difficile ecc) che si applicano bene o male a ogni prova. Puoi scaricare le regole direttamente da Dragon's Lair.

Sulla possibilità di trovare giocatori non saprei. Sicuramente D&D5 e Pathfinder sono nettamente più giocati ma a Milano dovresti trovare giocatori anche per le vecchie edizioni. Io ad esempio sono di Milano e da qualche anno gioco a D&D 1e (la cosiddetta scatola bianca, cioè l'edizione originale). Non partire subito con l'idea che se vuoi giocare è necessario aggiornarsi. Proponiti per AD&D 2e e vedi come va.

In conclusione gioca all'edizione che vuoi. Ti piaceva AD&D 2e? Vai! Recupera i manuali o datti ai retrocloni e gioca. Non è nevessario né "giusto" passare per forza alle nuove edizioni. Nel frattempo puoi pur sempre dare una lettura alle SRD di D&D 3 e 5e per vedere se ti ispirano e nel caso provare.

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11 ore fa, giuseppesole ha scritto:

Grazie ad entrambi. Soprattutto utilissima la tua carrellata, Percio. Utilissima la risorsa Dungeon Masters Guild, Idea ottima anche se darei una chance alle edizioni italiane.

Una domanda lampo... dovessi decidere di aprirmi alle edizioni moderne, tu preferisci D&D 3.5 o Pathfinder?

 

Ciao, siamo nella stessa situazione - più o meno stessa età del bimbo e grande affetto per AD&D 2a edizione.

Tra le edizioni moderne ti consiglio comunque la 5e.

È quella che più si avvicina al feeling del vecchio D&D, ci sono orde di giocatori giovani in giro, videogiochi appassionanti (Baldur’s Gate 3) che usano il set di regole… quindi se vuoi trovare un regolamento per il figlio, meglio usare quello più comune.

A meno che tu non voglia crescere un giovane Master…

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12 ore fa, giuseppesole ha scritto:

dovessi decidere di aprirmi alle edizioni moderne, tu preferisci D&D 3.5 o Pathfinder?

D&D 3.5 non lo conosco. Ho giocato solo a D&D 3, quindi non posso dirti le differenze. Tieni però presente che D&D 3 e Pathfinder sono sostanzialmente lo stesso gioco in quanto Pathfinder è di fatto un retroclone di D&D 3.5, che è un'evoluzione di D&D 3. Il motore fisico è lo stesso, e se sai giocare alla terza edizione sai bene o male giocare anche a Pathfinder, e viceversa. Avendo saltato la 3.5 alcune delle novità di Pathfinder potrebbero già trovarsi nella 3.5 ma non avendoci mai giocato non saprei dirti quali aspetti del gioco siano stati ripresi dalla 3.5 e quali siano delle innovazioni. Qui trovi una lista dettagliata delle differenze. 

Da un certo punto di vista preferisco Pathfinder perché ha semplificato alcune cose, sistemando le abilità (accorpandone alcune e soprattutto sistemando la storia dei gradi pieni e mezzi della 3.0 che personalmente ritengo un vero casino) e introducendo una meccanica universale per le manovre di combattimento come disarmare o lottare che ha semplificato di molto questo aspetto del combattimento. Pathfinder ha anche introdotto alcuni talenti che hanno reso le armi a distanza più appetibili, e ha rimosso la spesa di punti esperienza per alcuni incantesimi, ancora una volta semplificando il gioco. 

Da un altro punto di vista preferisco D&D 3 perché Pathfinder ha aumentato il livello di potere dei PG. 

Ti metto i link delle SRD dei tre giochi, così puoi spulciare e vedere tu stesso le differenze di sistema e potere: 3.03.5 e Pathfinder

Se dovessi tornare a giocare a queste edizioni probabilmente terrei le novità di sistema di Pathfinder mantenendo classi e poteri di D&D 3. E userei solo il manuale base (blasfemia per alcuni ma a me è sempre bastato e avanzato) 

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On 9/9/2023 at 5:26 PM, giuseppesole said:

-Rolemaster (Red Glove) + Girsa (terza edizione)

-AD&D 2.5 (la cosiddetta “revised”)

-D&D 3.5

-Pathfinder 2nd ed (Giochi Uniti)

 

La mia personale preferenza tra quelli elencati va a D&D 3.5 ma è questione essenzialmente di gusti. Pathfinder 2 però ha l'indubbio vantaggio di avere un'ottima disponibilità di materiale gratuito online, molto ben organizzato.

Detto questo, visto il tuo discorso nel complesso credo di essermi fatto un'idea dei tuoi gusti, e ti consiglierei di dare un'occhiata alla Scatola Bianca (tradotta ottimamente dall'Italian Translation Alliance: la trovi subito con una ricerca su Google).

  • Miaoo 1
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9 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

visto il tuo discorso nel complesso credo di essermi fatto un'idea dei tuoi gusti, e ti consiglierei di dare un'occhiata alla Scatola Bianca (tradotta ottimamente dall'Italian Translation Alliance: la trovi subito con una ricerca su Google

@giuseppesole visti i tuoi gusti ti sconsiglio vivamente la Scatola Bianca. Si tratta di un retroclone dell'edizione originale del gioco, molto più simile a D&D BECMI (le cinque scatole) che ad AD&D. Vista la tua preferenza per il secondo a discapito del primo secondo me non ti troveresti bene. Si tratta di un sistema molto snello, dove il master deve improvvisare molto al tavolo. Forse ho frainteso il tuo punto di vista ma non mi sembravi interessato a questo tipo di regolamento. In caso contrario va benissimo.

11 ore fa, giuseppesole ha scritto:

Ultima domanda... se uno ha i volumi principali delle regole revised di AD&D 2nd ed in italiano (copertina nera), anno una qualche utilità i volumetti aggiuntivi di regole supplementari per il giocatore (nano, elfo, mago, guerriero)?

Dipende dai tuoi gusti. Io ho sempre preferito tenermi ai manuali base escludendo tutto il materiale aggiuntivo. Puoi sempre considerare l'idea di aggiungerli in un secondo momento. 

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Il 10/9/2023 at 00:02, giuseppesole ha scritto:

Una domanda lampo... dovessi decidere di aprirmi alle edizioni moderne, tu preferisci D&D 3.5 o Pathfinder?

Se devi giocare a qualcosa in sapore di 3 edizione Pathfinder 1 è il meglio delle tre opzioni (D&D 3, D&D 3.5, Pathfinder). OGL, più opzioni, scalano meglio i non caster, non c'è paragone.

Il 11/9/2023 at 22:59, giuseppesole ha scritto:

Ultima domanda... se uno ha i volumi principali delle regole revised di AD&D 2nd ed in italiano (copertina nera), anno una qualche utilità i volumetti aggiuntivi di regole supplementari per il giocatore (nano, elfo, mago, guerriero)?

Io ho iniziato con AD&D e ho tuttora tutti i manuali che avevo comprato salvo il complete elf (che tanto per cambiare era il mio preferito). Le regole supplementari (abilità e poteri, tomo della magia, ecc) sono molto utili, mentre i libri delle classi/razze li ho sempre trovati molto utili (quelli delle razze) a livello di lore ma poco o niente a livello meccanico (quelli delle classi rientrano in quest'ultima).

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Il 12/9/2023 at 10:08, Percio ha scritto:

@giuseppesole visti i tuoi gusti ti sconsiglio vivamente la Scatola Bianca. Si tratta di un retroclone dell'edizione originale del gioco, molto più simile a D&D BECMI (le cinque scatole) che ad AD&D. Vista la tua preferenza per il secondo a discapito del primo secondo me non ti troveresti bene. Si tratta di un sistema molto snello, dove il master deve improvvisare molto al tavolo. Forse ho frainteso il tuo punto di vista ma non mi sembravi interessato a questo tipo di regolamento. In caso contrario va benissimo.

Dipende dai tuoi gusti. Io ho sempre preferito tenermi ai manuali base escludendo tutto il materiale aggiuntivo. Puoi sempre considerare l'idea di aggiungerli in un secondo momento. 

Non hai assolutamente frainteso, e ti ringrazio.

Esiste un 3d qua dentro con la lista di quanto pubblicato per la 3.5 con particolare riferimento all'edizione italiana 25 edition e ai forgotten realms (moduli di avventura compresi)?

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Il 9/9/2023 at 17:26, giuseppesole ha scritto:

Mentre ero preso dal lutto e dal desiderio di dare a mio figlio la possibilità di giocare a quanto in passato ho amato, e ragionavo sull'opportunità di giocare AD&D E2 o Rolemaster, un lampo di genio mi ha illuminato: per decidere a cosa giocare più che contare la disponibilità dei manuali, conterebbe la disponibilità di una compagnia. E quindi in ultimo chiedo... è più facile trovare giocatori (su Milano) per AD&D E2 oppure Rolemaster, oppure queto nuovo Pathfinder (che comunque ho trovato ancor più orribile – nel sapore – di D&D 5th ED)?

Dove va la vostra preferenza tra i seguenti, e perché?

 

-Rolemaster (Red Glove) + Girsa (terza edizione)

-AD&D 2.5 (la cosiddetta “revised”)

-D&D 3.5

-Pathfinder 2nd ed (Giochi Uniti)

 

Un grazie di cuore per la condivisione della vostra esperienza!

 

Segnalo che di Rolemaster è da poco uscita una nuova edizione (che non ho ancora avuto modo di acquistare, quindi non metto bocca). Però credo sia piuttosto difficile trovare giocatori per questo gioco (per quanto sia spettacolare).

Probabilmente tra quelli elencati i più diffusi sono 3.5 e pf2.

Comunque segnalo l'esistenza di espansioni per D&D5e per giocare nella terra di mezzo. Te lo dico visto che hai parlato di Lo Hobbit. 

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