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TdG - La maledizione di Sar Ubhar


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Decidete di accogliere l'offerta di Aziyatt. 
La sua dimora ha come assorbito la cupa tristezza della ragazza, ma è altrimenti un palazzo di una certa eleganza. In un altro tempo potrebbe pure essere definito di lusso, e accogliente. 

Avete due stanze da dividervi, e un magro pasto serale con ciò che la giovane è riuscita a mettere in piedi. 
La notte trascorre senza intoppi, e non c'è alcuna traccia di Lanterna

34 donoe, 2498 dell'Endag

Il mattino dopo Aziyatt vi raduna offrendovi acqua per le abluzioni (la casa ha un pozzo interno e l'acqua è fresca e pulita) e istruendovi poi su dove trovare la brava persona di cui parlava. Con sorpresa scoprite in fretta che è il giovane incontrato alla locanda ieri: vi si presenta come Istaval, privo di cognome. 
"Così volete andare ad ovest? Non fremo all'idea, ma se lo chiede Aziyatt... il viaggio non sarà molto lungo, ma non so se incontreremo pericoli lungo la via. Potremmo passare da Alwhad, anche se ho sentito le tre wasi della locanda dire che il loro capovillaggio è diventato paranoico con gli stranieri"

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  • Supermoderatore

Darhum

Approfitto di questa nottata per riposare degnamente e a fondo dopo il lungo viaggio. La mattina dopo sono ben contento di avere dell'acqua fresca per le abluzioni e i riti mattutini. Chiedo ad Aziyatt se vuole accompagnarmi nelle preghiere del mattino e la ringrazio ancora una volta per l'ospitalità.

Ti ringrazio per la tua disponibilità Istaval. Anche tu sei di questo villaggio? Conosci Aziyatt da molto?

Cosa intendi con "non molto lungo"? Quanti giorni? Parlaci un po' di Alwahd.

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Shihab e-Ravaan

Ringrazio Aziyatt per l'ospitalità e completo le abluzioni prima di svolgere i miei rituali quotidiani, ben contento di poter finalmente godere di un bagno degno di questo nome. 
Vado quindi alla locanda assieme ai miei compagni, rimanendo sorpreso dalla coincidenza quando il ragazzo nominato da Aziyatt si rivela essere proprio quello che ci ha mandati da lei. Ringrazio anch'io il ragazzo con un cenno del capo dopo aver sentito le parole di Darhum, aggiungendo Il posto dove vuoi guidarci... Era già noto per qualcosa di particolare? Oltre agli incendi degli ultimi tempi, ovviamente. 

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Jalrai e-Ziin

La notte a casa di Aziyatt è un toccasana e sono molto felice di aver deciso di dormire lì piuttosto che in locanda. La mattina mi preparo, ringrazio la donna e sono pronto a raggiungere la guida.

Coincidenza...curiosa. Penso incontrando nuovamente Istaval. Saluto il giovane e aspetto in silenzio le sue risposte alle giuste domande dei miei compagni.

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"So che ci sono delle tombe, o qualcosa del genere" risponde un po' evasivo. Sospira e aggiunge "Dopo gli incendi è diventato un posto molto frequentato dagli avvoltoi, intendo quelli wasi. E prima era... come dire... se ne parlava ai bambini per spaventarli" c'è un po' di imbarazzo nella sua voce. Si riprende e cambia discorso "Alwhad è un altro villaggio, siamo sempre stati in amicizia. Sapete no, ci si sposa e si fanno commerci, insomma abbiamo tutti dei parenti laggiù, e viceversa. Un bel posto, vicino al lago"

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Shihab e-Ravaan

Quando il ragazzo parla dei wasi non posso fare a meno di pensare all'incontro dopo il funerale. Per caso, questi avvoltoi sono gli stessi che tormentavano Aziyatt? E si fanno vedere in città, di tanto in tanto? Chiedo pensieroso al ragazzo, rispondendo quindi a Darhum Meglio non lasciare affari in sospeso. Se Istaval può attendere qualche minuto, io proverei a risolvere la questione del tempio. 

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Jalrai e-Ziin

Concordo: risolviamo prima la questione al tempo. Annuisco rivolgendomi poi a Istaval. Ti chiederemmo di attendere ancora un attimo prima di partire. Se potesi concederci un momento... Concludo in tono cordiale.

Mi volto poi di nuovo verso i compagni. Torniamo a parlare con il sacerdote e concludiamo. Ahimè temo nell'unico modo possibile. Termino lasciando intendere le mie intenzioni circa la sorte del ragazzo.

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"Non so... Aziyatt non me ne ha parlato" è imbarazzato "so che ha sofferto molto per la morte del padre, e mi vergogno di non averla aiutata. Qui la vita è strana, da un po'. Di cosa avevo paura?" però non ha molto da aggiungere sugli wasi, tranne che "sono persone superstiziose, e pericolose. Meglio non averci molto a che fare... anche con quelli civilizzati".

Comunque ritenete che sia meglio andare a risolvere la faccenda del tempio e del figlio del sacerdote. Senza essere espliciti con Istaval gli chiedete di attendere un poco e tornate al tempio. 
La porta ora è aperta, ma accostata, e all'interno trovate la botola aperta, e del sacerdote nessuna traccia. Poi lo sentite chiaramente: un lamento tenute da sotto il tempio. 

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Shihab e-Ravaan

E' inutile rimuginare sul passato: ormai la situazione si è risolta per il meglio. Dico al ragazzo, ringraziandolo quindi per le sue informazioni. 

Quando non vedo il sacerdote inizio ad allarmarmi e le parole di Ivellos non aiutano. Mi avvicino cauto alla botola, richiamando il potere dell'Onorevole Padre per creare un'egida protettiva attorno al mio corpo.

Master

Spoiler

Attivo Armor of Shadow. 

 

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Jalrai e-Ziin

Non rispondo nulla alla frase di Ivellios. So che ha ragione e non serve aggiungere altro. Dannazione! Impreco mentalmente avvicinandomi anche io per capire meglio la situazione.

@DM

Spoiler

Investigation +6 / Perception +6 per cercare di notare eventuali indizi su cosa sia accaduto.

 

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Il cerchio attorno alla botola è ancora intatto e il primo che si avvicina scorge già la scena di sotto.
Alla base di una corta scala a pioli c'è il sacerdote, che stringe in grembo il corpo del figlio. Quest'ultimo ha la schiena piegata in modo innaturale, le braccia rigide contro il busto, il volto striato di scuro e sporcizia. È il sacerdote a gemere sconsolato.

 

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Ivellos, elfo ranger

Osservo la scena da sopra.

"Oh!"

Esclamo sorpreso. Questa non me l'aspettavo. Un insperato colpo di fortuna. La situazione sembra essersi risolta da sola senza vittime.

Cioè, una vittima c'è... ma il figlio del sacerdote oramai lo aveva già dato per spacciato.

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  • Supermoderatore

Darhum

Quando troviamo la botola aperta e sentiamo il lamento già temo il peggio per il sacerdote, ma sorprendentemente quanto ci affacciamo sembra che sia il figlio ad aver incontrato la morte. Mi domando esattamente cosa l'abbia condotto alla morte, prima di capire che ora non è il momento per quello: c'è un padre da consolare. Scendo la scaletta per andare a raggiungere il sacerdote e consolarlo con qualche parola di rito che so bene suonerà vuota ai suoi orecchi.

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Jalrai e-Ziin

Rimango in silenzio al vedere la scena. La soluzione era quella certo, ma questo non cambia il fatto che tutto questo faccia...schifo. Dobbiamo fermare questa piaga.

La curiosità prende però il sopravvento e, vedendo Darhum scendere, lo seguo per cercare di capire meglio cosa sia successo. Avrà posto fine lui alle sue sofferenze, o è successo altro?

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