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Capitolo 5 - Maggots in the Meat


AndreaP

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Nuadap Dop

In altre circostanze, avrebbe preso una navetta e fatto una ricognizione sopra coloro che lanciavano bombe, per darci un taglio netto. Alle teste e di conseguenza alle bombe. L'attuale missione, tuttavia, non sembrava consentirlo.

Si chiese se fossero mortai o bombardieri. Di conseguenza, lo chiese agli spiriti.

Spoiler

Check per rendersi conto del tipo di attacco cui è sottoposta la città.

Per quanto riguarda le regole di recupero, durante il riposo si prende qualcosa?
Si possono fare check di Medicae (sono Skilled) o altro?

 

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Victor

"Stamattina non ho ancora detto che questo mondo mi fa schifo. Correggo subito", Victor bofonchiò, misurando implicitamente il rischio che correvano a restarsene in una città costantemente bombardata.

"Vogliamo indagare su questi Piumati? Sembrano una cosa a metà tra dei reparti disciplinari ed una polizia politica...".

Victor aveva visto anche alcuni Arbites comportarsi così: non era il loro compito, ma taluni si prestavano al ruolo, vuoi per arrotondare la paga con servizi aggiuntivi, vuoi per mera obbedienza, vuoi per puro sadismo ed amor di violenza. 

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Gorald Geren d’Carshai

<<Non posso fare a meno di concordare...questo pianeta mi risulta sempre più insopportabile.>> dico con un sospiro lungo e con espressione ancora più arcigna del solito. <<Oltre che ai piumati, proverei ad andare dagli adorabili preti da cui io e Victor siamo stati ieri. Potrebbero avere più informazioni sulla società di cui abbiamo appreso il nome.>>

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3 603 864.m41  3.10

Nuadap osservò il cielo e non vide alcun mezzo volante, come in giro non aveva visto alcuna postazione contraerea, facendogli propendere per gli attacchi da terra tramite obici o mortai.

Gli amici intanto ragionarono sui prossimi passi: mentre avevano ben chiaro che per incontrare i preti avrebbero dovuto raggiungere il centro cittadino, per l'approccio ai Piumati non sapevano dove fosse la loro sede.

Modificato da AndreaP
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Gorald Geren d’Carshai

<<Speriamo che siano meno spiacevoli oggi, perché visto il mio generale umore potrei tendere a...”legarmela al dito”, come dicono alcuni in gergo. Questo pianeta mi ha ampiamente scocciato.>> dico con un che di evidente fastidio. Dopo una leggera colazione, non c’è altro da fare che andare dai preti.

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Omar

Dovette affidarsi e fidarsi del sesto senso dei suoi compari. Da parte sua, non aveva la minima idea del perchè dei preti, qualunque essi fossero, dovessero saperne di robaccia xeno, aziende fantasma e lontani pianeti. A meno che fossero essi stessi coinvolti, chiaramente...
Se pensate ne valga la pena facciamo questo giro. Meglio che restar qui a farci piovere cose in testa.

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3 603 864.m41  3.10

Gli accoliti a passo svelto si mossero verso la Collina, il quartiere dove si trovavano edifici governativi e classe dominante. 

Le case dei Tuguri dove si trovavano gradualmente miglioravano, con costruzione senza pietra a vista ma affrescata e con strade in parte pavimentate.

Anche le bombe da li parevano essere lontane.

La base della collina era interamente circondata da una seconda cinta di mura difensive: solo una delle porte era aperta, a differenza della volta prima, e soldati con elmi dalle piume porpora presidiava gli ingressi controllando chi entrava

Quando gli amici si furono avvicinati le guardie alzando le mani li incitarono a fermarsi "Dichiarate chi siete e cosa vi porta a voler entrare" disse formalmente una delle due "la città è sotto bombardamento e non si può entrare senza valido permesso"
 

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Victor

"Ah, ecco i Piumati...", sussurró Victor, avvicinandosi al cancello. 

"La città pare spesso sotto bombardamento, signori, ma noi siamo mercanti extra-mondo, di breve sosta sul vostro pianeta, ed avremmo bisogno di poter svolgere i nostri affari, nonostante la situazione permanente di guerra. 

E gli affari migliori si svolgono con le persone oltre queste mura, da quanto abbiamo finora capito".

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Nuadap Dop

La consultazione dei registri delle attività mercantili avrebbe potuto chiarire se la ditta coinvolta nella gestione del magazzino occupato dagli Xeno aveva altre sedi in città, così da poter estirpare ogni traccia della loro infezione. Il tessuto stesso della città era certamente corrotto e problematico, i bombardamenti non erano che uno dei sintomi, ma eradicare uno dei semi peggiori era loro dovere.

Purtroppo accedere a quei registri pareva più difficile di quanto pensavano, la città interna era praticamente in isolamento. 

Al tecnoprete parve volontà degli Spiriti.
Forse stavano loro chiedendo di occuparsi del bombardamento, prima. I ribelli potevano essere un problema, oppure essere coloro che tentavano in maniera inefficace di risolverlo. Dunque non restava che identificare i lanciatore e risolvere tutto... in un modo o nell'altro.

Attese di vedere se Victor avrebbe ottenuto accesso oppure no, prima di proporre all'intera squadra il nuovo obiettivo di indagine.

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Omar

Mentre Victor si occupava di rifilare la copertura al Piumato con cui aveva attaccato bottone, Omar si avvicinò ad uno degli altri soldati.
Senti amico, non è che sai dove recuperare del tabacco qui in città? Tutte ste bombe che filano sulla testa mi snervano, guarda... Gli mostrò le mani colte da un finto tremore.
Non so davvero come facciate voialtri, ne dovete avere di sangue freddo nelle vene. Spero che ne valga almeno la pena. Quant'è che vi pagano? Avevo un cugino nella guardia reale, altro pianeta. Viaggiava di scorta, e mi diceva sempre "Omar, non hai idea quante cose cerchino di ucciderti là fuori! Pirati, contrabbandieri, cacarella da mal di spazio, persino fissare troppo a lungo la luce delle stelle rischia di..." e mosse il dito in cerchio vicino alla tempia.
Io proprio non son tagliato per queste cose, portare in giro granaglie mi sembra già fin troppo rischioso. Ma poi che farci? In famiglia siamo dodici, la devi sfangare in qualche modo. Comunque appena metto da parte un centinaio di troni basta eh, mi sistemo, e mi sposo Sarah... Ah dovreste vederla, Sarah... due zinne tante... E mimò il gesto di abbondanza.
 

DM

Spoiler

Niente, uso Blather 40 per distrarre le guardie nella speranza di rendere più facile il lavoro a Victor.

 

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3 603 864.m41  3.10

Mentre uno dei due soldati ascoltava rapito Omar, l'altro guardò Victor e gli rispose scuotendo il capo "Hai un permesso o un documento a prova di quello che dici. Ci sono fin troppe spie o infiltrati che vorrebbero entrare nella cittadella. O anche mendicanti in cerca di qualche ora buona"

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3 603 864.m41  3.20

Il soldato guardò il foglio quindi annuì dicendo "Passate" a tutti gli accoliti

Al di là della porta il quartiere cambiava radicalmente. Le case in muratura di oltre quattro piani erano ben tenute e le strade interamente lastricate. In cima alla collina si vedeva la residenza del signore di quelle terre.

Gli accoliti percorsero le vie della collina passando fra negozi ricchi, artigiani e sedi mercantili fino a raggiungere la base del castello dove le guglie di una piccola chiesa dedicata a St. Eloisus spiccavano fra gli edifici.

L'interno era spoglio e una statua del santo, un guerriero locale probabilmente, spiccava sul fondo. 

Due giovani preti stavano parlando con un uomo dalle vesti ricche, accompagnato da due che dovevano essere guardie del corpo.
 

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Victor

"Scommetto che quello lo trattano meglio di quanto hanno trattato noi. Avviciniamoci. Magari parlano di cose interessanti...", propose Victor, che già di suo tendeva a vedere misteri ovunque. 

Figuriamoci su quel mondo che trovava detestabile: ogni scusa era buona per odiarlo sempre un po' di più. 

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Omar

Non è strano che le bombe si fermino proprio oltre quell'ingresso?
C'era qualcosa di strano in quella guerra civile che colpiva soltanto dove non dava fastidio agli aristocratici cittadini.
Omar proseguì in coda al gruppo, continuando a guardarsi attorno, ma non prima di rifilare un'ultima domanda alle guardie che li avevano controllati.
Dove possiamo consultare un registro delle imprese attive in città? Ci risparmierebbe un sacco di lavoro sapere da chi andare dritti per i nostri affari.

Modificato da Dmitrij
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3 603 864.m41  3.20

Alla porta di ingresso della cittadella Omar aveva avuto una chiara risposta "La Chiesa. Lì vengono detenuti i registri e vengono stilati i contratti. Tutte le informazioni le troverete lì" gli avevano detto

E ora che si trovavano nel tempio dell'Imperatore avevano testimonianza che fosse vero. Avvicinandosi ai preti sentivano chiaramente questi stavano parlando di affari con il mercante.

"Non si preoccupi" stava dicendo uno dei due giovani accoliti dell'Eclesia "il suo contatto sarà registrato nei tempi. Parleremo con il sacerdote come d'accordo"

Appena tuttavia si avvidero dell'avvicinarsi del gruppo si zittirono e le guardie si frapposero "Avete bisogno" chiese uno dei due giovani preti

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Omar

Che la Luce dell'Imperatore risplenda su di te, fratello.
Io e i miei soci d'affari siamo giunti da poco in città, e credimi, non è stato semplice.
Il nostro contatto, un agente della EH Services, avrebbe dovuto accoglierci allo spazioporto, ma non si è presentato. Ci è stato detto che la Chiesa qui conserva i registri delle imprese che operano qui e dei contratti stipulati. Vorremmo un aiuto per rintracciare la EH Services, che dovrebbe avere una sede qui in città. O almeno trovare il loro referente.

L'accolito avrebbe spiegato che il loro giro d'affari era prevalentemente nell'agrario, e solo se quel primo velo fosse caduto avrebbe innalzato il secondo, suggerendo che in mezzo ai semi di grano ci fossero rifornimenti di rinforzo per la città.

DM

Spoiler

Charm e/o Deceive 40

 

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3 603 864.m41  3.20

"Benvenuti figlioli" disse uno dei due "spostiamoci, per non disturbare gli altri fedeli" invitandoli ad allontanarsi dal mercante e dalle sue guardie

"Seguitemi, noi siamo qui per servire il Dio Imperatore aiutando i suoi fedeli. In sagrestia avrete tutte le risposte"

Il giovane condusse gli accoliti fino a giungere al fondo della cattedrale dove un porta automatica dava accesso alla sagrestia

Dentro vi era una stanza dominata da grossi scaffali ricolmi di libri e da un immenso armadio. Su un tavolo al centro tre giovani preti stavano contando centinaia di troni, registrando il tutto su un libro

Degli scaffali solo uno era adibito a libri di culto, gli altri portavano ordinatamente sulla costa una data e un intervallo di lettere alfabetico.

Quello aperto davanti a uno dei preti era chiaramente simile a quelli negli scaffali: riportava in forma ordinata un elenco di nomi affianco ai quali vi erano dei codici incomprensibili, il nome di un sistema, un ambito merceologico e infine una cifra: questa variava da qualche centinaia di troni, alle decine di migliaia in rari casi

Appena entrati il prete che gli accompagnava disse agli altri "Questi mercanti stanno cercando una compagnia, presente in città, e hanno bisogno del Dio Imperatore"

"Bene, quanto donate per la salvezza delle vostre anime?" chiese uno.
 

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