Vai al contenuto

Capitolo Zero: Fuggitivo


Messaggio consigliato

Coda?...Pensavo a tutt'altro arrossisco mentre lo penso, vittima del mio stesso sarcasmo. Prendo la spazzola e attacco i capelli, seduta accanto alla barra dal lato sopravvento, così da poter tenere d'occhio il mare oltre alla vela. Niente di strano li, solo la prua e il mare aggiungo distrattamente, mentre sbroglio i nodi con fare bellicoso, la lingua tra i denti come una bambina. Grazie al cielo il mare calmo e il vento costante rendono la navigazione facile, così concentrarmi sulla capigliatura non è un problema. Allora Deneb, ti presenterai comunque alla Loggia? Nonostante le brutte notizie che porterai, saresti ben accolto, credo. E io sarei più tranquilla avendo qualcuno attorno che conosco, visto che probabilmente i membri della Folgore saranno in giro ai quattro angoli del mondo. Lancio un batuffolo di capelli rimossi dalla spazzola a poppa, quindi indosso veloce la maglia, che tiro bene in basso, e levo l'asciugamano. Mi alzo guardando criticamente l'abito: un pò troppo corto in effetti, non va bene portarlo senz'altro addosso. Dovrò allungarlo penso, aggiungendo all'elenco infinito di forniture da acquistare anche la lana per rendere utile il vestito a qualcosa di diverso di un pigiama party. Sbuffo e scaccio via il pensiero con un Per ora dovrà bastarmi, quindi mi accingo a lavare il resto: con un pò di fortuna gli abiti saranno asciutti prima di arrivare a Capo Ventura, se li stendo sulle sartie. Come và li davanti? Tutto ok?

Link al commento
Condividi su altri siti


Comincio a sistemare e il sapone e il secchio, quindi fisso nuovamente la vela, più che altro per evitare che mi possa stare in mezzo mentre mi lavo che per pudore.
Comincio a togliermi i vestiti di dosso poggiandoli da una parte, una volta riempito il secchio mi bagno, cominciando ad insaponarmi.

Mi affaccio, spostando leggermente la tenda, con la testa insaponata " Mi sembra il minimo, aspettavano la Bisaccia e il suo equipaggio... Una brutta notizia e pur sempre meglio di nessuna notizia e magari potranno fare qualcosa per quei disgraziati che sono stati catturati ed evitare che possa succedere ad altri! "

Sparisco nuovamente dietro la tenda, finendo di sciacquarmi svuotandomi addosso ancora un paio di volte il bugliolo. Lo riempio un'ultima volta immergendoci dentro le vesti e la saponetta. " Come... ?! " mi avvolgo con un panno la vita quindi esco dalla doccia improvvisata " Si comunque sono sopravvissuto "

Sorrido vedendo che il "vestitino" di Elle lascia scoperta una generosa parte di gambe, poggio il bugliolo li vicino cercando di sistemarmi più comodamente possibile per dare una lavata alle mie cose " Se anche tu sei diretta alla Loggia potremmo andare insieme no? "

Lascio che lo sguardo stazioni qualche secondo ancora sulle sue cosce " Certo che fai le regole e poi ti impegni a farle infrangere... non è esattamente corretto da parte tua! "

Modificato da Redik
Link al commento
Condividi su altri siti

Insieme. Perché no. Meglio. Rido di gusto, ed è da tempo che non capita. Mi ero dimenticata quanto certe cose, specie in mare, siano importanti. Il quieto vivere in crociere lunghe è fondamentale. Sorrido, fissandolo intensamente, l'aria maliziosa appena attenuata. Le regole esistono per poter sopravvivere. Senza, non saremo altro che bestie... Uno scintillio negli occhi e nel sorriso ...Goditi lo spettacolo. Guarda finché vuoi. Non c'è spazio né modo di evitarlo. E onestamente, neanche voglio che lo eviti. Sono una donna. Mi piace piacere agli altri. Ma lo fisso duramente lasciami il mio spazio. Lasciami i miei tempi. Rispetta le mie regole... Sorrido ancora, ammorbidendo tono ed espressione ...non si sa mai quando la fortuna gira e tutt'ad un tratto ci bacia. Lo lascio al bucato in attesa di poter fare il mio, il sorriso che splende sul mio volto e il cuore più leggero. 

Link al commento
Condividi su altri siti

" Già già... insieme è meglio " mi godo questa piccola tensione maliziosa che si è venuta a creare, alzando lentamente lo sguardo fino ad arrivare al viso e fissarla negli occhi.
La ramanzina non fa altro che lasciarmi un morbido sorriso su volto " Si, si sei stata chiara... ti ho già detto che la coda mi piace così com'è! "

Alzo le mani in segno di resa, condendo il tutto con un'espressione innocua ed innocente " Sto solo lavando le mie cose, le mie mani sono esattamente dove dovrebbero... o mi sbaglio? " soddisfatto del risultato ottenuto con le vesti, le passo il secchio andando a sistemarle in maniera tale che si asciughino il prima possibile.

Torno poi verso la mia seduta esaminando ora con maggior calma ed attenzione gli occhiali del capitano. Occhiali che per giorni hanno calamitato la mia curiosità e la mia attenzione. Dopo averli girati e rigirati fra le mani, li indosso, attirando l'attenzione di Elle " Be che ne dici? Come sto? "

Spoiler

Sono un paio di occhiali da sole rotondi, con le lenti nere e una montatura a due naselli

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Alzo lo sguardo dal bucato per guardarlo in faccia. Gli occhiali gli donano un aria più misteriosa, ma difficile da interpretare in un volto così dissimile da quelli cui sono abituata; e senz'altro, avrebbero più effetto in un volto conosciuto. Non saprei... non ti stanno male, ma non credo aggiungano molto altro alla tua figura. Di sicuro ti danno un aria... distinta? Cerco di usare tatto e diplomazia, ma non voglio mentire. E certo giudicare imparzialmente e obiettivamente un gatto alto un piede più di me, nudo ad esclusione di un paio di occhiali da sole e uno straccio attorno alla vita, che mi fissa dove più gli pare non è esattamente agevole. Comunque sorrido e aggiungo Se non ti infastidiscono, tienili indosso. Prima mi ci abituo, meglio sarà. Finisco anche io il bucato e stendo gonna e top sulle sartie Speriamo che asciughino in fretta. Non mi va di arrivare in porto conciata così mugolo stirando la maglia verso il basso. Torno al timone e mi siedo in maniera da non dare troppi motivi di tentazione al mio nuovo compagno di navigazione. Saremo a destinazione tra poche ore. La costa è già quasi in vista... Guarda laggiù: quelle sono barche da pesca. esclamo indicando al mascone di dritta le vaghe forme dondolanti che punteggiano il mare. Siamo vicini. Vicini

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 24/9/2019 alle 01:38, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 21:25

Porto di Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

I pescherecci ormeggiati si didaradano man mano che vi avvicinate all'eremo orientale del continente, sostituiti da imbarcazioni sempre più grandi illuminate da lanterne ad olio e dal pallore di una luna particolarmente luminosa, stasera. Finalmente siete arrivati a destinazione: il Capo delle Avventure è davvero a un passo da voi e non resta che decidere dove far approdare la Incubo per iniziare la vostra nuova avventura. L'odore di salsedine e legno alla quale vi siete abituati in questi mesi viene prepotentemente scacciato dal legno bruciato dei comignoli, o da quello più pungente del carbone delle fucine o meno gradevole il puzzo di marcio dell'immondizia quando attraversate il porto vecchio nella città bassa.

E' qui che riposano le piccole navi da pesca, le chiatte, gli sloop più brulli e le golette più pidocchiose che riuscite a vedere.

XuWUzcs.jpg

Le banchine più grandi si trovano invece a ridosso delle mura, al fianco delle fregate militari imperiali di sosta in città o delle panciute fleute mercantili probabilmente dirette a nord; una carena più riservata è protetta altresì dall'ombra del torrione enorme i cui stendardi sono facilmente riconoscibili da entrambi voi; una bussola arancione su sfondo blu, identica ai drappi della Bisaccia di Bronzo o della Folgore, ma una decina di volte più grandi. Quella parte del porto è occupata prevalentemente da brigantini a palo che indossano le stesse vesti del maschio sopra di loro. Ad occhio e croce, vi sembra che il braccio artificiale ricurvo verso il mare sia il porto privato della Loggia.

WR05sVB.jpg

OFcR4KZ.png La mappa è orientata con il nord a destra!

Venendo da sud, non riuscite bene a vedere cosa si cela al di là del torrione, e notate la presenza di un'unica grossa nave ancorata dall'altra parte, di cui non riuscite a notare i drappi poiché troppo lontana dalla vostra posizione. La città, nonostante sia da un pezzo passato lo scadere delle ore lavorative, è ancora viva a ridosso di piccoli fulcri al di fuori delle mura - bettole per marinai, facile riconoscerle ovunque - mentre sempiternamente controllata dalle fiaccole che si muovono lente sulle banchine, i cui riflessi scintillano sul ferro delle armature delle guardie che le portano.

Modificato da Bellerofonte
Link al commento
Condividi su altri siti

Scendo nel gavone e mi rivesto in fretta quando finalmente il porto si apre di fronte a noi. Già che ci sono, mi rimetto anche la maglia addosso: non fa freddo, ma conoscendo i porti e conoscendone i frequentatori, meglio stare un pò più abbottonata che scoperta. Controllo il mephit un'ultima volta, prima di dirigere le manovre di attracco: non voglio sorprese da parte sua, e il fatto che le parole dell'elfo sulle responsabilità verso il mio prigioniero comincino a pesarmi, non voglio ancora affrontare il problema. Ne approfitto per raccogliere tutte le cose di valore nella sacca e la porto sul ponte. Ti secca stare al timone? Punta verso le banchine sulla sinistra, ci cerchiamo un posto tra i moli da quella parte, più vicino che possiamo alla Loggia detto ciò, mi affaccendo a far sparire tutte le cose inutili dal ponte e dal pozzetto, quindi svento appena la vela per rallentare; meglio andare cauti con l'atterraggio. Tengo pronti i cavi per l'ormeggio e un paio di paglietti per  parabordi. Alterno lo sguardo tra il mio timoniere, dandogli le indicazioni e il porto, trattenendo lo stupore per l'immane struttura che lo domina. Nascondo il mio nervosismo limitandomi a dare ordini secchi ed evitando lo sguardo di Deneb il più possibile.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sorrido guardando il leggero imbarazzo della ragazza. Tengo gli occhiali ancora un po' cercando di capire se possano avere qualcosa di speciale, visto lo stato di Noah.
Mi godo ancora il navigare tranquillo, che questa ultima parte di viaggio sembra regalarci. Mi siedo vicino alla ragazza parlottando del più e del meno.

 

E' oramai sera inoltrata, quando arriviamo in porto. Lascio che sia Elle a sistemare le ultime cose, decisamente più avvezza di me ad attracchi e porti.
Annuisco e seguendo le sue istruzioni, mi siedo dietro il timone, conducendo la barca verso lo spazio vuoto che mi sta indicando.

Inevitabilmente resto a mia volta affascinato dalle dimensioni del torrione. Tante delle storie sentite ora acquisiscono nuovo valore e credibilità.
" Ma che diamine... " mi lascio sfuggire dai baffi. Vestito di tutto punto, con quanto fornito da Noah, fremo sul ponte della piccola imbarcazione, impaziente di sbarcare.

Mi affretto a scendere, una volta che la barca è in sicurezza, assicurando la bitta e quindi porgendo la mano alla ragazza " Benvenuta a Capo Ventura signorina! "
Ultimate le operazioni mi incammino verso la sede della Loggia, porgendo il braccio ad Elle.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 28/9/2019 alle 18:39, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 21:40

Porto di Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

Lasciate la Incubo in un punto strategico, abbastanza lontano dalle navi enormi così da non correre il rischio di essere sopraffatta da una manovra troppo goffa, ma ugualmente nella zona del porto nuovo dove potete star sicuri che la ritroverete al vostro ritorno. Approcciate la banchina come due mercanti che scendono dal ponte della proprio galeone, ormeggiando la piccola barca a vela con un nodo bello stretto.

Non fate in tempo a lasciare la zona che una guardia capoventurese vi ferma: è un uomo di mezza età dalla pelle scura e con lo sguardo diffidente che regge una torcia nella mano destra e indica la Incubo con la sinistra "Buonasera, è vostra...quella?" non sa bene come identificarla, evidentemente "Favorite i documenti portuali per l'attracco, il balzello per la dogana, le dichiarazioni di materiali non conformi-" a metà del suo elenco si ferma e vi guarda meglio: una marinaia piena di lividi e un felinide armato, è naturale pensare che forse... "...siete Pionieri?" il suo atteggiamento esigente si ribalta per un attimo quando notate il dubbio affollargli il viso; evidentemente ai membri della Loggia viene riservato un trattamento diverso...

Modificato da Bellerofonte
Link al commento
Condividi su altri siti

Facciamo pochi passi sulla banchina, mentre puntiamo verso il molo e quindi l'entrata del mastio, quando veniamo fermati da una delle guardie che pattugliano il porto.

"Buonasera a lei... " faccio appena in tempo a rispondere, prima di essere subissato di richieste di documenti e pagamenti vari.
Quando il dubbio però si insinua nelle parole e nell'atteggiamento dell'uomo, capisco che è il momento giusto, per cercare di volgere la situazione a nostro vantaggio.

Metto giù la mia miglior espressione " Si l'imbarcazione è nostra... " non c'è bisogno che ci creda i capi della Loggia, solo che ne facciamo parte... " Lei che ne dice? " continuo ammiccando al nostro vestiario.

Spoiler

persuasion o deception +7

 

Modificato da Redik
Link al commento
Condividi su altri siti

Quella? Ma guarda tu che maleducazione! E non è neanche ubriaco, quindi la sua è insolenza bella e buona. Trattengo a stento le parole con cui esprimere l'estremo disappunto per i modi dell'uomo, capendo al volo che non è abbastanza sveglio o deciso da potersi imporre  a noi senza combattere, per lo meno a parole. E Deneb tira fuori subito tutta la sua affabilità nel cercare di conquistarci il favore dell'uomo o per lo meno il diritto di proseguire. Lascio che continui a parlare, esibendo una faccia annoiata, neanche fossi stanca dei continui impedimenti burocratici. Anzi, a bella posta mormoro piano come in sottofondo una lamentela per far da contorno alle insinuazioni del mio compagno Adesso che c'è? E' tardi, e le notizie non possono aspettare. Qualunque cosa voglia, può averlo dopo che avremmo recapitato il messaggio. Fingere non è il mio forte, quindi mi limito alla verità: dopotutto tentar non nuoce, dice il detto, e ciò che dico non è una menzogna. Mi volto ignorando la guardia, fissando le lontane luci in cima al castello, come se la discussione non mi riguardasse.

@Bellerofonte

Spoiler

Persuasione +1

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 1/10/2019 alle 01:37, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 21:45

Porto di Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

"Se la signorina ha fretta può andare. A me serve solo uno di voi, il responsabile dell'imbarcazione." risponde seccato l'uomo, poi abbassa la torcia e con un movimento rapidissimo della mano slaccia la fibbia del vambrace del tabaxi sbirciandone la pelle al di sotto. "Secondo me, no." risponde con un lieve accenno di sarcasmo, facendovi cenno di proseguire davanti a lui per accompagnarvi altrove. "Se volete ormeggiare la nave ci sono delle regole da seguire, oppure potete lasciarla fuori città." non si scherza con la guardia cittadina, qui.

Spoiler

//Persuasione [Deneb | Pearl]:  17 | 10

 

Modificato da Bellerofonte
Link al commento
Condividi su altri siti

Questa storia del riequilibrare fra fortuna e sfortuna sta cominciando a stancarmi. Va bene che con Fhaulk poteva finire molto peggio, ma se deve continuare, così sarebbe stato meglio una morte veloce piuttosto che un lento stillicidio.

Guardo la ragazza per cercare di capire come vuole procedere, il fatto che non abbia nemmeno un pezzo d'argento nella bisaccia non mi mette in condizione di poter tentare molto " E queste regole a quanto ammontano? " indeciso se tentare ulteriormente la sorte o meno, tento di capire quanto margine di manovra possiamo avere.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il lungo viaggio; la stanchezza; la rabbia per le azioni dell'elfo; l'impotenza davanti al pericolo; quel senso di "finalmente ce l'ho fatta" che evapora; e tutto per colpa di un mezzo burocrate. La mia pazienza logora reagisce all'ostacolo in maniera onesta: finendo. Metto le mani ai fianchi come una mamma che rimprovera un bambino discolo  e fronteggio la guardia con lo sguardo duro ben piantato sul volto Bene, signora guardia. Io arrivo da Solyst. Confido tu non sappia dove si trova. Anzi, sono praticamente certa tu non sappia neanche che esiste un'isola chiamata Solyst. Non ho pezzi di carta che dichiarano il possesso della mia barca, non esistono da dove vengo. Non ho un registro di carico, perché non ho un carico a bordo: è una barca quella, le uniche cose che ci troverai saranno provviste, attrezzi e un dannatissimo esserino legato come un salame, pronto ad essere consegnato ad autorità in grado di processarlo o riabilitarlo, a seconda dei casi. Non c'è posto per altro. Le uniche carte che porto con me sono il giornale di bordo che riporta un viaggio di sei mesi, e... tirando fuori la pergamena con l'invito a raggiungere la Loggia del capitano della Folgore e sventolandolo sotto il naso della guardia ...un dannatissimo invito ad unirmi ai Pionieri. Il mio compagno, qua, è un naufrago che ho salvato a mezza giornata di navigazione a sud, unico superstite di una nave in rotta per la Loggia. Ora, noi dobbiamo... dobbiamo aggiungo calcando con forza la parola dare notizia del naufragio tempestivamente alla Loggia, così che possa organizzare un spedizione di salvataggio, se ciò è possibile.  Voi invece? Di cosa avete bisogno? Di cosa, in nome del cielo, avete tanta urgenza da non poter aspettare una corsa alla Loggia? Tanto più che potete accompagnarci, se proprio non vi fidate, e mettere alla prova la nostra parola! mi sgolo ben bene, senza alzare la voce ma certamente in un tono imperativo da "sono assolutamente nel giusto e non mi importa altro."  Solo dopo aver finito aggiungo qualcosa per smorzare appena la durezza delle mie argomentazioni Sono certa che voi dovete richiedere documenti. Sono certa che è vostro dovere far rispettare la legge e provvedere affinché nessuno la infranga. Non fareste questo lavoro se voi per primo  non foste assolutamente certo della necessità della legge e del suo rispetto da parte di tutti. Ma sono altrettanto certa che esistano eccezioni, e che voi sappiate giudicare benissimo quando queste impongano una linea d'azione differente. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 1/10/2019 alle 16:40, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 21:50

Porto di Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

L'uomo è impassibile alle parole di entrambi: "Una moneta d'oro per i documenti e una d'argento per l'ormeggio, ma se avete così tanta fretta, prego, andate." presa da un istinto improvvisamente bonario, vi indica la Loggia a braccia aperte. Anche lui pare non aver avuto una giornata particolarmente felice.

Modificato da Bellerofonte
Link al commento
Condividi su altri siti

Mentre sono li che penso a come uscire dalla situazione Elle fa onore alla reputazione delle rosse. Sbotta, vomitando addosso al povero malcapitato, tutta la frustrazione e lo stress di questi ultimi giorni di navigazione. La guardo tra il sorpreso, l'ammirato e non solo, guardo poi il portuale alzando le braccia a mimare una resa.

Visto che tanto oramai ci siamo, ammetto candidamente di non avere altro che quello che ho addosso e che quindi ora come ora non avrei modo di poter pagare nessuna tassa.

Se effettivamente non fa nulla per fermarci, mi incammino verso la loggia, ringraziandolo e segnando mentalmente il debito " Hai la mia parola che tornerò a saldare il debito... Che tu ci creda o no "

Link al commento
Condividi su altri siti

Non ce ne sarà bisogno esclamo frugando ancora la borsa ogni porto ha le sue regole, ma dappertutto comanda la stessa tiro fuori le monete, guardo schifata la guardia e gliele lascio cadere in mano, aggiungendo Se torno e la mia bambina non è qui, è meglio che tu sia già lontano e parecchio veloce: ho già girato mezzo mondo, sono pronta a rincorrerti per l'altra metà. Mi volto e mi incammino senza degnarlo più di uno sguardo. La rabbia sfuma portata via dall'ansia e la stanchezza. Non vedo l'ora di fermarmi finalmente, di riposarmi. E la terraferma è dannatamente ferma, barcollo camminando neanche fossi ubriaca, l'elasticità del mare persa, le scarpe fastidiose ai piedi dopo mesi scalza sul piancito di legno. Andiamo Deneb, non ho voglia di perder altro tempo

Modificato da aykman
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 2/10/2019 alle 01:22, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 22:00

Portale della Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da Est, cielo terso

La guardia non è affatto intimorita dalle parole di Pearl, né inizialmente sembra credere alle parole di Deneb. Come ogni sera sta facendo il suo duro lavoro, e chissà quante ragazzine minacciose o truffatori amichevoli avrà incontrato prima di voi. Dopo aver versato le monete vi allontanate dalla banchina dando un ultimo sguardo alla Incubo, che qualche dozzina di metri dopo sparisce dietro alle mura del porto e ai palazzotti che affollano la zona.

Non è difficile arrivare al torrione, visto che si vede da ogni lato della città ora semidiserta. La strada larga che taglia la città da sud a nord - via dei Mercanti, a quanto reca un'incisione su un edificio qualunque - ha il suo fulcro in una piazza che fa da incrocio con ogni altra strada cittadina nel cui lato est torreggia un portale con la grata abbassata per metà incastonato in una cinta muraria più piccola ma non meno resistente. Lì, oltre quell'ingresso adornato di stendardi dei Pioneri, accade la magia.

Due guardie gemelle - letteralmente identiche, anche in volto! - sorvegliano i pressi del cancello, ma vi accorgete subito che il loro aspetto è diverso dal loro presunto collega-strozzino che avete incontrato prima; indossano armature di piastre pulitissime, calotte affusolate e portano indosso i simboli della Loggia. Sono i primi Pionieri di Capo Ventura che incontrate da quando avete messo piede qui.

"Alt! State entrando in territorio franco sotto l'egida della Loggia. Manifestate le vostre intenzioni." una di loro vi ferma quando vi avvicinate abbastanza da essere a portata di lancia, l'altra reggendo una torcia che vi illumina il viso. Avete davanti due ragazzi di vent'anni o poco più, inquietanti nella loro simmetricità.

L'odore di salsedine nel punto in cui siete è ancora molto forte, e in lontananza sentite echeggiare il chiacchiericcio di qualcuno dalle finestre con le lanterne accese del torrione.

Modificato da Bellerofonte
Link al commento
Condividi su altri siti

Mi mastico la lingua con le invettive che vorrei lanciare al più ottuso dei burocrati in veste di guardia doganale mai visto prima di allora. Le difficoltà nell'affrontare la strada dopo mesi in cui la piu lunga camminata fatta è stata di sei passi rende solo più acida e dura la masticato. E la puzza che in sordina sale e talvolta copre l'odore pulito di mare mi disgusta e getta su tutto un'ombra sgradevole. Come inizio non c'è male bisbiglia subdola la mia parte cinica, aggiungendo l'ennesima goccia a una misura già bella colma. Attraversiamo strade che per i cittadini sono larghe e ai miei occhi sembrano strette, un vago senso di nausea all'idea di quelle costruzioni che opprimono gli infiniti orizzonti che ho appena finito di navigare. Infine, la piazza e il barbacane con le insegne della Loggia, con le più singolari tra tutte le singolari sentinelle del mondo. Due gemelli indistinguibili che mi lasciano interdetta e confusa, abbigliati cavallerescamente e per di più forniti di un linguaggio forbito al limite del ridicolo, in struggente contrapposizione con la parlata sempliciona dello strozzino doganiere incontrato poc'anzi. Boccheggio un secondo, cercando di tirar fuori dai recessi della mente una risposta adeguata e maniere consone a quelle che i due hanno appena sfoggiato. Mmm, ecco... ehm... salve. Impacciata, mi aggrappo all'unica cosa che al momento sembra avere un qualche valore, almeno per me. Tiro fuori la pergamena e la mostro ai gemelli inquietanti Sono stata invitata a raggiungervi. Qui con me, il mio compagno è un naufrago che ho recuperato durante il mio viaggio. Racconterà lui stesso la sua storia, visto che interessa la Loggia stessa. Lascio spazio a Deneb quindi di presentare il suo caso, sperando in cuor mio che questi due non siano solo degli eleganti cialtroni, ma abbiano il sale in zucca per non rifilarci un'altra stangata di burocrazia a concludere il viaggio. L'idea di dover cercare un letto in una città sconosciuta, di notte e con un gatto al guinzaglio mi fa letteralmente rivoltare lo stomaco. No, no, penso disperata, se questi non ci fanno entrare me ne torno da Incubo e all'abisso tutto il resto. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ancora frastornato dal rapido susseguirsi di eventi, ma sopratutto dall'enormità, dagli odori e il rumore di una metropoli come Capo Ventura; raggiungiamo infine l'ingresso della Loggia. Una strana coppia ci ferma sulla soglia, decisamente strana, dandomi modo di dubitare ancora dei miei stessi dubbi su quanto ascoltato in questi anni.

Elle fa la prima mossa mostrando loro l'invito e introducendomi " Il mio nome è Deneb, come ha accennato la ragazza ero diretto a capo ventura sulla 'Bisaccia di Bronzo' sotto la guida del capitano Noah e sfortunatamente siamo rimasti vittime di una serie di sfortunati eventi, che ritengo necessario condividere con i membri della loggia il prima possibile... " 

Rimango in silenzio qualche secondo osservandoli, ora uno, ora l'altro cercando di scovarne le differenze, rimanendo quasi incantato in questo confronto. Mi riscuoto continuando " Già ora che ci penso, Noah aveva detto di volermi presentare a Kerberus... sapere se ora sia presente? "

Resto in attesa di una risposta mentre la coda continua a frustare morbidamente l'aria, tradendo una leggera impazienza e frustrazione.
In fondo sono completamente fuori dalla mia zona di confort.
Sono lontani i giorni in cui avevo il mio tavolo riservato al bazar, il bicchiere pieno e le attenzioni di qualche bella donzella sempre a portata di zampa.

Ora è tutto diverso, ho rischiato di morire più volte in questi giorni che be... che mai! Ma in fondo bramavo l'avventura e poter essere protagonista delle storie che sentivo e continuando a rimanere li, anche se non per una scelta volontaria, non le avrebbe fatte avverare...

Totalmente assorto nei miei pensieri, perdo la cognizione di quanto tempo sia passato, così attacco nuovamente a parlare " Ma quegli elmi fantastici dove li avete presi? "

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo...