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Of Orcs and Men - TdG


Pippomaster92

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Mentre i primi tra voi cominciano ad arrivare sul luogo della partenza, uno degli orchi più anziani al vostro seguito si fa avanti.

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Spoiler

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Nonostante la barba bianca è ancora piuttosto poderoso e ha l'aspetto tipico di un guerriero. 
"Io sono Logrin, guerriero dei Capelli di Sale. Non vengo da sud, ma sono esperto nella guerra e nel saccheggio e ho già combattuto gli umani per sei primavere di fila. Un Dente mi ha assegnato a questa gloriosa spedizione. Il mio braccio è ancora forte, ma penso di essere stato scelto per la mia esperienza..." nonostante il tono non sembra aggressivo, solo un po' arrogante. 

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Garol

Alla spicciolata arrivano tutti gli altri membri del nostro improbabile clan misto. Il mezzo sangue, Nagash mi sembra si chiami, non perde occasione di parlare, parlare e mostrare quanto sia crudele.

Sinceramente preferisco farmi il bagno nelle acque limpide e pulite.  Penso mentre continua a parlare di massacri e bagni di sangue. Fortunatamente arriva un orco di mezza età. ha una spetto austero, fiero e combattivo. Se fosse più giovane sarebbe il mio orco ideale.

Le sue parole poi le trovo giuste, sensate e sagge. Per quanto mi riguarda lui sarebbe perfetto come capo e come guida.

Mi avvicino a lui.

E' per me un onore avere la tua guida Logrim. Spero di imparare da te il più possibile. Da parte mia avrai tutto l'appoggio possibile.

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Una volta che avete radunato le vostre cose e che tutti gli orchi che devono partire si sono riuniti, vi mettete in viaggio.

I primi giorni trascorrono abbastanza rapidamente, e non dovete prendere nessuna decisione importante: anche se non esistono strade vere e proprie per un po' proseguite lungo una pista che generazioni di orchi hanno calcato spostandosi da nord a sud: saltuariamente trovate dei cippi in pietra malamente squadrata, con incisioni che rappresentano lupi o cervi. Si tratta di segni beneaugurali che tracciano il percorso in modo rozzo ma funzionale.

Al quarto giorno però, un'ora prima dell'alba, Logrin e un altro orco anziano radunano voi giovani attorno alle braci di un falò ormai spento.
"Dobbiamo decidere dove andare, adesso. Se proseguiamo lungo la via che porta alla costa del mare avremo difficoltà poi a scendere a sud prima delle terre dell'uomo. Ci sono vallate e alte pareti di roccia, e boschi dove i nostri animali da soma ci rallenterebbero troppo, se volessimo deviare dal percorso. Se vogliamo andare a sud conviene farlo ora, così avremo davanti la pianura e null'altro. Però...nella pianura a volte ci sono umani. Una luna prima di venire al raduno Hoki ne ha incontrati tre, vero?" e fa cenno all'altro orco di continuare. Questi annuisce e con voce profonda, un po' arrochita, racconta.
Racconta di come fosse da solo a caccia di uri, armato del suo arco più pesante e delle frecce più affilate che aveva. Durante il terzo giorno di viaggio, senza aver trovato nulla, decise di tornare indietro. E sulla strada del ritorno vide tre uomini a dorso dei loro cavaali. Indossavano tutti abiti piuttosto simili tra loro, e avevano armi di metallo, e anche armature ben fatte. Però era chiaro che non avessero mai viaggiato nella pianura, non la conoscevano. Così Hoki li ha abbattuti tutti e tre a colpi di frecce, ha lasciato li i cadaveri ma è tornato al suo Clan con i loro averi e le loro bestie. 

"Significa" spiega Logrin "Che se li incontriamo nelle pianure avranno animali che possono portarli distanti da no in fretta...e noi non potremo inseguirli. Dobbiamo ucciderli o catturarli a vista, e se sbagliamo avviseranno i villaggi del nostro arrivo. Ora quindi facciamo la scelta: una via diritta verso il mare e poi lungo il confine, oppure una diritta per la pianura"
 

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Garol

I primi giorni di marcia non mi pesano affatto. Passano veloci e sereni. La via è ben segnata e la pianura agevole da attraversare.

Al quarto giorno Logrin ci raduna. Dobbiamo scegliere dove andare. Verso i monti e vallate. lenti ma al sicuro, forse dagli sguardi degli umani, o proseguire lungo al pianura, veloci ma visibili.

Anche marciando attraverso le montagne non abbiamo la certezza di non incontrare umani o di non essere visti. Anzi, è anche possibile che loro ci vedano e noi no. Sarebbe troppo rischioso per quello che dobbiamo fare. Possiamo proseguire per la pianura. So che di notte gli umani non vedono bene. Se marciassimo di notte avremmo un problema in meno. E se anche ci dovessero trovare li potremmo sempre eliminare. In ogni caso attireremmo la loro attenzione su di noi, che in fondo è il nostro fine ultimo. Propongo quindi di proseguire per la pianura.

 

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Nagash

Nei giorni di marcia tengo d'occhio Logrin con una certa attenzione. Ci ho sicuramente scambiato parole amichevoli (almeno da parte mia), eppure non mi convince. Percepisco una certa arroganza, nel suo modo di fare, che mi infastidisce. Ma faccio buon viso a cattivo gioco, e quando siamo seduti intorno al fuoco e giunge il momento di decidere la nostra direzione, mi alzo in piedi "Sono d'accordo con.." osservo la giovane femmina che ha parlato, accorgendomi di non conoscere il suo nome. Esito un istante, lasciando intendere che vorrei chiamarla per nome ma che ella non si é mai presentata, così come in realtà praticamente tutti tranne me e Logrin, quindi proseguo ".. nostra sorella. L'oscurità ci darà un vantaggio, ma ve ne é un altro che possiamo sfruttare:" indico il cinghiale proprio della femmina che ha parlato, poi la lince del cacciatore, e altri animali se ve ne sono presenti "Il nostro legame con gli Spiriti ci privilegia sugli Umani. La presenza fra di noi di Sciamani, apprendisti tali o comunque Orchi con un forte legame con la natura e le sue creature, ci permette di avere degli esploratori anonimi che possono passare inosservati agli occhi e alle orecchie degli Umani. Se sfruttassimo gli animali per avvisarci qualora incontrino, di fronte a noi, dei contingenti umani, avremmo tempo e modo di evitarli, se volessimo evitare rischi, o di accerchiarli ed eliminarli, annullando la possibilità che fuggano." concludo, tornando a sedermi. "Dico bene ??" domando in generale "Tu cosa ne pensi ??" Mi volto a guardare Scania, l'Orco che qualche giorno prima mi ha preso in giro davanti a tutti. Lo fisso con uno sguardo particolare, squadrandolo come se mi aspettassi un certo tipo di risposta da parte sua.

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Arkail

Il quarto giorno di cammino è quello in cui dobbiamo fermarci a riflettere e decidere cosa fare. Seduti intorno ad un fuoco prendono parola alcuni orchi con più esperienza, lasciando poi a noi il compito di decidere. Siedo su un cippo di legno con le mani poggiate sul manico del mio martello, la cui testa posta al suolo funge da piedistallo. Appoggio il mento sui miei poderosi avambracci e ascolto attentamente i discorsi dei miei simili. Sebbene non sia proprio portato a far lavorare le meningi, cerco di sforzarmi per cercare di dire la mia. Dobbiamo considerare che scendendo dalla costa potremmo incappare in navi nemiche. Quelli hanno grosse imbarcazioni... spiego con la mia solita vociona. Per quanto mi dia sui nervi, devo ammettere inoltre quanto il mezzosangue abbia ragione: gli animali che alcuni nostri compagni si portano appresso possono giocare sicuramente a nostro favore. Alle sue parole mi limito ad annuire, guardandolo di traverso e non spostandomi dalla mia postazione. Mugugno leggermente, aggiungendo un mesto Ha ragione... a supporto della sua tesi. 

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Scania 

Il vecchio, anzi l'esperto orco, chiede il nostro parere su come procedere. Abbiamo la possibilità di scegliere tra una strada sicura ma lenta e una più veloce ma rischiosa. 

I miei compagni sono veloci a dare la propria opinione. Io ci devo pensare un po' di più. Il mezz'orco dopo aver espresso la sua idea mi guarda come se volesse qualcosa da me, non so bene cosa ma decido di dire la mia. Uhm, dobbiamo fare veloce ci hanno detto. Viaggiare di giorno e fare più strada possibile in modo da aprire la strada per gli altri. Se viaggiamo solo di notte ci vorrà troppo. Così come la strada delle montagne. Se gli animali ci aprono la strada usiamo loro. Concludo grattandomi la testa. Non sono a mio agio nel ragionare, preferisco usare l'istinto. 

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Logrin annuisce, e anche il vecchio cacciatore al suo fianco sembra soddisfatto. 
Alcuni altri giovani orchi si assembrano introno a voi e parlottano tra loro, ma le pronte parole di Garol e Naghas sembrano convincerne la maggior parte. Solo un paio restano in disaccordo, ma da come sono vestiti riconoscete due membri di Clan montani, ed è evidente che siano propensi alla strada tra le valli solo perché si sentirebbero più a loro agio.

Decidete dunque di proseguire lungo la pianura, usando alcuni degli animali che vi accompagnano come scout e sentinelle. 
Proseguite per altri cinque giorni senza incontrare difficoltà: di tanto in tanto vi procurate carne fresca cacciando qualche antilope o uno dei grossi maiali selvatici che popolano le macchie di alberi sparse per la pianura. Trovate spesso polle d'acqua e ruscelli dove dissetarvi e non correte mai il rischio di soffrire fame o sete.
Con il tempo cominciate anche a conoscervi meglio tra di voi: specialmente tra i giovani guerrieri, i più socievoli. 
Scoprite che alcuni sono in questo "Clan" per vendicare la propria gente, mentre altri sono solo curiosi o vogliono soltanto farsi valere in una vera battaglia.
Arkail e Scania vengono sfidati in prove di forza un paio di volte ciascuno, da guerrieri massicci che vogliono in questo modo stabilire una sorta di gerarchia tra voi giovani adulti: ma tutte le volte i due escono vincitori, cominciando a farsi una nomea come orchi forti e vigorosi.
Comincia a nascere il Clan propriamente detto, con le sue situazioni buone e meno buone: amicizie, gelosie, un paio di rapporti sentimentali, gerarchie...vi sembra di cominciare a sentire un vero senso di appartenenza verso questa gente.

Il quinto giorno però questa quotidianità si interrompe. Avete marciato per appena tre ore, quando in lontananza notate un filo di fumo che si leva verso il cielo. Un segno inequivocabile della presenza di qualcuno. I vostri occhi, per quanto infastiditi dal sole, vi fanno riconoscere con facilità un fuoco fatto da degli umani: nessun orco rivelerebbe così facilmente la sua posizione.
Subito un terzetto di guerrieri si fa avanti, le armi sguainate "Uccidiamoli!" mormora uno, serio e scuro in volto. Gli altri due grugniscono il loro assenso. Logrin scuote la testa "Sono ad almeno due ore da qui...la pianura fa questi scherzi, con le distanze. Dobbiamo ragionarci su"

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Gorarz

il viaggio inizia piuttosto tranquillamente e abbiamo il tempo di fare conoscenza prima di intravedere i primi gruppi di uomini aspettiamo la notte, agiamo col favore Delle tenebre. Posso prendere un paio di esploratori e tenerli d'occhio dico a Logrin non si aspettano il nostro arrivo, colpiamoli di sorpresa

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Nagash

Guardo con occhio critico Scania alla sua risposta, che non sembra prendere completamente le mie parti come, invece, mi aspettavo. 'Non capisco a quale gioco stia giocando... o forse é davvero soltanto uno stupido ??' non che mi sorprenderebbe, visto l'intelletto medio di chi mi circonda. Comunque, le proposte mie e dell'orchessa vengono accettate, e quindi ci muoviamo per le pianure. Non passano molti giorni, in cui comincio a familiarizzare con gli altri orchi, che vediamo del fumo levarsi da un palese accampamento umano. Alcuni orchi si lasciano dominare dai bollenti spiriti, ma non il cacciatore, che propone un buon piano. "Esatto. Possiamo caricarli e massacrarli, non c'è dubbio, ma loro potrebbero avere dei cavalli e basta uno solo di loro che riesca a fuggire e ad avvisare le città umane del nostro arrivo per rischiare di pregiudicare la nostra missione ancor prima di cominciarla. Dobbiamo sfruttare tutti i vantaggi che abbiamo. Troviamo un nascondiglio dove aspettare la notte, quindi, quando godremo del favore delle tenebre, accerchiamoli e neghiamogli ogni via di fuga." affermo, a favore delle parole del cacciatore.

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Garol

Dopo alcuni giorni passati a creare, di fatto, un clan fra di noi giunge l'inevitabile, per quanto atteso: umani.

Subito qualcuno propone di attaccarli. Certo, in pieno giorno. Volete fallire prima di iniziare. Furbi... agli umani non interessa vedere i vostri muscoli, scapperebbero subito ad avvisare gli altri.

Gorarz e Nagash sembrano intuire i miei pensieri. Non posso che concordare con loro.

Gorarz e Nagash hanno detto giuste parole. Noi siamo in vantaggio al buio. Sfruttiamolo. Se occorre io mi offro volontaria per andare ad affrontarli.

Aggiungo infine dando occhiate agli orchi divenuti adulti assieme a me.

Spoiler

dò per scontato che ormai ci consociamo tutti per nome e per "classe"

 

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Arkail

Grugnisco. Alla vista del fumo ho già impugnato il mio martello e sono pronto a caricare l'accampamento umano, anche se dovessi impegare due ore di corsa. Un rivolo di bava mi cola dalle zanne, i muscoli tesi in assetto di guerra. Le parole dei miei compagni, tuttavia, non fanno altro che sbollire i miei ardenti spiriti: non è giunta l'ora di spargere sangue. Respiro, sbuffo, ma annuisco. La mattanza è solo rimandata di qualche ora....

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Scania

Arriva dunque il momento di affrontare gli umani. Non subito ma al calare della notte come propongono i miei nuovi compagni di clan. A me sta bene. Con questo sole non ci si vede nulla ed è solo una scocciatura, sarà bello tornare a muoversi la notte. Annuisco alle parole degli altri per mostrare il mio assenso. Spero che stavolta non siano tutti vecchi o bambini, non è cosa da veri orchi massacrare dei deboli che non si possono difendere.

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Decidete di attendere: non lontano dalla pista che stavate seguendo c'è una macchia d'alberi, cresciuta attorno ad uno stagno piccolo ma pulito. Vi accampate all'ombra delle fronde, al fresco. Circa un'ora dopo, però, il fumo diventa improvvisamente più denso, e poi si affievolisce fino a ridursi considerevolmente: segno che gli umani devono aver gettato dell'acqua sul fuoco, e probabilmente sono in partenza.
Vi trovate a circa mezz'ora di distanza da dove stimate si trovi l'accampamento, e tutto il Clan non riuscirebbe mai a riprenderli, considerando le bestie da soma e gli anziani. Inoltre, se hanno dei cavalli, gli umani potrebbero distanziarvi in ogni caso. Molto dipende da dove si stanno dirigendo...

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Garol

Gorarz si accorge che gli umani si apprestano a muoversi.

Io sono pronta a venire, ma mi chiedo se sia saggio attaccarli nel caso non si dirigano verso di noi. Intendo se tornano da dove sono venuti, rischiamo solo di farci scoprire. Tu sei un cacciatore, quindi mi affido alla tua esperienza.

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Scania

Quando sembra chiaro che gli umani abbiano deciso di muoversi alcuni dei giovani orchi sono impazienti di lanciarsi all'attacco. Garol invece si mostra più prudente. E anche io sono d'accordo con lui: Sono d'accordo anche io con Garol. Se vanno dall'altra parte e hanno quelle bestie, i cavaali, non li prenderemo mai e potrebbero anche scoprirci ed è presto per quello. Se vengono dalla nostra parte li potremo uccidere.

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Arkail

Non c'è bisogno che io sia un genio per capire l'antifona: non si attacca, nemmeno stavolta. Fottuti bastardi! impreco mulinando il mio pesante martello per poi indirizzarlo verso il tronco di un albero lì nei dintorni. Sono furioso, avrei voglia di partire e andarli a conciare per le feste, da solo, ma la mia razionalità continua a sussurrarmi all'orecchio di starmene buono e di aspettare gli altri, di sicuro più assennati di me. Respiro e cerco di calmarmi, controllando la mia rabbia per sfogarla in futuro. Ho tutta l'intenzione di riversare la mia furia su quei pidocchi e l'attesa non farà altro che aumentare le loro sofferenze. E va bene. ruggisco, stringendo le mani in pugno talmente forte da farmi schioccare le dita. Abbiamo un animale da mandare in esplorazione? domando nervoso. 

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Nagash

Ascolto attentamente le parole degli altri Orchi. Alcuni cominciano a emergere come, tutto sommato, dotati di molto più senno di quel che mi sarei mai aspettato. Quello grosso, invece, di cui ho scoperto finalmente il nome, Arkail, si dimostra per l'energumeno che è... ma per lo meno sa trattenere i bollenti spiriti, e pure far ragionare la testa. 'Mi aspettavo più furia e stoltezza in questi giovani Orchi, invece sembrano sapere il fatto loro...' mi ritrovo a pensare, con non poca sorpresa. Mi alzo in piedi, come sono solito fare quando voglio dare il mio contributo a una conversazione "Parole sagge sono state spese, sono fiero di far parte di un nuovo Clan così dotato di materia grigia. Sono d'accordo con tutti voi, attaccarli senza sapere neanche quanti siano, come siano equipaggiati e in quale direzione si stanno muovendo è troppo rischioso. Non temo una nostra sconfitta, anzi, ma non potremmo avere la certezza che nessuno di loro possa fuggire e avvisare i villaggi del nostro arrivo. Ma abbiamo modi per scoprire tutti questi dati." Indico Arkail, che per primo ha avuto l'idea, poi Garol e Gorarz, coloro che mi sembrano più affini alle creature della foresta. "Propongo di spiarli. Si stanno rimettendo in marcia, ma gli Umani sono creature diurne, e quando calerà la notte dovranno fermarsi per riposare. Inseguiamoli, rimanendo a distanza, sfruttando gli animali per capire i loro movimenti senza lasciarci individuare. Quando si accamperanno di nuovo, procederemo col piano di prima. Se invece venissero in nostra direzione..." sogghigno malevolo "... tanto meglio. Li attenderemo, li accerchieremo e poi li uccideremo tutti. Dovremo lasciare alcuni Orchi a tenere d'occhio le retrovie, per intercettare qualunque eventuale fuggiasco che dovesse rocambolescamente riuscire a fuggire dall'assalto."

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Garol

Ognuno ha reazioni diverse, ma sotto certi aspetti prevedibili. Sarà interessante vedere i miei giovani compagni agire al momento del bisogno.

Nagash raffina ulteriormente l'idea principale fin'ora emersa, e l'idea di seguirli per attaccarli di notte mi piace... se fattibile.

Concordo con Nagash. Se non si allontanano troppo li possiamo colpire di notte, e nel frattempo tenerli sotto controllo. Il mio cinghiale non è molto veloce, penso che un felino come quello di Gorarz sia più adatto. Il mio potrebbe comunque dargli supporto.

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