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Of Orcs and Men - TdG


Pippomaster92

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Argor Mangiaroccia

Ritorno a seguito del giro fatto proprio quando Wurrzag mi nomina "Non è sopravvissuta nemmeno una bestia. La prossima volta occupiamocene e rimarremo sempre appiedati e quella tua idea non sarà mai realtà capoclan."

Mi scuoto un attimo e scendo di sella "Spiegatemi dove dovrei andare assieme a Rokul. Se non ho capito male oltre agli inganni degli umani stiamo apprendendo da loro anche ad essere ingordi." osservo le fiamme del villaggio "Dureranno ben più di quanto è durata la battaglia ma forse non a sufficienza da far arrivare qualcuno. Certo perderemo del tempo." quindi guardo Rokul "Ne vale davvero la pena?"

Ho anche una domanda per il cantore "Quella umana femmina è morta."

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Wurrzag

Lancio un occhiataccia al cavaliere, le sue continue polemiche iniziano ad infastidirmi.

"Se recuperare armi ed armature per equipaggiare meglio i tuoi fratelli e' ingordigia, forse  parliamo lingue diverse ed io no so' tradurre il significato della parola orchesca necessita'!"

rispondo ad Argor

"Anche l umano piu' scarso e' armato e vestito di metallo, dobbiamo fare il possibile per mettere i nostri guerrieri sullo stesso piano! Se vuoi aiutare Rokul utilizzando la tua cavalcatura per velocizzare le operazioni di recupero bene, altrimenti faremo diversamente."

 

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"Ah, pensavo comunque di non fermarmi molto. Giusto il necessario per prendere del ferro. Nella battaglia ho visto molti attrezzi strani, usati per coltivare penso. Ne abbiamo presi alcuni negli altri villaggi, e ci ho fatto ottime lame. Devo dirlo, questi umani sono bravissimi a usare il ferro, ma è anche la qualità...gli spiriti del metallo delle nostre terre non producono pezzi del genere da molto tempo" commenta ammirato il fabbro. 

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Arkail

Accetto la decisione del capo e degli altri sul recuperare armi ed armature. Equipaggiare al meglio le nostre truppe potrà fare la differenza nelle prossime battaglie e credo sia la scelta migliore. Beh, ora sono nostri. commento ringhiando alle parole di Rokul. Comunque non sono tranquillo a lasciarvi indietro. Farò il giro con voi. Yotul, vieni anche tu? domando osservando l'orchessa mentre le grosse mani si stringono rapidamente sul manico del mio grosso amrtello.

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Mentre alcuni orchi restano indietro per raccogliere il metallo, il resto del clan si rimette in marcia per raggiungere una zona più profonda nella foresta, lontana dalla strada e dai resti del villaggio. Yotul resta con il suo compagno, per proteggere il fabbro e aiutare a trasportare il metallo.

In marcia

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Viaggiate per circa un'ora e mezza o qualcosa di più, fino a trovare una zona dove accamparvi al sicuro; alcune grosse rocce coperte di muschio formano una barriera naturale coperta da rampicanti e circondata da grandi alberi; e mentre vi accampate scoprite di trovarvi presso un antico terreno degli spiriti: un luogo dove gli orchi potevano parlare con le entità della natura, offrivano sacrifici e doni e ricevevano portenti. Ci sono ancora incisioni sacre, e una delle pietre è permanentemente annerita dal numeroso sangue che vi è stato versato sopra; ci sono anche una ventina di teschi di orchi ormai vecchi e in parte distrutti. 

Nukkar si avvicina alla pietra la carezza con gesti delicati, prende alcune polverine dalla cintura e le soffia sopra la roccia, colorandola di rosso. 
Altri orchi toccano la roccia in silenzio, ringraziando gli spiriti per la fortuna ricevuta nella battaglia di oggi.

E altri decidono di festeggiare: per la prima volta ci si rallegra per uno scontro che non ha visto caduti!

Circa due ore dopo, quando arrivano gli ultimi orchi carichi di metallo, molti membri del Clan sono già nel mondo dei sogni dopo aver svuotato quasi del tutto le vostre riserve alcoliche. 

Chi resta indietro (Rokul, Arkail, Argor, Yotul)

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Dovete attendere un'oretta prima che il fuoco si spenga, e durante questo periodo di tempo nessuno viene a curiosare presso i resti del villaggio. Del resto gli umani più vicini sono a diversi giorni di marcia forzata!

Cominciate il lento e noioso lavoro di recupero, trovando diversi oggetti in metallo. Molti sono stati rovinati dal calore, ma Rokul vi rassicura dicendo che può riforgiarli senza perdere qualità del metallo. Ci sono per lo più attrezzi agricoli, qualche arma sparsa e giusto due armature ad anelli ormai da rifondere completamente. I resti umani carbonizzati sono numerosi, avrete ucciso una cinquantina di persone almeno. Nulla è resistito alla furia del fuoco magico della strega, nemmeno l'abituale casa in pietra che avete visto anche negli altri villaggi: il calore l'ha fatta in parte crollare. 

Dopo un'altra oretta siete abbastanza sicuri di aver recuperato tutto il necessario, e abbandonate il luogo a sé stesso. 

Raggiungete l'accampamento del vostro Clan dopo un'ora e mezza di marcia senza incontri di alcun tipo.
Il Clan si è accampato presso alcune grosse rocce con delle incisioni sacre: è un vecchio terreno sacro per gli spiriti. 

 

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Galor

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Dopo una marcia non troppo lunga troviamo un luogo per ripararci. Lo riconosco subito. E' un luogo sacro, un luogo per avere contatti con gli spiriti. La disposizione delle rocce, il sangue dei sacrifici e le incisioni sulle pietre. Ammetto di provare della nostalgia. Come altri sfioro le rocce elevando le mie preghiere agli spiriti. Questa notte la passerò in meditazione, pregando gli spiriti che aiutino questo popolo nella sua missione, e che indichi a me la corretta via da intraprendere.

Ma prima il dovere. Aiuto gli altri miei compagni a preparare il campo per la notte, però la mia mente resta fissa sulle rocce  e le sue iscrizioni, così, che  a lavoro finitotorno ad accarezzare quelle pietre cercando di comprendere meglio le incisioni su di esse.

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provo a decifrare le iscrizione, se sono in lingua druidica. In alternativa prova a capirne il significato.

 

 

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Wurrzag

- con il clan

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Lasciare indietro parte del gruppo non mi entusiasma ma se Rokul pensa di poter ricavare armi ed armature dai resti del villaggio e' un rischio che dobbiamo prenderci.

Marciamo per poco piu' di un ora, il morale e' alto, resto di lato al gruppo avvicinandomi di quando in quando a gruppi di guerrieri per ascoltare il racconto della battaglia ed elogiare il loro coraggio.

Quando finalmente raggiungiamo una radura abbastanza ampia da accogliere il nostro clan ci accorgiamo con grande meraviglia di aver scelto un luogo sacro alla nostra tradizione. Nukkar e Garol sono i primi ad avvicinarsi mentre tutti gli altri restano indietro eccitati dalla visione delle antiche scritture sulla rupe.

Forse e' anche per questo che la battaglia ci e' stata cosi favorevole, dovevamo cacciare gli invasori da questo luogo sacro e gli spiriti dei nostri avi erano probabilmente adirati ed hanno marciato con noi sul campo di battaglia.

Quando il anche il clan si rende conto dell importanza di cio' che e' appena accaduto, la gioia e l orgoglio di aver compiuto un tale gesto esplode in canti e grandi bevute, prima che tutti siano troppo ubriachi per reggersi in piedi seleziono un guppo di 10 orchi affinche allestiscano il campo , quando avranno finito, 5 di loro potranno unirsi alla festa mentre altri 5 rimarranno a mia disposizione per i turni di guardia che, da oggi in poi, dovranno essere impeccabili.

Finito di dare disposizioni, mi avvicino a Garol e Nukkar cercando di non disturbarli, in silenzio chiudo gli occhi innalzando la mia preghiera di ringraziamento

"Sacrificheremo uno schiavo per ringraziare gli spiriti di non aver reclamato sangue orchesco."

dico poi a Nukkar e Garol

"Disponete pure di qualunque umano pensate possa essere a loro gradito "

 

 

Modificato da Pentolino
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Garol

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Le scritte sono in druidico, sono così vecchie e consumate che impieghi del tempo a decifrarle. Sembra che Nukkar non abbia le tue stesse conoscenze, perché non riesce a leggere nulla.
Più che formare una serie di frasi di senso compiuto, le incisioni sembrano descrivere a grandi linee lo scopo del posto: in particolare ciò che gli orchi che lo hanno costruito desiderano. Sono scritte propiziatorie.

Gli sciamani che hanno creato questo altare volevano la protezione e il favore degli spiriti degli animali: vengono citati Padre Lupo e Madre Cinghiale, oltre che il Grande Corvo e la Vecchia Sussurrante (un ragno che si dice tessa i segreti del mondo). Occasionalmente venivano qui praticati riti volti a saldare le alleanze con tali spiriti.
Sembra che un orco venisse sacrificato, decapitandolo sull'apposita roccia, e che il cadavere fosse lasciato sul posto: se qualche animale si fosse avvicinato a mangiarlo nonostante la presenza degli orchi, allora sarebbe stato un buon auspicio. 

Da quello che ti pare di capire, gli orchi hanno abbandonato questo posto da molto tempo, probabilmente da prima ancora che in questa zona arrivassero degli umani. Per quello che nei sai i clan che usavano questo altare non abitavano necessariamente qui vicino: sai che a volte uno sciamano poteva viaggiare anche un''intera luna prima di raggiungere un luogo sacro e officiarvi un rito.

Seguendo gli ordini di Qurrzag alcuni orchi festeggiano, altri fanno la guardia. I festeggiamenti ormai si sono ridotti in intensità, e non sono eccessivamente rumorosi. L'unico suono che si alza sopra al borbottio e al chiacchiericcio dei guerrieri è l'occasionale grido lancinante della strega: alcuni orchi approfittando del fatto che la prigioniera sembra aver perso il suo valore, l'hanno legata ad un albero per i polsi e si divertono a farle piccole bruciature sulla pelle con dei carboni ardenti e delle lame roventi. Molti sembrano trovare divertente il fatto che chi ha creato il fuoco magico sia ora ferita dalle fiamme. Più che una tortura, sembra una sorta di rituale cui si prestano molti guerrieri, un contrappasso che sotto sotto pare avere un suo potere spirituale. 

Nota sui prigionieri (vista la richiesta di Wurrzag)

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Oltre a Kella e a Tanya Octavin (la moglie del nobile ucciso nel precedente villaggio) avete altri 19 prigionieri. Un sacrificio umano non è quindi un problema per voi, caso mai voleste farlo. 

 

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Scania

con il clan

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La marcia procede veloce o almeno mi sembra. Non ci mettiamo molto a trovare un buon posto riparato. Scopriamo che è un posto sacro agli spiriti. La notte sarà sicuramente benevole per noi. Nukkar e Garol si occuperanno degli spiriti, di renderli felici. Wurrzag non si è lasciato ubriacare dalla vittoria e dispone che alcuni orchi rimangano sobri e facciano la guardia. Io penso che mi unirò ai festeggiamenti e poi andrò a dormire.

 

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garol

Con wurzag

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Nonostante siano consunti non ho particolari difficolta' a leggere le incisioni. Resto a riflettere poi, complici le urla della prigioniera, decido di parlare con Wurzag. Non ho difficolta' a trovarlo.

ti devo parlare. Questo luogo era un altare per gli spiriti della natura e per rinsaldare il legame fra orchi e Spiriti. Vorrei fare un sacrificio rituale. Se poi il cadavere verra' mangiato dagli animali nonostante la nostra presenza, vorra' dire che gli Spiriti sono al nostro fianco. Vorrei sacrificare Kalla. Per lei sara' una liberazione e per noi un peso in meno. Vorrei farlo appena tornera' Arkail.

 

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Wurrzag

- con Garol

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Quando Garol mi fa il nome di Kella il mio volto resta impassibile. Ha avuto l opportunita' di fuggire ma e' stata troppo debole o troppo stupida per farlo ed in guerra essere deboli e stupidi ti porta ad una fine violenta e repentina.

"Le mie mani sono al servizio degli spiriti Garol, Kella e' un prigioniero importante e se il suo sacrificio sara' ben voluto allora la strega ci sara' stata utile due volte. Appronta pure il rituale, saro' felice di aiutarti e seguire le tue indicazioni" 

 

Modificato da Pentolino
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garol

con wurzag

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grazie. Inizio i preparativi. Intanto evita che Kalla muoia prima.

detto cio' mi allontano e chiedo ad Hadla di aiutarmi coi preparativi. Mi deve pitturare volto e corpo e insieme dobbiamo consacrare il pugnale col quale compieremo il rituale.

 

Modificato da Albedo
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Wurrzag

- con Garol

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Annuisco alle parole di Garol

Mi sposto verso l albero dove e' stata legata Kella, lancio un occhiataccia ai guerrieri che la stanno torturando.

- Orchesco

"La strega mi serve viva, Nukkar e Garol hanno deciso di offrirla ai nostri antenati per ingraziarci il favore degli spiriti. Se muore prima della cerimonia, usero' voi!"

Trovo la tortura fine a se stessa una pratica inutile e da vigliacchi

 

 

Modificato da Pentolino
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Garol

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Ti ritiri con Hadla e Nukkar per cominciare i preparativi. La tua amica sembra un po' triste, sai che si era affezionata alla strega, come ci si potrebbe affezionare ad un cucciolo di lupo. Non dice nulla in merito al sacrificio, però: sa come la pensi e la guaritrice preferisce sempre essere dalla tua parte piuttosto che opporsi a te.

Le devi spiegare come dipingerti, e poi dovete preparare l'arma per il rituale. Di solito useresti un pugnale, ma in questo santuario si usava decapitare le vittime: dovrai usare un'ascia. Nukkar ti presta la sua. È un gesto importante, ti sta dicendo senza troppi sottintesi che sei tu la guida spirituale più importante del Clan, non lui. 

Va cosparsa di terriccio, la lama pulita usando delle foglie e dell'acqua, impastandovi poi sopra altra terra fino a formare una guaina di fango e rametti da cui spunterà solo il filo della lama. 

Sei pronta nel giro di mezz'ora. 

Wurrzag

Spoiler

Le ferite sul corpo di Kella non sono gravi, solo dolorose. Nessuno degli orchi però pensa di contraddirti, e si allontanano un po' mogi. 

La donna è quasi svenuta, anche per la perdita di sangue: una ferita al polpaccio che precede di un po' queste torture. Sentendo la tua voce si riprende e si slancia in avanti, tendendo le catene con uno scricchiolio. Nella sua lingua comincia a parlarti con un odio che ti colpisce per l'intensità. 

"Vigliacco! Hai mentito, la tua parola non vale nulla! Avevamo un patto...ti avrei svelato la mia arte, e tu mi avresti tenuta in vita e in salute. Ti ho aiutato più di quanto desiderassi farlo...e tu non rispetti la tua parte" comincia a piangere, più per la frustrazione che per altro, poche lacrime invero "Pur di sopravvivere ho condannato molti umani. Per nulla! Wurrzag, la tua codardia ti si rivolterà contro e pagherai...liberami e vedrai come ti farò pagare per ogni menzogna. Quanto poco può valere la tua parola? " 

 

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Wurrzag

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Le parole della donna mi scorrono addosso , ha avuto la sua opportunita' ma ha deciso di non coglierla.

"Siamo in guerra Kella e sai meglio di me che ti ho concesso piu' di quanto avrei dovuto, pensavi veramente che ti fossi amico? La mia lealta' e' per la mia razza e per il mio clan. Hai avuto la possibilita' di fuggire ma la verita' e' che siete una razza debole."

Chiudo il discorso e vado alla ricerca di Argor ed Arkail

 

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Wurrzag

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Ride senza allegria e poggia a terra il polpaccio insanguinato "Bella possibilità, con una freccia nella gamba...ti sei mostrato magnanimo, ma appena mi sono allontanata i tuoi orchi mi hanno azzoppato. Chiaramente non sapete vincere senza imbrogliare..." prima che tu esca dalla portata delle sue parole, la senti dire ancora una cosa "Si, sono stata una sciocca...per un po' ti ho creduto un amico. Ma gli orchi non conoscono davvero questa parola"

Wurrzag cerca, e trova, Argor e Arkail.

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Arkail

Tornare nel villaggio dopo il massacro mi fa un certo effetto. Positivo ovviamente. Forse è per questo che, dentro di me, ho deciso di accompagnare il fabbro a recuperare le sue armi. Il mio subconscio voleva vedere il massacro causato dalla mia gente, dalla nostra furia, dalle fiamme che le due nostre orchesse sono riuscite a sviluppare. Con estremo piacere e una punta di sadismo mi rallegro nel vedere i corpi carbonizzati e penso che quell'arma potrà tornarci utile, molto utile, se utilizzata con ingegno. Io sono uno di quegli orchi che vuole distruggere l'umano, che vuole difendersi da loro con tutti i mezzi, che vuole definitivamente cacciarli in ogni modo, e non riesco a provare né pietà né compassione per un popolo che si è appropriato di ciò che non era loro. Chi tocca me, la mia famiglia, i miei fratelli, subirà cento volte tanto. Ed è la pena che intendo infliggere a quei sudici sacchi di pelle. Quando penso alla famiglia, gli occhi cadono involontariamente su Yotul: è lei, ora, ciò di più vicino ad un nucleo familiare per me e cercherò di difenderla con ogni mezzo, pur senza calpestare il suo orgoglio...o lei calpesterà me, dannazione.

Il giro di ricognizione non dura poi molto e in fretta e furia riusciamo a raccogliere quanto Rokul ritiene necessario. Ci avviamo rapidamente verso il grosso del clan, che troviamo accampato in un luogo sacro per i nostri spiriti. E' un buon auspicio.

Appena giunti, è il capo a venirci incontro e chiede esplicitamente di me e Argor. Sono pronto ad ascoltarlo e a servirlo, come al solito.

Spoiler

appena ho due min livello!

 

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Argor Mangiaroccia

Villaggio

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Aiuto come posso il fabbro cercando anche cose che ritengo utili oltre al metallo senza però perdere troppo tempo. Non intendo minimamente andare oltre il tempo stabilito. Poi carico tutto dove posso su Azog, nelle sacche. Per dare il reale contributo per il quale sono rimasto.

Rientriamo come stabilito, mi presto ancora a seguire gli ordini di Wurrzag e se necessario completo più giri di ronda in sella ad Azog. Desidero però sapere come sta Oghash che certamente è ancora infuriata con me.
Prima di fare il mio dovere quindi mi reco dove sono i feriti in cerca dell'orchessa. Non intendo partecipare ai festeggiamenti seppur condivido il senso comune che quella sorta di... battesimo nel sangue sia un segno della furia della natura che ci benedice. Intendo portare la mia parola a chi ha giovato di questa benedizione, dopo. 

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Argor

Spoiler

[Questo avviene prima che Wurrzag ti chiami a sé]

Oghash è sdraiata da sola, le ferite coperte da impacchi di erbe e fango. Non sembra messa molto male, ma appena ti vede arrivare ti riserva uno sguardo carico di vergogna "Ti devo delle scuse per averti assalito...ti ho ferito gravemente?"

 

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Argor Mangiaroccia

Con Oghash

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La vedo viva, sono sollevato. Probabilmente si vede dalla mia espressione ma rimango all'erta pronto a subire di nuovo la sua furia.
Quando però sono più vicino capisco che sta accadendo qualche cosa di inaspettato e lei mi sorprende. In realtà mi è proprio difficile capire la sua reazione, le sue parole. Soprattutto dopo tanta violenza.
All'inizio non trovo le parole, quasi balbetto... poi esce il solito vocione "Lo vedo nel tuo sguardo. Non c'è bisogno. Sto bene, non vedi?" dico cercando di essere gentile ma le parole escono un po' rudi, quasi come un rimprovero ma non per quello che ha fatto ma perché evidentemente sto bene "Solo combattendo e sopravvivendo ti laverai di quella macchia. Se muori in ginocchio aspettando il colpo di grazia... non servirà a niente. Siamo orchi, non crepiamo in ginocchio. La furia è una delle nostre armi, lo è anche la  natura ostinata che ci alleva e irrobustisce. Non lo è la furbizia... da piccolo ho appreso sulla mia pelle la differenza tra furbizia e malizia..." è difficile anche trovare le parole adatte in orchesco ma spero lei capisca la differenza, tuttavia mi accorgo di divagare. Di iniziare a parlare di altro e mi interrompo "Beh... ecco. Abbiamo vinto ma ritengo sia più importante COME vincere e COME perdere. Hai capito. Puoi essere sconfitta e abbattuta ma non in ginocchio e non facendoti ingannare dalla tua stessa... follia." mi riferisco anche alla battaglia è evidente, non posso farne a meno.
"Riprenditi. Combatteremo ancora e ancora."

 

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