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Il ladro di stelle


Aboeufs

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Syrius Aeler

Master

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Rispondo alla donna, non senza una punta di orgoglio Lady Yrsa, sono onorato dai suoi complimenti. Ma non è certo ora di perderci in chiacchiere, un malato aspetta il lieve tocco del Protettore della vita. Faccia strada, se intanto mi descrive i sintomi e la probabile causa di questo male potrò usare cure più efficaci. 

Master

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Faccio una prova di Guarire +6, per capire se basti un cura ferite/vigore o serva qualcosa di più potente. 

 

 

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@Syrius

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Quando acconsenti ad andare con lei, la vecchia si illumina in volto e ti conduce fuori dalla Casa Lunga, giù per la collina per i sentieri battuti e cosparsi di ramoscelli per tenere lontana la neve, fino ad arrivare ad una modesta abitazione, non dissimile da quella di Brand che hai visitato prima.

Entrato all’interno, trovi una signora di mezz’età che si sta prendendo cura di un ragazzo, disteso privo di sensi sul letto e fasciato alla buona con rozzi bendaggi di fortuna, applicati da mani inesperte.

Vedendoti entrare, la donna si presenta come Gunnhild e poi si rivolge alla madre Yrsa in tono di rimprovero: «Perché disturbi il nostro ospite, madre? Non lo sai che le leggi dell’ospitalità impongono di non far lavorare gli stranieri appena giunti? Non è il caso che si prodighi per noi: un paio di giorni di riposo e Ragnar si riprenderà presto!». Mentre lo dice, noti che guarda preoccupata il figlio.

Guardando il ragazzo sul letto, ti accorgi che ha un brutto taglio all’attaccatura del collo, profondo e non disinfettato, vari lividi e ammaccature sul corpo e un polso malamente slogato.

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Dovrebbe bastare un cura ferite/vigore

 

@Targon

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Esci dalla Casa Lunga al seguito di Gunnar, figlio di Volundr. Percorrete la strada principale a ritroso, verso l’entrata del villaggio dove siete entrati in compagnia di Brand quella mattina. Proprio di fianco la casa del cacciatore, c’è la forgia del fabbro. Il locale è piuttosto piccolo e rozzo, ma molto ben tenuto. E la quantità di armature e armamenti che vedi è impressionante se considerate le dimensioni della stanza.

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Ci sono tutte le armi e le armature del manuale base nella loro versione normale e perfetta (300 mo in più per le armi, 150 in più per le armature).

Poi c’è un grande maglio chiodato a due mani perfetto (danno 2d6, critico 19-20 x3, contundente e perforante). Ti allego una foto per farti un’idea.

Per le contrattazioni, facciamole direttamente sul TdS per non intasare il TdG.

 

@Derferl e Revontulet

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Vedendo il gatto sfrecciare in mezzo a loro, la ragazza fa un sobbalzo spaventata. Evidentemente ha i nervi provati a causa della tensione.

Si riprende però subito e sta per rispondere a Derferl quando sentite, da dietro la catasta di legno poco discosta da voi, un forte miagolio irato e il tipico Frrrrrrr! di minaccia che i gatti fanno contro un nemico.

Vi girate nella direzione della legna accatastata in tempo per vederla crollare e scoprire il mingherlino Ascold lungo-coltello alle prese, per l’appunto, con il gatto rossiccio e arancione che poco prima vi era sfrecciato davanti e ora sta graffiando il viso del povero guerriero senza apparentemente volerlo lasciare andare.

«Va’ via, gattaccio!», rantola Ascold cercando di toglierselo dalla faccia invano, barcollando cieco e inciampando sulla pila di legna per poi finire lungo disteso in mezzo a Derferl e Svala.

«Ascold!», esclama Svala scandalizzata, «Ci stavi spiando?! Sai che è contro le leggi dell’accoglienza spiare gli ospiti! Se dovessero decidere di rivolgersi al re passerai i guai!», dice poggiando le braccia sui fianchi.

Ascold tenta di controbattere, ma il gatto non vuole sapere di lasciarlo andare.

@Revontulet

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Gli infliggi 2 danni. Stava solo spiando.

 

krojun.jpg

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Revontulet Frangiteschio

- Derferl & Master

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Gattaccio a me?! Sono di buona famiglia io! esclamo mentalmente azzannandogli il naso senza lasciarlo andare per usarlo per ancorarmi a lui. Poi inciampa e non avendo alcuna voglia di finire nella neve sotto di lui, schizzo via. Piantandogli tutte e quattro le zampe in faccia lo uso come trampolino per balzare via ed allontanarmi in direzione opposta al tetto dal quale mi sono lanciata.

Prima di allontanarmi troppo mi fermo voltandomi parzialmente verso il vecchio e la ragazza, rivelo solamente il lato destro del muso felino. Scruto per alcuni secondi il vecchio, con l'occhio giallo scuro quasi color oro, poi emetto un miagolio soddisfatto e mi allontano zampettando tranquillamente. Ho fatto il mio...

 

Nello scontro riuscite a scorgere qualche dettaglio in più del gatto rispetto a prima. È un agile felino dal pelo corto a squama di tartaruga, i cui colori variano dal rosso scuro all’arancione. Non riuscite a scorgere il suo muso direttamente ma lungo tutta la schiena intravedete, sotto il pelo, un grandissimo numero di cicatrici orizzontali, verticali e diagonali che si sovrappongono in un modo che sembra del tutto casuale.

- Master

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Mi allontano tranquillamente per poi trovarmi un riparo dove pulirmi le zampe ed il muso dal po' di sangue dell'uomo a suon di leccate. Poi inizio a gironzolare per il villaggio senza una meta precisa

 

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Targon

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Entrando nella fucina mi sento come un bambino in un negozio di dolciumi. Comincio a girare per la piccola stanza osservando tutto quello che vi è al suo interno, soppesando varie armi e provandomi alcuni pezzi di armature fino a quando non mi sento convinto. 
Poi apro il borsello e guardo le monete che sono riuscito a salvare dopo il naufragio. Molto di meno di quelle che vorrei. Solo al pensiero di tutto l'oro che è finito in mare per colpa del maledetto Custode dei Flutti mi sento quasi male.
Mille volte maledetto.... un giorno tornerò e avrò la mia vendetta!

Alla fine afferro una lunga guisama che mi assicuro alla schiena, un arco lungo composito che mi infilo a tracolla e un guanto con catena a cui immediatamente assicuro la mia catena chiodata.
Conto le monete che mi servono e le posiziono in un mucchietto sul bancone dell'uomo.

Dovrebbe essere abbastanza, contale pure se vuoi. Spero che l'oro degli uomini del sud valga come quello degli uomini del nord.

Termino la frase con uno dei miei rari sorrisi raggianti. Mi sento abbastanza soddisfatto dei miei acquisti.
Dopodichè mi guardo intorno per cercare qualche dettaglio interessante nella fucina, se non trovo nulla mi allontano e torno verso il salone delle feste.

 

 

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Derfel Cadarn

Inizio con un tono gentile, come se avesse fatto una cosa non grave, quasi come fossi una madre che ha appena trovato un bimbo con le mani nel barattolo della marmellata e lo stia rimproverando. Già Ascold, cosa stavi facendo qua fuori? Non è per niente educato spiare la gente. Poi la mia voce cambia di colpo, e all'improvviso incombo sopra di lui ancora prono per terra.  Cosa hai sentito?

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Intimidire +18. Scusate avevo fatto male i conti prima e avevo dimenticato un +2 in giro =)

 

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Syrius Aeler

Master

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Vedendo le pessime condizioni del ferito inizio a trasformare l'energia magica, per canalizzarla nel mio tocco. Mi avvicino al ragazzo e dico alla madre Prima che ospite sono un sacerdote del Custode della vita, ho il dovere morale si curare questo povero ragazzo. Mi permetta di richiamare la benedizione del Signore degli elfi sul ferito concludo toccando proprio dove si trova la ferita più grave, sul collo, che viene attraversato da scariche di energia positiva. Se non dovesse bastare uso la bacchetta per curarlo nuovamente. 

Master

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Converto Protezione dal male in Cura ferite leggere (1d8+4 danni curati). Se non si rivesglia uso la bacchetta di Vigore Inferiore

 

 

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@Syrius

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Il giovane si risveglia alle tue cure e si guarda intorno spaventato. La madre cade in ginocchio per il conforto e la vecchia ti stringe una mano con fare grato. «Il mostro d’ombra…», balbetta il ragazzo, ancora febbricitante, «Ieri mi ha colpito di striscio mentre si stava ritirando dopo aver ucciso Frigg… non so come sono sopravvissuto… grazie, straniero: ti devo la vita! Ma io l’ho visto, ieri, sotto la coltre di oscurità, prima che mi colpisse, prima che mi slogassi il polso tentando di infrangere la sua corazza con la mia spada! Non è un mostro fatto di ombre: il ladro di stelle è un gigante! Era altissimo: quasi 5 metri! La pelle era bianca come la neve e la barba e i capelli erano color del mare! La sua ascia era immensa e i suoi occhi rossi e fiammeggianti! Non possiamo nulla contro di lui, nulla!». La voce del giovane è disperata e, mentre parla, pone le sue mani davanti al viso, a nascondere le lacrime che cadono dagli occhi.

La madre e la nonna lo guardando impietrite, incapaci di proferir parola.

All’improvviso sentite suonare il corno d’allarme suonare: che il Ladro di Stelle sia tornato a reclamare un’altra vita?

@tutti gli altri

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Mentre vi trovate all’esterno della Casa Lunga, chi girovagando senza meta, chi sul retro dell’edificio, chi di ritorno ad esso, vedete il cielo farsi più scuro della notte. Le stelle spariscono, come inghiottite da un immenso pugno d’ombra che le stringe in mano. Le guardie fuori dalla Casa Lunga suonano il corno d’allarme: alcuni guerrieri cominciano a correre fuori, pronti al combattimento. Uno di loro, che avete conosciuto come Torghall durante il banchetto, considerato il miglior guerriero del villaggio, corre incontro all’ombra immensa che si fa sempre più vicina, urlando a squarciagola e tenendo il suo martello in alto sopra la testa.

Vedete il guerriero essere inghiottito completamente dall’oscurità, poi sentite il fragore di ferro contro ferro, altre urla e grida, trambusto tipico della battaglia.

Un verso troppo profondo per essere umano precede un grosso botto. Vedete Torghall riapparire dall’oscurità, scagliato lontano da non si sa quale colpo immondo, un braccio a mala pena attaccato al corpo. Il barbaro si schianta fragorosamente contro una parete della Casa Lunga, giacendo immobile.

 

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@Derferl

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Ascold, del tutto intimorito dalla tua presenza, balbetta che non ha sentito nulla e che si trovava lì solo per adempiere all’ordine di Einar di tenervi d’occhio. Ma poi appare il ladro di stelle e tutto questo passa in secondo piano, anche le parole che Svala stava finalmente per rivelarti.

 

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Revontulet Frangiteschio

- Master

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All'apparizione del ladro di stelle torno immediatamente alla mia forma umana, l'unica cosa che mi impedisce di scattare subito in quella direzione è il fatto di aver la bocca piena di peli. Perdo qualche secondo a sputacchiare i miei stessi peli infastidita, poi estraggo le lame e scatto verso il centro dell'oscurità.

Spoiler

Tornare a forma umana è una full-round action, poi corro verso il coso (quindi gestisci tu i tempi di arrivo xD). Riesco a vedere attraverso l'oscurità?

 

 

- Tutti tranne l'elfo gaio u.u

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Con le lame in pugno scatto verso l'oscurità senza alcuna intenzione di fermarmi al suo limitare.

 

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Targon

Esterno

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Esco soddisfatto dalla fucina del  fabbro quando assito all'attacco del Ladro di Stelle. Capisco finalmente perché i guerrieri non hanno avuto molte speranze contro di lui: il maledetto usa la magia!

Una creatura che usa la magia deve essere intelligente. Dal comportamento sembra solitario, anche perché penso che se ce ne fossero più di uno il villaggio sarebbe stato raso al suolo da tempo....

A interrompere il filo dei miei pensieri ci pensa Revontulet, che vedo lanciarsi direttamente nell'oscurità.

Non perdi un attimo eh?

 Afferro la catena chiodata e comincio a farla roteare. Di certo se uno dei loro guerrieri si è gettato cosi senza paura contro il mostro e la tibbit ha fatto altrettanto tirarmi indietro sarebbe un segno di paura.

Che non sia mai detto che un soldato dei Black Hound si è tirato indietro di fronte a un combattimento impari!

Lanciando un urlo di guerra carico verso il centro dell'oscurità, pronto a colpire qualunque cosa ci sia al suo interno.

Spoiler

Cambio stance come azione Swift in Leading the Charge, estraggo l'arma e carico anche io l'oscurità
Hello Darkness my old friend....

 

 

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Syrius Aeler

Master

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Sentendo l'allarme scatto sull'attenti, inccoccando una freccia nell'arco. Rimanete in casa, qualunque cosa succeda. C'è un gigante da cacciare. Esco di corsa fuori dalla casa verso il luogo dove sento o vedo presagi di scontro. Inizio a pensare che creatura possa avere le caratteristiche descritte dal ragazzo, riflettendo su resistenze e debolezze. Un gigante che ruba le stelle. Dalle caratteristiche sembra essere un gigante del gelo, vediamo cosa dice il libro penso mentre leggo dal libro sacro. 

Master

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Conoscenze Religioni, Piani e Arcane +14, Natura +16 per attivare Knowledge Devotion (Qui). 

 

 

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@Syrius

Spoiler

(Conoscenze Natura: 20+16=36) – Ricevi un bonus di +5 ad ogni TxC e ai danni, per sempre, contro tutti i Giganti del Gelo che incontrerai nella tua vita.

I giganti del gelo sono temuti, a ragione, come predoni brutali e tremendamente distruttivi. Mediamente sono alti 4,5 m e pesano circa 1.400 kg. Possono arrivare a vivere fino ai 250 anni.

Portano sempre una borsa a tracolla che contiene dalle 2 alle 5 pietre (molto grandi) che utilizzano per scagliare contro i nemici, tra i 3 e i 12 oggetti di uso comune e i beni personali del gigante. Qualsiasi cosa nella borsa di un gigante del gelo è vecchia, consunta, sporca e maleodorante, cosa che rende difficile l’identificazione di eventuali oggetti di valore.

I giganti del gelo sono soliti iniziare il combattimento a distanza, lanciando rocce fino all’esaurimento delle munizioni o all’avvicinamento dell’avversario, gettandosi subito dopo nella mischia con le enormi asce da battaglia.

Una strategia molto amata è tendere imboscate nascondendosi in buche scavate nella neve, sulla cima di pendii innevati o di ghiacciai, dove gli avversari hanno difficoltà a raggiungerli.

I giganti del gelo vivono nelle freddissime terre artiche dei ghiacciai e delle grandi nevicate. Ricavano i rifugi in rozzi castelli o gelide caverne. I capi tribù si nominano “jarl”. Le comunità di giganti del gelo dipendono dalla caccia o dalle razzie, anche se a volte stipulano commerci o alleanze difensive con i giganti delle comunità vicine.

I giganti del gelo spesso catturano dei prigionieri. Per ogni dieci giganti adulti in una banda o in un clan, c’è una probabilità del 20% che il rifugio contenga uno o due prigionieri. Tali prigionieri possono essere di qualsiasi tipo.

Be’ che dire… Syrius è uno dei più grandi esperti al mondo sui giganti del gelo. L’alto conclave degli elfi potrebbe a breve offrirgli una cattedra all’università elfica in giganti-del-gelo-logia…

 

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Derfel Cadarn

Osservo per un momento attonito la scena che mi si para davanti: Ascold, giustamente terrorizzato dalla mia presenza è inerme per terra a borbottare, la piccola Revontulet mi schizza davanti impugnando le sue armi verso.... verso dove? Le campane suonano, e io vedo, o meglio non vedo, una sagoma enorme stagliarsi verso il cielo, oscurando le stelle.

 Il ladro di stelle, deve essere lui! presto vieni sul retro della casa del Re! Comunico mentalmente a Syrius.

Poco dopo vedo anche Targon sbucare verso la pozza di oscurità e scomparire al suo interno. Che posso fare? Luce, serve luce per combattere le tenebre! 

Conscio che una semplice torcia non può bastare, serve un incantesimo! Eseguo un paio di gesti con le mani, e d'un tratto da un sasso ai miei piedi prende a brillare un'intensa luce. Scaglio immediatamente il sasso verso la pozza di oscurità, in modo da capire che sta succedendo.

 

Spoiler

Lancio Luce su un sasso e lo lancio verso il buio dove ho visto scomparire i miei compagni.

 

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Gigante-del-Gelo.jpg

L'informe massa d'ombra si avventa sulle due guardie che aveano appena suonato il corno, mentre Revontulet, Targon e Syrius corrono verso di lui per affrontarlo.

Non potete fare altro che sentire le urla dei due poveri nordici venire prima risucchiati dall'oscurità innaturale, poi letteralmente fatti a pezzi e maciullati da non si sa quale immonda creatura.

Derferl si avvicina percorrendo quasi tutta la distanza che lo separa dalle ombre, prende un sasso in mano e lo incanta con un incantesimo di luce. La pietra inizia a brillare vivamente e, quando entra in contatto con le tenebre che avvolgono il mostro, i due incantesimi si elidono a vicenda: il sasso di Derferl torna ad essere un normale sasso, la coltre di oscurità si dissolve rivelando a tutti le forme di un gigante del gelo.

Il mostro impiega circa una ventina di secondi per sistemare le due guardie, cosa che dà il tempo a Revontulet, Targon e Syrius di oltrepassare la coltre d'ombra.

Ciò che vi si para dinnanzi è un umanoide di quasi 5 metri, con la pelle color del ghiaccio e la barba blu come il cobalto. I suoi occhi sono rossi e fiammeggianti. Sul capo, indossa un elmo da cui sporgono due enormi corna appuntite. Vi guarda con odio e, vedendosi circondato e avendo evidentemente già raggiunto il suo scopo per quella notte, comincia a pronunciare quelle che vi sembrano essere formule arcane, con una voce tanto profonda e rimbombante come non l'avete mai sentita prima.

@tutti tranne Derferl

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Lo state circondando e avete tutti e tre diritto ad un attacco di opportunità mentre sta castando l'incantesimo.

Nella foto che ho allegato i colori devono essere invertiti: la pelle è bianca come la barba e la barba blu come la pelle.

 

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@Syrius

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Vulnerabilità al fuoco;

Immunità al freddo;

Ti rendi conto dai tatuaggi sul corpo che questo particolare gigante del gelo è sia un chierico (di Nerull) che uno stregone. Non è strano che i giganti del gelo possano diventare chierici o stregoni... ma entrambi è decisamente fuori dal comune;

Dal modo in cui ha maciullato le due guardie ti rendi conto che ha una forza spaventosa (30);

Scurovisione;

Molto, molto esperto nella lotta, sai che ti converrebbe sempre evitare di lottare contro di lui (+23);

Dal modo in cui si comporta, capisci che ha un'intelligenza pari a quella di un comune umano.

 

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Revontulet Frangiteschio

Nel venire inghiottita dall'oscurità mi fermo un secondo per emanare un lungo fischio di sorpresa, non mi aspettavo di certo un gigante. In realtà non sapevo proprio cosa aspettarmi, ma è la prima volta che vedo un gigante. Farà un gran bel rumore cadendo! ghigno prima di fiondarmi in avanti.

Scatto sul fianco del gigante opposto a quello di Targon, lanciandogli un mero cenno del capo prima di scattare all'assalto. Con un balzo volo sullo stivale del gigante e gli infilo la lama della spada corta nella carne sotto il ginocchio.

- Master

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Mi ero dimenticato di dirti che passavo all'assassin's stance >.> Comunque mi metto in modo da flankare con Targon

TxC +13 (+11 +2 flanking), danni 1d4+6 (fino ad ora non avevo considerato il +1 danno dell'arma magica) +2d6+5 (furtivo), critico 19-20/x2

 

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Targon

Rimango un secondo senza parole quando vedo ciò che si cela nell'oscurita

Certo che è veramente un grosso figlio di p.......

Senza interrompere la ricorsa vedo Revontulet posizionarsi e mi sposto in modo da stringere l'avversario in una morsa. Una nostra tattica usata diverse volte, sempre con successo. 
Stringendo la catena chiodata con entrambe le mani cerco di colpire con una delle due punte approfittando delle capacità magiche della mia arma e mirando a uno spazio scoperto dell'armatura.

 

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Solo fuffa
TxC +12 (5 bab+4 forza +1 arma magica+2 fiancheggiamento) danni 2d4+4+1. Critico  20/x2

 

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Targon sferra un colpo con la sua catena chiodata, mirando ad uno dei punti del corpo del mostro che non sono protetti dalla sua armatura. Ma il gigante, sempre continuando a pronunciare le sue formule, si sposta leggermente facendo in modo di essere colpito su una delle piastre di metallo che lo proteggono. La catena rimbalza via, lasciando solo una lieve ammaccatura sulla corazza del ladro di stelle.

Spoiler

(TxC: 4+12=16) – Mancato

 

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Mentre Revontulet e Targon attaccano il gigante, con Syrius poco discosto dietro di loro e Derferl ancora un po’ più distante, dalla Casa Lunga sono usciti tutti i guerrieri del villaggio, bardati di tutto punto e guidati da re Hròlfr.

Vedete i più anziani fra loro trasalire nel riconoscere un vecchio nemico, affrontato tanti, tanti anni prima: il gigante Fàrbauti, protagonista di centinaia di racconti epici degli scaldi. Sentite infatti alcuni mormorare frasi del tipo: «Fàrbauti… ma non è possibile… era morto ucciso da re Halfdan con l’ascia Trannir…».

Nel frattempo, il vostro nemico termina di pronunciare l’incantestimo e il suo corpo corpo, da solido che era, comincia ad assumere una forma gassosa e indistinta. «Per stanotte basta così, insetti. Ho preso già le vite che dovevo prendere! Ci rincontreremo presto!», esclama con la sua voce tonante, mentre vedete un’immenda massa aereiforme, che solo vagamente conserva i tratti del gigante, sfrecciare via in direzione nord-est, senza essere minimamente ostacolato dalla presenza di case, muri e fossati.

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