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Il ladro di stelle


Aboeufs

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Derfel Cadarn

E' proprio vero che dietro ogni leggenda c'è un verità nascosta.. Resto un attimo immobile a contemplare la maestosità mostruosa che è appena emersa per mangiarsi la nostra nave. Mi riprendo giusto per capire che se non mi sbrigo a cambiare nave diverrò presto parte della leggenda, probabilmente nel suo stomaco.

Faccio del mio meglio quindi per passare sull'altra nave senza finire in mare.

Una volta arrivato provo a comunicare col Custode dei Flutti, nella speranza che si accontenti di una nave.

Oh immenso Signore dei Flutti, ti preghiamo di accettare come dono nei tuoi confronti la preziosa Cetriolo del Mare, essa ha una lunga e gloriosa storia alle spalle, e la sua distruzione sicuramente ti porterà molta gloria! Risparmia le nostre misere vite, e lasciaci questa misera barca per tornare a riva!

 

Spoiler

Prova di conoscenze bardiche +8/ arcane+7 --> cosa so di questo mostro?

Prova di raggirare +14 per convincerlo che la nave cetriolo di mare è per lui, che gliela offriamo volentieri.

Scusate ma ora sono di corsa. posto col discorso più tardi.

 

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Targon

Riemergo dalla stiva come se nulla fosse successo.

Ce abbastanza oro la sotto da...

Non riesco a terminare la frase. La scena dell'attacco al Cetriolo di mare avviene come al rallentatore, la maestosità della creatura che si imprime a fuoco nella mia mente

Quella è decisamente una sfida troppo grande per chiunque....

Osservo il tentativo dell'elfo di scappare e il vecchio che prova a comunicare. Per quanto mi riguarda il mio istinto parla per me: mi getto sui rampini e sulle funi, tranciandone il più possibile per evitare che l'altra nave ci porti a fondo con lei, tralasciando la scala di corda e aiutando i due a salire in fretta sulla barca, anche strattonandoli, per poi recidere anche il ponte di corde.

VIA VIA! 

Riesco solo a dire ma dentro di me conosco la verità

Non riusciremo mai ad allontanarci in tempo... che sia la fine?

Stringo con forza la catena, come se in qualche modo possa proteggermi da quell'avversario poderoso

Non cosi... non cosi...

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Syrius afferra al volo l'ascia di Anastrianna e comincia ad arrampicarsi sulle corde per raggiungere la nave pirata, ma invano: un'onda anomala lo sommerge mentre è a metà del cammino e non può fare altro che cadere in mare, disperato.

Derfel parla al Custode dei Flutti, cercando in tutti i modi di placare la sua ira. Il drago gli risponde con voce gorgogliante, che sarebbe quasi piacevole da ascoltare, se non fosse che vuole farvi fuori tutti: «Per tanti anni io e voi abbiamo convissuto in pace, uomo. Avevamo un patto. Un'alleanza. Ma voi l'avete infranta. E ora non c'è più nulla che potete fare per placare la mia ira. Le vostre navi non passeranno da qui!». Detto ciò, si avventa sulla prua del Cetriolo di Mare, distruggendo ciò che ne rimane e facendo precipitare in acqua il vecchio Derfel, impotente.

Dalla nave pirata, Revontulet e Targon osservano tutto, incapaci di aiutare i loro amici. Non c'è bisogno che la tibbit ordini al mezzorco cosa debba fare: il pirata sta già issando le vele e manovrando il timone quanto più velocemente possibile, per fuggire da morte certa. Ma non c'è nulla da fare: dopo aver finito col Cetriolo, il drago si solleva in tutta la sua stazza e con un balzo si avventa sull'imbarcazione su cui vi trovate. Venite scagliati lontano, nelle acque gelide, come i vostri compagni prima di voi.

Osservate disperati i resti delle due navi colare a picco. Il freddo vi penetra nelle ossa. Ognuno di voi cerca di afferrare quello che può per aiutarsi a restare a galla: chi un pezzo di legno galleggiante, chi un barile di vino, chi una zattera di fortuna.

Pur nel caos e nella confusione che sono susseguiti all'attacco del drago, vi cominciate a rendere conto che il Custode dei Flutti non sembra interessato a prendersi le vostre vite. Una volta spazzate via le due imbarcazioni, infatti, si volta e torna a immergersi nei mari, abbandonandovi al vostro destino.

Così rimanete sui vostri salvagente di fortuna, impotenti, ad osservare lo sfacelo verificatosi sotto i vostri occhi nel lasso di pochi minuti, anche se a voi è sembrata un'eternità.

Vi lasciate trascinare dalla corrente, sempre più stanchi, sempre più disperati. Finché il freddo e la stanchezza non hanno il sopravvento su di voi. Uno ad uno, vinti dalla fatica e dalle condizioni avverse, chiudete gli occhi e cominciate a farvi cullare dal gelo. Ed è solo buio.

***

Targon si risveglia su di una spiaggia fredda e sconosciuta. Il suo corpo è completamente intorpidito dal freddo. Si gira alla sua destra e vede Syrius cominciare a tossire acqua dai polmoni. Poco dopo, anche il chierico si riprende e insieme vi guardate intorno. Il corpo di Revontulet e quello del vecchio Derferl giacciono rivolti con la testa semi-sommersa dalla sabbia. Da quella distanza, nessuno dei due pare muoversi. Che sia accaduto il peggio?

Correte da loro e tentate di svegliarli, di farli tornare alla vita. Revontulet apre gli occhi all'improvviso, sputando acqua in faccia a Targon e trovandosi l'uomo sul petto che sta cercando di farle espellere l'acqua dai polmoni. Syrius, che è andato invece dal vecchio Derferl, dopo vari tentativi di rianimare il corpo dell'anziano sta per rinunciare, scuotendo la testa sconsolato. Proprio in quel momento, però, dal cantastorie sente un lieve respiro rauco: è ancora vivo.

A pochi metri da tutto ciò, infine, seminascosto da una roccia, c'è il corpo immobile del pirata mezzorco.

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Targon

Osservo impotente il Custode dei Flutti avventarsi sulla rimanenza del Cetriolo dei mare e i due compagni cadere nelle acque fredde, le braccia lungo i fianchi e le mani cianotiche per la stretta eccessiva sul metallo della mia arma. Poi come in incubo la vedo sollevarsi sopra di me, sopra la nave. Enorme, inarrestabile. Letale.

L'impatto con l'acqua è tremendo, la costola già rotta mi fa lanciare un urlo mentre l'acqua di mare aggredisce le mie ferite. Mi aggrappo ad un barile che vedo poco lontano da me, stringendo ancora la mia catena chiodata come un ancora di salvezza, mentre in realtà tende ad appesantirmi. Spinto solo dall'istinto di sopravvivenza mi aggrappo con la forza della disperazione a quel pezzo di legno. Non vedo Rev, non vedo nessuno. Solo il mostro che si allontana. 

Comincio ad urlare. Prima i nomi dei compagni che erano con me sulla nave, poi insulto il nome della bestia, poi maledico gli dei e il destino beffardo.

FINITEMI MALEDETTI! VENITEMI A PRENDERE! NON AVETE GIOCATO ABBASTANZA CON ME?

Non posso accettare di finire cosi. Solo, dimenticato. Neanche il mio corpo verrà sepolto. 

Solo.

Nel momento in cui non ho più forze neanche per urlare mi accascio sul barile, e il buio mi avvolge.
-------------

E' questa la morte?

La prima frase che mi sovviene quando riprendo conoscenza.  Apro lentamente le palpebre per togliere la salsedine dalle ciglia. Comincio a muovere prima le dita delle mani, e sento il familiare contatto con la catena. Poi i piedi, le braccia, le gambe. Sono intorpidite, ma sono ancora li. Comincio a ridere come un pazzo, senza riuscire a muovere un muscolo. 

Bastardi. Sono ancora vivo. SONO ANCORA VIVO!

Rido, sempre più forte. Una risata che è un inno alla vita, alla mia vita. 

Un tossicchiare al mio fianco mi riporta alla realtà. L'elfo è li che sputa anche l'anima sotto forma di acqua salata. Cerco di rialzarmi ma riesco solo a barcollargli incontro.

Anche tu.... quindi vuol dire che....

Scatto in piedi, senza sapere con che forze e mi guardo attorno. All'improvviso li vedo. Due macchie colorate sul monotono grigiume della sabbia. Mi dirigo verso la macchiolina arancione e trovo Revontulet distesa di faccia sulla sabbia. 

Ho un brivido e un flashback. Compagni morti su una spianata, morti senza che io potessi fare nulla per loro

Tremando afferro il polso della tibbit. 
Passa un secondo che sembra lungo come un secolo. 
Un flebile battito

La sollevo di forza e la getto sulla sabbia di schiena, cominciando a spingere sullo stomaco per farle espellere l'acqua.

Non ti azzardare  a morire hai capito? Giuro che altrimenti ti vengo a prendere dovunque andrai e ti riammazzo di nuovo con le mie mani!

Chissà dove vanno i gatti quando muoiono...

Quando l'acqua fuoriesce dalla bocca della guerriera e lei riprende a respirare mi butto all'indietro, esausto. E ricomincio a ridere.

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Revontulet Frangiteschio

Osservo anche io impotente il drago fare a pezzi l'altra nave, immobile al fianco di Targon non faccio altro che afferrare una fune. Non so neanche io il perché, forse per illudermi che possa servire a qualcosa. Impallidisco nel vedere il drago ergersi in tutta la sua stazza e maestosità, mi volto verso Targon ed una frazione di secondo prima che il drago si schianti contro la nave riesco a dirgli con tono un po' mesto e sarcastico «Perché non ho fatto la contrabbandiera di erba gatta?!» come se lui possa avere la risposta che cerco.

Poi è solamente caos, urla, acqua tempestosa e legno sbriciolato. L'impatto è così forte che vengo scagliata molto lontana dalla nave ed è così rapido che non ho neanche il tempo di lasciare la fune, il colpo di frusta al braccio è così forte che quasi lo lascio attaccato alla corda.

Mi schianto contro l'acqua come se fossi stata gettata contro un muro di mattoni, stordita e sopraffatta da quel caos non riesco a far nulla che non sia il restare a galla ed il non ingoiare troppa acqua salata. Ma a quanto pare ho un po' di fortuna visto che un'onda mi fa impattare malamente contro un pezzo del ponte di una delle due navi. L'urto mi toglie il fiato ma visto quanto sono piccola riesco ad arrampicarmici sopra.

...

«Se non mi hanno avuto le roventi sabbie, non mi avranno neanche le gelide acque...» sussurro a me stessa prima di perdere conoscenza. 

~~~

Drizzo la schiena sputando in faccia a Targon tutta l'acqua che avevo nei polmoni, provo a parlare ma non riesco a far nulla se non tossire violentemente nel sentirmi la gola ed i polmoni in fiamme. Dopo un minuto abbondante mi calmo «Chi è che si è divertito a danzarmi addosso?!» dico massaggiandomi il petto e la gola «E chi è che minacciava di uccidermi di nuovo se fossi morta?» domando riuscendo a rimettermi in piedi.

Ma quindi me ne restano sei o sette ora?

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Derfel Cadarn

Il mostro non si accontenta di una barca, appena finisce con la prima si avventa con furia sulla seconda.

Chissà che bello spettacolo che essere, la tempesta, la furia del mare, due navi spezzate come ramoscelli da un immenso drago marino.. Peccato io stia per annegare!

Questi sono i miei pensieri quando, causa l'ennesimo colpo alla nostra nave, manco l'appiglio e finisco in mezzo ai flutti.

L'impatto é violento e devastante, ma diverso da come me lo aspettavo: Sono caduto su una tavola! Devo aggrapparmi e resistere! Forse non tutto é perduto.

Riprendo i sensi dopo un tempo indefinibile, non capendo se sono finito all'aldilà o se per una qualche strana coincidenza sono ancora vivo. Il dolore, il dolore mi da la triste conferma: Sono ancora vivo!

Ho le forze solo per tossire un po di acqua salata e aprire gli occhi constatando di non essere solo, poi il buio riprende il sopravvento e svengo.

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Syrius Aeler

Riesco quasi ad attraversare il ponte, quando l'ondata mi porta in mare. Cerco di combattere con tutte le mie forze contro le onde e il vento, tenendomi a fatica a galla. Perché proprio adesso? Perché? Ero così vicino al mio obiettivo, non può andare così ora. In un altro mento avrei certamente indagato sulle motivazioni del drago o sulla sua storia, magari mi sarei pure fermato ad ammirarlo. Ma ora il mio unico pensiero è rivolto alla mia salvezza. Fortunatamente riesco ad aggrapparmi ad una grossa asse e da lì alzo la testa per cercare i miei compagni con lo sguardo. Dopo cinque minuti lo sforzo diventa troppo e piano piano mi accascio contro la mia "salvezza".

...

Sulla spiaggia mi sveglio dopo poco, iniziando a tossire fuori acqua dai polmoni. Dove sono? Sono ad Arvandor per caso? E allora perché sto sputando acqua? Apro leggermente gli occhi, che vengono accecati dalla luce del sole. Mi schermo un attimo, per poi guardare al mio fianco. Vedere Targon in piedi è un sollievo, temporaneo però, perché la vista degli altri due miei compagni distesi senza segni di vita mi fa scattare in piedi. Arrivo al fianco di Derfel e provo ad assisterlo in ogni modo e proprio quando l'ultima speranza sembra essere perduta apre gli occhi e inizia a tossire. Siamo vivi! Siamo vivi! Grazie Corellon, grazie. Lo sapevo che non potevi fare altro, Protettore della Vita. Lo sapevo. Perso nei miei ringraziamenti non penso al mezzorco, ma una cosa mi fa tornare alla realtà. Il libro! Estraggo il codice sacro dalla sua tasca, cercando di vedere se sia ancora leggibile. Perderlo sarebbe un grosso problema.

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Le fredde acque del mare si infrangono contro le rocce di cui è disseminata la spiaggia. Poco più avanti rispetto a voi, dove le onde non arrivano a sciogliere la neve, il paesaggio diventa brullo e spoglio. Verso oriente si trasforma in una fitta foresta di larici. A parte la spiaggia, tutto è coperto da una spessa coltre di neve.

Tra voi e gli alberi, c’è una collina poco elevata sulla cui cima intravedete un villaggio da cui si alza del fumo. Tutto intorno, torreggiano montagne erte ed innevate che racchiudono uno dei tanti fiordi della zona: non vi sembra di riconoscerne il profilo.

Ad un tratto vi accorgete che qualcuno sta venendo verso di voi. È un uomo con una folta barba bianca, avvolto in pesanti pellicce. Ai piedi ha agganciate delle racchette di legno e corda, che gli permettono di non sprofondare nella neve. Si ferma ad un centinaio di passi e si rivolge a voi ad alta voce: «State bene?».

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Derferl

Dopo il buoi, di nuovo la luce, riesco non so come a tri-trovare le forze per svegliarmi e tirarmi a sedere, quando ecco sopraggiungere un uomo che ci chiede se stiamo bene..Non penso a ringraziarlo per l'aiuto offerto o per l'interessamento, la mia vena polemica prende il sopravvento:  Assaltati dai pirati, naufragati, bagnati e affamati! Ecco come siamo!

Di tutte le domande idiote queste individuo mi fa la peggiore... 

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Revontulet Frangiteschio

Mi sfilo un attimo gli stivali alla moschettiera per svuotarli dall'acqua che era penetrata anche lì, poi do un'occhiata alla zaino per controllare che sia tutto a posto e che nel trambusto non si sia distrutto nulla e che non abbia perso nulla.

Caccio la testa dallo zaino solamente quando sento la voce dell'uomo in lontananza, prendo la parola solamente dopo che ha parlato il vecchio «In realtà i pirati li abbiamo sconfitti e siamo naufragati solo a causa del Custode, ma per il resto si... è come dice lui!» faccio una piccola pausa «Bagnati, infreddoliti e... stanchi!» dico nel rendermi conto di non aver chiuso occhio neanche un minuto questa notte.

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Targon

All'arrivo dell'uomo tento di rimettermi in piedi alla bell'e meglio. Non sono un bello spettacolo: i capelli impastati di acqua e sabbia, la pelle screpolata dal sale, gli occhi arrossati per la stanchezza e un mezzo ghigno folle nello sguardo. Ascolto i miei compagni scuotendo il capo, di certo non è colpa del nostro nuovo arrivato tutta questa sventura.

Salute a voi. Come dicono i nostri compagni siamo naufragati, abbiamo bisogno di cibo, acqua e un posto caldo per la notte. Abbiamo visto un villaggio che probabilmente è il vostro, e vorremmo chiedervi la gentilezza di ospitarci, se possibile.

Barcollo leggermente, appoggiandomi all'elfo per rimanere in piedi.

Ho davvero bisogno di riprendermi...

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«Chi siete?»

«Da dove venite?»

«Avete visto il Custode dei Flutti?»

«Arrivate da Seull?»

«Siete qui per incontrare re Hròlfr?»

Mentre state parlando con l’uomo del nord dalle folte sopracciglia, appaiono dietro di lui due ragazzi che, dimentichi delle buone maniere, iniziano a tempestarvi di domande. Il vecchio li guarda con rimprovero e subito li zittisce.

«Scusate, signori. Questi due devono ancora imparare le buone maniere! Mi presento: sono Brand Kalvarson e questo è mio figlio Thorfinn. Mentre quest’altro è mio nipote Erik. Saremo felici di ospitarvi al nostro villaggio. Credo che re Hròlfr vi potrà ricevere anche subito…», dice l’uomo tenendo a sé i due giovani. Questi, più fratelli che cugini, sono biondi e giovani, si spalleggiano a vicenda e l’uno finisce le frasi dell’altro. Thorfinn sfoggia con orgoglio una mezza peluria che a stento si può definire barba, Erik è invece ancora completamente glabro.

«Avete detto di esservi imbattuti nell’ira del Custode, Eh?», riprende dopo un attimo di pausa, «Ahimè, da quasi tre settimane il Custode dei Flutti è in collera. Non riusciamo a spiegarci perché! Spesso sta attaccando e distruggendo le navi che passano per queste acque. Voi non siete certo i primi, amici miei! Nessun dono riesce a calmarlo e così il grande pascolo delle balene ci sta diventando precluso!», vi spiega Brand, con voce affranta. «Ma è inutile continuare a stare qui fermi a discutere! Se volete essere ospitati al villaggio, seguitemi. Parleremo per strada!», così dicendo, si volta e comincia ad avviarsi in direzione del suo villaggio. Erik e Thorfinn lo seguono a ruota.

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Syrius Aeler

Ringrazio il cielo vedendo che il libro è ancora leggibile, dovrò restaurarlo, ma potrò comunque usarlo. È un peccato aver perso le illustrazioni, ma si può rimediare anche a quello.

Immerso nei miei pensieri non do attenzione all'uomo finché Targon non si appoggia a me. Sarà un grande onore per noi parlare con re Hròlf, Brand Kalvarson. E avrò piacere anche a raccontarvi tutto ciò che vorrete concludo guardando sorridente i ragazzi. Infine dico Io son Syrius Aeler, fedele del Signore degli Elfi. Chissà perché questo cambio di comportamento improvviso. Forse le leggende parlano di questo Custode dei Flutti. 

Master

Spoiler

Lore +8. Funziona come conoscenze bardiche

 

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Targon

Un re.... in un villaggio? Pascolo delle balene? E questa gente è pronta ad ospitarci... senza sapere nulla di noi. Ma dove siamo finiti...

Mi rimetto in piedi chiedendo scusa a Syrius.  

Meglio tenere gli occhi aperti

Revontulet(segni)

Spoiler

Teniamo gli occhi aperti. Qualcosa non mi torna

Grazie per la gentilezza , vi seguiamo.

Detto questo mi assicuro la catena chiodata in vita e comincio a seguire l'uomo, incespicando e imprecando nella neve.

 

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@Syrius

Spoiler

(13+8=21) – Queste lande, fredde e poco ospitali, sono abitate dai barbari delle nevi, una fiera popolazione umana, meno civilizzata delle genti che abitano a Glot, da dove siete partiti. Di solito portano barba e capelli lunghi, sovente raccolti in trecce. Rispettano la forza e il coraggio e sono fieri guerrieri. Alcuni di questi guerrieri, chiamati Berserk, in combattimento sono invasi da una furia distruttiva che non risparmia nemmeno i propri alleati.

Sono divisi in tribù, spesso in lotta fra loro. Sono molti i mitici re barbari del passato le cui imprese sono narrate dagli scaldi (poeti), anche se le loro storie vengono arricchite con elementi di finzione.

La neve, le foreste di sempreverdi e le montagne selvagge sono le principali caratteristiche di queste terre. Le montagne di Corusk sono tra le più alte del mondo, ricoperte da nevi e ghiacciai perenni. I pochi passi sono impervi, la catena è pressoché invalicabile.

 

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Revontulet Frangiteschio

Rificco momentaneamente la testa nello zaino per cacciarne e gettare tutte le cose rovinate dall'acqua, prendo anche una piccola sacca di cuoio chiaro e morbido, la svuoto dal cibo zuppo d'acqua che conteneva e la rimetto nello zaino.

Poi rimetto tutto in spalla «Come chi siamo e da dove veniamo!? Siamo chi siamo e veniamo da dove veniamo!» dico sfottendo i ragazzini «Non conosco il vostro re, ma ora come ora sarei disposta a condividere un fuoco con chiunque. Re, contadino o demone che sia!».

Detto questo faccio per seguire l'uomo, rispondendo ai segni di Targon a mia volta.

- Targon (Segni)

Spoiler

Tu dici? Sembrano innocui...

 

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Derfel Cadarn

E sia, un bel pasto caldo non potrà che giovare alle mie vecchie ossa! Anche se credo mi servirà una mano... Faccio cenno ai due robusti ragazzi di darmi una mano durante il tragitto.

Approfitto del viaggio per raccogliere quante più informazioni possibili sul villaggio e sul Re, chiedendo ai ragazzi e al vecchio.

Spoiler

Raccogliere informazioni: +11

 

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Sei indisponente, ragazzina... noi ci siamo presentati a te e vi stiamo ospitando al nostro villaggio. Parlerete con il nostro re, berrete la nostra birra e mangerete il nostro cibo. Come sarebbe a dire "siamo chi siamo e veniamo da dove veniamo"?, chiede Brand piccato mentre cammina agevolmente nella neve grazie alle sue racchette, a differenza vostra che sprofondate e stentate nel tragitto, incespicando e affondando fin quasi al ginocchio (fin quasi alla vita, per la tibbit).

Intanto i due ragazzi aiutano volentieri l'anziano Derferl e iniziano a tempestarlo di domande mentre lo sorreggono per non farlo affondare nella neve. Vogliono sapere tutto ciò che avete vissuto durante il viaggio, specialmente dell'incontro con il Custode dei Flutti ovviamente. Sia lui che Syrius, che cammina loro di fianco,  li accontentano e, in cambio, i due ragazzi si aprono a voi volentieri raccontandovi ciò che volete.

@Derferl e Syrius

Spoiler

(7+11=18) - Venite a sapere (inserisco anche Syrius perché, essendosi dimostrato disposto a raccontare tutta la vostra avventura ai due giovani, ha anch'egli conquistato la loro fiducia e, quando tu inizi a far loro domande raccogliendo informazioni, lui è lì di fianco e ascolta tutto) che il vecchio Brand è uno dei migliori cacciatori del loro villaggio. Sono perlopiù guerrieri, cacciatori e pescatori anche se in queste ultime tre settimane non possono più uscire per mare a causa dell'ira del Custode. Re Hròlfr è un buon sovrano, ma non sa come fare a far fronte a questo problema né alla comparsa di uno strano mostro che due giorni fa ha ferito il cognato di Brand, Ragnar (padre di Erik, sposato con la sorella di Brand), e ucciso suo fratello Fin (zio dei due). Si tratta del mostro d'ombra di cui Brand, nonostante la sua abilità da cacciatore, non è mai riuscito a trovare le tracce.

I due giovani, ascoltando la meraviglia delle vostre gesta, sono convinti che voi possiate risolvere tutti i loro problemi. Ma la decisione finale spetta al re ovviamente, con cui dovrete incontrarvi non appena arrivati al villaggio per essere a lui presentati.

Brand invece risponde a monosillabi ad ogni domanda di Targon e della tibbit, infastidito dall'atteggiamento di Revontulet. Man mano che vi avvicinate alla collina, riuscite a vedere nuovi particolari del villaggio. Una costruzione centrale che domina Noldholm, il nome del centro abitato, cattura subito la vostra attenzione: è una struttura in legno, come le altre case del villaggio, ma è alta il doppio e grande cinque volte tanto. L'enorme tetto spiovente, leggermente curvo, come la chiglia di una nave, è sormontato alle estremità da sculture sporgenti.

Dall'imponente edificio, così come da molte altre case, esce una sottile colonna di fumo; altro, denso e scuro, si leva in cielo da dietro la collina, ad ovest del villaggio.

Chi chiacchierando, chi procedendo in silenzio, arrivate all'ingresso del villaggio: due uomini che indossano giachi di maglia sotto le pellicce e portano lance in resta fanno la guardia all'entrata. Conoscono bene Brand e i due ragazzi, ma vi guardando con grande diffidenza

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Revontulet Frangiteschio

«Indisponente forse... magari si... mh...» mi giro verso Targon gesticolando rapidamente prima di riportare la mia attenzione sull'uomo.

- Targon (Segni)

Spoiler

Dici che lo sono sul serio?

«Ma... ragazzina a CHI!?» esclamo scioccata, potrà non sembrare ma ho più o meno la stessa età di Targon.

Alle successive parole del vecchio, quello nuovo, non il nostro scoppio a ridere, non in modo derisorio ma in modo sincero e divertito per poi concludere il tutto con un paio di violenti colpi di tosse dovuti agli abiti congelati che indosso. 

«Se voi foste un tipo non lo so, antipatico a prima vista? Diciamo... Comunque se foste un tipo del genere lo avrei detto sicuramente per punzecchiarvi o per stizzirvi, ma per mia fortuna non lo sembrate... o lo siete sotto sotto? COMUNQUE! Dicevo...? Ah si! Non lo sembrate! Ed io scherzavo solamente con i vostri ragazzi! L'ospitalità è sacra e non va rovinata neanche con le parole! Davanti ad un focolare risponderò ad ogni domanda vostra o del vostro re!».

Parlare mi ha distratto per una parte del cammino, ma quando smetto di parlare mi rendo conto di quanto è scomoda realmente per me l'avanzata e vado avanti con la media di un'imprecazione ogni tre passi.

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Targon

Quando Brand risponde piccato alla Tibbit mi passo una mano sul viso, rassegnato. Non è la prima volta che il suo caratterino ci mette in cattiva luce con la gente. 

E io non ho mai idea di come sistemare la situazione

Revontulet(segni)

Spoiler

Se sono cosi aperti come sembrano probabilmente non sono abituati ad avere risposte di quel tipo. Chiedi scusa e cerca di adattarti. E si spesso sei indisponente

Come se non lo sapessi che non lo farà......

Non la aiuto a navigare nella neve perché solo che anche solo sfiorarla mi farebbe meritare dieci minuti di insulti, e sono troppo stanco per starli a sentire, e anche Brand non sembra molto aperto alla conversazione

Cominciamo benissimo

Cerco di origliare le conversazioni degli altri, sperando di ricavare qualche informazione utile.

Spoiler

Poderoso ascoltare +0

L'arrivo al villaggio non mi meraviglia più di tanto, solo il bizzarro edificio centrale merita un'alzata del sopracciglio destro. Noto immediatamente lo sguardo diffidente delle guardie

Revontulet(Segni)

Spoiler

Guarda che facce. Scommetto che muoiono dalla voglia di infilare la nostra testa su una picca

 

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