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Consigli avventura ispirata a Lovecraft - Il colore venuto dallo spazio


VoncioTheKing

Messaggio consigliato

Ciao a tutti ragazzi! 

Avrei bisogno di qualche consiglio riguardo ad un'avventura ispirata a Lovecraft, più precisamente alla storia nominata nel titolo: "il colore venuto dallo spazio". 

La mia idea era quella di far arrivare i PG in un villaggio dove vengono a sapere, dopo una raccolta d'informazioni e dallo strano comportamento degli abitanti, che una delle fattorie vicine e vittima di strani eventi: non si hanno più notizie dei residenti, le bestie sono diventate malate e aggressive, la vegetazione è morente e l'ambiente è cupo e ostile costringendo gli altri abitanti a starne alla larga. 

La mia idea era quella di far sconfiggere ai PG una serie di creature mutate a causa delle infezioni trasmesse da queste creature venute dallo spazio (pensavo ai MI-GO) tramite un meteorite o un'astronave, rifugiati in alcune gallerie che si trovano al di sotto del pozzo della fattoria. Pensavo anche di farli combattere contro "il colore venuto dallo spazio". Potrebbero venire a sapere cos'è successo tramite un diario o dalle informazioni confuse di qualcuno non completamente impazzito, oltre a quelle fornitegli dagli abitanti del villaggio.

Vorrei qualche consiglio, magari qualche evento interessante da inserire! Pensavo di fare un avventura di 5 o 6 libello, per un party di 5 persone :) 

Grazie a tutti!

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L'avventura adatta per le tue esigenze sarebbe il Module Doom Comes to Dustspawn, descrive esattamente quello che tu vorresti proporre al tuo gruppo. Tuttavia è di 9° livello, bisogna quindi vedere il LMG del tuo party (che presumo sia 5 o 6, quindi probabilmente i tuoi ci rimangono stecchiti)... anche se potresti sempre ridurre i GS degli incontri diminuendo il numero di nemici, abbassandogli il livello o applicando l'archetipo semplice "degenerativo" (apparso su Bestiario 5, è l'esatto opposto dell'avanzato ed è GS -1).

Se intendi creartela da te, nel Bestiario 4 è stato presentato il Colore Venuto dallo Spazio, insieme ad altre creature lovecraftiane. Nel Bestiario 5 trovi invece i Profondi (La Maschera di Innsmouth)

Per il fattore "vegetazione morente", ti propongo questa creatura assurda; un mi-go untore verde (blighter green, template da Advanced Bestiary PFRPG), GS 7. Se vuoi, posso realizzarti le stats con il mio blog qui su DL ;)

Modificato da Aurelio90
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Innanzitutto grazie per la risposta :D 

Per quanto riguardo le statistiche dei mostri pensavo proprio di usare quelle del bestiario 4! Adesso vedrò di recuperare il Module che mi hai consigliato U.U

Per quanto riguarda la creatura che mi hai consigliato mi attira! Potrebbero essere un mi-ho che ha subito delle mutazioni...

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4 minuti fa, Aurelio90 ha scritto:

Non so se è spam, ma comunque eccoti qui l'ultima creazione del mio blog: http://www.dragonslair.it/blogs/entry/807-richiesta-n-2-avvizzitore-verde-mi-go/

Spam o no mi hai fatto un favore quindi non preoccuparti :D grazie!

Riguardo alle creature che potrebbero incontrare pensavo (sempre prese dal Bestiario 4) a l'Ectoplasmic creature, Hungry flesh, Festrog (sembrano effettivamente una sorta di Ghoul o umani mutati) ed una bella Hungry Fog. Per quanto riguarda gli animali non ho trovato granchè, devo ampliare la mia ricerca... per il momento ho trovato soltanto il death dog e il Buggane che può sembrare una sorta di talpa troppo cresciuta. I nemici di fine avventura saranno i Mi-go, il colore venuto dallo spazio e il tuo azzeccatissimo avvizzitore verde :)

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Non so esattamente com'è organizzato il tuo gruppo, ma posso dedurre che il LMG sarà 5 o 6.

Il villain da me proposto è un GS 7, ed è dotato di varie capacità nonché di una rigenerazione "trollante". Perché l'archetipo fornisce rigenerazione 5 (freddo o fuoco), ma il mi-go ha già di suo l'immunità al freddo e resistenza al fuoco 10, quindi bisogna fargli almeno 11 danni da fuoco.. ed essendo un signor ingegnere, chi gli impedisce di fabbricarsi una bacchetta di resistere all'energia (fuoco) aumentando la sua resistenza a 20?

Ricordati poi che il GameMastery Guide fornisce al Capitolo 7 varie tabelle d'incontri casuali in base al territorio. Nel tuo caso ti consiglierei di usare la tabella "Eldritch Forest", adottando qualche accorgimento. Ad esempio rimuovere la dicitura "1d4 unicorni mezzo-celestiali" mettendo invece "1d4 unicorni zombie" (GS medio 3); se alla tabella risulta uscire un orso crudele, c'è un 30% di probabilità che questi abbia la rabbia (GS 8); i folletti incontrati potrebbero essere agenti del mi-go avvizzitore del verde, ovvero folletti "debased" (un archetipo di The Tome of Horrors Complete, che rende i folletti in creature malvagie; GS +1).

Infine, nell'essere particolarmente infidi, la ninfa potrebbe avere il template "Broken Soul" (Bestiary 4); questa creatura era la protettrice del bosco finché non giunse l'orrido alieno-pianta. Le due creature, con alleati e seguaci ad ognuno dei schieramenti, si combatterono finché la ninfa non cadde in un'imboscata, orchestrata da uno dei suoi alleati che la tradì per passare dalla parte dell'alieno. Lo scienziato-fungo senziente, avendo fra le mani una creatura così intima con la natura e con forti legami con il mondo degli animali, si divertì a svolgere su di lei orribili esperimenti che mutilarono il suo corpo e infransero la psiche della ninfa. Il folletto riuscì successivamente a fuggire, uccidendo il carceriere che aveva il compito di vigilare su di lei, ma ormai la sua identità così come la sua mente sono ormai un ricordo perduto... immerso nella sofferenza e nell'odio cieco che la ninfa prova nei confronti del suo aguzzino, ma è un odio così ben radicato da averla resa paranoica e vede chiunque come suo nemico. Un GS 9 di tutto rispetto e che, effettivamente, potrebbe essere un incontro massacrante per il tuo party se decidono d'ignorare gli avvertimenti dei pochi abitanti della foresta sopravvissuti.

Se ti può interessare, c'è un secondo Module Realm of the Fellnight Queen; gli antagonisti principali sono folletti anziché alieni, ma anche in questo caso potresti applicare dei cambiamenti per adattarla ai tuoi scopi (come sostituire la main villain dell'avventura con il mi-go scienziato)

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Con tutti questi consigli che mi hai dato potrei allargare l'avventura e renderla da più di qualche sessione! 

Riguardo al GS del mio party pensavo di fargli svolgere l'avventura attorno al LMG 6 come hai detto tu, anche perchè ho in mente altre cose andando avanti con la campagna. L'idea della ninfa mi piace parecchio! Potrei estendere, oltre alla fattoria, le ricerche anche in una parte della foresta circostante, dove si sta diffondendo "l'infezione". La ninfa potrebbe aver corrotto alcuni fauni ed imp, trasformando anch'essi in creature mutate. Molto, molto interessante :D 

Ovviamente alcuni degli abitanti delle fattorie/ villaggi vicini sono spariti, posso farli ritrovare al party come mutati, impazziti, comunque giocando su questi fattori!

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Uhm, andando a rivedere il template "anima infranta" forse sarebbe non poco devastante per il tuo gruppo... ci sarebbe invece, che forse s'intona di più nel tuo caso, con il "fungal nymph" presente sul Bestiario 4 (si usa una ninfa come esempio per il template).

Oramai siamo in ballo... l'altro giorno sul mio blog ho creato i "troll fungosi", e si può combinare il tutto con questo plot strampalato ed improvvisato sul momento;

Spoiler

Tradotto in Comune, il nome dell'oscuro e incomprensibile di questo mi-go nella sua lingua sarebbe "Il Coltivatore di Spore". Le sue origini si sono perdute nelle cronache del suo lontano pianeta natale, un gigantesco ammasso di funghi e rovi intrecciati fra di loro avvolti in una nebbia generata dalle spore tossiche del pianeta stesso.

Così come un gruppo di studiosi s'incontrano per discutere delle proprie teorie, confutazioni e le ultime invenzione partorite dal loro ingegno, così i mi-go si dilettano in una grottesca competizione usando come cavie da laboratorio le creature catturate dalle bestie lunari e vendute ai mi-go; gli sfortunati vengono mutilati, esposti ai vapori tossici dell'atmosfera e costretti a nutrirsi delle strane bacche che crescono a grappoli sulle basi dei funghi. Quelli che non muoiono dopo queste atroci torture diventano dei mutanti semi-vegetali privi d'intelletto e volontà.

Ma il Coltivatore di Spore era un individuo particolare in questa società aliena. Generato dalle spore di un particolare fungo del suo pianeta, aveva acquisito delle capacità in grado di manipolare e corrompere le piante. Come tutti i mi-go si dilettava nella scienza dell'alterazione biologica e sulle prove effettuate con i suoi congegni mi-go da testare sulle sue sfortunate vittime, ma l'insoddisfazione e la noia presero il sopravvento; le odiose bestie lunari non avevano alcun amore nel conservare intatte e fresche le loro prede, nemmeno agli acquirenti interessati, e l'atmosfera del pianeta era così ostile che solo un sopravvissuto su sei riusciva a sopravvivere ai primi tempi. Volendo a tutti i costi esprimere pienamente il suo intelletto, colse l'occasione discutendo con un abitante di Leng (le bestie lunari e gli abitanti di Leng si contendono il mercato di schiavi nello spazio, e quest'ultimi forniscono merce migliore dei loro concorrenti) di un pianeta d'umanoidi con le loro strane vegetazioni. Incuriosito da queste dicerie, decise di partire verso questo posto così misterioso ed esotico; dopo un paio d'anni, e non senza rischi, riuscì infine a raggiungere il pianeta in questione.

L'atmosfera, la gravità, la stella ardente che illuminava il pianeta e i satelliti che gli orbitavano intorno riuscirono fin da subito a soddisfare le sue aspettative; questi fattori sembravano influenzare l'ecosistema e le forme di vita al suo interno in una maniera totalmente diversa del suo pianeta natio. Trattenendo a stento l'eccitazione per le miriadi di congetture e prove scientifiche da valutare, il Coltivatore di Spore decise anzitutto di individuare e realizzare un rifugio, un posto che la maggior parte degli indigeni (ovvero le razze intelligenti del pianeta) evitava volentieri e che fosse lontano dai centri agglomerati delle strutture sociali di quello strano mondo. E la sua scelta cadde su una foresta.

Ma la foresta in questione non era disabitata. La ninfa Driope era la benevola protettrice di questo luogo, nonché regina di una corte di folletti e bestie magiche che dimoravano nella foresta, ignare della minaccia che incombeva su di loro. Il Coltivatore di Spore decise di trascorrere i primi tempi a spiare di gli indigeni del piccolo ecosistema, studiando i loro comportamenti e i loro metodi di comunicazione. Insediatosi all'interno di un grosso albero cavo, l'alieno effettuò i suoi primi rilievi e cominciò a coltivare le spore del suo pianeta natale; il processo d'impianto riuscì a meraviglia, infettando il suo rifugio che nel giro di poco tempo aumentò di volume. Ma le spore si adattarono fin troppo bene nell'ecosistema, e cominciarono a diffondersi nella foresta.

Driope era ormai certa che qualcosa di maligno si era insinuato nel suo regno, e quando i primi abitanti della foresta sparirono reagì prontamente e partì con il suo corteo per stanare e scacciare l'invasore. Ma fu impreparata davanti allo scenario che le si palesò davanti; il tronco cavo, sotto l'influenza del malevolo mi-go, si era trasformato in un fungo alto 6 metri che diffondeva in quella parte della foresta le spore tossiche. Vedendo il suo laboratorio compromesso dall'ostilità delle bestie locali, il Coltivatore di Spore diffuse nell'aria una dose massiccia delle spore tossiche; Driope e molti dei suoi servitori rimasero infettati, e quando l'alieno sguinzagliò la sua prima cavia contro gli invasori, un troll fungoso (un troll che, raggirato dall'alieno, aveva mangiato alcuni funghi da lui coltivati e divenuto una creatura al suo servizio). Già indeboliti dalla nube tossica, alcuni degli invasori vennero massacrati dal troll fungoso mentre altri caddero privi di sensi per colpa del veleno, Driope inclusa. Pregustando questa vittoria, ed euforico dalla possibilità di effettuare le prime vivisezioni, il mi-go catturò i caduti e cominciò ad effettuare i suoi esperimenti. E nel frattempo le spore si diffusero nella foresta, cominciando a corrompere l'ecosistema locale facendogli assumere tratti grotteschi e crudeli, simili al suo pianeta natio.

I pochi che riuscirono a fuggire dalla battaglia, sconvolti di quanto era appena accaduto, ben presto trovarono come fonte di sostegno il centauro Castore, consorte della ninfa; vergognandosi di aver lasciato la sua adorata nelle grinfie di quell'essere così orribile, decise di organizzare una resistenza per contrastare questo invasore; riuscì ad inviare un messo presso Falcatrix, un druido che dimorava nei pressi di un villaggio degli umani ai piedi della foresta, per chiedere un immediato aiuto e sostegno. Ma i piani del Coltivatore di Spine si spingono ben oltre dal semplice intrallazzo con le sue cavie; dopo aver realizzato alcune creature fungoidi, o corrotto alcuni folletti impiantando nel loro organismo alcune spine del suo pianeta natio (fornendo così l'archetipo "bramble"), ora il passo successivo è di indirizzare la sua nuova schiera di servi verso il villaggio umano; sicuramente gli umanoidi risulteranno essere molto più esotici ed interessanti dei folletti!

  

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2 ore fa, Aurelio90 ha scritto:

Uhm, andando a rivedere il template "anima infranta" forse sarebbe non poco devastante per il tuo gruppo... ci sarebbe invece, che forse s'intona di più nel tuo caso, con il "fungal nymph" presente sul Bestiario 4 (si usa una ninfa come esempio per il template).

Oramai siamo in ballo... l'altro giorno sul mio blog ho creato i "troll fungosi", e si può combinare il tutto con questo plot strampalato ed improvvisato sul momento;

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Tradotto in Comune, il nome dell'oscuro e incomprensibile di questo mi-go nella sua lingua sarebbe "Il Coltivatore di Spore". Le sue origini si sono perdute nelle cronache del suo lontano pianeta natale, un gigantesco ammasso di funghi e rovi intrecciati fra di loro avvolti in una nebbia generata dalle spore tossiche del pianeta stesso.

Così come un gruppo di studiosi s'incontrano per discutere delle proprie teorie, confutazioni e le ultime invenzione partorite dal loro ingegno, così i mi-go si dilettano in una grottesca competizione usando come cavie da laboratorio le creature catturate dalle bestie lunari e vendute ai mi-go; gli sfortunati vengono mutilati, esposti ai vapori tossici dell'atmosfera e costretti a nutrirsi delle strane bacche che crescono a grappoli sulle basi dei funghi. Quelli che non muoiono dopo queste atroci torture diventano dei mutanti semi-vegetali privi d'intelletto e volontà.

Ma il Coltivatore di Spore era un individuo particolare in questa società aliena. Generato dalle spore di un particolare fungo del suo pianeta, aveva acquisito delle capacità in grado di manipolare e corrompere le piante. Come tutti i mi-go si dilettava nella scienza dell'alterazione biologica e sulle prove effettuate con i suoi congegni mi-go da testare sulle sue sfortunate vittime, ma l'insoddisfazione e la noia presero il sopravvento; le odiose bestie lunari non avevano alcun amore nel conservare intatte e fresche le loro prede, nemmeno agli acquirenti interessati, e l'atmosfera del pianeta era così ostile che solo un sopravvissuto su sei riusciva a sopravvivere ai primi tempi. Volendo a tutti i costi esprimere pienamente il suo intelletto, colse l'occasione discutendo con un abitante di Leng (le bestie lunari e gli abitanti di Leng si contendono il mercato di schiavi nello spazio, e quest'ultimi forniscono merce migliore dei loro concorrenti) di un pianeta d'umanoidi con le loro strane vegetazioni. Incuriosito da queste dicerie, decise di partire verso questo posto così misterioso ed esotico; dopo un paio d'anni, e non senza rischi, riuscì infine a raggiungere il pianeta in questione.

L'atmosfera, la gravità, la stella ardente che illuminava il pianeta e i satelliti che gli orbitavano intorno riuscirono fin da subito a soddisfare le sue aspettative; questi fattori sembravano influenzare l'ecosistema e le forme di vita al suo interno in una maniera totalmente diversa del suo pianeta natio. Trattenendo a stento l'eccitazione per le miriadi di congetture e prove scientifiche da valutare, il Coltivatore di Spore decise anzitutto di individuare e realizzare un rifugio, un posto che la maggior parte degli indigeni (ovvero le razze intelligenti del pianeta) evitava volentieri e che fosse lontano dai centri agglomerati delle strutture sociali di quello strano mondo. E la sua scelta cadde su una foresta.

Ma la foresta in questione non era disabitata. La ninfa Driope era la benevola protettrice di questo luogo, nonché regina di una corte di folletti e bestie magiche che dimoravano nella foresta, ignare della minaccia che incombeva su di loro. Il Coltivatore di Spore decise di trascorrere i primi tempi a spiare di gli indigeni del piccolo ecosistema, studiando i loro comportamenti e i loro metodi di comunicazione. Insediatosi all'interno di un grosso albero cavo, l'alieno effettuò i suoi primi rilievi e cominciò a coltivare le spore del suo pianeta natale; il processo d'impianto riuscì a meraviglia, infettando il suo rifugio che nel giro di poco tempo aumentò di volume. Ma le spore si adattarono fin troppo bene nell'ecosistema, e cominciarono a diffondersi nella foresta.

Driope era ormai certa che qualcosa di maligno si era insinuato nel suo regno, e quando i primi abitanti della foresta sparirono reagì prontamente e partì con il suo corteo per stanare e scacciare l'invasore. Ma fu impreparata davanti allo scenario che le si palesò davanti; il tronco cavo, sotto l'influenza del malevolo mi-go, si era trasformato in un fungo alto 6 metri che diffondeva in quella parte della foresta le spore tossiche. Vedendo il suo laboratorio compromesso dall'ostilità delle bestie locali, il Coltivatore di Spore diffuse nell'aria una dose massiccia delle spore tossiche; Driope e molti dei suoi servitori rimasero infettati, e quando l'alieno sguinzagliò la sua prima cavia contro gli invasori, un troll fungoso (un troll che, raggirato dall'alieno, aveva mangiato alcuni funghi da lui coltivati e divenuto una creatura al suo servizio). Già indeboliti dalla nube tossica, alcuni degli invasori vennero massacrati dal troll fungoso mentre altri caddero privi di sensi per colpa del veleno, Driope inclusa. Pregustando questa vittoria, ed euforico dalla possibilità di effettuare le prime vivisezioni, il mi-go catturò i caduti e cominciò ad effettuare i suoi esperimenti. E nel frattempo le spore si diffusero nella foresta, cominciando a corrompere l'ecosistema locale facendogli assumere tratti grotteschi e crudeli, simili al suo pianeta natio.

I pochi che riuscirono a fuggire dalla battaglia, sconvolti di quanto era appena accaduto, ben presto trovarono come fonte di sostegno il centauro Castore, consorte della ninfa; vergognandosi di aver lasciato la sua adorata nelle grinfie di quell'essere così orribile, decise di organizzare una resistenza per contrastare questo invasore; riuscì ad inviare un messo presso Falcatrix, un druido che dimorava nei pressi di un villaggio degli umani ai piedi della foresta, per chiedere un immediato aiuto e sostegno. Ma i piani del Coltivatore di Spine si spingono ben oltre dal semplice intrallazzo con le sue cavie; dopo aver realizzato alcune creature fungoidi, o corrotto alcuni folletti impiantando nel loro organismo alcune spine del suo pianeta natio (fornendo così l'archetipo "bramble"), ora il passo successivo è di indirizzare la sua nuova schiera di servi verso il villaggio umano; sicuramente gli umanoidi risulteranno essere molto più esotici ed interessanti dei folletti!

  

Bello, mi piace molto. 

Spoiler

Allora, come trama direi che è perfetta, non aggiungerei altro per quanto mi riguarda, ma visto che è tua se ti viene in mente altro sono ansioso di sapere :D

I PG potrebbero arrivare nel villaggio quando ormai la "piaga" si è già diffusa, e quindi la fattoria è già stata trasformata. Ma questo è solo l'inizio! Alcuni mi-go potrebbero essere arrivati successivamente per aiutare il primo venuto, invadendo magari il fienile o i magazzini. I PG, dopo aver sconfitto il colore venuto dallo spazio (ed essendosi convinti che era questi la causa degli strani eventi) scoprono che in realtà era solo una parte di un più grande disegno del nostro (o meglio, tuo) sporoide mi-go. Il pozzo potrebbe essere una sorta di "discarica" degli alieni, usata per liberarsi di esperimenti falliti e/ o materiali alieni, che hanno portato alla creazione del Colore. Da qui poi l'avventura si espande nella vicina foresta! Che ne pensi?

 

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