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D&D Next, Domande e Risposte 28/02/2014


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D&D Next, Domande e Risposte

Articolo del 14 febbraio 2014

Rodney Thompson

Voi avete le domande e noi abbiamo le risposte! Ecco come funziona: ogni settimana il nostro Community Manager farà un controllo tra tutte le possibili fonti per scoprire quali domande vi state ponendo. Ne sceglierà quindi tre a cui dare risposte in questa colonna, siano esse riguardo alla creazione del gioco e su qualsiasi altro argomento su cui volete essere informati... con alcune eccezioni.

Vi sono alcune questione legali e di mercato a cui non possiamo rispondere (per ragioni legali e di mercato). E se avete una domanda specifica sulle regole vi indirizziamo al Customer Service, dove dei rappresentanti sono in attesa per aiutarvi nella navigazione delle regole. Detto questo il nostro obiettivo è di fornire quante più informazioni possibile – in questa ed altre circostanze.

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1. Gli stregoni e i maghi hanno la stessa lista degli incantesimi?

No. Gli stregoni hanno la loro lista, anche se stregoni e maghi condividono molti incantesimi. Gli stregoni hanno tuttavia in lista incantesimi che i maghi non hanno, e vice versa.

2. I maghi avranno accesso a effetti di metamagia o è una cosa esclusiva degli stregoni?

Ciò che noi chiamiamo effetti di metamagia (la capacità di alterare il modo in cui gli incantesimi funzionano) è una funzione dei punti stregoneria degli stregoni. Pensiamo che l'abilità di alterare al volo il modo in cui un incantesimo funziona si inserisca tematicamente con il selvaggio e istintivo stregone, in opposizione al mago, i cui studi accademici e le formule rigorose implicano una maggiore conoscenza ma una comprensione più rigorosa del modo in cui gli incantesimi funzionano.clear.gif

3. La sottoclasse del Guerriero Gish menzionata in Legends & Lore avrà incantesimi o solamente effetti magici durante il combattimento?

Avrà un po' entrambe le cose. Il guerriero Gish avrà delle abilità limitate per quel che riguarda i lancio di incantesimi, ma anche delle capacità di classe che si basano su effetti magici che non sono incantesimi.

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Come posso presentare una domanda per il prossimo Domande e Risposte di D&D NEXT?

Invece di avere un solo posto dove lasciare le vostre domande il nostro Community Manager selezionerà delle domande dalle nostre bacheche, dai feed di Twitter e dal nostro account di Facebook. Potete anche inviare le vostre domande direttamente a dndinsider@wizards.com. Quindi se volete che le vostre domande abbiamo risposta nella prossima colonna continuate a partecipare alla nostro community online e potremmo selezionare le vostre!

Rodney Thompson

Rodney Thompson ha iniziato a lavorare come freelance nell'industria dei GdR nel 2001 prima di laurearsi presso l'Università del Tennessee. Nel 2007 si è unito alla Wizards of the Coast come sviluppatore e designer capo per la nuova linea di prodotti Star Wars RPG. Rodney è il co-sviluppatore di Lords of Waterdeep ed è al momento uno sviluppatore di Dungeons & Dragons.

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Gli stregoni e i maghi hanno la stessa lista degli incantesimi?

No.

Riguardo alla metamagia stregone-exclusive, direi che è un provvedimento ottimo: toglie dalla circolazione una cosa potenzialmente broken e inutilmente complessa, ma non elimina del tutto una componente del gioco, bensì la mette dove deve stare, semplificandola, ponendola sotto maggiore controllo e dotandola di un flavour molto sensato.

Per il gish, credo che la risposta sia un po' sibillina e non aggiunga molto alle nostre conoscenze.

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concordo, soprattutto sulla metamagia. l'idea più accademica del mago mi ha sempre dato un'impressione di staticità, che poco si adatta ai talenti di metamagia.

quello che potrebbero implementare che secondo me ci potrebbe star bene con il mago è una sorta di "studio" di specifici incantesimi: una capacità speciale che permette di modificare un incantesimo specifico permanentemente come se fosse sotto l'effetto della metamagia. da quel momento, lo lancia solo modificato, solo quello specifico, come se fosse un nuovo incantesimo (anche di livello più alto, perché no). rappresenterebbe un po' l'idea del mago che ricerca nuovi incantesimi, o nuovi metodi per utilizzare incantesimi già inventati. in poche parole, di aggiungere "qualcosa di suo" nella ricerca delle arti arcane.

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Riguardo alla metamagia stregone-exclusive, direi che è un provvedimento ottimo: toglie dalla circolazione una cosa potenzialmente broken e inutilmente complessa, ma non elimina del tutto una componente del gioco, bensì la mette dove deve stare, semplificandola, ponendola sotto maggiore controllo e dotandola di un flavour molto sensato.

Mah. A me pare stupida come motivazione. Voglio dire, sono un mago, studio incantesimi da una vita, ne conosco a menadito ogni dettaglio, ho un qi abominevolmente alto, ma non sono capace di alterare nemmeno un trucchetto. Alla faccia dello studio. Di contro, lo stregone che mai in vita sua ha aperto un libro di magia, li altera come gli pare, così, a istinto. A che servono anni di studio?

E lo chiamano flavor.

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mmmh dunque, vediamo se riesco a porti un esempio relativo a qualcosa di diverso... ad esempio la scultura, o la musica, o l'arte in generale

ciò che risulta da una persona "portata" per una specifica arte, ad esempio prendiamo Jimy Hendrix per la musica, creerà cose totalmente differenti rispetto a qualcuno esperto tecnicamente in quell'arte, ma senza esserne realmente portato. forse è troppo difficile da spiegare in questo modo, è più una sensazione a pelle.

e comunque sono certo che qualsiasi spiegazione non potrà mai farti cambiare idea su quanto fa schifo D&D next.

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Mi ricorda la discussione sul mago con la doppia concentrazione: il punto è che la fuffa può essere ribaltata, quello che conta è che le meccaniche siano equilibrate.

Magari per alterare gli incantesimi la conoscenza è inutile o addirittura dannosa (più conosci le leggi della magia, più queste si radicano nella tua convinzione, che dunque può sempre meno ignorarle); lo stregone, invece, non conosce le regole della fisica, per cui non ha ostacoli psicologici di alcun tipo e può violarle grazie a un potere primordiale presente nella sua anima (lo stesso da cui scaturisce la sua magia) e che invece i maghi non hanno. Tanto che, se lo avessero, potrebbero fare a meno di studiare.

La parte importante è che il mago conosce più incantesimi, ma quelli dello stregone sono più forti; che poi questo cozzi con in tuo senso di cosa è flavour non importa, basta che la giustificazione in game sia coerente con le regole e con l'ambientazione.

EDIT: straquoto l'ultima frase di Aleph.

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Condivido la gioia per il mago e lo stregone distinti e non fotocopiati senza toner.

Riguardo alla metamagia, anche a me fa storcere il naso (un esperto è in grado di rigirare la frittata come vuole, non c'è storia), ma ci sono mille modi per giustificare coerentemente la cosa. Come ad esempio che la magia sia stata in qualche modo codificata in forme precise che le danno vigore in virtù della loro coerenza e aderenza al modello; o che magari ogni incantesimo corrisponda a un "incantesimo ideale", e che dunque modificarli non sia fattibile per chi ha appreso le forme senza avere dentro di sé una scintilla di energia magica primordiale. L'importante è che il sistema sia coerente.

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Senz'altro la divisione delle liste tra mago e stregone porterà, tendenzialmente, a grandi vantaggi, o almeno così immagino; per quanto riguarda la metamagia, anch'io vedo il mago come un grande esperto che può manipolare gli incantesimi come vuole, ma ciò non toglie che la loro decisione sia sensata e coerente con se stessa. Poi magari esisteranno modi per permettere di applicare la metamagia anche ai maghi... sacrificando qualcos'altro.

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Se vogliamo, il mago è un virtuoso e lo stregone un genio.

Il mago può imparare tutto quello che vuoi e replicarlo alla perfezione, ma lo stregone mette il suo tocco personale in tutto quello che fa.

È la differenza fra quantità e qualità o, se vogliamo, fra versatilità e potenza.

E, personalmente, vedo l'idea dello studioso per il primo personaggio, e quella del potere innato per il secondo.

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Si può anche vederla in questa maniera.

Il mago deve studiare i suoi incantesimi. Deve ricordarsi le formule e i gesti con precisione assoluta, altrimenti l'incantesimo non parte. Non può fare il minimo errore. E cosa più importante, il mago non ha la magia dentro di se, deve usare rituali precisamente codificati per generare i suoi effetti. Quindi, in che modo un mago può modificare un incantesimo, con tutte le sue formule e i suoi gesti, così, sul momento? Non può, a meno di non creare egli stesso una versione diversa dell'incantesimo, con nuove formule e nuovi gesti.

Lo stregone d'altra parte ha la magia dentro di se. Non deve studiar formule complesse per generare effetti particolari. Deve solo avere la concentrazione e la forza di volontà necessaria a manipolare la sua energia e darle forma. Quindi, non ha problemi a prendere una cosa che sa già fare e renderla più forte al volo. Gli serve solo più energia e più concentrazione.

Ovviamente, questo è UN modo per giustificare la meccanica. Se la gente non accetta la meccanica perchè non riesce ad accettare cambiamenti, allora ovviamente ci saranno sempre discussioni.

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Continuo a rimanere perplesso. Le giustificazioni di fuffa che danno sono sempre più sballate (e posso smontare facilmente qualsiasi esempio di vita reale che mi portate, perché la vita reale dimostra che per poter modificare le cose in maniera creativa le devi conoscere, il solo talento naturale non basta quasi mai). Ma il punto non è quanto mi faccia schifo o meno next. Il punto è che non riesco a capire perché la differenza fra mago deve essere nella possibilità di modificare gli incantesimi. Al momento non ricordo, ma mi pare che il mago in next non possa nemmeno creare incantesimi ex novo. In ogni caso, basare le differenze sulla possibilità o meno di usare la metamagia non mi sembra un gran risultato.

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credo sia una questione più "istintivo" o "studiato". un conto è essere un pesce, un conto è essere un abilissimo nuotatore. entrambi nuotano sott'acqua, l'abilissimo nuotatore può equipaggiarsi per andare più in profondità, mentre il pesce è confinato nella sua profondità e poco più. tuttavia, è innegabile che l'abilissimo nuotatore non potrà mai avere una padronanza nell'acqua pari a quella del pesce, pur essendo più versatile con la dovuta preparazione.

gli stregoni sono "creature magiche", in poche parole (basta vedere che la loro magia proviene dalla propria discendenza da creature magiche), i maghi sono creature che usano la magia. mi sembra che consentire alle creature magiche di muoversi più liberamente nel loro ambiente specifico - ovvero modificare i pochi incantesimi che possiedono - mentre consentire alle creature che usano la magia di sfruttarne ogni ambito senza avere tuttavia una reale concezione del significato di "magia" - ovvero usare tanti incantesimi non modificati - sia abbastanza coerente.

certo è difficile parlare di coerenza in qualcosa che non esiste realmente. ciascuno ha la sua visione. questa visione del mago/stregone a me sembra coerente, a te può sembrare stupida, fatto sta che a volte uscire dai canoni "standard" può essere intrigante.

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A me questa differenza piace.

Sarebbe carino però se anche i maghi potessero modificare i loro incantesimi e creare differenti versioni di uno stesso incantesimo. Ovviamente non facendolo all'istante durante il lancio come gli stregoni, ma durante un periodo di studio e sperimentazione in tranquillità (ad esempio durante il passaggio di livello).

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credo sia una questione più "istintivo" o "studiato". un conto è essere un pesce, un conto è essere un abilissimo nuotatore. entrambi nuotano sott'acqua, l'abilissimo nuotatore può equipaggiarsi per andare più in profondità, mentre il pesce è confinato nella sua profondità e poco più. tuttavia, è innegabile che l'abilissimo nuotatore non potrà mai avere una padronanza nell'acqua pari a quella del pesce, pur essendo più versatile con la dovuta preparazione.

Il che vuol dire che il pesce utilizza il suo elemento naturale con estrema dimestichezza, ma rimane sempre limitato al suo talento naturale, mentre il sub con le sue conoscenze è in grado di modificare l'interazione che ha con il suddetto elemento, usando dette conoscenze per poter fare cose che il pesce non potrà mai fare. Come ho detto sopra, questi esempi non riescono ad andare a segno. Il pesce ha maggiore dimestichezza con il movimento in acqua, ma un uomo esperto è in grado di modificare la maniera in cui l'acqua interagisce con lui, il pesce no: nuota, respira, si nutre. Non è in grado di, per esempio, sfruttare un vulcano sottomarino per ricavare energia geotermica in grado di alimentare una piattaforma di estrazione.

gli stregoni sono "creature magiche", in poche parole (basta vedere che la loro magia proviene dalla propria discendenza da creature magiche), i maghi sono creature che usano la magia.

Da come sono descritti, non sono creature magiche, hanno semplicemente un talento naturale. Nascere con l'orecchio assoluto non implica che tu diventi un compositore o un musicista affermato. Implica solo che sai distinguere le note senza riferimenti.

mi sembra che consentire alle creature magiche di muoversi più liberamente nel loro ambiente specifico - ovvero modificare i pochi incantesimi che possiedono - mentre consentire alle creature che usano la magia di sfruttarne ogni ambito senza avere tuttavia una reale concezione del significato di "magia" - ovvero usare tanti incantesimi non modificati - sia abbastanza coerente.

Muoversi liberamente non implica modificare il mezzo attraverso cui ti muovi.

certo è difficile parlare di coerenza in qualcosa che non esiste realmente. ciascuno ha la sua visione. questa visione del mago/stregone a me sembra coerente, a te può sembrare stupida, fatto sta che a volte uscire dai canoni "standard" può essere intrigante.

Non lo nego, quello che contesto è semplicemente che non ha senso impedire ad uno che passa la sua vita a studiare una cosa di modificare quella cosa grazie alle sue conoscenze.

Ps: parlare di coerenza di qualcosa che non esiste ha perfettamente senso. La sospensione dell'incredulità si basa esattamente su questo.

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