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Patti Paladino


Dalduwath

Messaggio consigliato

Ciao a tutti, 

sto masterando un'avventura con una paladina dell'oath of vengeance. Il punto è il seguente: nell'ultima sessione la suddetta paladina ha quasi raggiunto il suo scopo: se non dovesse ricredersi (e quindi diventare un'Oathbreaker) cosa succede al compimento della sua vendetta?

Domanda aggiuntiva: oltre ai tre Oath del manuale base e l'Oathbreaker nel manuale del DM, è stato rilasciato altro materiale dalla Wizard?

Ciao e grazie

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1 hour ago, Dalduwath said:

 nell'ultima sessione la suddetta paladina ha quasi raggiunto il suo scopo: se non dovesse ricredersi (e quindi diventare un'Oathbreaker) cosa succede al compimento della sua vendetta?

Non esiste una risposta univocamente corretta a questa domanda se si considerano le regole di D&D 5e in senso stretto - perché le regole semplicemente non lo specificano da nessuna parte. È una questione che è lasciata intenzionalmente indeterminata.

Quello che succede dipende da te, dalla campagna e dal giocatore. Potrebbe essere che semplicemente l'arco narrativo del personaggio sia giunto alla naturale conclusione - come in molti romanzi/film/fumetti/etc, si arriva all'ultima pagina con la storia che finisce e salutiamo il personaggio. Cosa significa? Magari che il personaggio si ritira e diventa un PNG. Se succede questo, è buona norma per il GM non "toccare" il personaggio del giocatore senza il permesso di quest'ultimo - cioè, non ucciderlo dietro le quinte, non farlo diventare uno dei cattivi, non alterarne la personalità etc. Il giocatore a quel punto potrebbe continuare la campagna con un nuovo personaggio (correlato o meno al suo vecchio personaggio).

Oppure il personaggio, invece di ritirarsi, decide di sfruttare i poteri acquisiti per lottare per un'altra causa: quindi continuerà ad avanzare normalmente nella sua classe, con lo stesso Oath, come se niente fosse successo, solo che adesso ha un nuovo scopo. O magari il personaggio decide di voltare completamente pagina - puoi rappresentare questo permettendo l'acquisizione di livelli in un'altra classe seguendo le normali regole dei multiclasse, o addirittura (in caso di un cambiamento radicale) permettere la "conversione" livello per livello ad un'altra classe dopo un periodo di riaddestramento (magari posto che questa non sia troppo dissimile dalla classe originaria - es nel caso del paladino, guerriero o chierico ci potrebbero stare)

In altre parole: quello che farei io è parlare col giocatore, sentire cosa pensa che dovrebbe succedere al personaggio, e mettersi d'accordo con lui - il personaggio è suo, quindi è giusto che il giocatore abbia voce in capitolo. Scegliete la soluzione che vi sembra abbia più senso per il personaggio così come il giocatore se l'era immaginato. Quello che eviterei è fossilizzarmi in modo rigido sulle regole (cioè, siccome il personaggio ha compiuto la sua vendetta, esigere che debba cambiare Oath per avanzare di livello).

1 hour ago, Dalduwath said:

Domanda aggiuntiva: oltre ai tre Oath del manuale base e l'Oathbreaker nel manuale del DM, è stato rilasciato altro materiale dalla Wizard?

Non che mi risulti.

Modificato da greymatter
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Risposta molto esauriente, ti ringrazio. Ho parlato un po' col giocatore che appunto voleva sapere intanto in termini "regolistici" cosa comportasse visto che non reputa conclusa la vita del PG nel mondo.

Mi hai lasciato con dei bei dubbi ... perché a meno che non riesca ad infrangere il voto (ma dipende dalle circostanze) vedrò cosa fare. Grazie!

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In termini regolistici, succede quello che pensate abbia senso che succeda per il personaggio.

Se il giocatore non vuole ritirare il personaggio, come ho già scritto, non penso ci sia bisogno che passi a un altro Oath (tantomeno un Oathbreaker) a meno che non sia il giocatore stesso a pensare che sia la cosa più sensata per il personaggio. Se gli permetti di continuare ad avanzare come Oath of Vengeance (ma con un nuovo obiettivo) non si rompe niente :) un'altra soluzione potrebbe essere anche il reskin.

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Mi aggrego a quanto ti ha già ben suggerito @greymatter.
Aggiungo che dipende proprio anche da quello su cui vi siete accordati e su cui potete ancora accordarvi tu e il tuo giocatore.
Le svolte narrative utili a rilanciare un personaggio non sono difficili da trovare, se c'è accordo tra voi (insomma, il giocatore deve essere soddisfatto dell'idea, mentre tu devi avere un aggancio narrativo che funziona all'interno della tua campagna e che non ti complichi eccessivamente la vita).

Ad esempio, se la tua Paladina stesse per raggiungere lo scopo della sua vendetta, nulla vi vieta di concordare l'inserimento di una svolta narrativa che faccia scoprire come vi siano altri colpevoli da punire, oltre a quelli già puniti. La tua paladina sta per abbattere anche quello che credeva fosse l'ultimo tassello per completare la sua vendetta? E se, invece, si scoprisse che qualcun altro è ancora colpevole, qualcuno che fino a quel momento aveva agito nell'ombra, sfruttando coloro che la Paladina aveva già identificato?

Altra possibilità, soluzione spesso usata in molte storie, è che la tua Paladina decida d'inventarsi lei stessa di volta in volta nuovi colpevoli. Ci sono personaggi che sono talmente rosi dal loro desiderio di vendetta, che quest'ultimo è diventato oramai la loro unica ragione di vita. Senza avere qualcuno contro cui vendicarsi, questi personaggi non sarebbero in grado di andare avanti. E così, scelgono di individuare nuovi colpevoli, nuove persone a cui addossare la colpa delle loro disgrazie, nuovi bersagli della loro vendetta.

  • Alcuni, nella loro folle brama di vendetta, si autoconvincono che là fuori ci sono ancora responsabili da trovare ed eliminare. A quel punto, attribuiscono ad altri un collegamento con la loro questione personale, anche quando non c'è alcun legame. Ciò che conta è che il bersaglio rientra nell'identikit....cosa importa se la persona non è realmente responsabile dei traumi vissuti dal PG, se è comunque una persona malvagia e pericolosa?
     
  • Altri, invece, scelgono di continuare la loro vendetta seguendo una via più alta e ideale. Esaurita la loro vendetta personale, il loro obbiettivo diventa quello di perseguire una punizione generale contro chiunque e qualunque cosa faccia del male agli altri come ne è stato fatto a loro. A quel punto, non importa più se i bersagli della vendetta sono collegati o meno con la storia personale del PG: ciò che conta è che siano personalità o forze malvage meritevoli di punizione. La lotta contro un Male più grande, può consentire al PG di creare nuove storie personali e nuovi spunti per avventure a lei o a lui collegate. Anche se non è necessario per forza creare un personaggio allo stesso modo violento e radicale, un esempio di simile personaggio è il Punitore della Marvel.

 

3 ore fa, Dalduwath ha scritto:

Domanda aggiuntiva: oltre ai tre Oath del manuale base e l'Oathbreaker nel manuale del DM, è stato rilasciato altro materiale dalla Wizard?
 

Nel supplemento Sword Coast Adventurer's Guide è stato rilasciato l'Oath of the Crown.

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Secondo me a livello di meccaniche della classe non c'è motivo per cui debba cambiare qualcosa a meno che: 1) il fatto di completare la vendetta "personale" non faccia cambiare filosofia al paladino, oppure 2) le forze che concedono poteri al paladino (se ce ne sono nella tua campagna) non decidano di ritirare la loro "benedizione" una volta completata la missione.

Leggendo la classe non ho avuto l'impressione che gli "sworn enemies" del paladino debbano essere delle persone specifiche e solo quelle. Dopotutto uno dei privilegi di classe del paladino della vendetta (Vow of Enmity) prevede di poter pronunciare un voto di vendetta contro qualsiasi creatura.

La motivazione per diventare paladino della vendetta può essere dovuta a un incidente specifico, ma alla fine i nemici del paladino della vendetta sono i "wrongdoers", "those who do evil", non solo persone legate a un evento specifico.

 

Quello che succede al personaggio dunque dipende da quello che sarà il suo codice di comportamento d'ora in avanti. Se continua a seguire i Tenets of Vengeance contro i malvagi, non vedo motivo per cui nulla debba cambiare a livello meccanico. Se invece, una volta placata la sete di vendetta per il torto subito, il PG decide di cambiare filosofia di vita, dedicandosi per esempio più all'onore e all'aiuto dei bisognosi, potresti permettere al personaggio di cambiare archetipo per riflettere questo cambiamento.

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