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Dragons´ Lair

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Archmage

Circolo degli Antichi
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  1. Lo si misura come nella vita reale, se l'ambientazione lo prevede: seguendo il corso dell'astro che riscalda il pianeta in questione. Nei periodi antichi, precedenti all'invenzione di orologi portatili la misurazione del tempo era una cosa molto più approssimativa di come lo conosciamo noi. Per le ore ci si rifà al corso giornaliero dell'astro, per periodi di vari giorni ci si rifà poi alle fasi lunari e per periodi ancora superiori al trascorrere delle stagioni. Ovviamente è un discorso generico: a seconda della civiltà esistono modi più o meno sofisticati per calcolarlo...
  2. Un PG cade da 50 metri durante una sessione di Archmage: Il master: "SSPAATT! Sei morto." Tralasciando il mio punto di vista su questo particolare esempio di evidente distacco delle regole dalla realtà, sono stato da tempo portato a sostenere che ci sono tre modi in cui comportarsi quando il gioco di ruolo a cui si gioca ha delle regole che si ritengono troppo irrealistiche. 1. Le sia accetta. In fondo è un gioco e i PG non cadono da 50 metri un giorno si e l'altro pure e comunque le resurrezioni gliele paga la compagnia assicurativa. 2. Le si rifiuta e si applicano delle home rule personali. Es: Cadi da 50 metri: 48d20 punti di danno. 3. Si lascia perdere quel gioco e se ne crea uno che sia più realistico.
  3. Il ciclo della legione e insieme a quello la trilogia su Krispos e la quadrilogia dell'era dei disordini danno un'ottima descrizione del mondo di videssos (oltre che essere romanzi eccellenti secondo me). Io stesso ho di recente riletto il ciclo della legione e devo dire che gli spunti di gioco sono innumerevoli e che il mondo di Videssos si presta molto bene ad essere usato come ambientazione. Sarei tentato di iniziare a ricamarci su usando un PbF...
  4. Io personalmente uso occasionalmente (in modo particolare quando si tratta di viaggi o avventure all'aperto) musica celtica come quella di Celtic Spirit o Celtic Legacy. Durante tornei uso quella di Bloodsport (Senza esclusione di colpi, con J.C. Vandamme). @Mastermind: non credo sia molto saggia la tua richiesta, a meno che non si tratti di canzoni libere da diritti.
  5. Sfortunatamente sotto molti aspetti le tabelle e i manuali forniscono un aiuto piuttosto limitato al master e specialmente quando si ha a che fare con persone che li conoscono tanto bene quanto non dovrebbero il seguire alla lettera i loro dettami provoca più problemi di quanti non ne risolva. Parafrasando il malvagio sith "Non essere così fiero di quel terrore manualogico che hai appena acquistato, perchè l'apporto che può dare alla tua campagna è insignificante paragonato quanto può fare una buona interpretazione." A parte che la misurazione delle risorse con le nuove regole è uno studio paragonabile a quello delle risorse naturali di uno stato, specialmente se si parla di PG di alto livello, non vedo perché in caso di morte dovresti favorirli... Sono morti per colpa loro, mica tua. Il PP va prevenuto. Le risorse tangibili sono vincolate al fatto che il DM le faccia trovare. Quelle scibili sono vincolate al fatto che il DM faccia trovare qualcuno che le insegni. Sono dei punti che abbiamo inserito nel nostro GdR e che possono essere utilizzati quando un personaggio dovrebbe morire in seguito al risultato di un critico mortale o per il fallimento di un tiro di agonia. Utilizzandone un numero appropriato il personaggio può ridurre gli effetti del critico o sopravvivere. Non hanno quind nulla a che fare con punti azione o d'altra sorta presenti a D&D (almeno per quanto io ne so ).
  6. Prima di tutto, osservando quanto scritto negli ultimi post, non posso che concordare con quanto ha detto Codan. Il DM è l'arbitro del gioco e siamo tutti d'accordo, ma se nel suo ruolo deve arrivare ad essere compreso quello di fare il carabiniere (senza offesa per coloro che lo fanno realmente nella vita e che hanno tutta la mia stima) per evitare che i PG barino stando a vedere cosa scrivono sulla scheda e che non alterino in modo truffaldino i loro punteggi sinceramente penso che molto del divertimento nel giocare vada via. Posso capire che quando ne va della vita di un personaggio per un tiro uscito di 1 o 2 troppo basso qualcuno possa cercare di barare sul risultato del dado, ma imbrogliare scrivendo o modificando i dati sulle schede lo trovo inaccettabile per un gioco che si dovrebbe fare tra amici e offensivo nei confronti del DM che viene fatto 'fesso'. A questo voglio aggiungere che non ritengo il barare legato necessariamente al power play, e quindi che non sia tanto giusto assimilare le due cose o quanto meno presentare i secondi come fautori più probabili del primo. (E quindi tra parentesi ritengo anche che parlare di barare in questo topic sia anche almeno parzialmente OT.) Venendo al motivo principale che mi ha spinto a scrivere, devo concordare con Sigfrid che il power playing dipende sia in modo consistente dal gioco di ruolo a cui si gioca, ma pure dalla libertà che il DM concede ai giocatori di interagire con la parte di meccanica di gioco che riguarda il loro personaggio. Nello specifico di D&D permettere di ammassare CdP o incantesimi in modo troppo semplice e senza porre vincoli di gioco oltre che di regole può far trovare facilmente in difficoltà il master in seguito. Stesso discorso vale per i DM troppo generosi di oggetti, denaro o punti esperienza che lasciano costruire ai giocatori dei super-personaggi che poi risultano difficili da fronteggiare senza che il DM debba esagerare a sua volta. Ovviamente ognuno gioca come vuole e se il DM vuole introdurre una nuova minaccia planetaria con una scheda di 3 pagine ad ogni sessione è libero di farlo, ma almeno per quanto mi riguarda io imposto il gioco diversamente. Mi trova invece contrario il discorso che assume che se un PG sopravvive più a lungo di altri i giocatori il cui PG è morto debbano essere necessariamente meno potenti. Lo trovo giusto in caso di inserimento nella campagna di un nuovo giocatore ma ingiusto nel caso di un frequentatore assiduo del gruppo fin dalla prima creazione dei PG in discussione. La morte di un PG infatti non deve essere necessariamente imputata ad un modo di giocare sbagliato da parte del giocatore, ma potrebbe essere, oltre che un evento dovuto ad una serie di risultati pietosi coi dadi in un momento particolarmente critico anche una conseguenza logica dell'interpretazione in determinati casi. Mi è capitato più di una volta che giocatori rifiutassero di usare i punti favore a loro disposizione per salvare il personaggio in quanto ritenevano che questi non avrebbe dovuto sopravvivere alla situazione in cui era rimasto coinvolto. Indipendentemente da questo discorso è giusto che il DM non si sbilanci durante la creazione di PG di livello più alto di quello base nel dare troppi oggetti magici o permettere combinazioni libere di CdP. Personalmente se proprio dovessi essere costretto sotto la minaccia delle armi a sovraintendere la creazione di un nuovo PG per D&D lascerei che fossero i dadi a decidere tutto compresi oggetti magici e CdP, salvo limare situazioni troppo sbilanciate o poco adeguate all'interpretazione.
  7. Ringrazio per gli apprezzamenti immeritati, e quoto quanto ha scritto Randall (benvenuto) come un efficace esempio di come sia possibile giocare un buon epico senza dover necessariamente tirare addosso le montagne (letteralmente) ai nemici o dover spostare un planetoide in rotta di collisione col proprio pianeta natio per salvarlo da un triste destino. A concentrarsi sul trovare degli avversari di potenza di fuoco adeguata per i PG ad ogni sessione si finisce ai livelli epici per giocare una specie di Dragonball o Dai ultima maniera, specie se i personaggi sono prefabbricati e abbondano di CdP come quelli di alcuni gruppi di cui ho letto.
  8. A parte pensare che in riferimento al post iniziale il danno di taglio mi sembra basso e quello di piatto alto (in fondo colpendo di piatto non è che una sbarra di ferro e non la si può migliorare molto senza influenzare i colpi di taglio) penso che un'arma del genere sarebbe estremamente scomoda (tanto da dare dei malus) da maneggiare ad un estremità a causa del peso della lama, che a differenza delle spade normali è considerevole.
  9. Intendi quella specie di incrocio tra un trinciapolli a manico corto e un diapason con i rebbi taglienti che ha in mano il tipo di sinistra qui sotto?
  10. Per quanto mi riguarda penso che fare una campagna epica partendo con PG prefatti sia sbagliato specialmente se ne è permesso lo studio a tavolino e che sia una delle cause del non-divertirsi. In quanto ritengo che il problema sia principalmente una questione di ottica. Durante la loro progressione di livello e si spera di immedesimazione nel ruolo, il modo in cui i PG sono visti dal resto del mondo cambia. Quando sono ai primi livelli, ottenere l'udienza da un consigliere del re può essere già di per se un'impersa epica, così come ottenerla col re a livelli un po' più alti. Quando poi si arriva ad esserne consiglier, generali od uomini di fiducia, si è probabilmente assurti a livelli piuttosto elevati e si inizia a far parte di quel meccanismo con cui ci si scontrava ai livelli più bassi. Oltre un certo punto si arriva ad essere il centro di qeusto meccanismo, come re od oligarchi, oppure si diventa tanto noti e famosi da ispirare comunque opere di carattere epico a bardi, poeti e trovatori. Il discorso è: se arriva oltre un certo punto il PG non può proseguire la sua vita in modo autonomo. La comunità a cui appartiene e che probabilmente ha protetto gli chiederà in modo diretto o indiretto di avere un ruolo di leadership o comunque di rilievo all'interno di essa. Un eventuale ripetuto rifiuto di accettare questa opportunità, per quanto giuste ed evidenti possano esserne le ragioni, risulterà sgradito ai più a cominciare da coloro che si sono sbilanciati politicamente nel richiederlo. Il PG è quindi ad un bivio che da un lato lo vedrà comandante, feudatario o nobile temuto o rispettato ma che dall'altro farà di lui un fuoricasta, l'eroe errante che compare quando il paese ha bisogno, ma che non ne è parte. Quale che sia la scelta diciamocelo: è impensabile e irrealistico che draghi lunghi 200 metri, alieni extraplanari con 15 teste a livello 15 come mago, demoni alti come palazzi di 10 piani e quant'altro facciano comparsata un giorno si e un giorno no dalle parti dei PG, altrimenti dopo un po' la stessa gente finirà col scacciarli dalle terre in cui vanno perchè portano morte e distruzione peggio della signora in giallo. E' quindi il caso a mio parere, nel momento in cui i PG sono arrivati ad un certo punto farli comportare come notabili proponendo loro incarichi in cui saper mulinare una spada contro 15 avversari o far crateri di venti metri nel pavimento non sia un'abilità sufficiente o inerente ad ottenere successo.
  11. Gli oggetti polivalenti sono divenuti popolari grazie all'uso che ne è stato fatto, particolarmente in tempi recenti, in film o cartoni animati. Oltre ad avere una elevata complessità di realizzazione essi sono usualmente armi da assassino atte cioè ad offendere in occasioni in cui il bersaglio è privo d'armatura e inconsapevole della minaccia. In quanto tali le armi di questo genere hanno una ridotta potenza rispetto ad armi esplicitamente costruite per la loro funzione per motivi di costruzione, restrizioni di materiale, peso e dimensione. Per questo il loro utilizzo è spesso affiancato a quello del veleno e l'opportunità di colpire col vantaggio della sorpresa punti altamente vitali come la gola, gli occhi oppure il cuore o un arteria principale (il che però puo richiedere anche la penetrazione dell'armatura se questa è presente). La mancanza nel sistema di gioco di regole opportune atte a questo scopo, o il tentativo di sostituire questo genere di oggetti alle armi costriute come tali per l'uso di ogni giorno è indubbiamente destinato ad essere o molto deludente da un punto di vista di risultati (cioé danni ed effetti critici) o scarsamente realistico.
  12. Ah e io che pensavo ne avessi lasciato uno nel solarium perché a portarli tutti e tre insieme vicino al dove hai il PC fosse uno sforzo troppo grande... Scherzi a parte io terrei quello che è nel solarium per combatterci e se non ingombra troppo quello di cui ancora non sei sicuro sui poteri. Questo dipende anche da quanto il vostro DM è propenso ad inserire oggetti misteriosi in gioco. Magari facendoci sapere dove/come lo hai trovato potremmo essere più precisi nel giudizio...
  13. Non so se ti accorgi che anche con questo esempio mi dai ragione. Per usare il suo cavallo di battaglia il ladro ha bisogno di mettere insieme ben 3 delle sue abilità. Inoltre deve avere l'opportunità do poterlo fare cosa che non darei per scontata. Che le abilità facciano parte della classe, beh mi pare ovvio di cos'altro dovrebbero far parte? Non intendo dilungarmi in esempi numerici perché sono certo che c'è gente che legge che è ben più esperta di me sull'argomento e perchè non sarebbe IT ma credo che molte delle classi base possano fare più male usando meno abilità e senza restrizioni di circostanza. Tralascio il discorso sul fatto che in combattimento si interpreta così come fuori, ma non mi meravigliano le parole di Kain. Sono un risultato di un punto di vista che è la stessa WotC a incoraggiare per il modo in cui sta cambiando D&D: osservandolo da un punto di vista meramente numerico tutto quello che è scritto in termini di regole dà di certo più importanza al combattimento che al resto del gioco in quanto è nel combattimento che molte delle regole e delle abilità vengono ad essere utilizzate e quindi dove vi possono essere i maggiori problemi di interpretazione (delle regole e delle abilità). Sono certo che sono molti i master che impiegano parecchio tempo a portare a termine un combattimento che richieda al gruppo un certo impegno in poco tempo e senza che qualche giocatore non scordi che poteva usare questa o quella opportunità del suo personaggio. Personalmente ritengo che l'interpretazione, cioé comportarsi come si comporterebbe il personaggio in base alla parte della sua personalità fino a quel momento delineata nel gioco, sia di certo più importante di tutte le regole e che queste non siano che uno strumento per rendere il gioco reale. Indubbiamente il ladro è versatile nel poter vestire diversi ruoli, ma questo fa parte del modo in cui la classe stessa è stata costruita.
  14. Essendo tra le classi storicamente più deboli che arriva ad essere paragonabile alle altre solo grazie alla somma di varie abilità che sono di uso occasionale nel gioco è normale che dia più possibilità degli altri di essere polivalente, ma nel momento in cui questa varietà viene sacrificata per dargli un preciso scopo interpretativo torna ad essere debole e di modesta utilità e adatto solo ad essere usato come PNG. Non vedo cosa ci sia di negativo del fatto che è vestito da straccione... cos'è se un PG non appare figo con una armatura scintillante o vestito in cuoio nero e gioielli allora questo vuol dire che è poco versatile come interpretazione? Non ritengo che un artigiano abbia bisogno di valutare ma piuttosto di saper fare qualcosa di artigianale, visto che non credo che tutti comprino cose usate dai PG.
  15. Ad occhio e croce questo PNG è di quelli che i giocatori trovano frustranti a causa del loro essere prossimi ad essere al disopra delle regole e il cui equipaggiamento poi il master trova essere ancora più frustrante quando questo cade nelle mani dei PG ed è strumentalizzato dai giocatori. Riguardo se sia possibile farla o meno la risposta è evidentemente si. E' probabile anche però che come arma faccia un danno ridicolo se la magia non verrà in sostegno della tecnologia. Anche con una sola balestra a pistola e una buona motivazione Waylander dei Drenai è divenuto il più temuto assassino del suo mondo... Se proprio vuoi sul Mystic Warriors sourcebook della Mystic Eye Games per il D20 c'è una classe che permette di far comparire temporaneamente due braccia in più... così potresti anche usare 4 balestre
  16. Se per suggerimento intendi qualche altra CdP o classe da aggiungere a quelle che hai già inserito, non credo di essere all'altezza di aiutarti, ma per quanto riguarda il background devo dire che trovo il suo rapporto con draghi ed entità draconiche contrastante al minimo. Vedo in drago rosso che distrugge casa mia e la città dove ho vissuto fino ad ora e che faccio? per cercare vendetta divento fedele di un dio drago? Poi trovo una spada sminuzzadraghi e che faccio? mi faccio addestrare nel suo uso così certamente il dio sarà contento... poi però la fede è troppo forte... li ammazzo o li venero... profondo dilemma... evidentemente vince li venero in quanto passo parecchio tempo (altri 20 livelli e passa) a metà tra preghierine draconiche e commissioni per i draghi che avranno tutti molto piacere che io vada in giro con una spada che grida "Sono l'arma definitiva contro i draghi, venite avanti: un colpo da me e diventate costolette..." Il background non è male di per sé ma dovresti scegliere se è con loro e contro di loro e eliminare gli elementi contrastanti, o per lo meno giustificarli in modo più profondo, specialmente se pretendi di paragonarlo ad Elminister. Già il fatto che lui abbia cercato quest'arma per evitare che cadesse nelle mani sbagliate e che ne sia attualmente il custode, e che magari si impegni, anche indirettamente, per recuperare altri oggetti simili (adventure hook) potrebbe riassestare il tutto. Lasciandolo come un ammazzadraghi la vedo più complicata...
  17. Putroppo sono spesso le domande che nella realtà hanno una risposta semplice a non averne una altrettanto semplice a D&D. Così come da quanto leggevo manca, salvo le HR, un sistema per i colpi mirati, così il danno di un attacco 'critico' è espresso tramite una moltiplicazione del danno semplice. Penso che se venisse in essere una classe che a mani nude sia in grado di spezzare il collo ad un avversario non inerme l'uso delle armi tra i personaggi verrebbe presto dimenticato . Scherzi a parte io e quelli che giocano con me abbiamo da tempo una tabella per i critici che lavora in modo diverso e che permetterebbe una cosa del genere. Ovviamente quanti mi conoscono sanno già che non è per D&D.
  18. Io penso che molto del gradimento di cui Seth gode tra quelli che hanno postato (e che il sottoscritto condivide) dipende anche dal particolare background del personaggio stesso: Seth come persona è molto simile al giocatore di ruolo tipo di sesso maschile. La sua passione per i fumetti ed il fantastico, per film come il mistero dei templari, e la presenza (se non ho visto male) di un role-aid sui giganti della myfair inquadrato per qualche attimo in una delle puntate della prima serie lo rendono molto più vicino a molti di noi e quindi di certo più gradito di er-canottiera. Anche il personaggio di Sandy, oltre che essere particolarmente ben interpretato dall'attore, è molto 'bello' in quanto dipinge un uomo onesto che crede saldamente in degli ideali che ne fanno un outsider, ma che è disposto, proprio perché crede in questi ideali, ad aiutare anche persone per cui non ha alcuna simpatia o che detesta cordialmente, come il suocero o la sua nuova moglie.
  19. Caspita, ma di che livello sono i PG se una specie di alessandro magno ha bisogno di chiedere loro aiuto?
  20. Io penso che sia piuttosto rilevante non tanto se l'imperatore ha 120 PF 0 73, ma piuttosto l'aspetto ruolistico. Negli incontri con i sovrani, specialmente in paesi orientali il cerimoniale è rigidissimo. L'imperatore è circondato da ministri e attendenti che hanno tutte le abilità possibili ed immaginabili. E' oltremodo improbabile che i PG abbiano occasione di rivolgergli la parola, se non per rispondere a una sua richiesta mentre guardano il pavimento prostrati. Quindi, a meno che i PG non lo debbano assassinare, consiglio di focalizzarsi su dei tratti di natura interpretativa per quanto lo riguarda, ma di materializzare da un punto di vista regolistico colui (o coloro) che gli farà(faranno) da tramite coi PG.
  21. Parte in base alle azioni dei personaggi e al loro successo o meno e parte in base a quanto la loro interpretazione viene giudicata credibile ed appropriata. Questo per rispondere alla domanda che c'è nella prima riga. Per il resto del post (le rimanenti 7 non contando quelle bianche) devo dire che trovo i commenti piuttosto inadeguati, in quanto chiedono (in modo implicito in quanto non vi è nessuna domanda) di dire se secondo noi il DM del gruppo di chandwick sta facendo un buon lavoro o meno nell'assegnazione dei PX. Anche se avessi tutte le informazioni per giudicarlo, e non le ho, perché le potrei avere solo se avessi assistito io stesso alla partita in questione, sarebbe scorretto farlo in quanto il DM è libero di integrare le regole con il suo libero arbitrio essendo appunto un arbitro. Non vi stanno bene le regole con cui il DM assegna i PX? Discutetene prima di tutto tra di voi (giocatori e DM) anche su questo forum se vi va, ma dare un parere sentendo solo una delle campane beh, lo trovo scorretto.
  22. due motivi. 1. Etimologico. Lothar, come il suo meno altisonante equivalente italiano Lottario segnalato da Klunk, è un nome germanico il cui significato è "valoroso in battaglia" 2. Calcistico. Porta questo nome il famosissimo giocatore tedesco Matthaus. Io stesso che pure mi disinteresso completamente al calcio lo conosco.
  23. Archmage ha risposto a tasso85 a un discussione D&D 3e regole
    Prima che mi addentri in una qualsiasi riflessione su quanto ho letto nel sito indicato, non posso che fare i complimenti a Tasso85 e a tutti coloro che sono implicati in questo progetto. Io stesso avendo sviluppato un gdr da 0 conosco bene la fatica e il lavoro che c'è dietro queste cose ed in quanto tali avete il mio massimo rispetto ed apprezzamento. Ho letto quanto c'è scritto sul sito relativamente ai vari capitoli e mano mano che leggevo mi sono reso conto di cosa avevo di fronte. Qualcuno che conosce D&D, conosce il gioco per PC Diablo (o almeno probabilmente almeno il II) e ha tentato di tirare fuori qualcosa di innovativo dai due ritenendo che il tutto è migliore della somma delle singole parti. Il tentativo è ammirevole e non nascondo che da giocatore piuttosto affezionato al gioco per PC in questione ho pensato più di una volta a come esso potesse essere rappresentato in una versione 'analogica' che sfruttasse solo matite carta e dadi come risorse. E' innegabile che l'inserimento dei PM e di un considerevole numero di 'liste' di magie sia una innovazione certamente positiva, così come lo sterminato elenco di oggetti studiati appositamente per 'crescere' insieme al PG nel classico stile Diablo è certo una variante inedita, anche se a mio parere sicuramente negativa. A parte questo non ho riscontrato differenze strabilianti: le classi sono le stesse, e questo non è un fattore negativo di per sé ma lo diventa perché il punto di riferimento è D&D, che è talmente tanto popolare e diffuso che tra coloro che lo giocano, escludendo le home rules, ci sono già numerosi gruppi convinti che la versione ufficiale che essi utilizzano per giocare sia la migliore. Le razze anche sono le stesse, ma questo non è certamente un punto a sfavore, perché diciamocelo, nei GdR le razze sono sempre più o meno le stesse e l'inserimento di una o due razze nuove o il sovvertimento del BG culturale di quelle canoniche è un qualcosa che è più caratteristico di una ambientazione che di un sistema di regole. Non so se mi sono spiegato in modo chiaro, e mi piacerebbe che Tasso85 o chiunque altro è nel progetto ci esponesse quali sono le varianti che rendono, a loro parere il gioco migliore e diverso da D&D e che a me sono sfuggite.
  24. Non voleva esserci nulla di offensivo o critico ne nei tuoi confronti ne di chiunque altro...d'altronde il 'personalmente' indicava in modo chiaro un parere soggettivo. Tralasciando metafore di natura culinaria, volevo semplicemente dire che preferisco essere io a creare le cose piuttosto che sfruttare qualcosa di già fatto. Tutto qui.
  25. Non credo che fosse intenzione di alcuno tra quelli che hanno postato sostenere che tu non lo abbia. Il mondo dei GdR essendo di per se già piuttosto discriminato tende ad essere molto più tollerante delle idee di chi ne è parte. Naturalmente de gustibus non disputandum est e c'è a chi piace di più caldo e a chi crudo, ma questo non significa certo che non si abbia il diritto di avere qualcosa freddo o cotto Per quanto mi riguarda, ribadisco che trovo molto meglio cucinare le cose in proprio piuttosto che aspettare che la polpetta mi cada nel piatto bella e pronta.

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