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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. L'alto livello di ricchezza a cui avete accesso è bilanciato dal fatto che spesso le ricompense non sono "ad hoc" per i PG. Se aveste scelto di avere un mago in ciurma all'inizio, questo privilegio vi sarebbe tornato relativamente utile, adesso potrebbe andare un po' "sprecato". Così come non credo che Randal voglia biclassare chierico o monaco, ma l'oggetto l'ho pensato così, pace. Tuttavia credo che difficilmente ai livelli successivi né Sandrine né Barbara prenderanno Dissolvi Magie come incantesimo (supposizione mia). Vedete un po' voi, insomma. Mentirei se dicessi "ma va, non è niente". Ci ho buttato davvero tanto sudore (e continuo a farlo anche adesso, non ho finito di scrivere tutto!). Mi motiva un sacco sapere che vi piace, e spero che apprezziate anche ciò che ho scritto per i capitoli successivi. Grazie davvero ❤️
  2. Gli sguardi increduli e le espressioni sconvolte si susseguono durante tutto l'annuncio. Kara mormora: "...cosa? Come-" e Tamara, visibilmente più su di giri di tutti: "Ma la tradizione dice-" "Che chi detiene il cuore ha il potere di decidere." risponde Arsak, rimettendola al suo posto. Quest'ultima non demorde: "L'isola ha sempre visto un sovrano od una coppia" ma il capitano non le dà tregua: "Ora ne avrà quattro! Lady Tamara di Selune, osate rifiutare il verdetto dei Pionieri, infangando la tradizione di Barusha?" l'elfa è con le spalle al muro. Si ricompone e fa un breve inchino verso di voi: "Perdonate il mio dubitare. La vostra soluzione è al quanto...anticonsona." Galifar è l'unico che non proferisce parola: vi guarda e fa un gesto di assenso, complimentandosi della vostra acuta soluzione. Avete costretto i quattro a collaborare. I frutti di questa decisione li vedrete sul lungo periodo - lunghissimo, visto che stiamo parlando di Elfi - ma almeno avete superato il fatidico momento in cui uno qualsiasi tra loro avrebbe potuto alzare le armi contro un altro; non ci sarà bisogno di Asvig, almeno per oggi. Il concilio si è sciolto poco dopo aver annunciato che alla fine ha vinto lo sport (?). I quattro hanno molto da discutere, e ognuno ha questioni urgenti in sospeso alla quale tornare, prima dell'incoronazione. Kara e Tamara hanno radunato entrambe i propri uomini e stanno terminando le operazioni di imbarco, Arsak e Galifar invece hanno smontato il campo e si trovano nei pressi di un albero - non era lì la sera prima, ne siete certi - che i Silvani useranno come passaggio magico per raggiungere la foresta Yechilay. Al termine dei preparativi, i quattro si radunano nuovamente per salutarvi. Galifar è colui che stavolta si fa avanti per primo. Dietro di lui ci sono alcuni silvani con un carretto il cui contenuto è coperto da un panno di stoffa logora. "Credo di parlare per tutti, l'esito della vostra consultazione è stato...audace. Abbiamo deciso di comune accordo di ricompensarvi adeguatamente per il servizio svolto su quest'isola; prima di levare l'ancora da Barusha, attraccate a Lalibela ancora una volta per riscuoterla. Io, d'altro canto, sono in debito con voi per ben altro. Non ho dimenticato ciò che avete fatto per il mio popolo nella foresta." il capovillaggio di Samre svela il contenuto del biroccio. "Legnoscuro, leggero e resistente. La Speranza dell'Est ne avrà bisogno, se navigherete per acque insidiose. E poi..." fa cenno a due dei suoi soldati di raggiungerlo; non sono Silvani, anche se si confondono bene tra loro. Sono gli elfi che vi hanno attaccato nella foresta. "Un ulteriore ringraziamento per aver risparmiato i miei seguaci, nonostante le loro pessime intenzioni; vorrei condividere con voi alcune antiche conoscenze magiche tramandate da millenni..." un invito formale a trascorrere qualche settimana insieme agli elfi per poterne apprendere i segreti. Arsak si fa avanti immediatamente dopo: "Anch'io ho qualcosa per voi: un dono dal monaco Ardager della foresta. Il Tempio lo ha generato per voi, a quanto dice." la frase criptica assume connotati ancora più oscuri quando vi mostra alcuni sacchi pieni di cibo. In che senso il tempio ha generato quel cibo? Solo Randal e Arrigo possono comprendere appieno quanto succede. "Ho anche un dono per te, Randal." il capitano stacca dalla cintola il libro bianco con il simbolo di Rao dipinto sopra, un tempo appartenuto al defunto padre di Kara. Eratish'an, "Il Sogno di Pace", il testo sacro a Rao. "Non sarei mai giunto fin qui senza il tuo aiuto nel ritrovare la fede. Voglio che accetti questo pegno in segno della nostra amicizia, e se non è troppo chiederlo, di unirti al resto dei Liberi Cavalieri per disfarci del resto dei non-morti nella foresta. Le tue abilità in cucina e con le lame ci tornerebbero molto utili." Nell'ora dei ringraziamenti, anche Kara si fa avanti: "Lady Ershatova mi ha consegnato questo, da recapitare a lady Syvis. Un dono per la sua splendida compagnia." si tratta di un piccolo scatolo di cartone sigillato da spago annodato a formare un fiocco. "E ho un messaggio per la contessa d'Alamaire, da parte di tutti i governatori. Un invito per uno spettacolo in tourneé in tutte le città portuali." anche se all'inizio sembra seccata, l'elfa si guarda le punte degli stivali e aggiunge: "Vale anche per Ibnat, se non è troppo disturbo..." Prevedibilmente, anche Besnik riceve un invito. Tamara esordisce: "Se ben ricordo, alcuni uomini della Speranza volevano restare a Barusha, mi sbaglio? Se siete d'accordo, capitano, potreste trascorrere qualche tempo a Lalibela per discutere di come rendere Molo Zefiro abitabile e nel frattempo potreste cercare dei degni sostituti tra gli elfi che frequentano il porto. In più ci sarebbe la questione del non-morto che avet a bordo. Potrete riavere la vostra camera a palazzo, se lo desiderate." oppure avere la mia, pare che dicano i suoi occhi. Ma forse è solo un'impressione, chi lo sa? @Tutti
  3. Iver non trattiene un'altra grassa risata ascoltando le strane domande della ragazza. "Kilash! Sposato...!" e di nuovo a ridere inarcando la schiena in avanti, tenendosi la pancia con una mano e la pipa nell'altra. Arriva a tossire per il fumo inalato di traverso; diamine, ce lo avrete sulla coscienza! "Uh, Procan mi fulmini se non ridevo così da anni" l'uomo si ricompone tornando a respirare alla normalità. "No, il Capomastro Kilash non ha mai avuto interessi amorosi, che io sappia. Passa solo troppo tempo da solo, chiuso in quello sgabuzzino." Il carpentiere sbatte delicatamente la pipa sul dorso dell'altra mano per far cadere un po' di cenere, e dopodiché continua a boccheggiare nuvole grigio-bianche. Fa un cenno con la testa ad entrambi di seguirlo sei passi più indietro, dove un catasto di assi e qualche botte sono sedili perfetti per mettersi comodi e intavolare la discussione che interessa tanto Deneb quanto Elle. "Oneri e onori, dite? L'onore più grande è forgiarsi del titolo di Pioniere." l'uomo si alza la manica sinistra mostrandovi un tatuaggio piuttosto elaborato di una bussola, simile a quella che sventola sugli stendardi appesi al torrione sopra di voi. Se posate gli occhi abbastanza a lungo, notate che l'ago si muove sulla pelle, puntando sempre il grosso edificio sopra di voi, sede dell'organizzazione. "Siamo esploratori; dovremmo esserlo. Morris Burglar, il fondatore della Loggia, aveva in mente di raccogliere persone capaci di riempire ogni spazio bianco sulla mappa del continente, gente eccezionale, dotata di intraprendenza e coraggio. Ma sapete com'è, quando muore il fondatore e non c'è qualcuno a colmare il vuoto, si perde l'ideologia e subentrano la politica, gli interessi, il potere, il denaro. Dopo la partenza della Scirocco Prima, i Pionieri hanno chiuso il sogno della Loggia nel cassetto e siamo diventati una gilda come tutte le altre." c'è tanta amarezza nella sua voce. "Di tanto in tanto qualcuno riesumava il sogno di Morris: il capitano Blake, sir Irving Townsend, Kilian Fuinur. Si fecero carico delle Spedizioni verso l'Oceano d'Oriente armati di ambizione e senso di appartenenza. Nessuno tornò mai. Pare che il sogno del fondatore sia destinato a perire insieme a tutti coloro che attraversano l'Arcipelago dell'Orizzonte." la tristezza si solleva; un guizzo nei suoi occhi, un barlume di speranza: "E' questo il problema, dico: che abbiamo accolto così tanta gente e siamo dovuti scendere a compromessi così tante volte che abbiamo dimenticato perché esistiamo! La partenza della Eurus Septima ci ha lasciato senza un soldo in tasca - non è un segreto! - e proprio nel nostro punto più basso abbiamo capito. Basta missioni! Basta ricompense! Basta gente che vuole solo arricchirsi! A partire dal venti di questo mese le cose cambieranno drasticamente. Le Cronache di Capo Ventura l'hanno chiamata Riforma del Tesoro, sapete, sono giornalisti: dare un nome alle cose è il loro lavoro. Ma contano i fatti: la Loggia d'ora in poi offrirà un mensile ai Pionieri, un minimo indispensabile; ognuno sarà libero di intraprendere e organizzare di propria iniziativa e il Consiglio Ristretto diventerà organo consultivo e giudiziario, nulla più. Nessuno prende più ordini da noi. Era questo che avrebbe voluto Morris: che ognuno si muovesse per conto proprio. Proprio in questo momento, coloro che sono diventati Pionieri solo per arricchirsi stanno abbandonando la nave come topi."
  4. Cirdan è pensoso: "Yggdril. Credo ci fosse un'incantatrice al servizio di Naesala che si chiamava così, tempo fa. Non so se stiamo parlando della stessa persona; in ogni caso, non ho mai avuto la fortuna d'incontrarla." la tua successiva determinazione è ben ammirata dall'uomo: "Così sarà." e dopodiché ti lascia congedarti nelle tue stanze. E' notte fonda quando le tue orecchie a punta captano nell'aria un sussurro. "Ithil" qualcuno o qualcosa pronuncia il tuo nome "Ithil, tulà!" non c'è nessuno attorno a te, eccetto i marinai che dormono nelle brande adiacenti alle tue. Non un'anima si aggira sottocoperta, eppure quella voce familiare ti chiama dalle scale, e chiedendoti di raggiungere il ponte superiore immerso nella nebbia.
  5. Barut si dirige verso l'arco nella parete che dà sul bancone: "La suddetta scultura è proprio qui, appesa al di sopra dell'uscio che-" ma quando si affaccia, quello che cerca non c'è. "Com'è possibile? Quando vi avrei dato quella scultura? Io non...non ricordo." l'essere gigante tentenna, spaventato, e si appoggia con le enormi mani alla parete.
  6. Nessuno tra gli invitati lascia il luogo della cerimonia, anche dopo aver saputo di dover attendere ancora qualche tempo. Tamara si reca in un angolo solitario dove poter pregare in santa pace la dea della luna per guida e consiglio; Galifar, in maniera simile, accovaccia per terra con la schiena appoggiata alla parete e inizia a meditare viaggiando chissà in quali luoghi onirici. Arsak e Kara per un po' si ignorano, ma la noia prende il sopravvento dopo la prima oretta. I due prendono alcune monete di rame e si sfidano a un gioco simile a bocce, ma che prevede di dover far rimbalzare prima le monete contro il muro; tra una cosa e l'altra i due cugini sembrano divertirsi, ricordando aneddoti della loro gioventù secolare priva di responsabilità. Quando le prime luci dell'alba si levano dal mare, i falò hanno smesso di fumare e gli elfi iniziano a destarsi. La luna è ancora ben visibile in alto, e per tutti voi è arrivato il fatidico momento. Qualsiasi la forma, i pretendenti vi seguiranno fintanto che non rivelerete loro chi è il nuovo sovrano dell'isola.
  7. "Non disturbi, sono qui per questo. Accomodati pure." ti dice il capitano, anche se posti a sedere sul ponte di comando non ce ne sono. La mano destra dell'uomo non si stacca dal timone nemmeno per un secondo, così come i suoi occhi dall'orizzonte scuro e trapuntato di stelle. L'indice sinistro, al contrario, si accarezza le labbra con fare pensieroso. "Dunque, dunque...Succedeva anni fa. Prima della partenza della Eurus Septima, prima dei Mastini, prima della Riforma del Tesoro della Loggia. Mentre sulla terraferma i governi, le tribù e i circoli si formavano, si disfacevano, lottavano e poi stringevano labili alleanze tra loro, il mare era sempre in guerra. Da un lato gli onesti marinai, dall'altro, i pirati. Il primo Flagello dei Mari fu Jack Gomez - tutti lo chiamavano Bolero Jack. Un pirata nato dal nulla, apparso un giorno con una ciurma terrificante e una nave maledetta, la Jocasta. Istituì il codice dei pirati e si autoproclamò loro re, forgiando il titolo di Flagello. Diede inizio alla grande era della pirateria. Poi Bolero Jack invecchiò, ed ebbe un figlio, Nero. Nacque e visse sulle navi, tutti dicevano fosse un ragazzo prodigio. A tredici anni ammutinò la Jocasta contro suo padre e lo diede in pasto ai pesci, prendendo il titolo di Flagello. Perfino gli altri grandi pirati - Barbafuoco, la Spietata, Mente Diabolica, Senzadenti - avevano timore di lui. Si dice che prese quei semi-barbari a bordo della Jocasta e li trasformò in soldati con una disciplina ferrea; proibì gli stupri, gli omicidi gratuiti e le violenze sadiche. Voci di corridoio dicevano che avesse perfino aiutato i ribelli durante la guerra con l'impero Handorien...ma sono voci, nulla di più. Sei anni fa, il figlio bastardo di Kerberos, Kiltus Fuinur, riuscì a catturare lui e la Jocasta. Non si sa per quale motivo, il pirata evitò la forca e invece venne arruolato nella Settima Spedizione, e la sua nave venne riconvertita nella Speranza dell'Est, la fregata elfica sulla quale partì la Settima Spedizione. Pare che nello stesso anno ci fu un incidente. La Jocasta venne rubata e poi ricatturata dalla Cercascogli, e nel mentre vennero affondate tutte le navi dei grandi pirati - inclusa la Giada di Sangue, la nave di Moneta Diabolica - riunitisi per cercare un degno successore di Nero. Fu la fine della pirateria." Ciridan si ferma un attimo per controllare che tu lo stia ancora seguendo, e per darti la possibilità di fare domande, qualora ne avessi. Quindi continua: "Sui Mastini non c'è molto da dire. Fino a qualche anno fa erano solo dei bracconieri di poco conto, ma la loro Nanbo, Nefertari, ha fatto qualcosa di molto simile a ciò che fece Nero sulla Jocasta. Nessuno conosce fino in fondo la loro dottrina, ma coloro che ne fanno parte sono dei fanatici che predicano la parola di antichi dei oscuri che parlano di supremazia della razza. La loro ammiraglia, la Fortuna dell'Imperatore, è un enorme galeone - no, mi correggo: è un'enorme prigione galleggiante. Cose orribili sono state fatte su quella nave. Cose che farebbero rabbrividire un macellaio." Ancora una volta interrompe la sua narrazione attento ai tuoi dubbi. "Per quanto riguarda i Pionieri a bordo della Cercascogli, li ho incrociati una sola volta nella taverna del Cigno. Della regina Pearl è strano che tu non sappia nulla, ma immagino che tu non raggiunga Nuova Minos da un po' di tempo, ormai. Qualche anno fa incrociò il tuo re, Jevlan, e dopo alcune vicissitudini i due si innamorarono. E' capitano della Cercascogli da quando riuscirono a sventare l'inganno di Seline d'Autremont, una Pioniere fintasi morta che..." si interrompe un attimo -- "Sai cosa? Quella è un'altra storia, divago troppo. Comunque è una bella ragazza. Pare che Pearl sia solo il suo soprannome, ma non ricordo il suo vero nome... Deneb è un felinide, anche piuttosto simpatico da quel che ho sentito dire. Lo chiamano il Corsaro d'Ottone per via della sua armatura, e credo ci sia anche una storia dietro, ma onestamente non l'ho mai ascoltata per intero. Quel che so è che è un eroe popolare. Sfidò Nefertari e la ridusse in fin di vita, ma questa si salvò per miracolo. Di Raftal nessuno sa molto. Gli Gnor sono una razza che pochi conoscono, e per molto tempo si è creduta estinta. Non so dirti altro, di lui. Infine Tholin Kydar, è quello più singolare di tutti. E' il nipote degli Shardmoon, una coppia di Pionieri che esplorò Minos molti anni fa. Da quel che ho saputo da gente vicina a Naesala, la Prima Incantatrice della Loggia, i suoi poteri sono un mistero: è l'unico incantatore conosciuto in grado di usare la magia arcana in quel modo. I Mastini lo cercano come fosse una reliquia vivente. Sono una ciurma eccezionale per la Cercascogli, ed in loro ripongo estrema fiducia."
  8. Barut vi guarda, dapprima pensieroso, poi stizzito. Quando Tholin gli ricorda della sua opera d'arte esposta, quella che era seccatura si trasforma in ira. "E' molto sgarbato da parte vostra tentare di ingannare il vostro anfitrione. Forse dovreste trovarvi un altro luogo per concludere le vostre...attività pionieristiche." il bugbear incrocia le braccia. "Tuttavia, sono disposto a passare sopra i vostri vani tentativi di truffa - da locandiere, ci sono abituato - e vi permetterò di restare se attuerete per davvero ciò che il mezzelfo ha proposto. Il Conflitto della mia Razza è quello che definirei il mio capolavoro..." il discorso che ne segue è stranamente familiare. Avete entrambi la sensazione di essere in un déja-vù.
  9. Onestamente? Non ci ho pensato 😮 Credo che vogliano sapere una cosa e una sola, in un momento come questo... Se quindi siete tutti tranquilli con questa decisione, faccio fast-forward alla mattina successiva.
  10. Barut osserva più da vicino il drow svenuto. "A quale indagine accennate?" all'offerta di pagamento, il bugbear guarda in alto pensoso e poi vi rivolge un'offerta insolitamente familiare. "Non è il denaro che mi occorre. Potreste impegnarvi invece a esaltare un'opera d'arte che il sottoscritto ha prodotto in un momento di pura estasi? E' un tributo alla razza goblinoide e al perenne stato bellico nel quale si trova. Potreste chiedere di esporla nel torrione della Loggia capoventurese...siete Pionieri dopotutto, sbaglio?"
  11. Il capitano sorride con metà volto. Giureresti che in cuor suo, Ciridan non avrebbe voluto mostrarlo, ma è più forte di lui. Deve averne passate tante insieme all'uomo dalla barba bianca. Poggia una mano sul legno della Vingilot, osservandola come fosse la prima volta che vi posa gli occhi. "E' colui che ha disegnato questa nave, sai? E' stato un carpentiere per molto, molto tempo, finché ha deciso di andare in pensione e gestire una locanda per ricconi qui a Capo Ventura. La Loggia lo ha richiamato a lavoro dopo la morte del vecchio Mastro Carpentiere - pace all'anima sua." Il racconto viene interrotto da qualcuno che urla: "PRONTI A SALPARE!". Il capitano spazzola il suo cappello tricorno e sale sul castello di poppa slegando il timone. "Vele!" ordina, e la routine di bordo inizia, caotica eppure precisa come in ogni altra partenza. Il legno sotto i tuoi piedi scricchiola un po', e pian piano la nave inizia a muoversi tracciando una linea curva che vi allontana lentamente dal porto. Siete in mare da qualche ora ormai, e la costa è un'ombra scura sotto la luce della luna. Il sole è calato e la nave procede lenta verso l'obbiettivo. "Qualcuno ha visto François?" chiede un mozzo, non capacitandosi di come la scimmia non sia ancora spuntata fuori a rompere le proverbiali uova nel paniere a chi è invece impegnato a mandare avanti la baracca. La placidità della navigazione è interrotta dal capitano: non ha rivolto la parola a nessun altro da quando siete partiti. Ha qualcosa che gli ronza per la mente, e sembra sia arrivato il momento per tutti che ne veniate a conoscenza. L'uomo raduna gli uomini, lascia al mozzo più anziano il timone e si piazza sulle scale che portano a poppa - tre gradini da su, tre gradini da giù - in modo da essere visibile a tutti. Le lanterne illuminano debolmente il suo viso per metà, risaltandone le espressioni concitate. "Ciurma!" esclama, alzando le mani al cielo. "Molti di voi sanno già molto bene cosa ci aspetta. Le voci in porto corrono più rapide di un amante smascherato." qualcuno ridacchia. Perlopiù uomini, come puoi ben immaginare. "La piaga che affligge questi mari è diventata oltremodo potente negli ultimi anni. Alcuni di voi erano lì con me, il giorno della partenza della Settima Spedizione" si levano voci di approvazione. "Fu il momento di massimo splendore della Loggia da molto tempo a questa parte. Ne gioimmo, pensando che le cose sarebbero migliorate da lì in avanti. Fu così?" la ciurma è parecchio convinta nell'urlare: "NO!" e il capitano quindi continua: "Un tempo dovevamo preoccuparci che la Jocasta o la Giada di Sangue non facessero capolino all'orizzonte! Combattevamo i pirati uniti, tutti insieme. Poi il Flagello dei Mari, Nero Gomez, il re dei pirati, venne catturato e con lui finì la grande era della pirateria. Ne fummo felici, invero!" anche stavolta, l'acclamazione non è indifferente. "Cosa abbiamo avuto, invece? Chi ha preso il trono vacante? Bracconieri! Adepti di una setta malvagia! Schiavisti finanziati dall'impero! Hanno un nome, qual è?!" la ciurma insorge: "I Mastini d'Avorio! Bastardi! Infami!" "Infamia è davvero tutto ciò che hanno portato a questo mondo. Se la prendono con tutti coloro che sono diversi, vanno a caccia delle specie selvagge e le vendono al miglior offerente. Scuoiano i Tabax, uccidono i Kenku per le loro piume e i mezzidraghi per le scaglie. Non solo celestiali e immondi, ma anche semplici centauri o...elfi di mare." la sua mano destra ti indica e gli sguardi sono per qualche secondo tutti su di te. "Abbiamo tutti amici, familiari e compagni diversi. E' per loro che li combattiamo! Due settimane fa, contro ogni previsione, questi miserabili hanno iniziato a prendere di mira navi della Loggia, poi hanno attaccato Nuova Minos, e per miracolo non sono riusciti a prendere Capo Ventura. Il loro obbiettivo è arrivare a Minos, la leggendaria città sommersa, per motivi ancora sconosciuti. La Cercascogli, la nave ammiraglia della Loggia, è partita per fermare la Fortuna dell'Imperatore quattro giorni fa e non abbiamo da allora più notizie. A bordo c'erano quattro Pionieri di inestimabile valore: la regina Pearl di Nuova Minos. Il Corsaro d'Ottone, Deneb. L'ultimo Gnor, Raftal. E infine l'eredità degli Shardmoon, Tholin l'Arcano. E' arrivato il nostro momento. Raggiungeremo Minos, salveremo la Cercascogli, affonderemo la Fortuna dell'Imperatore, porteremo la loro capogilda Nefertari in catene a Capo Ventura. E sia!" l'arringa ha caricato l'animo dell'equipaggio. Da un barile sotto l'albero maestro spunta fuori perfino la scimmietta, fino ad allora nascosta, che batte le mani in sintonia con gli altri. "Ai posti ora, stringiamo il vento!" tutti si danno da fare con uno zelo ben maggiore, e il capitano torna al comando della ruota di legno puntellata.
  12. L'uomo annuisce al tabaxi, approvando in pieno le sue opinioni. Quand'è che Deneb sentirà di aver estinto il suo debito con Elle? Dovremo attendere che si verifichi un'altra situazione di pericolo di vita? C'è un limite di tempo? Volete metterlo per iscritto? "Gli spiritelli non sono né buoni né malvagi, come i pescecani. Il mare appartiene a loro, siamo noi gli intrusi." la voce di Iver si è fatta seriosa e più saggia, mentre continua ad accarezzare con due dita il medaglione dorato. Al mutare dell'argomento, invece sfodera una risata grossa e roca decisamente adeguata a qualcuno della sua stazza. "Non ti preoccupare, ragazzina, la tua nave è nelle mani dei carpentieri migliori del continente." le mani si agitano, ondulando un no categorico. "Ti abbiamo requisito la nave senza permesso, è il minimo che possiamo fare. Tieni per te le tue monete, compraci da bere...o dei vestiti." - in effetti il casual di Elle sta attirando gli occhi maliziosi di numerosi carpentieri. E' un mondo ingiusto, questo di fine 1400: una donna non può neanche indossare ciò che vuole senza sentirsi costantemente minacciata. Il futuro preoccupa tutti, mio caro Deneb, tranne il carpentiere in questione. "Non so quanto vi abbia spiegato Kilash, ma se avete domande, sono qui per questo. Firmare quel pezzo di carta è un impegno che dura per tutta la vita per molti di noi. A maggior ragione in questi tempi bui."
  13. La prostituta vi segue senza obiettare a un paio di metri di distanza, e quando siete ormai prossimi alle guardie accarezza il viso dell'uomo di sinistra mentre guarda quello a destra. "Ehi, Halpert. Passi a vedere me e le ragazze stasera?" l'uomo mostra i suoi denti gialli in un sorriso, mentre l'altro si scosta un po'. "Non ora, siamo in servizio!" la donna sospira. "Non sarebbe la prima volta!" e se ne va allegra, zompettando in direzione opposta alla vostra. Il teatrino vi ha fatto guardagnare abbastanza tempo da passare inosservati, come due Pionieri qualsiasi che vanno e vengono tutto il giorno da lì. Vi rifugiate in fretta e furia presso la taverna del Cigno come da accordi, usando i vicoletti dietro i palazzi per non incappare in qualcuno che possa riconoscervi strada facendo. Il fardello del mercante - pesa, diamine! - ve lo portate dietro fino a tornare nei pressi del luogo del misfatto. Proprio dietro l'angolo c'è una porticina che permette l'ingresso indisturbato alla bagorda locanda che vi farà da nascondiglio. Bussate, e Barut vi apre senza problemi, accogliendovi nello stesso magazzino in cui avete discusso privatamente in precedenza. Non sentite baccano venire da oltre la porticina che dà sul bancone; ancora è presto per il grosso degli avventori. Il bugbear vi guarda stranito, e grattandosi i peli facciali vi domanda: "E chi di grazia è costui? Avete bisogno di accudimento? Volete che chieda se c'è un guaritore in sala?"
  14. Il sole cala dietro le merlature delle mura. La penombra inonda il porto, a eccezione dei superstiti raggi di luce che superano le feritoie merlate di Capo Ventura. Sali a bordo mentre l'uomo con la barba bianca saluta con una poderosa stretta di mano il tuo capitano, allontanandosi in direzione del torrione. Infine anche Ciridan si appresta a lasciare il molo: appena mette piede sulla Vingilot, ogni singola persona si ferma a guardarlo. Tutti si aspettano qualcosa da lui: una parola, un gesto, un segno qualsiasi per smontare la tensione. Niente. Il capitano si avvia mesto verso di te, che hai appena sistemato sottocoperta i tuoi averi, e sospira. "Dimmi almeno che il tempo sarà buono durante la traversata." ...no, non lo sarà. Le nubi si addenseranno, secondo quanto dice la tua magia.
  15. @Daimadoshi85 @MattoMatteo @aykman @Redik ragazzuoli belli, il quinto Capitolo Zero che ho appena aperto è per @DarkValkyria, una mia cara amica in real che ho invitato a giocare qui con noi. Per ora potete proseguire tranquillamente senza preoccuparvene, il suo gioco resterà separato dal vostro fintanto che non avrà acquisito confidenza col mondo e coi ritmi.
  16. La Vingilot dorme sonni quieti, appisolata nella darsena esclusiva per la navi dei Pionieri mentre una lunga coda di nani, orchi e altri umanoidi dalle forti braccia carica e scarica notevoli quantità di barili e casse di legno. L'equipaggio è in fermento. Sulla banchina di legno del porto, appena fuori dalle mura, c'è chi si intrattiene ancora un poco a salutare i propri cari - amici, parenti, amori - e chi invece in solitaria porta a bordo grosse sacche di cuoio con il necessario per stare via settimane, forse mesi. Il torrione della Loggia si erge a poche decine di metri da dove vi trovate. L'ombra che proietta anche in un giorno così nuvoloso è imponente, dando la sensazione a chi lo guarda che la pietra di cui è formato sia lì da sempre; ed è così, in fondo: il torrione è più vecchio di molti elfi che oggi abitano la città, ed ha già visto morire una generazione o due di nani nel frattempo. Solo colui che lo abita - l'immortale Kerberos, Gran Maestro della Loggia - riesce a sopravvivervi, grazie a una magia che nessuno riesce a spiegarsi. Ma lasciamo le leggende che vorticano intorno alla Loggia per un'altra occasione e concentriamoci sulla partenza. Cìrdan non ha ancora messo piede a bordo. Resta con le braccia incrociate, vigile, accanto al pontile che collega il molo capoventurese con il ponte della corvetta e saluta i suoi uomini uno alla volta con un cenno pacato del capo o un mormorio dal fondo della folta barba, mentre tutti si imbarcano. L'odore di pece, legno bagnato e putridume inizia quasi già a mancarvi: tra meno di un'ora e per chissà quanto tempo non assaporerete altro che salsedine. Come spesso accade, una dozzina di curiosi tra manovali, commercianti e semplici passanti si accalca nei pressi della nave in partenza: è una Spedizione? No, macché, stanno partendo altrove. Ho sentito che il capitano è un Pioniere. Non avevano fatto rientrare tutte le navi? Si vede che è importante. Oh, guardalo, è proprio un bell'uomo, il capitano. Ha il fascino del lupo di mare. Sai se è imparentato con il capomastro Iver? Ci assomiglia tanto. Hanno proprio del fegato ad avventurarsi in un mare così ostile, di questi tempi. Chissà se torneranno. Le voci si accalcano l'una sull'altra, e quelli che sono stralci di discorsi separati finiscono per trasformarsi in un'amalgama di brusii indistinti. La figura di un uomo barbuto - che sì, gli assomiglia un poco ma non poi così tanto - si avvicina a passi lenti e pesanti e si ferma proprio accanto a Cìridan, piazzandogli una grossa mano sulla spalla. "Ci sono tutti?" chiede, e il capitano annuisce: "Sì. Qualche altro minuto per i saluti, mentre carichiamo i viveri." "Bene." l'omone sospira, guardando l'equipaggio con aria preoccupata da sotto le grosse sopracciglia candide come nuvole appoggiesi sul suo viso. "Sarà dura, Ciri. Preparati a perderne qualcuno, stavolta. Testa alta e ricorda sempre: siamo Pionieri, non guerrieri. Lo facciamo per una giusta causa, ma non siamo nati per combattere." Il capitano si volta a guardarlo: "Ce la faremo." Gli occhi di Cìridan non lo tradiscono nemmeno per un attimo. "Riporteremo a casa la Cercascogli e il suo equipaggio." Qualcuno suona una campanella di bronzo, sinonimo che l'imbarco sta per terminare. Tutti i marinai sono richiamati a bordo, è arrivato il momento degli addii. Nei pressi della banchina anche tu, hai con te tutto ciò che ti serve per partire.
  17. La ragazza allunga il palmo "Pagamento in anticipo" dice, con il tono meccanico di chi è abituato a ripetere questa frase da chissà quanti anni. @Tholin
  18. Iver incrocia le braccia di fronte alla Incubo, aspettando che la ragazza si prenda il tempo necessario per analizzarla. Mentre Elle si sporca le dita di olio, l'uomo ascolta la breve storia di Deneb annuendo per tutto il tempo. "Ti sei imbattuto nella Fortuna dell'Imperatore, eh? Fortunato è chi la vede e non finisce in catene...!" l'uomo accende un fiammifero e dà fuoco alle ceneri della pipa, boccheggiando fumo acre. "Sei in debito con la ragazza, così vuole la legge del mare. Valkur non perdona gli ingrati." Quella che sembra una minaccia, forse a ben pensarci è solo un consiglio dato con voce troppo solenne. Il mastro carpentiere si volta di 180 gradi e sorride alla Cercascogli, sottoposta a un trattamento di bellezza in uno dei pochi momenti in cui non è in mare. "La Cercascogli, costruita dal mio migliore defunto amico Isaac e capitanata da suo fratello Besnik per più di dieci anni. Se questo legno potesse parlare...! Questa graziosa donzella riposerà a terra per un po', finché non troveremo un nuovo capitano degno del suo nome. Ah, mesta la sorte di Seline d'Autremont. Pensare che ce l'avevo messa io, a quel timone..." come ogni vecchio signore che si rispetti, Iver ogni tanto parte per la tangente. Ritrova il filo del discorso solo guardandovi in faccia. "Scusatemi, parlo troppo, è...l'età. L'età." L'odore di tabacco bruciato si mescola a quello del legno bagnato e della salsedine. L'uomo indica un barile in un angolo, sulla quale qualche carpentiere distratto ha poggiato un secchio con degli attrezzi e alcuni panni sporchi. "C'era una creaturina di mare intrappolata, ma non sapevamo di chi fosse. All'inizio abbiamo pensato a qualche bracconiere, ma chi mai andrebbe a caccia con una nave così piccola? L'abbiamo liberata, nessuna creatura del mare merita di essere rinchiusa." e nel pronunciare queste parole, si accarezza il medaglione che porta al collo.
  19. La guardia cade a terra come un sasso quando Raftal gli cade addosso dall'alto, facendola sbattere con la testa sul pavimento. Farà bei sogni per un po'. Il finto goliath si avvicina alla ragazza che ha visto la scena sconcertata, ma il lavoro più antico del mondo permette di vedere un bel po' di cose più strane di queste. Con la lama alla gola, guarda il fuggitivo dritto negli occhi; le minacce cadono nel vuoto più totale, la donna sposta il pugnale con un dito e si sistema il vestito. Senza pronunciare un'altra parola, si china sulla guardia e ne stacca un borsello pieno di monete d'oro infilandosele in una tasca nascosta della gonna. Ridacchiando, finisce di sistemarsi; potete ora proseguire verso il piano superiore, visto che non dimostra nessuna intenzione ostile nei vostri confronti. @Tutti
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