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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Ed io che pensavo vi steste annoiando 😅 Prometto più azione, più pirati e meno politica quando finiremo questo pezzo!
  2. Ciao ayk! La data di laurea era (e sottolineo era) fissata per il 2 ma qui giù il settore pubblico è completamente bloccato. Dal 19 dovrei iniziare ad essere di nuovo disponibile, mentre dall'8 inzia la routine ma dovrei riuscire a gestirvi se vi riunite in un unico topic. @MattoMatteo @Daimadoshi85 @Redik a voi come va?
  3. Per quanto dimostratasi distaccata e impenetrabile finora, Tamara, convinta della sua prossima elezione a figura suprema dell'isola, è pervasa da un senso di euforia che la rende molto più vulnerabile del solito alle vostre letture. Riuscite a scorgere un principio di stizza quando Fortunale le chiede il minimo indispensabile per presentarsi a questo colloquio; ella si volta prima a destra, poi a sinistra, poi indietro, incredula. "Lo trovo superfluo, capitano Aghendor. Perché mai montare su una commedia quando non vi sono spettatori a mirarla?" le linee del volto sono placide come uno stagno che giace al tenue irrorarsi del sole di primo pomeriggio. Ma Fortunale non sta scherzando. Randal nemmeno. Un vento di tempesta smuove lo specchio acquitrinoso riflesso nelle espressioni di Tamara, che sussulta cercando nervosamente approvazione negli sguardi del quartiermastro e del cuoco della Speranza. Invano. "Non-" balbetta, stringendo con forza il manico del bastone. "Non capisco. Meditate di consultarmi alla stregua di..." sta per dire una volgarità, ve lo sentite nelle vene. "sgradevoli...campagnoli!" - niente da fare, questo è il massimo che riesce a pronunciare. - "...che azzardano lusinghe in vostro onore e promettono improbabili iniziative per il loro bieco fine?" Questa iniziativa, di ascoltare uno per uno tutti i pretendenti e poi decidere, potrà anche essere efficace ma irrita tutti quanti - voi in primis. Tamara a quanto pare odia essere messa allo stesso livello degli altri, ma infine non ha molta altra scelta se non rispondere alla vostra domanda. "Le mie intenzioni sono elementari. Non ho intenzione di cambiare alcunché. Prenderò la corona dei defunti sovrani e la indosserò perseverando nel percorso che hanno intrapreso. Questa ridicola ribellione, che ha come unico scopo abbattere Lalibela, sarà soppressa dall'autorità conferitami in quanto regina. Né i goblin, né i Silvani sono di mio interesse, in quanto esulano dalle leggi delle città costiere." Se ve lo state chiedendo la risposta è no, Tamara non apprezza che qualcuno ficchi il naso nei suoi affari governativi, o peggio ancora che gli venga chiesto di dar conto delle sue azioni; che siate Arconti, viaggiatori d'oltremare o detentori di chissà quale autorità antica donata da un cuore di drago, proprio non riesce a nascondere il disappunto nella voce. "Vi prego di non lasciare che la vostra cultura occidentale, le esperienze pregresse con i pretendenti o peggio ancora le vostre emozioni influiscano su questa scelta. Barusha, come avete potuto notare, gode di un equilibrio proprio che è stato messo a dura prova dai recenti avvenimenti. Lungi da me accusarvi di nulla, anzi, vi sarò grata eternamente del contributo che avete dato, ma come saprete l'isola ha vissuto per millenni indisturbata. Credo sia vostro dovere morale preservare l'integrità di questo governo vista la generosità e il supporto che vi è stato dato e che continuerò a fornirvi. Avrete la mia parola che ripartirete da Barusha con tutti gli strumenti e le ricchezze che desiderate; dopotutto mi conoscete oramai, e saprete quanto, a differenza di altri che hanno varcato questa soglia, sia propensa al mecenatismo di imprese così eroiche..." - Significa tanto oro per voi. Forse più di quanto tutti e tre gli altri pretendenti riuscirebbero a mettere da parte insieme.
  4. Una lady che esce, una lady che entra, un'altra rissa scampata a Molo Zefiro che per oggi ha già visto abbastanza sangue versato. La veste lunga e bianca di Tamara illumina lo spazio che attraversa, mattonella dopo mattonella, dalla porta che si richiude dietro di lei fino al punto in cui si ferma, dinnanzi ai tre troni. Un maestoso, elegante inchino è il suo modo di porvi omaggio. "Buongiorno, viaggiatori d'oltremare. Lieta di essere di nuovo con voi. Contessa d'Alamaire, il vostro viso è dipinto dall'aurora anche oggi." non potete far finta di nulla: c'è un netto distacco nelle maniere, nell'eleganza con la quale cammina, nella voce, nei colori, in tutto ciò che la riguarda. Kara sembra una contadinotta qualunque al cospetto di cotanta bellezza. "Vi assicuro che non era necessario indurmi a siglare un accordo scritto di non belligeranza. Non ho mai agognato di ferire alcuno dei candidati. Anche lady Syvis era pressappoco imbarazzata di questa curiosa richiesta." qualcuno dei vostri, là fuori, sta eseguendo il piano ordito dalla contessa. Mentre Tamara parla guarda in viso sia Sandrine che Randal, ma fa estremamente fatica a reggere lo sguardo del capitano. Forse per evitare l'imbarazzo o per semplice spirito di conversazione, alza il capo al soffitto e commenta: "La meraviglia delle doti magiche della contessa di Zefiro è ineguagliabile. Ci sono altri, nell'Ovest, capaci di erigere interi palazzi in pochi minuti? Ho udito poi voci che parlano di un ricettario incompleto perpetrato dal cuoco della Speranza; quando questa formalità sarà terminata, conosco alcuni proprietari di osterie che pagherebbero a peso d'oro la presenza di un cuoco d'oltreoceano nelle loro cucine." A nessuno di voi sfugge la parola formalità. La teoria dell'Arconte delle Parole era corretta, dopotutto: Tamara dà per scontato il vostro aiuto, tanto che non si sta nemmeno impegnando a portare il discorso dove è necessario. "A tal proposito, in virtù della conclusione prossima delle trattative, sareste i benvenuti a restare per tutto il tempo che desiderate. So che alcuni di voi fremono per prendere il mare" sfugge una fugace occhiata a Besnik "ma ho saputo di alcuni umani innamorati a tal punto dell'isola che desiderano restarvici, e non sarà un problema. Mi duole altresì che vi esorti solo adesso a restare per quanto tempo desiderate, perché credetemi: nulla mi rallegrerebbe maggiormente che avervi qui con me."
  5. "Come dite voi." Kara è dubbiosa tanto quanto voi mentre lascia la stanza, con Razul che non la perde d'occhio un attimo. Quando la governatrice di Ibnat apre la porta, Tamara è sull'uscio che attende il suo turno. Le due donne si guardano con sospetto e disprezzo reciproco, mentre la tensione per qualche secondo vola alle stelle.
  6. L'elfa intreccia le mani sul grembo. "La legittima ricompensa promessa a chi mi porta il cuore, prima di tutto: mille monete d'oro. Più altre novemila per i servigi resi a queste terre." poi con un cenno del braccio indica Randal. "E non ho dimenticato le promesse fatte tempo fa: Fort Adigrat, con i cavalieri che lo abitano - esclusi coloro che verranno assegnati alla guardia delle ancelle di Selune - saranno vostri. Una roccaforte con una cinquantina di guardie per la Loggia d'oltreoceano nel nord dell'isola..." e poi guarda Sandrine "e una nel sud. Molo Zefiro attrae mercanti e curiosi, di questo passo diventerà una piccola cittadina portuale indipendente esattamente come Ibnat, o Corissa. Potrei anticipare i tempi e concedervi il diritto di fondare una città vera e propria, includendovi nella spartizione del tesoro di Lalibela. Ricevereste abbastanza oro da poter costruire un villaggio in cui elfi e shem'len possano coesistere pacificamente. Gira voce che alcuni membri della vostra ciurma vogliano stabilirsi qui definitivamente..."
  7. Ops, da mobile ogni tanto non mi segnala le notifiche, colpa mia!
  8. "Non sapevo vi interestaste anche di politica." Kara alza un sopracciglio e inizia a passeggiare per l'edificio, soffermandosi di tanto in tanto sulle intarsiature e le decorazioni che la magia di Sandrine ha prodotto in una manciata di minuti. "Abbiamo avuto molto tempo per parlare, mentre aspettavamo che qualcuno recuperasse il cuore" si volta verso di voi "Io e gli altri governatori, dico" la mano accarezza con delicatezza un arricciatura floreale su uno dei pilastri portanti. "Vogliamo istituire un comitato per riportare equilibrio sull'isola. I tesorieri di tutte le città si recheranno a Lalibela e prenderanno una equa parte dei tesori della città, così che ogni cittadina o villaggio costiero possa ottenere le stesse identiche ricchezze degli altri. Un nuovo inizio per tutti." e il trono? "Abdicherò a favore del comitato appena avrò ottenuto il cuore, e siamo tutti d'accordo sul radere al suolo il palazzo reale, simbolo di oppressione! Nessuno avrà mai più l'occasione di ergersi sopra gli altri!" quanta bellezza viene distrutta ingiustamente in nome delle rivoluzioni? "Dopodiché dovremo occuparci delle trame ordite da quella put-" l'occhio di Kara cade su Randal, memore degli avvertimenti di giusto qualche minuto fa. "...di lady Tamara. Il culto di Selune è troppo potente, confischeremo loro tutti i beni e le confineremo in un vecchio monastero abbandonato nella foresta; nel frattempo incaricheremo i cavalieri di Fort Adigrat di sorvegliarle e nessuna di loro potrà lasciare il tempio. Tamara non è esclusa." Se pensate che le misure di Kara siano drastiche, non avete ancora ascoltato la parte migliore. Terminato il giro turistico torna a passi rapidi al cospetto dei tre troni e vi fissa intensamente. "So cosa pensate: le città si faranno guerra appena potranno! Eppure mai come in questi momenti di crisi siamo tutti uniti sotto un'unica bandiera, fidandoci l'uno dell'altro. Da quando Lalibela è diventato il nemico, ognuno di noi ha uno scopo comune che ci permette di andare avanti insieme. Perciò, come ultimo atto da Regina delle Stelle di quest'isola, farò un favore a quest'isola e darò a tutti qualcuno da odiare." sapete già chi, ma sentirlo dire da lei è tutt'altra cosa. La parola irrompe tra i denti stretti di chi ha del personale contro gli inquilini indesiderati di Barusha. "Goblin! Darò l'ordine di ucciderli a vista, e fosse l'ultima cosa che faccio li eradicherò completamente, li porterò all'estinzione! Sono la rovina di queste terre, portano orrore e bruttezza ovunque vadano! Meritiamo tutti una Barusha senza goblin." e nel mettere in atto questa guerra, le città saranno ancora unite fintanto che avranno qualcosa da combattere.
  9. Kara non si lascia trarre in inganno - miracolosamente! - dalle provocazioni di Sandrine e invece si prende un po' di tempo per sistemare le parole da usare. Convincervi sarà un'impresa ai limiti dell'impossibile, perciò meglio mettere in chiaro già da subito l'ovvio: "Il popolo mi vuole." asserisce gonfiando il petto. "Barusha è piena di sperequazioni e ingiustizie. Le città meritano di essere libere e la ricchezza di Lalibela distribuita equamente. E i goblin vanno estirpati dall'isola. Nessuno degli altri pretendenti è vicino ai problemi comuni della gente come lo sono io: Tamara pensa solo a Lalibela, Galifar è ossessionato dalle sue assurde visioni e Arsak non si pulisce il didietro se Rao non glielo comanda. Vi posso piacere" sguardo su Sandrine "oppure no. Ma non avete molto da ragionarci. L'unica che vuole davvero migliorare quest'isola sono io."
  10. "Grazie, capitano." Avete mai visto un sorriso di plastica su una faccia di bronzo? Razul taglia il nodo con un solo fendente di pugnale, così veloce che a fatica riuscite a vederlo. La corda cade a terra e i polsi lievemente arrossati di Kara sono finalmente liberi. La lady di Ibnat se li accarezza dolcemente senza distogliere lo sguardo da entrambi: "Siete qui per interrogarmi, quindi? Volete che vi spieghi il mio malefico piano per la conquista dell'isola e delle terre d'occidente?" le mani si agitano lentamente alla parola malefico. Avete il fondato sospetto che se dovesse muoverle un po' troppo, Razul gliele trancerebbe di netto.
  11. Kara dimena i polsi: "Immagino che quel cazzòne di Arrigo godrebbe vedendomi così, a parti invertite." Sempre dolci parole per i membri della Eurus.
  12. @Sandrine, Fortunale Fortunale e Sandrine trovano più o meno la stessa situazione che hanno lasciato da quando si sono assentati, poco fa. Razul segue ancora con gli occhi ogni movimento di Kara, ma quest'ultima stava parlando a Randal fino a un attimo fa. "Sono pronta a rispondere alle domande." esclama sicura, anche se ha i polsi ancora legati. Sandrine ha esplicitamente detto al non morto di allentarli e non di scioglierli, ed è ben noto che pochissimi non morti conservano la comprensione della retorica una volta trapassati...
  13. Razul non esita un momento ad obbedire agli ordini di Sandrine, allentando i nodi stretti ai polsi esili di Kara Yedilov abbastanza perché lei se ne possa liberare senza a sua volta nascondere un accenno di disprezzo verso il suo carceriere, e per esteso, verso i metodi barbari alla quale è stata sottoposta. Besnik e la contessa le passano accanto uno dopo l'altro e ricevono le stesse occhiate di sospetto dall'elfa, che si accorge nel frattempo che Razul è ancora lì, immobile accanto a lei quasi fosse una statua di carne putrescente pronta a rimetterle le corde ai polsi in qualsiasi momento. Kara indietreggia involontariamente di mezzo passo e un brivido di terrore le accarezza la nuca quando realizza che l'essere di fronte a sé non sta respirando. @Randal @Sandrine, Fortunale
  14. "Il grosso umano con la barba folta li ha visti scalare l'edificio, hanno scoccato due frecce contro di lui ed io...sono intervenuta." c'è ineluttabilità nella sua voce, come se l'omicidio fosse la conseguenza inevitabile di quanto successo. "Questo...essere...putrescente...può confermare." Razul ignora il riferimento poco gentile e pronuncia inespressivo come al solito: "Corrisponde a verità."
  15. Asvig annuisce e richiude la porta dietro di sé. I vostri commenti sono al sicuro da orecchie indiscrete fintanto che la soglia resta sigillata, perciò decidete di fare un breve punto della situazione, ahivoi amara. Fortunale intuisce in fretta che la prossima discussione sarà al contempo la più intensa e forse la più breve, date le premesse. La situazione fuori dal tempietto sembra agitarsi: sentite voci stridere, scudi che battono e le urla del capoguerra della Speranza che intimano di deporre le armi. Il crescendo termina in fretta quando sentite distintamente il rombo magico di un tuono e la sensazione di elettricità eccitare la peluria sulle braccia; siete tentati di alzarvi e vedere cosa sta succedendo fuori, ma Razul apre la porta precedendovi, trascinando lady Kara Yedilov con una corda che le immobilizza entrambe le mani. Dietro di sé, tre elfi folgorati giacciono a terra apparentemente senza vita; Arrigo li scuote con uno stivale per verificarne lo stato, ma fa cenno ad Asvig che non c'è nulla da fare. Preceduta dall'elfo non-morto, la chioma corvina di Kara le dondola sulle spalle raccolta in una coda allentata come fosse un mantello nero appoggiato ad un soprabito di raso blu, tra le cui pieghe vedete distintamente un'armatura di cuoio chiaro placcata d'acciaio sull'addome, sugli avambracci e sui polpacci. Ammesso che Asvig sia stato accurato nelle perquisizioni, non dovrebbe avere addosso alcuna arma - visibile o invisibile - eccetto le sue mani legate, ancora intrise di folgore. Non è un bel modo di iniziare, ma a questo ci siete abituati ogni volta che le rivolgete la parola. "Buonasera Capitano." mormora verso Fortunale - "Cavaliere Ridley, quale piacere." si inchina brevemente guardando Randal, ma invece non degna la contessa di uno sguardo. Sa di non essere benvoluta da alcuni di voi e non nasconde che il sentimento è reciproco. Strattona un po' la corda con una smorfia, ma Razul è inamovibile e fisicamente molto più forte di lei; il non-morto vi parla: "Si è verificato un incidente. Quattro elfi hanno tentato di violare il perimetro, e scoperti, hanno attaccato Asvig. Lady Kara, che attendeva di entrare per il colloquio, li ha folgorati ed uccisi. Come indicatomi, ho soppresso ogni sua arma." ...mani incluse. L'elfa grugnisce: "E questo è il ringraziamento per avervi aiutati...!"
  16. "Vi aspettate una minaccia, capitano?" risponde Galifar, stizzito "Preparerò il mio popolo a ciò che verrà. Se i costieri faranno lo stesso senza uccidersi a vicenda nel frattempo, forse avremo una possibilità. Altrimenti saremo soli." un cenno della mano e la porta dietro di lui si riapre lentamente, mentre la brezza e l'odore del mare pervadono nuovamente questi ameni posti. La sabbia per terra si raccoglie attorno all'elfo turbinando intorno ai suoi piedi. "Lo siamo sempre stati." conclude, teleportandosi via in una folata di polvere. Per la seconda volta oggi siete soli con i vostri pensieri. Asvig si affaccia chiedendo se va tutto bene.
  17. "Come definisci un dio che predica la pigrizia e giustifica l'omertà? Rao è rifugio per coloro che rifiutano il mondo, che ignorano che la vita è una battaglia." va bene, a Galifar non piace il dio della Pace, afferrato. "Arsak ha buone intenzioni, ma è tremendamente invasato dalle idee religiose ereditate da Iskander Yedilov." o, in altre parole, non date il cuore a un estremista religioso!
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