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Hiade Airik

Circolo degli Antichi
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Commenti al blog inviato da Hiade Airik

  1. @Ricky: voglio confermare quanto ha detto Piri: la partecipazione richiesta alla scorsa riunione soci, quasi un anno fa è stata concessa delle alte sfere sotto forma di "anteprime" sulle (scarse) decisioni che vengono prese dal direttivo.

    Ovviamente con la richiesta molto sentita di non rivelare nulla all'esterno. Quindi non è che noi soci ci si voglia elevare, è che ci si incastra.

    Poi magari qualche "mediomen" che in quanto socio si crede migliore degli altri c'è, ma non lo so!

    @Piri e Aerys: come sapete bene, ho fatto che rinunciare volontariamente e prima di qualsiasi comunicazione al mio status, dopo le ultime evoluzioni.

    Se c'è qualcosa che ancora mi brucia (per il resto mi sento tranquillo come non mai), è solo il dovermi sentire stupido. Aver "scoperto" che essere socio equivale ad essere un portafogli con le gambe non sarebbe niente: il problema è che quando ho travisato e sono andato a mettere in piedi un casotto a nome di tutti alla riunione, questa cosa non mi è stata fatta presente dai membri dello staff; soprattutto da due persone che per riservatezza chiamerò qui con i nomignoli Diplomazia e Silenzio.

    Avrei preferito chiarire prima la situazione, piuttosto che fare la figura del p1rla un anno dopo, ma o qualcuno si diverte a vederci sm3rdati, oppure -più probabilmente- il quieto vivere, la totale mancanza di voglia di un confronto impegnativo, portano troppe teste ad annuire senza costrutto pur di farci tacere. Tanto lo si sa che al forte rumore di ogni botto, segue un pacifico e rilassante silenzio.

    Un abbraccio ragazzi! E' stato splendido!

  2. Bentornato a quel mondo che quando ci sei pensi che alla fin fine di andare non vale la pena.

    Bentornato a quel mondo che quando ci torni ti culla come le braccia di una vecchia madre dopo che sei scappato alle pene di un matrimonio sfortunato; e un po' sei contento ma un po' ti chiedi come mai spesso casa tua non è il posto per te.

    Bentornato a quel mondo che comunque ha dentro te stesso, e un po' è dentro di te.

    Non vedo l'ora di rivederti, sentire il tuo racconto e guardare dietro alle parole, nella parte in fondo agli occhi, dietro il colore dell'iride, se per caso non vivi dentro una certa irrequietezza.

    Un abbraccio fortissimo!

    "Nothing is easy", ma "All is a terrific figata"!

  3. Una delle più grandi imprese di Samirah è quella di essere riuscita a dimostrare che l'accezione prettamente wargame con cui sono state caratterizzate le classi della 4th edition, può essere totalmente ignorata in favore di una ben più profonda visione di sè.

    Tre sessioni al fianco di Celina, grazie all'interpretazione di Sami, mi hanno permesso di innamorarmi del Warlock, classe decisamente più riuscita del vecchio stregone. Almeno interpretativamente parlando! ;-)

  4. Merin, ti ringrazio per la paternale! :-) E chi più di te poteva spiegarmi come si diventa grandi davvero?

    Non è un commento sarcastico! Ti ho sempre considerato come sai. Ho scritto diventare grande con quella voluta ironia: l'ironia che serve per dire "mi dispiace ma è inutile continuare a dire che ci sono e poi non esserci".

    Ho anche io il mio moto da citare: L'uomo che sei piacerebbe al bambino che eri?

    Fin da piccolo ho odiato l'incoerenza e le promesse disattese. Oggi per me essere grande significa rimanere quel bambino che crede nella realtà e ci vede i sogni.

    Non temere nonno Merin! Sto scegliendo di continuare a sognare. Il mutuo, i figli e il lavoro, come ho scritto, sono le forzature per cui dico ARRIVEDERCI e non ADDIO.

    E questo mi preme ribadilo. Due anni fa la mia famiglia ha passato un periodo veramente brutto che ancora non si è concluso. Chi c'era all'ultimo cungi sa a cosa mi riferisco, l'ho detto davanti a tutti quale fu l'epilogo... beh, anche allora svanii per un po'.

    Oggi è ancora così: connessione a pagamento, uno stipendio in due e tante cose da fare per sbarcare il lunario non si conciliano con la spensieratezza che voglio regalarvi. Oddio... diciamo sinceramente "che voglio concedermi" con voi. Siete davvero una famiglia per me: quella famiglia con cui condividere i momenti più splendidi e sinceri.

    Oggi va così ma domani non sarete spariti.

    Posso promettere? Serve a qualcosa?

    Non lo so, ma facciamo così:

    PROMESSO!!!

    :-) Ed ora mi tocca mantenere! :rolleyes:

    Vi voglio bene. Sarò sdolcinato ma è così.

    Grazie di tutto, per intanto!!!

  5. La bellezza del mito norreno, per quanto mi riguarda, è sempre stata proprio li dove tu hai trovato quella che chiami iniziale delusione. Il libro che ti ho prestato, Musica Rock da Vittula, è l'apoteosi di questo modo pratico ed scanzonato di vivere la quotidianità.

    Ma in questa prossimità all'umano, all'immanente, io ho sempre trovato molto più di divino che non nel tentativo di molte culture, di dare un volto al trascendente.

    Le culture occidentali classiche, quali quella greca, hanno cercato la bellezza del creato nelle rappresentazioni geometriche, per definizioni ideali e false.

    Le culture che hanno trovato il divino nell'opera di ogni giorno, come quelle che hanno basato il loro pensiero sul fatto che la vita è una ruota che gira ed hanno intuito che non esiste un concetto di tempo assoluto (e scusate se è poco, Einstein ci è arrivato cognitivamente agli inizi del 1900 mentre interi popoli lo ripetono da millenni, seppur allegoricamente) sono, a mio avviso, quelle che più hanno saputo guardare.

    L'osservazione contemplativa, l'assenza di domande atte a costruire una rappresentazione mentale, falsata e rigida del mondo che ci circonda è una pratica talmente aliena alla nostra cultura, basata su millenni di cognitività, che non riusciamo a percepirne un senso. E infatti la maggior parte di coloro che leggono storielle zen le commentano dicendo "Sono piccoli dialoghi volutamente senza senso".

    In realtà dovrebbero dire "il cui senso non riesco a cogliere".

    Per quanto mi riguarda, il gusto dell'Edda è che quando hai finito di leggerla, farti una sauna con Thor sarebbe una figata! :-) E non è una battuta.

  6. Saky, tu sei un esempio da seguire. Sei una persona complessa ma non complicata, semplice ma non sempliciotta, ricca ma non possidente, forte ma non prepotente, intelligente ma non intellettualoide, pratico ma non becero, saggio ma non arrogante, coscienzioso ma non pavido, coraggioso ma non incoscente, alto ma non bello... no, scancella quest'ultima... :rolleyes::mrgreen: Dicevo... sei una delle persone più equilibrate, splendide, raggianti e meravigliose che io conosca! Sei un muro di solida pietra con un milione di finestre su mondi nuovi, dipinto a murales da una scolaresca di bambini festanti.

    Davvero, davvero e davvero ancora, Saky, TU SEI IL CUNGI!

    Un abbraccio fortissimo!

  7. Grazie Sub, per gli auguri!

    Gid, il discorso del "vero nome" va benissimo ma è solo una delle tante manifestazioni che può avere in un setting di gioco la magia.

    Quello che sto cercando di fare non è dare un particolare "aspetto" alla magia, ma creare un sistema di regole tale per cui, ad esempio:

    - Tu giochi una campagna in un mondo di tua invenzione usando l'approccio del "Vero nome".

    - Megres "traduce" i Forgotten Realms al True20 e non ha alcun problema a gestire tutta la magia come veicolata dalla Trama (almeno nella 3.5 :rolleyes: )

    - Sami crea una campagna su MethyrFall e può rappresentare sia la magia spontanea, sia quella nozionistica, sia quella divina, tramite l'utilizzo del Flusso.

    - Crisc fa un'ambientazione steampunk e ci infila dentro solo la psionica e non ha problemi a farla funzionare senza arzigogolamenti mentali

    - Io mi faccio un "porting" di StormBringer sul sistema True20 e posso rappresentare la magia rituale e i patti planari melniboneani.

    ... insomma, il problema non è trovare un tipo di magia che "me piàscje", ma trovare un impianto di regole che permetta al meglio possibile, di rappresentare il più ampio spettro possibile di varianti, di comportamenti, di concezioni e di folklore legati alla magia!

    Per usare un esempio che certamente ti sarà chiaro, io non voglio disegnare una persona, voglio scrivere un manuale di anatomia per illustratori! ;-)

    Spero di essermi spiegato ^_^'

    Comunque stamane ho avuto un'illuminazione. Devo verificare ma se tutto va bene ho trovato una strada nella nebbia!

    Grazie a tutti!

  8. No, in sè il sistema non sarebbe da creare ex-novo, ma sarebbe un estensione di quello già presente nel T20 con i concetti tipici della magia Vanciana, ma senza quelle assurdità tipicamente ludiche come gli slot o lo studio mattutino.

    Nè tantomeno il livello di incantesimo...

    Ma mi sembra tu abbia frainteso il mio scopo: come dici tu, spesso la magia è mutuata dal folklore. Io non voglio dare una rappresentazione a questo folklore, bensì voglio creare un set di regole abbastanza completo ed elastico da permettere ad un narratore/master di rappresentare agevolmente la quasi totalità del folklore e in generale, di ogni forma di magia presente nel fantastico.

    Non importa in che setting giochi o cosa sia la magia per te... il sistema riesce a rappresentarla senza richiederti degli sforzi paurosi per far sembrare il tutto coerente (ripeto: pensa allo stregone 3.5 e capirai di che sforzi parlo).

  9. Gli interventi non sono MAI fuori luogo!

    Vediamo subito di analizzare i tuoi due punti:

    a) No, assolutamente! Anzi, dovrò/emo prestare molta attenzione a che non avvenga il contrario. Nel True20 la costruzione di un PG avviene senza l'ausilio di classi. I concetti stessi di Stregone e Mago, di cui mi servirò inizialmente per orientare l'analisi, non esistono in True20. Ma nemmeno quello di chierico e mago, o di psionico, o di druido.

    Certo questo non significa che non ci possono essere chierici, maghi, stregoni o altro, bensì che non è il motore di gioco a creare una classificazione rigida, ma il personaggio che, evolvendosi lungo la progressione dei livelli, costruisce la sua esperienza "mattone dopo mattone" per dare vita ad un eroe unico e non per forza catalogabile.

    C'è da fare molta attenzione ad un fatto: True20 non è un gioco ma un motore per giochi: è fatto per poter dare vita a qualsiasi ambientazione, dal fantasy alla fantascienza.

    Anche per questo non può permettersi il lusso di archetipi chiusi.

    Ad ogni modo, no! La magia spontanea non sarà meno potente di quella nozionistica; al contrario, chi avrà nozioni di magia ma sarà carente di talento dovrebbe trovarsi allo stesso livello di chi ha talento ma non sa di preciso come usarlo. Entrambi questi poi, dovrebbero essere limitati rispetto a chi ha un forte talento E le nozioni per usarlo. Certo, questo costerà in eclettismo, dato che (come logico), una persona che focalizza tutto sullo studio e lo sviluppo delle sue predisposizioni lascerà da parte tutto ciò per cui non è naturalmente predisposto! :)

    Almeno, questo nell'idea iniziale.

    B) Il punto B forse si spiega da solo dopo quanto scritto sopra. Il sistema di Magia che ho in mente dovrebbe proprio permettere di esprimere l'una o l'altra delle facce della medaglia, premiando poi l'abnegazione di chi le abbraccia entrambe, a costo di tutto il resto.

    Puntualizzo un'altra cosa: questo sistema di magia dovrebbe funzionare al di fuori del setting, proprio come quello di True20. In effetti il modo migliore di percorrere questa strada, a mio avviso, consiste nell'estendere il sistema già presente e non di soppiantarlo (che poi il l'approccio promosso dal manuale con tutto ciò che vi è contenuto).

    Già che ci siamo premetto che parte delle idee che esporrò saranno derivate da Blue Rose, una delle più belle "applicazioni" del True20: seppur come setting non mi piaccia per nulla, la qualità dell'impianto regolistico è molto alta.

    Infine ricordo a tutti che, viste le somiglianze tra True20 e d20 System, si porrà anche un occhio d'attenzione alla possibilità di un "porting" verso DnD o d20 Modern.

    Quello che mi piacerebbe discutere qui è il concetto e l'impianto prima che il prodotto.

    Grazie Strike! ;-)

  10. Ringrazio tutti quanti del vostro apporto e vi assicuro che il prossimo post non è lontano... come vedete l'unica promessa che riesco a mantenere è proprio quella di non essere frequente nei miei interventi! ^_^'

    Per ora voglio solo puntualizzare a Freppi che non è mia intenzione creare un pastone difficile da gestire. Anzi!!!

    La mia idea è proprio quella di semplificare le meccaniche del sistema vanciano senza per questo negarne il concetto, a mio avviso molto caratterizzante.

    Se dicessi che so già come fare di preciso direi una bugia, ma ho un'immagine in mente e sono abbastanza fiducioso che si possa concretizzare (con il vostro aiuto) in qualcosa di buono.

    Mettiamola così: se è vero che ci sono musicisti talentati e musicisti tecnici, questo non rende più difficile per l'ascoltatore mettere su un CD e fruire della musica. Spero d'essermi spiegato.

    A Padishar dico che sarò orgoglioso di poter contare sul suo apporto. Ti prego però di procurarti e leggerti qualcosa sul sistema True20 perchè sarà il presupposto fondamentale per cominciare il lavoro.

    E a dire il vero, sono certo al 100% che poi non torneresti più a DnD 3.5... :lol:

    A presto, davvero!

  11. Zandra, te hai battuto la testa! :lol:

    Comunque, si... pensavo ti riferissi a me! :king2:

    :mrgreen:

    Andando a bomba al sistema di magia, di cui però farò solo accenni dato che ne parlerò subito nel mio prossimo post, ti posso dire che in linea generale dovrebbe essere un'integrazione al sistema già presente nel sistema True20 (scelto al di la delle simpatie, da me e Megres come sistema per le sessioni dei nostri gruppi di gioco da qui in futuro).

    Il sistema True20 è piuttosto vicino a quello che tu desidereresti, sebbene non sia "arbitrariamente libero" come mi pare sia -da quel che ho capito- Dimensioni Arcane, per citarne uno.

    La mia mira è più o meno questa: in un sistema più libero ed elastico come quello proposto da True20, vorrei riuscire ad integrare il concetto di "magia preparata, con incantesimi predefiniti", in modo che una non neghi l'altra, ma anzi si integrino.

    Cercherò di spiegarmi con un parallelismo magiamusica.

    Da un lato ciò che vorresti (e che con True20 in parte hai) è un sistema che permetta l'improvvisazione musicale di svariati stili ed identifichi i "musicisti" come persone talentuose , che "generano" musica dalla loro creatività.

    Dall'altra parte, il sistema di DnD assume le forme della musica classica, dove il musicista è un esecutore tecnicamente ineccepibile ma che riproduce solo partiture scritte in precedenza, sulle quali non ha alcuna nozione di improvvisazione o di composizione.

    Quello che l'esperienza musicale insegna è che se un musicista classico, con anni di conservatorio alle spalle, ha anche un talento creativo innato, il risultato del suo "suonare" è migliore sia dei talentuosi ma ignoranti improvvisatori, sia degli eruditi ma rigidi esecutori.

    Questo concetto di talento E studio, non riesce a prendere una forma precisa in nessun sistema magico che ho visto attualmente.

    L'obiettivo non è di negare l'uno o l'altro modo di pensare la magia ma di integrare, anche come opzione per il master, le due visioni in modo organico ed interattivo (parlando di interazione tra una visione e l'altra).

    Mi spiace non essere più chiaro qui, ma tra poco arriverà un post a riguardo e lì cercherò di fare chiarezza sulla mia visione.

    Intanto grazie a tutti! ^_^

  12. Puoi rompermi le scatole quanto vuoi, tanto mi vendico! :lol:

    In realtà mi farà molto piacere avere i vostri pareri di creativi e di master, visto che conto di riuscire a studiare uno o più metodi utili a chi ora usa per lo più un sano ma caotico empirismo.

    Si vede che i miei studi mi hanno traviato!? :rolleyes:

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