SNESferatu

"Tyrone Grace... Tyrone Grace... Oliviaaaa chi si sta occupando di Grace?" urla, rivolto alla sua collega. Di rimando: "Non c'è bisogno di urlare, col tuo vocione! Ce ne occupiamo io e LoTiglio, dì a Indra di venire da me!" Aaron si rivolge di nuovo a te. "Be', mistero risolto. Non mi dica che è l'avvocato di quel tipo... mi hanno raccontato di cosa è successo. Ha mai visto un uomo uscire come se niente fosse da un incendio? Una cosa incredibile. Come se non fosse successo nulla. Come se non avesse ucciso qualcuno." Scuote la testa e rabbrividisce, facendo cadere un foglio dal suo plico.

Il biondo approfitta del fatto che tu non abbia mirato a lui, ed estrae la sua pistola, una Glock 17, e te la punta in faccia, con le mani tremanti. "Who the fuck sent you, bitch? Questa è zona nostra." Sputa per terra. Nel mentre, hai già fatto partire il tuo colpo di pistola. *bang* Colpisci il ragazzino in fuga al fianco destro. GIà riesci a vedere sangue attraverso il giubbotto. Il ragazzo fa qualche passo in avanti, ma smette di correre, come intontito dal colpo. Si guarda il fianco, ma non fa altre mosse. Barcolla.

Scusami, tocca a te. La creatura ha passato l'azione a concentrarsi.

Be', volevi far vedere chi eri nella tua interezza ad Annabelle, prima o poi sarebbe successo. Per la scossa, dipende. Il danno è automatico (niente azione), ma ovviamente il bersaglio deve toccare l'elettricità. Nel tuo caso ci sono sfere che fanno cadere fulmini ogni tot, quindi a meno che la creatura non riesca a scansarli, prende danni. Insomma, le farò fare un tiro per vedere se è nella traiettoria del fulmine, ma se viene colpita, non si deve tirare niente. Si becca i danni e stop. Non è sovrannaturale, ma il manuale non specifica la natura di quanto succede, dice solo che se c'è un ostacolo puoi superarlo. Quindi a me va benissimo sia che tu gli dia una spallata e la porta si apra, sia che spingendo con violenza sul pomello si rompino eventuali blocchi. La sintesi è che la porta si apre, è rotta, e non è più un ostacolo. Però un minimo si vedrà che non la stai aprendo come una porta "normale", quindi vale la seconda opzione.

Mi sa che avevamo già fatto qualche cambiamento. Io nella tua scheda ho Che sono 10 pregi. Se togli 1 pallino a Mentore, ci schiaffi dentro Alleati 1 senza problemi.

Per me non c'è nessun problema, tanto nessuno dei due Pregi è finora stato usato in game, e stiamo tutti imparando. Quindi hai: --- A proposito di stiamo tutti imparando, grazie a @Fog sto finalmente sperimentando le regole sulla Tana. Avevo dubbi su un punto, ma ho chiesto sul forum ufficiale quindi vi scrivo qui cosa succede quando aprite un Sentiero. It is a bit complicated. - Se ottenete un successo eccezionale, nessun problema, il Sentiero resta aperto quanto vi pare e chi avete preso con voi è praticamente intrappolato nella Tana a meno che non vogliate liberarlo. - Se ottenete un successo normale, il Sentiero è aperto per un numero di turni di combattimento pari alla vostra Fermezza. Fuori dal combattimento dipende da che azioni fate, ma comunque si parla di una decina di secondi per pallino di Fermezza. Finiti questi turni il Sentiero si chiude, e tutte le persone rimaste in quella Stanza vengono rispedite nel loro luogo originale. - Questo in teoria include anche voi, MA, se volete, potete andare senza spendere azioni (è un'azione riflessiva) in un'altra Stanza e rimanere quanto vi pare nella Tana. Ovviamente, potete concedere questo beneficio a qualcun altro. (questo serve specialmente se volete camminare per le dimensioni più oniriche dell'ambientazione) - Non è specificato nelle regole, ma per me ha senso che se volete mantenere aperto il Sentiero potete ritirare i dadi per restare nella Tana (ma costerà sempre 1 Volontà e vi brucia un'azione). Il motivo di queste restrizioni è che aprire la Tana è praticamente la mossa finale di una Bestia, ed è anche rischioso. Siete più forti, i vostri Tratti sono sempre attivi, e se i nemici cercano di scappare sono cavoli loro. Il problema è quando i nemici sono in grado di rispondere ai vostri attacchi: potete perdere parte della Tana, e anche morire definitivamente.

Tu e il Dott. Lyndon vi recate davanti al laboratorio di Iordanou, al terzo piano. Il corridoio è bianco, pulito, quasi sterile. Puoi sentire le voci indaffarate provenienti dal laboratorio di fronte a quello di Iordanou, ma al momento nessun altro che possa vedervi si trova sul piano con voi. Se provi ad aprire la porta del laboratorio, la troverai chiusa.

Con un gesto molto teatrale, apri un condotto tra il mondo della veglia e quello di sogno. Sei a casa, nel Sogno Primordiale. Chiudi gli occhi, e quando li riapri ora svetti sui presenti. Sei alto poco più di tre metri, due paia di ali angeliche cingono le tue braccia. Sì, sei un luminoso angelo, ma sei al contempo un demone. I nervi dei mortali crollano di fronte ai tuoi passi, la gloria scorre nelle tue vene, il cielo si abbassa di fronte a te. Ma sai che non durerà a lungo. La Stanza della Tana è come la ricordi, simile al tuo camerino ma tutto è adattato alle tue dimensioni gigantesche. La luce è quasi palpabile, e scariche di elettricità si muovono dall'alto verso il basso, come da monito per gli stolti che invadono la tua fortezza. Un sottile strato di neve copre tutta la Stanza della Tana. Non è dovuto a te. Annabelle è quasi catatonica di fronte alla tua forma, e crolla con le braccia a terra in un quasi violento inchino. È molto scossa, ma non per l'elettricità che fluisce nella Tana. Rebecca riesce a mantenere i nervi saldi, nonostante le scintille che si muovono intorno a lei. La sua camera non è altrettanto fortunata, puoi sentire uno "Szzsh" seguito dal "Damn it!" della ragazza in rosa. Ora presa dal panico, getta la camera a terra e si sposta in un angolo della stanza, senza staccare gli occhi da te. La creatura evocata dal CD non ha alcuna reazione. È come se non fosse cambiato assolutamente nulla per lei. Anzi, ti guarda quasi come se fosse confusa.

Prendi Nick per le gambe, e lo sollevi senza problemi. Lo senti davvero leggero, ora che Rachel lo ha dissanguato completamente. È solo un guscio. Al contrario, Rachel all'inizio trova molte difficoltà a spostarsi e a orientarsi con il cadavere in braccio, ma grazie alla tua ferma presenza si fa coraggio e, dopo una decina di minuti in cui ti conduce nei posti meno illuminati del parco, vi ritrovate davanti a una statua. È in bronzo, e ritrae un uomo di circa settant'anni, con folta barba e leggera calvizie, vestito in abiti eleganti ottocenteschi. Ha un possente bastone nella mano destra con la testa di un'aquila per pomello, ma non è stato ritratto con difetti di postura. Rachel si ferma un attimo a riposare. Le sue membra saranno non morte, ma anche muscoli vampirici rischiano di sfilacciarsi. "Ah, il caro vecchio Adolphus Constable. C'ero al momento dell'inaugurazione della statua, sai? Sarà stato neanche un mese fa..." scuote la testa. "Non pensiamoci. Andiamo, l'ingresso per le fogne è molto vicino." Mentre ti allontani, sei convinto che la statua ti stia seguendo con lo sguardo, e ti si rizzano i peli delle braccia. Camminate per un'altra cinquantina di metri, fino a raggiungere un'area ricca di cespugli. "Eccoci qua, il tombino per le fogne è da queste parti... dovrebbe essere qui... eccolo!" In un baleno la vampira si fionda sul tombino, parzialmente oscurato da rami. Digrigna i denti, contrae le braccia, e con un colpo di reni il pesante tombino è stato spostato abbastanza per farvi scendere con comodità nelle fogne.

Il tenente fa un'espressione compiaciuta. "Racconti dell'orrore... uao. Se non ce n'è uno sulla burocrazia di questo posto, ne sarò sinceramente offeso". Ride, mentre il plico che ha in braccio è sempre più pericolante. Aaron ha braccia forti, e in questo momento sono messe alla dura prova. "Sto... bene, devo dire. Insomma, il solito, qui le cose non cambiano mai. Sa come è questa città... il crimine non manca, e noi siamo sempre meno. E i casi inspiegabili sono all'ordine del giorno. Anche Sherlock avrebbe difficoltà con alcuni di questi." Smuove il plico per farti capire che è a quello che ha in mano che si sta riferendo. "Ma Richard... Richard aveva davvero un sesto senso per queste cose. Non è più lo stesso senza di lui, davvero." La voce di una donna rimbomba da una delle postazioni pc. "Anche perché c'è una persona in meno che dà spago ai tuoi pipponi!". "Ma smettila Olivia, ami i miei pipponi!" le risponde Aaron di rimando, con tono divertito.

Prima ancora che chiunque possa reagire, alle parole dell'uomo che ti ha fermato estrai la tua pistola in un baleno, quella pistola, la pistola di tuo padre. La punti contro il suo coetaneo e spari, senza parlare. Lo colpisci nella spalla destra. Senti solo un "Ugh!". L'impatto è tale che cade nella terra della palma, con un tonfo, e una nuvola di polvere. È ancora vivo, ma se la vedrà brutta. Il biondo che ti ha parlato guarda prima te, poi il suo collega caduto, e quindi la tua pistola. Alza le mani in segno di resa, e balbetta qualcosa. Gocce di sudore gli solcano le tempie. "C-cosa, non scherziamo... non abbiamo fatto niente di m-male... chi ti manda?". Retrocede di qualche passo, con lo sguardo fisso su di te. Il quindicenne non se lo fa ripetere due volte, salta dal muretto e inizia a correre il più veloce possibile. Dietro di te senti Alyssa ridacchiare. "What the fuck. Abbiamo altro da fare, dai."

"Non posso prendere più sangue di così. Non sono pienissima, ma quello che gli è rimasto non è sufficiente. Ma... ok. Ok. Basta perdere tempo." Fa cadere Nick con un tonfo a terra, e gli si getta addosso. Apre le fauci, i canini accuminati scattano in avanti. Uno, due, tre tagli sul collo a coprire le tracce del pasto originale, e quel poco che si muoveva di Nick non c'è più. È morto, definitivamente. "Così sembrerà ancora di più colpa di una bestia. Basterà." Si pulisce di striscio la bocca con il dorso della mano, sporca di altro sangue. Riprende Nick per le spalle, come prima. "Se mi dai una mano, faremo molto prima."

Convincere con l'inganno Ascendente + Sotterfugio + Status + Tana (Atavismo) = 6 dadi. 2 successi. Successo. Sam Lyndon non si aspetta che tu stia cercando di mentirgli, e infatti pende dalle tue labbra. Sam si sistema la giacca, e ti guarda con un sorriso quasi paterno. "Stavo per andare via, ma pare un'ottima occasione per farmi gli affari di Michael. Continua a chiedermi delucidazioni sulle intelligenze artificiali, e poi non mi fa vedere niente. Non è educato, non crede?" Guarda il cellulare per controllare l'ora. "Ma sì, posso concederle un'oretta. Magari possiamo fare una capatina nel suo studio. Michael lavora sempre da solo, ma sono sicuro che dando un'occhiata al suo lavoro potrei aiutarla". Quindi alza le mani in segno di scuse. "Non sto cercando di rubare la sua ricerca, giuro! È pura curiosità... al massimo posso far finta di sapere più di lui la prossima volta, vendicarmi in modo bonario del modo in cui mi sta trattando". Sogghigna sotto i baffi.

Sì, ti ho velocizzato i tempi, all clear. - Visto che @Fog è di nuovo in combattimento, ne approfitto per annunciarvi che ho aggiornato il file delle regole. Ci sono alcune mosse in più disponibili per il combattimento, la traduzione di tutti i poteri che almeno uno di voi ha scelto, e ho integrato e condizioni alla fine del file. Avrei voluto aggiungervi anche esempi e cose varie, ma ero stanchino, olè. - @Slamurai2 è improbabile che tu riesca a fare tutte quelle azioni. Il tuo pregio Sparalesto ti permette solo di avere l'arma sempre disponibile all'inizio di un combattimento, non di sparare velocissimo ignorando le azioni altrui. Insomma: sei ufficialmente in combattimento anche tu.

Annabelle non riesce a parlare, boccheggia e basta indicando verso l'alto, con gli occhi sbarrati. Elise e Mark scattano per la porta. Rebecca li segue, ma con molta più calma. Una volta sull'uscio estrae una piccola telecamera dalla borsetta (rosa) e inizia a registrare. Nel mentre, le luci finalmente smettono di sfarfallare. Si spengono, per trenta lunghi secondi. Puoi solo sentire Annabelle ansimare. Quindi si riaccendono, al massimo della loro potenza. Esattamente sopra il lettore in cui hai messo il CD, iniziano a farsi più chiari i contorni di una figura evanescente, al momento di schiena rispetto a te. Penzola dal soffitto, come se la sua gravità fosse al contrario rispetto la tua. Quindi si gira. È un uomo, senza braccia e senza gambe, che sono state tagliate alla bell'e meglio sotto le ginocchia e i gomiti. È completamente nudo, ma è difficile capire i dettagli, visti i numerosi lividi e le ancora più numerose ferite da taglio su tutto il suo corpo. Il suo volto è una maschera di sangue, e sul cranio rimangono solo ciuffi di capelli, mentre il resto è stato probabilmente strappato a mani nude. Inizia a urlare, unendosi in coro ad Annabelle. Uno stridio ti riempie le orecchie, ma non deriva direttamente da questa creatura. Lentamente, cammina con i suoi monconi sul soffitto, e quindi sul muro del camerino. Il cranio ruota in modo innaturale, mantenendo quello che resta delle sue orbite, ormai vuote, fisse su di te. Il volto si contrae in un ghigno. Una voce sembra provenire da tutte le direzioni. "Revenge... on the powerful..." Urla nella tua direzione.

Lasci Tyrone all'attenzione dei suoi guardiani, e in fretta e furia ti fai dire da Laura Mads come e dove prendere gli effetti personali del tuo assistito. Ti indica di andare nell'area "Intake and Release", in modo molto sbrigativo. Nella I&R un agente molto solerte, dopo aver controllato le tue credenziali, ti conduce al magazzino da cui estrae due buste. "Solo le chiavi, giusto?". Annuisci. Il mazzo di chiavi di Tyrone è molto pesante, ci saranno almeno sei chiavi diverse, ma almeno non sembrerai una comune ladra nel caso di eventuali "sopralluoghi" a casa del tuo assistito. Lasci quindi il penitenziario per prendere la tua macchina e dirigerti verso il distretto di polizia in cui lavorava Richard prima della malattia. Si trova nel tuo quartiere, e questa vicinanza è stata molto utile a te e a tuo marito durante le prime fasi della malattia... Richard aveva fatto il possibile per continuare a lavorare. Ma le sue terminazioni nervose alla fine l'hanno avuta vinta. Appena varcata la soglia, ti senti in un ambiente quasi di casa. Questi agenti fanno turni massacranti, anche quelli che sono sempre alle postazioni del computer, e sono tutti una grande famiglia. Per un po' lo sei stata anche tu, e non pochi di loro ti credono ancora parte della famiglia. Richard era importante per loro, e questo non cambierà mai. Non di rado qualcuno viene a trovarlo, anche solo per salutarlo... sembra poco, ma per Richard è molto, molto importante. Non fai tempo a fare due passi che un poliziotto pieno di scartoffie incrocia il tuo sguardo e, scartoffie ancora in braccio, ti si avvicina quasi correndo. È il tenente Aaron Jackson, l'agente che per un periodo è stato partner di Richard alle volanti. "Eeeehi, Mrs Matheson! Qual buon vento la porta da noi? Richard come sta?"

Alyssa fa un cenno con le labbra, come a dirti "Non avevo altra intenzione". A passo deciso ti dirigi verso l'ingresso per la malandata stazione dei treni, noncurante dei tre che, una volta che vi hanno viste, si sono zittiti completamente. A questo punto vi guardano intensamente, non spostandosi dal muretto che circonda il terriccio della palma. Avranno intorno ai 20 anni, ma uno di loro non credi superi i 15. I due ventenni sono bianchi, il più giovane è ispanico, tutti e tre in jeans e giubbotto. Uno dei due ventenni, uno sbarbato con i capelli biondi gellati di lato, butta la sua cicca nel terriccio della palma e scende con un balzo dal muretto. Cammina con fare sfrontato e mani in tasca. A circa due metri da te si ferma, e vi squadra dall'alto in basso: sarà almeno uno e ottanta. Vi sorride, cercando di non sembrare intimidante. "Ehi, ragazze. Buonasera... vi interessa qualcosa? Erba... coca...?" Non sembra notare che hai una pistola, e che pistola, con te. Il suo sguardo si posa su quello di Alyssa. "Meth?"

Inserisci il CD nel lettore e schiacci play. Per i primi ventidue secondi, potete sentire solo spostamenti di fogli, e colpi leggeri di prova con le dita sull'equipaggiamento. "Per la registrazione, sono William Hildebrand, e sto preparandomi a iniziare l'invocazione che, spero, mi permetterà di contattare l'entità che pare stia infestando questo luogo..." Seguono un paio di minuti di canti e nenie. Si sente unicamente la voce di tale William Hildebrand, molto calda e baritonale. Non c'è nessun altro in questa seduta oltre lui. Quindi venti secondi di silenzio. "Sto avendo problemi a capirti. Ti prego, se sei qui, dammi un segno: muovi un oggetto, batti sui tubi, parlami. Dammi qualcosa per farmi capire che sei qui. Non ho intenzione di farti alcun male." Segue una pausa, senza rumore. "Mi sto per mettere le cuffie, e cercare di ascoltare tue comunicazioni lì. Se hai qualcosa da dirmi, per favore fallo, e vedrò se riesco ad ascoltarti tramite questo mezzo..." Ancora un'altra pausa. "Per favore, mi stai spaventando. So che vuoi parlarmi. Percepisco che stai provando dolore. Che tu- oh no, Dio, no, per favore". Silenzio. "No." Ancora silenzio. "Per favore." E ancora. "I-io... non posso. Per favore, non..." Quindi William urla, urla a squarciagola, per oltre trentuno secondi. Senza prendere fiato. "C-chiedo scusa. Non volevo... non per me. Non per me". Un'altra pausa, la voce di William si fa un sussurro. "Non voglio vedere. Per favore, ti prego. Non voglio vedere, non di nuovo." Riprende a urlare. "Io n-" Si mette a piangere. "N-non di nuovo. Non più...". C'è una pausa, quindi ancora urla di William, alternate a singhiozzi per oltre due minuti e tredici secondi. Quando mancano dodici secondi alla fine della registrazione, silenzio. Allo scoccare dei nove secondi rimanenti, solo il rumore di carne che viene strappata, ossa rotte e altre, ormai soffocate, urla. La registrazione finisce a 15:36 minuti. Passano uno, due, tre secondi. Elise ridacchia ed esclama: "Millecinquecento dollari per questa robaccia? Per 5 euro mio cugino con Audacity lo faceva meglio. Mi è stato promessa una voce dall'oblio, ma c'è solo la voce di William! Rebecca!" e muove lo sguardo furente sulla ragazza in rosa. Rebecca fa spallucce. "Non ne ho idea. Avevo sentito che le copie della Registrazione non sono il massimo, ma mi era stato promesso quanto di più vicino all'originale ci potesse essere." Mark scuote la testa, e fa già per andarsene quando le luci si spengono. E si riaccendono. E si rispengono, in un ciclo continuo a frequenza irregolare. Annabelle urla, e punta il dito verso il soffitto. Vi girate tutti insieme di colpo nella direzione indicata, ma non vedete nulla. Annabelle continua ad urlare.

@Mezzanotte vai dritto alla polizia, o ti fermi a prendere le chiavi di tyrone, che sono in prigione? In quanto suo avvocato ne hai diritto.

L'espressione ti Tyrone si scioglie quando sente che Kimiko sta bene. Gli torna il sorriso sul volto, quello che aveva quando sei entrata nella stanza. "Voi avvocati siete sempre così ligi con la legge. Può trovare le mie chiavi nei miei effetti personali depositati da qualche parte in prigione. Le avevo con me quando sono stato portato qui, e non credo le abbiano buttate via. Altrimenti, Kimiko ne ha una copia, ma faccia il possibile per non farla andare a casa. Non mi fido a lasciarla sola, specie perché stare quella casa vorrebbe dire stare con me, e diventerebbe un bersaglio". Fa per porgerti la mano, nonostante siano ancora bloccate dalle manette. "Lo so che non sono stato facile, ma mi creda che le sono grato per il suo lavoro. Dal profondo del cuore."

Dopo aver acceso tutte le luci il tuo camerino è insopportabile alla vista. L'hai adattato ben bene alle tue necessità. Tutti i presenti, tranne te, socchiudono gli occhi, se li coprono con un braccio. A te invece non cambia assolutamente nulla, e passeggi come se fosse una tranquilla giornata di nuvolo, ma senza pioggia. Ti senti a casa. Anzi, è più corretto dire che ti senti nella Tana, perché è questo quello che sta succedendo. Quel camerino è un luogo in cui tempo fa ti sei nutrito in maniera eccezionale, e da allora è parte di te, e del tuo Orrore. Infatti puoi sentirlo ridacchiare contento dentro la tua testa, nonostante sia ancora rintronato dal pasto di questa mattina. Alla tua richiesta, Elise fruga nella borsa, e ne estrae una busta trasparente. Dentro la busta c'è un semplice CD. Non ha copertina, se non per l'etichetta con su scritto a penna (ma puoi notare che in realtà è una stampa) "Hildebrand - 12/14/03". Il jewel case è blu scuro trasparente, mentre il CD stesso è dorato, senza segni particolari, nè scritte. Come un qualsiasi CD masterizzato. Mentre Elise ti porge la Registrazione, Mark dice: "Mi scusi Adam, ma... vuole ascoltare una seduta spiritica forse maledetta con tutta questa luce? Non potremmo spegnerne qualcuna?"

"Gliel'ho già detto, e non credo di poter mentire al suo potere. Non so chi potrebbe essere. Io ho avuto tanti nemici, mentre Kimiko ha avuto solo nemici... a proposito, come l'ha vista? È scossa? L'ha lasciata in buone mani?" Si tiene la testa con entrambe le mani. "Non vorrei aver peggiorato la sua situazione, solo per poter avere l'illusione di una vita normale." Pare che la ragazzina sia l'unica cosa che riesce a scuotere Tyrone nel profondo.

Per la prima volta da quando è vampira, forse Rachel si sente davvero compresa. "Sì, hai ragione. Anche se sopravvivesse, chissà come vivrebbe d'ora in poi." Si china per sfiorare la guancia di Nick con le dita sporche del suo stesso sangue, e sospira. Si rialza e batte un pugno sul petto per farsi coraggio. "Il lago è troppo lontano da qui, ci noterebbero di sicuro. E non intendo gli umani... i vampiri hanno un sesto senso per il sangue, che non puoi neanche immaginarti. Sono segugi. Ho perso una preda a metà, una volta." "Le fogne potrebbero essere una buona idea. Potrebbe sembrare un incidente, magari gli animali faranno il resto. Mi daresti una mano?" Prima ancora che tu possa acconsentire prende le spalle di Nick, cercando di sollevarlo. Ti guarda come un cane bastonato.