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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. San Castillo, St. Jude Conservatory. 27 Marzo 2017, 9:29 PM. Come sempre, hai spaccato l'attimo e sei arrivato in perfetto orario davanti l'ingresso del conservatorio. Davanti le mura ci sono già quattro persone ad aspettarti. Una è Annabelle, le altre ti sono completamente sconosciute. Come annunciato da Annabelle, sono due donne e un uomo. L'uomo è sui 25 anni, con i capelli lunghi fino alle spalle e leggermente unticci. È magro e alto, ma non quanto te, e per rendersi ancora più magro indossa una maglietta nera con su scritto "Sarcofago" in caratteri tipografici caratteristici di un gruppo metal. Le sue spalle curve tradiscono una scarsa autostima. Una delle due donne è sempre intorno ai 25 anni, indossa solo colori rosa pastello, quasi come contrasto al ragazzo, e ha un'aria vispa e intelligente non differente da quella di Annabelle. Ha capelli castani raccolti in una treccia, e penetranti occhi verdi. L'altra donna avrà da poco superato i 30 anni. Ha i capelli biondi a caschetto, e porta occhiali da sole con lenti rotonde, anche se è notte. Per il resto, sembra una stereotipica ragazza goth anni 80-90. Vestiti scuri, gonna lunga fino ai piedi, trucco pesante nero. Con il suo giubbotto azzurro intenso, Annabelle quasi spicca tra questi colori scuri o tenui. Appena ti vede alza un braccio per farti un saluto, poi si ricorda della tua "importanza", si fa seria in volto e fa un cenno con la testa, ma sempre sorridendo. "Buonasera, Professor Ambrose. Come vede, non l'abbiamo fatta aspettare. Questi sono..." indica la ragazza in rosa "Rebecca," poi il ragazzo "Mark," e infine la ragazza in nero "Elise".
  2. San Castillo, Interno della Casimir Pulaski Train Station. 27 Marzo 2017, 2:20 AM. Conosci bene la struttura della stazione. Al piano terra, quello in cui ti trovi, ci sono i negozi e ristoranti, che rendono la stazione simile a un piccolo centro commerciale. In fondo è una delle prime cose che vede chi arriva a San Castillo con gli autobus, e i rari treni, quindi si è cercato di renderla un minimo più moderna. Sempre su questo piano, ma ai lati opposti della stazione, si trovano la fermata degli autobus e quel che resta dell'originaria stazione dei treni, di cui ormai sono attive poche linee. Alcune carrozze sono letteralmente state abbandonate sulle rotaie. Più in profondità è invece possibile accedere alla metro, che normalmente è sempre affollata a qualsiasi ora del giorno, fino a chiusura. Dentro la stazione c'è praticamente il deserto, ma non ti aspetti altro da questa giornatina di marzo. In fondo, le metro smettono di circolare intorno all'una, e i negozi sono tutti chiusi. I tuoi passi e quelli di Alyssa quasi rimbombano per i corridoi della stazione. Sei convinta che davvero non ci sia nessun altro oltre te, finché non arrivi alla piazzetta centrale della stazione. Sotto la grande palma dove normalmente si trovano turisti spaesati e viaggatori stanchi, c'è un gruppetto di tre uomini. Al momento sembrano indaffarati a fumare e parlottare tra di loro, ma sei troppo lontana per capire cosa stiano dicendo. Per raggiungere i treni sei costretta ad attraversare questo incrocio, oppure puoi fare tutto il giro della stazione perdendo tempo. Al momento non vi hanno visto.
  3. Ti aggiri quasi a caso, ma con passo deciso, per il piano terra. Alcuni dei laboratori a quest'ora sono già chiusi nonostante lo stakanovismo dei ricercatori, in altri sono tutti indaffarati in questo o quel progetto. Dopo un cinque minuti di cerca, noti un un tuo dipendente ormai senza uniforme, con un giaccone elegante sotto cui puoi notare un maglione sformato e una camicia tutta stropicciata che ne esce in modo disordinato. I vostri sguardi si incrociano, il suo volto non nasconde un velo di sorpresa e ti fa un cenno. "Signor Serault, qual buon vento! Buonasera, è molto strana vederla qui... c'è qualche progetto che sta facendo più boom boom del solito?" Nel parlarti mima un'esplosione, con un sorriso stampato in faccia. Il tuo interlocutore avrà quasi settant'anni, e i suoi capelli e la sua barba lo rendono esplicito, nonostante non sembri poi così vecchio. Sarà l'espressione di gioia infantile che non sembra mai allontanarsi da lui. È il Dott. Sam Lyndon, responsabile di tutta la sezione di informatica e cybersecurity.
  4. Annabelle incrocia le braccia al petto. "Certo. Chiarissimo, la ringrazio. E non si preoccupi... dirò al gruppo che lei è stato una sorta di benefattore, che dall'alto della sua esperienza ci aiuterà con la Registrazione, e che ho avuto una sorta di segno promonitore. Non è così lontano dalla verità, in fondo, no?" Prende il cellulare in mano, e si sbatte la fronte con il palmo dell'altra. "Uh, guarda che ora s'è fatta! La ringrazio dal profondo del cuore, ma ora devo proprio scappare a lezione." Si allontana di corsa verso la porta, ma prima di uscire ti rivolge un ultimo sguardo. "A stasera allora, e grazie ancora!"
  5. Questa volta Tyrone non si controlla, e sbotta praticamente a riderti in faccia. "Mi sta dicendo che tutto questo era un piano congegnato non per uccidermi, ma per impedirmi l'accesso alle mie risorse, alle mie conoscenze, e a Kimiko? Ne sono sorpreso, è qualcosa di completamente inaspettato. Non ci avevo pensato." Ti fa un cenno con il palmo della mano per zittirti prima che tu possa interromperlo. "Immagino che anche il sarcasmo abbia effetto sul suo radar delle menzogne. Mi scusi, non è da me. Questa situazione non è facile." "Non credo mi vogliano morto. Vogliono vedermi soffrire, sicuro. Probabilmente questo è solo il mio inizio, ma di me ormai non mi interessa niente. Penso solo al bene di Kimiko." Quindi si ferma di colpo. "Se fossero stati demoni, ogni nostro ragionare sul perché delle loro azioni sarebbe inutile. We are nothing but playthings to them. Compiono azioni che da fuori sembrano estremamente stupide, ma che nella loro testa si collegano in non si sa quale puzzle... si credono molto intelligenti, invece. Comunque credo che quelle persone fossero umane. Mai viste prima, non so se erano sventurati come me, delle vittime sacrificali, dei cultisti o chissà che cosa."
  6. Nonostante la tua delusione, la ragazza saltella sul posto dalla gioia. "Grazie, grazie mille! Solo una cosa..." La vedi titubante. "Potrebbe venire anche il resto del mio gruppo? Sono tre persone, due donne e un uomo, estremamente private... in fondo sono loro che hanno la registrazione. Non ce l'ho io, e non sono sicura mi concederebbero di ascoltarla senza di loro. Hanno pagato per averla, io ho contribuito poco visto che sono solo una studentessa." "Comunque... mi chiamo Annabelle. Annabelle Ewing."
  7. La ragazza senza nome lancia un ultimo sconsolato sguardo al corpo di Nick, ormai davvero prossimo alla morte. "Sì, capisco." Fa un profondo sospiro, retaggio della sua recente dipartita. "Va bene. Allora, questo parco è generalmente tranquillo, specie di notte, e l'ho scelto proprio per questo motivo, non c'è quasi mai nessuno. L'ho scelto anche perché è molto facilmente raggiungibile, le fogne passano proprio di qui. Entri, ed esci." "E per la mia fame... ho sempre fame. Cioè, dopo che bevo per una notte sto generalmente a posto... ma appena mi sveglio..." Alcune lacrime di sangue le solcano di nuovo il viso. Le sposta via di fretta con la manica. "Appena mi sveglio tutto il sangue che ho bevuto il giorno prima esce fuori, da ogni poro. Mi sveglio, e sudo sangue, e mi ritrovo così." Alza le braccia, per farti vedere in che stato sono ridotte le sue vesti. È un abito lungo, nero, e largo, con le maniche che le arrivano quasi oltre le dita. Sospetti sia nero, visto che è quasi tutto marroncino per il sangue incrostato.Ha solo una scarpa. " Non so come facciano gli altri vampiri a fare una vita simile, ogni giorno devo fare tutto da capo, tutto da capo." Trattiene altre lacrime, ma è evidente che il suo stato, e parlare del suo stato, non è facile. Si pulisce una mano alla bell'e meglio, e ti porge la mano destra. Si pulisce un'altra lacrima con la manica, ormai quasi inzuppata, dell'altra mano. Accenna un sorriso. "Comunque, sono Rachel. Non devi dirmi il tuo nome, ormai immagino come sia in questo mondo. Ma sono stanca di non essere nessuno."
  8. Il suo sguardo cade a terra. "Non ho bisogno di qualcosa che mi distingua dagli altri... anche le mie passioni, servono a darmi qualcosa da fare. A pensare ad altro, a occupare il tempo. A darmi uno scopo. Come tutti, no?" Sfodera un sorriso, ma è più forzato. L'incontro non sta andando proprio come aveva programmato. "Comunque, oltre i corsi di teoria, suono pianoforte, principalmente. Sono anche nel coro."
  9. Cose che Adam Ambrose ha chiesto a questa povera ragazza: da dove viene, a chi sei figlio, il codice fiscale Cose che non ha chiesto: il nome
  10. La ragazza fa uno, due, tre passi indietro, con le braccia avanti a mo' di difesa, allontanandosi dalla tua mole imponente. È ancora più rossa di prima. "No, no, no. Io... io sono umana, completamente umana. Come potrei essere altro?". Si mette una mano in tasca, fa cenno di no continuamente con l'altra. La sua voce si è fatta più acuta. "Questo è un altro dei suoi trucchetti! Al massimo sono in grado di capire le persone a fondo. Mi viene facile capire ciò che davvero intendono, e ho uno spiccato sesto senso. Ma pff... nulla di questo è sovrannaturale!". Più che da questo terzo grado, ti pare infastidita più dal fumo.
  11. San Castillo, Sede delle Industrie Serault. 26 Marzo 2017, 7:30 PM. Non ti ci vuole molto in macchina ad arrivare dal porto all'Azienda. Questa si trova nel quartiere industriale, non molto lontano dal porto, ma ancora lontana dagli uffici del centro. È un edificio bianco, ricco di vetrate e contornato da giardini tagliati alla inglese. Il quartiere industriale è generalmente un posto lugubre, ma la Serault, e tutte le aziende del settore della tecnologia, sono la modernità, il treno inarrestabile del progresso: in quanto tali, devono trasmettere un'immagine diversa della classica fabbrica. Sono luminose, in poche parole. Questo edificio, negli anni soggetto a numerose ristrutturazioni, è dove il "nuovo" nome dei Serault ha iniziato a diffondersi, prima di fondersi con questa e quella compagnia. Al giorno d'oggi è dove si svolge il grosso della ricerca, e dove si trova l'ufficio/laboratorio/molto spesso anche casa del dott. Iordanou. È molto raro avere accesso al suo ufficio, considerato quanto tiene alla privacy il tuo omonimo. Adora parlare delle sue ricerche, e molto spesso l'hai sentito farlo, ma vedere e toccare i frutti di queste ricerche prima che siano completati, be', quello è un altro contro. All'ora a cui arrivi alle Industrie la maggior parte degli impiegati semplici se ne sono già andati. I ricercatori invece hanno degli orari tutti loro, presi come sono dai loro studi. All'ingresso i vigilanti ti accolgono con un sorriso e un leggero inchino con la testa. Qui sei il re. La stanza di Iordanou si trova al terzo piano. Al piano terra, oltre al vasto ingresso, corredato da uno scivolo che fa molto industria moderna, ci sono la mensa, l'aula ricreativa, il bar e alcuni laboratori. Dal primo piano in su ci sono solo laboratori e uffici.
  12. La ragazza si gratta il naso. "Non sempre, solo in certe situazioni... cioè, sento sempre una qualche vibrazione provenire da lei. Ma è solo quando si dimostra in tutta la sua potenza che posso vederla, ali e tutto, sì." Quindi fa un profondo respiro, e porta le mani vicino al cuore, con gli occhi chiusi. "Ma se mi concentro, sono convinta che potrei vedere sempre chi è realmente. Ho una sorta di sesto senso, riesco a percepire le emozioni altrui." Arrossisce di colpo, ciondolandosi come per giustificarsi. "Ma sono convinta che tutti potrebbero, con un po' di coraggio ed empatia in più. Anzi, mi faccia vedere se riesco ora..." Vedi il suo torace espandersi, e poi contrarsi. Espandersi, e contrarsi. Respiro dentro, respiro fuori. Socchiude gli occhi, le palpebre le tremano. Quindi le apre all'improvviso, ansima, porta una mano al petto. "Ho... visto qualcosa. Intorno a lei... come un fulmine! È questa la gloria divina?" Porta un dito alla bocca. "No... c'è anche gloria divina, ne sono certa, ma prima... prima lei stava mentendo!" Mette le mani sul fianco, mimando un broncio. "Perché avrebbe dovuto fare qualcosa del genere? Lei è già potente, è palpabile!" Non ti pare offesa, ma in effetti non sei stato molto carino con lei.
  13. Improbabile tu ci riesca nel tuo ufficio, perché, per aprire un sentiero primordiale alla tua tana in un luogo che non ha alcun Tratto in comune con la tua tana, hai un -3 sul tiro di Fermezza + Autocontrollo. Puoi spendere 1 Volontà per aggiungerti un +3, ma visto che devi spendere 1 Volontà anche solo per aprire il Sentiero... ti prosciughi. Una cosa che potresti fare è: andare in una zona che sai avere i tuoi Tratti di tana (ti danno un +1 ciascuno al tiro, e sparisce il -3) oppure andare direttamente nella stanza che hai trasformato nella Stanza della Tana (+1, sparisce il -3, non spendi 1 Volontà). Se ricordo bene, deve essere proprio nel conservatorio,quindi ti conviene 😁 Quando apri il Sentiero, per un breve periodo (nel tuo caso, due turni, quindi meno di dieci secondi) la realtà e la Tana si sovrappongono, e sei nei due posti contemporaneamente. Una volta chiuso il sentiero, tu e chiunque fosse con te finite fisicamente nella Tana. Se vuoi, puoi renderla immune al casino che si trova nella tua Tana, of course. EDIT: Vi rispondo staseraaaa
  14. Tyrone stringe i pugni. "No, no, giuro. Nella mia attività è fondamentale trattare i poliziotti con il massimo garbo. Molti dei miei migliori amici erano poliziotti. Ma se esci da un capanno in fiamme, con ferite dovute ai vetri, sporco di fumo, con la voce impastata, confuso per un risveglio simile... è possibile mi sia mosso in un modo che li abbia spaventati. Non credo di avere ferito qualcuno, almeno non volontariamente. Il problema è, per quale motivo c'erano già le forze dell'ordine? Non ne ho alcuna idea." L'uomo capisce il tuo sgomento quando ti parla di demoni. "Be', sono demoni. Quando li uccidi, o uccidi i corpi che stanno possedendo... tornano da dove sono venuti. Non ho mai ucciso un demone completamente, non credo sia possibile, ma ricacciarli all'inferno è sufficiente. Così come distruggere ogni traccia che permette di rievocarli. Per questo preferirei non dirle nomi, non qui. Non mi fido di queste mura. Ma se proprio devo... vada a casa mia. Qualche frutto delle mie ricerche l'ho conservato. E nascosto bene. Nel dubbio, pensi a Kimiko." Ti fa un occhiolino, ma non gli riesce benissimo. "Si è già iniziata a fare un'idea di quello che potrebbe essermi successo?" Hai come l'impressione che voleva portarti a questo dall'inizio. EDIT:
  15. Alla visione della tua sigaretta, Tyrone fa cadere momentaneamente il sorriso. Ma la maschera di gentilezza torna su in un baleno. "Per le forze dell'ordine di questo paese anche solo chiedere "perché mi state arrestando" corrisponde a resistenza a pubblico ufficiale, ma sì, capisco." "Per quanto riguarda i miei nemici... uao. Uao." Pare genuinamente sopraffatto dal pensiero di elencarli. "Allora, chi potrebbe essere... posso escludere i vampiri della città, sono anni che non ne pulisco uno, perché in genere si puliscono da soli. E non userebbero mai il fuoco. Non credo ci sia qualche sopravvissuto a quel branco di licantropi che terrorizzava il bosco fuori città una decina di anni fa... poi... poi, be', ci sono le decine di demoni che ho rispedito all'inferno in quasi un secolo di attività. Imbarazzo della scelta."
  16. La ragazza pare confusa dalla tua irritazione. "N-niente... intendo che se non fossi una maniaca per le cose strane, non avrei fatto caso a lei. Sa quante cose strane si nascondono in questo mondo, e le persone fanno finta di nulla? Ma non io. Posso vedere chi è lei realmente, so cosa nasconde dietro le sue spoglie mortali. Tutti ci riuscirebbero se solo prestassero attenzione." Continua a raccogliersi i ricci tra le dita, sempre più velocemente. "Non sapevo cosa, anzi, chi ci fosse realmente dietro la sua maschera... ma ora che so, tutto è più chiaro."
  17. È un peccato che gli Hickman abbiano deciso di rendere non-canon il Soth di Ravenloft... perché When Black Roses Bloom è un manualone. Tra parentesi, se trovate una versione HD della cover fatemi un fischio. 😉 Credo che il tema principale di Dragonlance sia "Gli dei sono cretini". Il problema è che risultano cretini a noi, gli Hickman sono mormoni e trovano serissimo il comportamento degli dei. Cioè, se i mortali abbandonano gli dei, come è accaduto prima del Cataclisma, allora per gli dei è normale sganciare una meteora sul pianeta per punire le persone a cavolo di cane. Cioè, non sono stati gli dei ad abbandonare il pianeta, è colpa tua. Anche se in realtà non è colpa tua, ma solo del tizio che ha cercato di proclamarsi dio del bene, se muori per le pestilenze successive alla catastrofe, è colpa tua. In realtà, le singole divinità mi piacciono, hanno quel tono di divinità greche che si odiano costantemente pur essendo un'unica grande famiglia... se non fosse che al contempo c'è anche il tema di "il bene deve essere in equilibrio col male". Per cui ogni tot gli dei del male tornano, o gli dei del bene fanno qualche cavolata come sganciare una meteora. Gli ultimi sviluppi dell'ambientazione in merito mi sono sembrati molto interessanti, perché alla fine hanno portato il tema alle sue estreme conseguenze (vedi spoiler), ma, eh, hanno smesso di produrre libri. Perdono tutto solo per Morgion, dio della pestilenza. E i Morgion, dei del death doom metal.
  18. "No, no." ti fa un sorriso innocente a trentadue denti. "Dormo benissimo. Anzi, anche troppo bene. È che la mia vita è così noiosa, ho bisogno di una valvola di sfogo. Le comunità online dell'occulto sono ormai quasi una casa per me, mi fanno sentire... completa." Si affretta a correggersi. "Ovviamente anche la musica è importante! Molto importante! Ma un conto è dire che pratico musica. Tutti possono praticare musica. Un conto è sapere come davvero vanno le cose nel mondo... e prima che possa prendermi in giro, è così che ho trovato lei."
  19. Be', ti stai comportando in linea con la tua Leggenda: se le cose vanno in porto riavrai un punto Volontà. EDIT: per farti capire quanto la Volontà sia importante, se non l'avessi spesa nel tiro per parlare con la vampira, a quest'ora saresti in combattimento con un vampiro in frenesia. Fun times!
  20. Il Dott. Peckman in effetti ti guarda con un'espressione che è più o meno simile alla tua. Non sa che pesci prendere. "Ah, bene. Capo a dodici. A meno che non fosse lui stesso un robot umanoide che si stacca le braccia da solo, la vedo dura." Inizia a togliersi la tuta della scientifica. "Io per stasera, qui, ho finito. È sicuro la vittima che non avesse nemici? Ha una minima idea di dove svolgeva le sue attività? Era solo nelle vostre industrie, lavorava anche con altri..." L'agente Theleuse ti riappare alle spalle, dopo essere stata in silenzio per tutta la conversazione. "Signor Serault, è stato comunque di molto aiuto. Nei prossimi giorni proveremo a indagare sui contatti del Dott. Iordanou all'estero, sia mai avesse nemici in patria. Le consiglio di andare a dormire, questa serata è stata difficile per tutti." "Ovviamente, manterremo il più totale riserbo sulla questione."
  21. Noti una minuscola traccia di sgomento sul volto di Tyrone. Ha un'ottima poker face, ma inizia a mostrare delle fratture. "Lo sa Mr Longlegs che ha un living lie detector in casa? Questo gli sarebbe dannatamente utile... well, you got me there". Alza le mani, quanto può, in segno di resa. "E ha ragione, tecnicamente i miei documenti dicono che sono nato nel '61... ma sono del 1896. Credo si possa vedere". E indica il proprio corpo scolpito, con i muscoli che si intravedono sotto l'uniforme carceraria. "Le ripeto che davvero non so perché ero in quel capanno, chi mi ci ha portato e perché. Ho avuto uno straordinario numero di nemici negli anni. Conti quanti sono, e capirà che ho raggiunto una bella lista. E in quel capanno, quando mi sono risvegliato, ho visto che insieme a me c'erano persone che stavano cercando di combattere contro le fiamme, di scappare. Appena si sono accorte che ero sveglio hanno inspiegabilmente cercato di buttarmi in mezzo alle fiamme. Non ne ho idea." Sorride. "Ma le fiamme sono poca cosa per me." "Mi sono solo difeso. Ho spinto una persona in mezzo alle fiamme, per non finire io stesso nelle fiamme." Si porta l'indice davanti il naso. "Una. Ed è difficile provare qualcosa del genere. Poi sono scappato, come le dicevo." Sospira, mentre guarda verso il muro, lontano dal tuo sguardo. "E ho fatto tutto questo per Kimiko. Non mi importa di stare in prigione, Dio sa se lo merito. E poi, non durerei a lungo, non ha idea di quanto poco mi ci voglia per evadere. Ma vorrei farle avere una vita normale... e ci sono andato così vicino. Così vicino."
  22. La ragazza abbassa gli occhi. "Mi verranno a cercare e uccidere dici... ma mi stanno già cercando per uccidermi." Si sta agitando, e alzando la voce. "I vampiri continuano a inseguirmi, ma io sto sempre all'erta. Mi hanno detto che non sono una vera vampira, e cercano di uccidermi, ma... non capisco. Succhio sangue come loro, cosa c'è di diverso in me?" Indica con veemenza il corpo di Nick. "E sai qual è il bello? L'ultima volta ho anche provato a rendere la mia vittima come me, come si fa nei film. Mi sembrava giusto, lei non c'entrava niente... ma non ha funzionato. È morta, nonostante il mio sangue. Forse... forse hai ragione tu. Cosa pensi sia giusto fare?"
  23. La tua voce è impetuosa, c'è un tocco del tuo Orrore dietro, ne sei convinto. Questa sceneggiata sta andando alla grande, e la ragazza ha un misto tra venerazione e terrore... anche se la venerazione ha la meglio. "Certamente Professor Ambrose. Mi sembrava corretto chiamarla col Suo nome Vero, ma in effetti tra noi mortali conviene la riservatezza." Porta le braccia al petto, e si passa uno dei ricci tra le dita. "Ovviamente lei è già a conoscenza della Registrazione! Sul subreddit del paranormale che frequento se ne è parlato qualche mese fa, come una bufala, più che altro. Secondo un mod, William Hildebrand non è mai esistito, e sono tutte cavolate. In fondo come potrebbe un normale umano come me registrare una seduta? Non si è mai sentito di uno spirito che viene ripreso da registratori audio. Eppure. Eppure uno del mio gruppo l'ha trovato chissà come e chissà dove. È nelle nostre mani."
  24. "Sono in questo stato da..." ancora in posizione sdraiata la vampira conta con le dita "13 giorni. Ho ucciso un sacco di animali, ma solo due persone." Si rimette in posizione seduta. "Non contando Nick, qui. In genere riuscivo a mettere abbastanza da parte per il giorno dopo, ma stanotte..." e indica il povero Nick "stanotte ci è andata male". Si alza in piedi, sgranchendosi le braccia. "I due che sono morti, be', il primo è stato quello che ha trovato il mio cadavere 13 giorni fa. L'ho lasciato lì dove era, poi sono passata da lì qualche giorno dopo e non ce n'era traccia. Ai giornali non hanno detto nulla. La seconda... la seconda l'ho fatta a pezzi, e buttata nel lago." "Ma lui non è morto!" e in quel momento abbassa la voce come hai detto tu "Nick non è morto. Possiamo ancora salvarlo, chiamare un'ambulanza, dire che è stato un animale... le mie vittime non si ricordano di me, in genere".
  25. "I-io ho sempre fame. Ogni giorno mi sveglio, e ho fame. Fame, fame, fame." Si pulisce la faccia con una manica, non migliorando molto la situazione. Il mento della ragazza si sta calmando, e, pian piano, dopo aver preso fiato a più riprese, si siede per terra a gambe incrociate. "Non abito qui. Non abiterei mai qui. Giro, giro, devo sempre girare o loro mi prenderanno." Si riprende il volto tra le mani, per pulirsi via il sangue. Riesce solo a spargersi strisce di sangue dagli occhi agli angoli della mandibola. "Tu, invece. Non mi sembri un pericolo... sei come me? Non sei come loro, mi avresti già uccisa. Non so come ma... mi fai sentire a mio agio. È.. tanto, è tanto che non parlo con qualcuno." Questo è il potere della Madre Oscura. Voi Bestie discendete tutti dalla Madre, ma è come se anche con le altre creature della notte ci fosse una certa affinità... come se foste parenti. Se la situazione non è tesa, generalmente un primo incontro tra una Bestia e un'altra creatura procede in maniera relativamente dolce. In effetti, forse questo è il motivo per cui Paul è stato così bendisposto verso di te prima. La vampira si sdraia quindi per terra con un tonfo, a guardare il cielo notturno. "Tanto che non parlo con qualcuno. Qualcuno che non volesse uccidermi. O che non debba uccidere io". Si sposta sul fianco, e prende il volto di Nick tra indice e pollice, spremendolo un po'. "Avevi tutta la vita davanti... ma anche io, no? Dovrò anche io vivere, no?" Nick gorgoglia di nuovo. Ha perso i sensi, ma è ancora vivo.

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