SNESferatu

"Nonno aveva un piccolo bookshop prima di andare in pensione. Ma davvero piccolo, eh! Ma l'ha chiuso neanche un paio di mesi dopo aver finalizzato la mia adozione..." Apri la porta di Casa Grace. L'ingresso è spazioso e luminoso, con un pavimento in parquet, due divani e una poltroncina, numero vasi con piante grasse e innumerevoli scaffali pieni di libri. Non c'è una televisione, ma c'è un giradischi in un angolo. Ci sono due porte sul muro alla tua sinistra, di cui una, la più vicina a te, è chiusa, e un'altra porta sul muro alla tua destra, anche questa aperta. "Aspetti, ho sentito qualco-" prima che possa finire la frase, un uomo in canotta e pantaloncini corti entra nella stanza in cui vi trovate dalla porta alla tua destra. È asiatico, di probabile origine giapponese, alto quasi un metro e ottanta, con capelli tagliati corti e ispidi baffi neri. Sta mangiando un panino. Alla cintola porta un bastone cilindrico di metallo dotato di spuntoni metallici per metà della sua superficie. Sarà lungo almeno un metro e mezzo. Appena vi vede, gli cade il panino dalle mani. Mette la mano sinistra sul bastone di metallo, e vi parla in una lingua che presumi sia giapponese. Non sembra di buon umore. Guardandolo, la stessa sensazione che hai avuto guardando Kimiko per la prima volta torna in modo propotente. Questa volta le tempie ti sembrano scoppiare. Il panino rimane a terra. È al formaggio.

Be', tempo di andare a dormire. Domani devi lavorare, poi hai le prove... meglio riposarsi. È solo quando ti spogli prima di coricarti che ti accorgi degli effetti che quel fantasma ha avuto su di te. Hai un enorme livido in addome, e inizia a farti male. Non tanto da impedire le tue normali attività, ma hai rischiato molto di più di quanto hai fatto pensare ad Annabelle. Digrignando i denti abbandoni il mondo della veglia. San Castillo, Abitazione di Adam Ambrose. 28 Marzo 2017, 6:55 AM. Nonostante il dolore, il sonno è stato ristoratore. Non puoi sognare, e in questo ti senti in parte sollevato dopo tutti quegli incubi che sono stati il preludio al tuo Divoramento. Ogni volta che vai a dormire, c'è solo il buio che ti aspetta. Dai uno sguardo al tuo cellulare: non sono nemmeno le sette. Il display mostra un messaggio da un numero sconosciuto, ricevuto alle 5 in punto. "Prof. Ambrose, sono Annabelle Ewing. Ho trovato qualche info sulla nostra benefattrice. A stasera 😊"

Philip ti sembra molto compiaciuto. "Oh, perfetto. Ma per favore", ti blocca con il braccio, impedendoti di portare il portafoglio in bella vista "ti ho rovinato la serata, fa' offrire me." Nel dirlo, con l'altra mano si sfila una carta laccata in oro dal taschino, e la mette davanti gli occhiali da sole di un buttafuori. "Buonasera. Il meglio che potete offrire, per favore, grazie." Nel dubbio, gli mette una manciata di banconote in mano. "Per il disturbo." L'energumento le conta, e la sua espressione cambia man mano. Sorride, e annuisce. "Certo. Entrate pure." Vi apre l'accesso. Qualche lamentela si leva dalla lunga fila cordonata dietro di voi, ma voi non siete parte del popolo. Il tempo è denaro, ma alcune persone non hanno capito che basta pagare per ridurre i tempi d'attesa. È facile, basta avere soldi. Le porte del Lifepulse si chiudono dietro di voi. Le luce stroboscopiche della discoteca ti accecano, e ti inonda un'assordante nenia trance. Philip alza il volume della voce, chiudendosi un'orecchio con una mano "Allora, dove vuoi portarmi?"

@Fog Alla fine non mi hai comunicato cosa vuoi fare. Vuoi andare a dormire, e cambiamo scena per l'alba del nuovo giorno?

San Castillo, Esterno Casa Grace. 27 Marzo 2017, 11:05 AM. Seguendo le indicazioni di Kimiko ti dirigi verso l'area orientale della città. Ti trovi in un quartiere tranquillo, un'area residenziale con un tasso di criminalità relativamente basso rispetto al resto di San Castillo, con le classiche casette a schiera dei suburb americani. La casa di Tyrone è quasi uno stereotipo. Completamente bianca, picket fence, giardino curato, veranda che dà accesso all'interno dell'edificio colma di piante... si vede che teneva a farsi una nuova vita da "pensionato". Immagini sia estremamente complesso abbandonare quasi cento anni da cacciatore di mostri... il passato torna per tutti. Tu e Kimiko scendete dalla macchina, e fate i primi passi sui gradini in legno della veranda. Ti fermi sul tappetino con su scritto un banale "Welcome".

Lasci che Annabelle vada testardamente a casa da sola, e ti dirigi al tuo macchinone. Anche questa giornata è finita. San Castillo, Abitazione di Adam Ambrose. 27 Marzo 2017, 11:54 PM. Chiusa la porta di casa, trovi casa tua esattamente come l'avevi lasciata stamattina. Non è stata certo una giornata normale... anche per i tuoi standard. Prima quel tizio a cui neanche hai chiesto il nome che ti sfida dal nulla, poi una ragazzina che ha un'aria di sovrannaturale addosso ma di cui non sai niente, poi una seduta spiritica andata male e tanta gente che scappa via... e chissà che fine ha fatto quel fantasma.

"Abbiamo delle filosofie evidentemente molto diverse. Ma cosa posso saperne, si vede che io sono nuova e tu, evidentemente, no." Nel dirlo rievidenzia il fatto che è completamente sporca di sangue. "Seguimi, e ti porterò all'uscita fuori dal parco. Non vorrei che Nick avesse amici ad aspettarlo..." Per una decina di minuti vi spostate per i corridoi delle fogne, tra rivoli, ratti e ragnatele. Superate la scala da cui siete arrivati nelle profondità della città, e proseguite oltre, fino a un'altra scaletta, del tutto identica alla precedente. Sei il primo a salire all'aria aperta, e quatto quatto prima controlli non ci sia nessuno ad aspettarvi. Ti ritrovi in un'area di poco fuori dal parco, non lontana da dove hai parcheggiato. Come all'inizio di questa serata, non c'è nessuno, e sia tu che Rachel potete lasciare la "scena del crimine" senza che nessuno vi possa notare. Rachel non si mette al posto accanto al conducente, ma si sdraia dietro cercando di non essere vista da fuori. In effetti, un uomo sopra i trent'anni che porta in macchina una bella ragazza che ha da poco superato l'adolescenza e piena di sangue non è il massimo della discrezione. Dovrai però lavare la macchina il prima possibile. Metti quindi in moto e torni a casa, con un'amica in più ma senza indizi certi per risolvere la "missione" che ti ha dato Paul. Ma non la serata non è stata un buco nell'acqua. San Castillo, Esterno del palazzo di Marshall Horne. 27 Marzo 2017, 11:06 PM. Parcheggi davanti casa tua. Esci dalla macchina prima di Rachel, dai un'occhiata in giro e anche stavolta non noti nessuno. Dai un colpetto sulla portiera dove si trova la testa di Rachel, e questa esce fuori in un lampo, senza che tu possa neanche sentirla. Quasi di corsa arrivi al tuo portone. Siete dentro.

Annuisce, sorridendo. "Touchè, sì, so chi sei, e sì, ti stavo seguendo... ma con le migliori intenzioni, giuro!" Ride, e ti porge la mano. Ha un orologio d'oro al polso. "Philip, Philip Chadwick. Io e i miei associati siamo molto interessati alle sue ultime ricerche, Michael Serault." Chadwick... il nome ti dice qualcosa. È sicuramente un cognome antico, almeno per l'America: il tipo viene da old money. Si guarda in giro con circospezione. "Immagino tu non abbia un appartamento sopra un club... conosci un posto sicuro per parlare d'affari?" Ti fa un occhiolino.

"Sissignor capitano!" Marty imita un saluto militare, e va via di corsa. "Ci ritroveremo qui!" La sua voce vispa e tonante ti arriva già da fuori il portone. Kimiko prende coraggio e ti si avvicina. "Sì, immagino il nonno non abbia problemi... è più forte di qualsiasi prigione. Ma mi preoccupo lo stesso. Mi preoccupo perché si preoccupa per me..." gli occhi le si fanno lucidi, ma riesce a contenersi. "... non gli fa bene. Quindi, dove vuole andare? A casa nostra? Ho le chiavi, se serve." Tira fuori il suo mazzo dallo zaino. Ha molti più portachiavi rispetto a quello di Tyrone che hai tu, ma anche molte meno chiavi. Sono solo due, quello di Tyrone na ha sei.

"No, davvero, non c'è bisogno, è a pochissimo da qui! Grazie, davvero." Neanche la visione del tuo macchinone la convince.

Marty sembra stranamente contento dei giorni faticosi che lo attendono. È probabilmente abituato alla fatica a cui lo costringi ogni giorno, questo è niente. "Quindi, fammi capire... devo chiudere lo studio e fare provviste ogni giorno per tutta questa settimana?" ride "Scherzavo, scherzavo, ho capito, ho capito. Mi toccherà anche prendere un materassino, anche se dormire per terra è sicuramente allettante." Si pulisce finalmente il muso con la mano. "Comunque, questa ragazzina è uno spasso." E indica Kimiko, ancora seduta alla scrivania di Marty. "Fossero tutti così i clienti!" Sentendosi chiamata in causa, Kimiko si alza in piedi, e lentamente si avvicina a te. "Nonno come sta?"

Annabelle prende il tuo biglietto da visita e si mette sull'attenti. "Yes, sir! Alle diciannove, sir!" Ride, magari un po' forzatamente, e si mette il biglietto in tasca. Una volta fuori dal conservatorio, la ragazza prende una boccata d'aria, libera finalmente dall'oppressione della tua Tana. L'avrai pure resa immune agli effetti di casa tua, ma non è facile per un mortale sopravvivere a tanta maestosità. "No, no, siamo venuti tutti separatamente. Non abito lontano da qui, posso anche andare a piedi. Grazie comunque." Fa per incamminarsi. "A domani, allora."

Rachel ti sorride in modo sconsolato. "Non sono in fondo anche io una degenerata ora?" Senza neanche aspettare una risposta, ti fa un cenno e porta Nick sul parapetto che dà sulle torbide acque delle fogne. Senza tante cerimonie, lo spinge verso l'oblio. Un minimo sforzo, e Nick va giù, finché non potete vederlo. O almeno, tu non puoi vederlo. Rachel segue la direzione della corrente per un paio di minuti, in silenzio. "È andata. Un altro fallimento per me." Si appoggia alla balaustra con entrambi i gomiti e sospira. "Sinceramente? Va bene, accetto la proposta. Anzi, grazie. Non ti conosco, e... posso sentire che c'è qualcosa di strano in te. Nessuno aiuta qualcuno che ha scoperto essere un vampiro se non nasconde qualcosa, ma fa niente. Sono stanca. Dormire in un posto normale mi farà bene. Parlare con qualcuno mi farà bene." In effetti si sta sciogliendo, ti sembra sempre meno nervosa. Si guarda le mani, ancora sporche di sangue. "Potrei morire e non mi interesserebbe. Voglio solo dormire per un giorno. Poi vedrò."

La macchina dietro di te lampeggia una, due, tre volte. È un segnale: ha capito, e ti seguirà alla tua destinazione.Ti fai tallonare fino al locale, parcheggi senza difficoltà e controlli che anche il tuo inseguitore misterioso sia arrivato a destinazione. A quest'ora il locale inizia a riempirsi, ma gente come te ha la precedenza. Dall'interno della tua macchina e da fermo ora puoi vederlo meglio e con più tranquillità. La macchina su cui viaggiava è una sportiva grigio metallizzato ultimo modello, roba per riccastri, come te in fondo. Ne esce un uomo giovane, di qualche anno più di te. È vestito in un completo a tre pezzi, probabilmente fatto su misura. La sua è una bellezza costruita, di quella che solo i soldi, o i contatti giusti, sanno dare. Si ferma appena uscito dalla macchina. Ha una mano in tasca, e ti saluta con un sorriso da lontano con l'altra.

Olivia fa spallucce. "Sì, se ogni caso di criminalità fosse seguito come uno di terrorismo, probabilmente non avrei più lavoro. Ma alle grandi agenzie non interessano questi pesci piccoli, e San Castillo ne è piena." Ti porge la mano per salutarti. "Ma faremo il possibile." San Castillo, Matheson & Associati. 27 Marzo 2017, 10:05 AM. La giornata non è iniziata nel più tranquillo dei modi, ma ormai ci sei abituata. Il caos del tuo studio non è poi così diverso dal caos della tua vita, umana o bestiale che sia. A porta dello studio ormai aperta, noti che la tua breve assenza non ha cambiato di un mignolo la situazione. La pizza fredda è finita, ma i cartoni sono stati buttati da un lato. Il povero Marty si è messo a giocare a carte con Kimiko, ma dalle urla che senti non credi gli stia andando bene. Anche una ragazzina può batterlo. È un assistente imbarazzante, ma almeno sa il suo posto: stanno giocando sulla sua scrivania. Sempre se di scrivania si può parlare. Appena sente la porta dello studio chiudersi, Marty e Kimiko smettono di giocare e si azzittiscono immediatamente. Marty corre alla porta per salutarti. "Buongiorno, capo! Come è andata?" Ha il mento sporco di sugo.

La faccia confusa di Annabelle tradisce quanto sappia davvero. "N-non ne ho idea... ma immagino non sia nessuno di normale. Però non sa chi siamo noi, no? Non può sentirci attraverso il lettore, non ci ha visto... siamo salvi, no?" Quindi si rialza in fretta dalla sedia, sbanda un attimo , si risiede e poi torna in piedi. "Credo s-sia ora di andare. Dopo oggi dovrò dormire. A lungo. Domani mattina non sarò a lezione, quindi... a domani sera? Sempre qui?"

L'avevo provato e il poter copia incollare è carino, ma alla fine l'ho trovato scomodo e l'ho abbandonato. Vi dovete fidà, in pratica, screenshottare ogni tiro è mortale. Non c'è problema, tanto la città è grande. Io ho gettato le fondamenta, ma limitarsi ai luoghi inseriti da me renderebbe San Castillo un guscio vuoto. Insomma, a meno che non modifichiate qualcosa in game, è a posto. Per esempio, se faccio arrivare per vie traverse il vostro personaggio in un centro commerciale, non potete decidere cosa c'è nel centro commerciale, o dire "Conosco questa via di fuga nascosta" per evitare i pericoli (a meno che non abbiate superato qualche tiro). Ma inserire nuove location che è narrativamente sensato che il vostro personaggio conosca è ok.

Non ne dubito, ma le citazioni sono per tutte le ambientazioni, praticamente, questo mezzo di valutazione non aiuta 😬 Dark Sun ci sarà, ne sono convinto, anche se non ora. È un'ambientazione di nicchia, ma molto amata dai giocatori. Ha saltato la terza edizione, ma con la quarta è stato fatto un lavoro dignitoso, ridandole un po' di fama e buttando alle ortiche quasi tutto l'orribile metaplot dei romanzi... cioè, qualcosa del metaplot era salvabile, ma ugh, uccidere metà dei cattivoni di un'ambientazione in cinque libri non è intelligente. [Cose che non interessano a nessuno] Però nella quarta mi hanno rovinato il design dell'avangion, e questo non è perdonabile.

Però un Dark Sun senza psionici non sarebbe Dark Sun, e a meno che non mettano l'acceleratore su quella parte di regole (Mike Mearls ci sta pensando, ma non sono ancora pronte) Dark Sun possiamo bello che scordarcelo. Sarebbe bello, la adoro come ambientazione, ma per me è ancora più improbabile di Birthright. "E fu così..."

State boni, che potrebbero fare i simpatici e tirarci fuori Al-Qadim, Maztica o Kara-tur solo darvi torto. "Sono ambientazioni nuove e anche dei Forgotten Realms!". Cioè, non lamenterei, ma sono anche estremamente improbabili. Se consideriamo tutti i segni "planari", le più probabili sono Planescape e Spelljammer, indiscutibilmente... a meno che non vogliano puntare alle avventurone superconosciute (cosa non improbabile visto l'andazzo dell'edizione), e allora si torna a Dragonlance - l'ennesimo remake. Ma non credo. In ogni caso sono tutte ambientazioni che in teoria hanno bisogno di poche regole. Qualche razza, un sacco di fazioni, qualche regola per gli spostamenti planari e spaziali e hai finito. E, soprattutto, sono facilmente collegabili ai Forgotten.

Avvertimento: ho cambiato strumento per tirare i dadi, e ho iniziato a usare l'applicazione ufficiale della Onyx Path, "Onyx Dice". È su cellulare, ha un sacco di opzioni carine ed è free per me che sono un terribile tirchio*. Insomma, nel caso di tiri strani ora sapete a chi dare la colpa: a chi scrive i manuali. Non a me, che sono bello bellissimo. @Mezzanotte Immagino possa esserti utile anche per la tua cronaca, c'è l'opzione per il regolamento del Mondo di Tenebra Classico. * ti fregano con l'opzione di pagare per avere i dadi fashion, ma non cadrò.

Rachel abbandona delicatamente il cadavere, e lo supera per avvicinarsi al muro. "No, mai visto. Ma non ti saprei neanche dire se è qualcosa di nuovo, in genere non noto queste cose." Rabbrividisce. "Spero solo non sia il segno che questo è il territorio di qualcuno... e poi chi userebbe il cuneiforme per qualcosa di simile?"

Olivia annuisce. "In teoria ti darei ragione. The war on terror ci ha praticamente reso uno stato di polizia. E io posso dirlo, visto che sono polizia." Sorride, ma è un sorriso tirato. "Ma è proprio questo il motivo per cui pensiamo sia stato un membro della banda, magari sfuggito all'assalto. Hanno chiamato con un burner phone, e dalle antenne siamo riusciti a risalire al luogo, che è nel raggio del capannone. Insomma, qualcuno che era fuori, e che ha visto tutto." Prende un altro foglio dal suo organizzatissimo binder. "A questo punto immagino tu voglia anche sapere dove si trovasse questo capannone. Qui trovi tutto." Ti passa il foglio, corredato di informazioni sul luogo del capannone. Dall'indirizzo, capisci che si trova nella zona del porto, una zona malfamata, in cui non di rado si svolgono affari loschi.

"La ringrazio per questa opportunità... Iordanou mi dovrà scusare, ma tutto ciò è troppo interessante, anche per me che sono solo tangenzialmente nel suo campo. Buonanotte anche a lei." Vi salutate, per poi accorgervi che avete le macchine vicine, una accanto all'altra. Un po' awkward, un altro breve cenno di saluto, ed entrambi lasciate le Industrie per le vostre rispettive abitazioni. I fogli che hai preso con te sono al sicuro nella tua macchina. Noti con la coda dell'occhio che una macchina ti sta seguendo. Sta facendo la tua stessa strada da almeno un paio di chilometri, e non riesci a vederne il conducente.

Mentre il biondo mette la mano sinistra e quel che gli resta della destra a pararsi il volto, punti di nuovo la pistola contro il suo compagno. Che però è stato più veloce di te, e dopo essersi rialzato, a fatica e reggendosi il petto con una mano e traballando, corre come se da questo dipendesse la sua vita. E tecnicamente ha ragione. Lo stesso fa il ragazzino, che è sempre più vicino alla salvezza. Spari, ma questa volta non ce la fai, il proiettile evita la spalla dell'uomo e va oltre. Nel frattempo, il biondo continua a piagnucolare. "Uh, uh, viene dai messicani. Io la porto solo in giro, mi pagano in roba. Lasciami andare, loro non c'entrano niente, lasciaci andare." Alyssa in effetti è scocciata. Ti si avvicina, braccia incrociate sul petto, e ti sussurra in un orecchio. "Se vuoi perdere tempo in questo modo, almeno sii veloce. Il veleno che quest'uomo vende non è niente in confronto a quello che rischiamo se la nostra preda si allontana..."