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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. Alla tua risposta, Paul ti fa pat pat sulla spalla. "Bene bene... allora..." Ti si riposiziona davanti, con entrambe le mani sul cellulare e gli occhi fissi sullo schermo. "La trovi come..." tira un lunghissimo ed esagerato sospiro prima di continuare "paganvoidhaunter@hotmail.com." Gli occhi del vampiro si rifissano sui tuoi. "Usa ancora hotmail, capisci? Hotmail! Chi usa hotmail ormai?" Si rimette il cellulare in tasca prima che tu possa anche solo prendere un pezzo di carta per ricordarti il nome. "Dovrai avere molta pazienza con lei. Trattamela bene, è una novellina." Quindi guarda l'ora sull'orologio da polso, che puoi notare essere in oro, e cinturino di pelle di serpente. È quel tipo di persona che ha sempre il cellulare davanti ma dimentica sempre di controllare l'ora. Fa una smorfia. "Uff." "Bene, per oggi siamo a posto così." Si dirige con i suoi scattosi passi verso la porta del tuo appartamento. Si volta un'ultima volta verso di te e aggiunge: "Resterei qui anche tutta la notte, ma ho un appuntamento per altre beghe burocratiche, capiscimi. Se vuoi contattarmi... non c'è bisogno. Fa' finta che non ci siamo visti, per ora. Sarò io a farmi sentire, tanto sapremo se qualcosa è cambiato nell'aria."
  2. Si sa qualcosa della versione gdr di Age of Sigmar? Ho sempre adorato l'ambientazione classica di Warhammer Fantasy, ma sono curioso di come verrà reso un setting più "weird high fantasy" come quello di AoS.
  3. A difesa degli sviluppatori: sta per uscire un manuale e quindi sono tutti impegnati nelle fasi finali. Meglio qualcosina (che poi si può riusare anche per homebrew, un modello per centauri mi serviva) che nulla. Also, it's free! Speriamo di meglio per il futuro. Mike Mearls sta rilasciando altre sottoclassi in streaming da qualche settimana, ma s'è buscato la febbre e per ora ci salta anche quello. Spoiler per Mordenkainen's
  4. È una revisione.
  5. Aggiunte le aree di interesse dei personaggi di Theraimbownerd e Slamurai2. EDIT: E invece no, avevo dimenticato di aggiornare la mappa. Ora è a posto.
  6. Il sorriso sparisce in fretta dal volto della ragazza. Che non si aspettasse qualcosa del genere dopo averti presa alle spalle in un vicolo buio nella zona malfamata della stazione? Incredibile. "Ghetto a me? Ghetto a me? Mi sono diplomata a una Ivy League, bellezza. Non hai la minima idea della persona che hai di fronte, e il fatto che mi stai ancora puntando quella pistola lo rende moooolto chiaro." Per quanto cerchi ancora di schernirti, rimane in ogni caso con le mani in alto, e ben salde, e non fa alcun movimento per spostare la tua arma. Almeno è intelligente. "Ti ho già detto che sto cercando qualcuno. Era la stessa persona che stavi guardando tu. Non hai il monopolio di caccia in questa zona, e fidati, lo sapremmo. Ho fatto un errore a pensare che mi sarei potuta fidare. Mi sembravi... una persona a posto. Tranquilla." Alyssa scandisce molto lentamente le parole. Non vuole altri giochetti. "Se ti va, facciamo così. Sparami. Sparami, e vediamo cosa succede. E poi mi aiuti. Poi ti dirò tutto. Ma prima sparami."
  7. "Non mi aspettavo altro! Mi va bene che ci pensi su e basta, è già qualcosa... è già qualcosa." Gli occhi gli si spalancano. La mandibola si irrigidisce. E poi si dilata in un enorme sorriso, ancora più inquietanti dei precedenti. Si avvicina a te molto rapidamente e ti dà una pacca leggera sulla spalla. Stavolta si è contenuto. "Lavora come preferisci. Mi fido di te." "E..." Ti tiene ancora la spalla con la mano destra mentre estrae un telefono di nuova generazione dalla giacca. La cover è verde, con un pattern simile al dorso di un coccodrillo. Un pessimo stile, ma almeno Paul apprezza mantenersi coerente col proprio tema. "Ti va bene un numero di cellulare per il mio contatto nel Circolo? Una mail? Forse è meglio una mail, siamo pur sempre vampiri, di giorno dormiamo." Ti sta dando le spalle, ma puoi vedere distrattamente che sta muovendo molto rapidamente su e giù la rubrica per trovare il numero. "Come l'ho salvato... eccola. Ti avverto: questa è mia sorella, cioè, non sorella sorella, sorella nel senso che è uno dei Fratelli, ma al contempo abbiamo anche un sire in comune, insomma, è come me." "Ma peggio. Perché almeno io non sono in quel cesso di congrega. I've stepped up." Per la prima volta da quando hai conosciuto il vampiro, noti una traccia di risentimento.
  8. Sei convinta che Kimiko si stia finalmente un po' sciogliendo davanti le tue cure. Non tantissimo, ma almeno un minimo. Non hai subito il suo stesso identico passato, ma hai una buona idea di come sia vivere come lei. Anzi, forse lei finora è stata più fortunata, quel Tyrone pare tenere davvero a lei. Almeno basandoti solo su come ne parla la ragazzina. "Grazie mille, non so davvero come ringraziarla. N-non mi muoverò di qui, allora. Posso sedermi qui?" e indica la tua sedia, molto più comoda di quella su cui l'hai fatta sedere. "Hai qualcosa da leggere? Questo Marty come è fatto?" Si indica il volto. "Di faccia, intendo. Chiunque potrebbe essere Marty, per me." Non ha tutti i torti.
  9. Thomas ti guarda grattandosi il mento. "Adam, Adam... se continui così ti si rovineranno le mani! Ogni tanto prendili anche a calci questi sbruffoni, no?" Ride di gusto. Adam non conosce la tua vita segreta, ma ormai ha una buona idea del tipo di persona che sei. E sa di essere un privilegiato, o forse semplicemente una persona a posto... almeno per i tuoi criteri. "Ma sai che ti dico? Ottima idea. Possiamo mostrare loro quello che un giorno riusciranno a fare!" E con un sorriso un po' meno gioioso "O quello che non riusciranno mai a fare. Non tutti sono come noi due, in fondo." Non c'è traccia di superbia in questo. Thomas sa di essere dannatamente bravo, e non pensa certo di meno delle tue capacità. "A volte penso che questo ambiente ci stia rendendo un po' troppo cinici. Non credi? Molti di questi ragazzi si perderanno davvero nel nulla. Questa città li divora."
  10. Il conflitto degli halfling e degli gnomi è che non hanno conflitti. Come? Perché? Scopritelo su "Mordenkainen's Tome of Foes!". No, davvero. Comunque il mio conflitto è sempre con il design degli halfling in questa edizione. A volte mi ci trovo benissimo; a volte c'è quel nonno con la pipa che è solo testa. Ugh.
  11. Paul continua a frugarsi nelle tasche. "Ah, ah! Eccolo!" Ti porge un pezzetto di carta che ha visto giorni migliori. Continuando a indicare il biglietto che tieni in mano ti dice: "I nostri contatti mortali che sono stati qui sono stati quasi tutti male. Non ai livelli della piaga, ma può essere un punto di partenza. Non abbiamo ancora indagato sul cibo, sulla sua provenienza, se qualche cibo dà più problemi di altri... insomma, puoi fare quello che ti pare perché non sappiamo nulla." E ti regala un sorriso dei suoi. Di quelli che farebbero cagare sotto un mortale, ma tu sei immune perché vedi ogni giorno di peggio allo specchio quando non ti fai la barba. Si regge il mento mentre cammina su e giù per la tua spoglia cucina. Tac, tac, tac. Non te n'eri ancora accorto, ma indossa degli stivali in pelle, forse di rettile, che fanno un terribile casino. "Per la pestilenza... finora s'è manifestata solo con macchie rosso scuro rilevate. Non dolorose. Principalmente sulle gambe. In teoria non dovrebbe essere contagioso... ma al momento una ventina di persone ne sono state colpite, ma chissà. Tre ne sono già morte. Sangue dalla bocca." Ti gratti la testa mentre ti descrive questa malattia. Lui non ne sa molto evidentemente, ma tu forse l'hai mai sentita prima, magari per il tuo lavoro? "Per ora è quasi tutta confinata nella zona del Cerwick Park, non lontano da qui. Non so se ce l'hai presente... è un parchetto in cui i bambini giocano, gli anziani ammazzano le papere di pane, e le coppiette fanno bambini. È tecnicamente ancora zona della mia congrega, quindi ogni vampiro in zona è roba nostra." Alla menzione del Circolo ti guarda con un enorme punto interogativo puntato in testa. "Un contatto del Circolo della Megera? Per quale motivo vorresti qualcosa del genere? Oddio, posso fartelo avere, ho qualche parente anche in quel cesso di posto, ma, dai. Sono poco più di inchiappettatori di capre... l'unico motivo per cui non sono spariti è che il Principe è troppo gentile." Si gratta il mento. "E la loro magia. La loro magia non scherza." "Mentre, per quanto riguarda noi. Il pagamento. In teoria, possiamo darti una piccola zona. Finiresti sotto la nostra protezione, senza altri pagamenti ovvio, e nessun vampiro potrebbe nutrirsi qui. È già qualcosa, fidati. Non possiamo impedire ai vampiri di circolare in una zona, capisci. Per quello, dovresti crearti una nomea da solo." E ti fa un bel sorrisetto, questa volta strategico. Ti sta facendo capire che se ti mettessi a uccidere vampiri a destra e a manca, be', ovviamente i vampiri starebbero alla larga da te. Non sai se ti conviene metterti contro la specie sovrannaturale più comune della città. "Parlando un po' più direttamente: questa è la mia zona. Nessun problema a darti uno spazio, ma io qui ci vivo, e mi nutro come mi pare. Se ti va bene, posso convincere le alte sfere a fare un bel contrattino con te... sarebbe una condivisione di territorio. Avresti una zona più grande di quella che avresti altrimenti, ma ne condividiamo i benefici. Ma non mi devi rispondere ora. Pensaci." Ah, è sempre bello quando i vampiri fanno capire davvero cosa vogliono.
  12. Le ombre che avevi intravisto intorno alla figura della ragazza spariscono molto rapidamente... e non hai fatto in tempo a capire che razza di creatura sia. Forse l'esserti spuntata così alle spalle ti ha shockato, rendendo più difficile il tuo studio. Con la pistola addosso, ti aspetteresti che almeno il volto tradisca un minimo di apprensione. Di paura. Qualcosa. E invece no. La sua maschera di serietà sparice, e la ragazza sbrotta a ridere. "Non si sorprende cosí la gente, a meno che non si abbiano cattive intenzioni", ti ridice di rimando, con una vocetta che cerca di imitare la tua. Sì, puntarle la pistola addosso non ha migliorato affatto la situazione. "Fai questa cosa con ogni ragazza che vedi, o sono speciale? Pensavi mi sarei spaventata? Ho visto molto di peggio. Ok che siamo in America e che sei bianca, ma portare le pistole in così bella vista è chiamarsi un proiettile nell'occhio, sister." Le scappa un'altra risatina, che però blocca quasi sul nascere. Alza le mani e ruota gli occhi in tono canzonatorio. "Mi chiamo Alyssa. Ti stringerei la mano, ma come puoi vedere... una persona mi sta puntando la pistola addosso". E nel dirlo accenna un finto broncio. "Avevo solo notato che anche tu avevi notato quella donna. Camminare nell'ombra è solo nella mia natura. Ma se non uccido quella donna in fretta... peste e follia imperverseranno per la stazione. Dio, quando odio i Beshilu." Sospira profondamente. "E ovviamente l'abbiamo persa. Fuck, chi li sente quei rompipalle del mio branco ora..."
  13. San Castillo, St. Jude Conservatory. 27 Marzo 2017, 8:50 AM. Il Conservatorio di St. Jude in cui insegni è una delle più prestigiose scuole di musica della città. Non ci vuole molto, aggiungi spesso quando qualcuno ti fa notare questo fatto, ma è per sempre la tua scuola. Qui ti rispettano, anche se non di rado senti sussurri riguardanti il tuo stato mentale. Ti considerano un genio, ma allo stesso tempo poco stabile, ed estremamente irascibile. Le persone con cui te la prendi di solito se lo meritano, ma questo non cambia lo stato delle cose: ti sei fatto ben pochi amici, e l'unico motivo per cui ti trovi nella tua posizione d'insegnamento è che sei dannatamente bravo. In realtà un amico in conservatorio ce l'hai, ed è lì ad aspettarti appena varchi le bianche mura dell'ingresso. È Thomas Knuckleson, un tuo collega, ma più dedito allo strumento della voce che del violino. Oddio, in realtà di strumenti capisce relativamente poco rispetto a te, ma di teoria musicale è un esperto, e la sua voce è celestiale. E non si direbbe dal suo corpo: Thomas è acondroplasico, e deve sempre lavorare il doppio per ottenere la metà degli altri. Le malelingue colpiscono anche lui, solo che ha meno modi di difendersi rispetto a te. "Ueeh, Adam!" ti corre incontro per darti una leggera pacca sul fianco. Insieme formate l'articolo "il" più estremo che si sia mai visto. "Se arrivato quasi in ritardo, non ci speravo neanche di incontrarti prima della lezione di oggi." Nel salutarvi vi dirigete lentamente verso le scale che portano alle vostre rispettive aule. La sala d'ingresso del conservatorio è un'enorme bagno di luce. Finestre su tre lati, marmo bianco estremamente lucido come pavimento, mura bianche con contorni di stucco. Sembra uscita da uno di quei pessimi period drama settecenteschi che ora vanno per la maggiore tra i giovani della città. "Mi tocca sostituire il Prof. Hutchin per la lezione di canto delle nuove leve. Una sparata alle palle. Tu quando inizi? Ci vediamo dopo per un caffettino?" Sempre estremamente gioviale. Hai sempre definito Thomas come 50% testardaggine e 80% spirito di vita. I vostri spettacoli insieme sono qualcosa di unico.
  14. I riferimenti a Marty non vengono completamente inascoltati e incompresi. Se è stata nel sistema come dice, e non hai motivo di credere altrimenti, Kimiko ha visto molte cose a cui una ragazza "normale" si abitua più tardi. Il suo volto ti fa capire che ha capito, ma la ragazza non aggiunge altro in merito. "Non... ci ho pensato. Ero solo così stanca, avevo finalmente trovato una casa, e il sistema me la toglierà di nuovo. E finirò di nuovo in una group home." Nello sguardo vacuo di Kimiko leggi che farebbe qualsiasi cosa per evitare quel destino. Ha 14 anni, e gliene mancano solo quattro per essere libera dal sistema, ma quelli dell'adolescenza sono certamente i peggiori se sei una ward of the state. "La mia responsabile si chiama Priscilla McAdams. Questo è il suo numero." Ti detta il numero di cellulare della sua responsabile, con voce spenta. Avrebbe davvero preferito restare fuggiasca.
  15. Le orecchie del vampiro si rizzano. Un altro artefatto dell'epoca mortale. "Uh, ci sei molto vicino! Ovviamente non basta risalire all'origine di questa pestilenza. Quello lo potrebbe fare anche un Ventrue o un Mekhet che puzza ancora di placenta." Abbassa la voce tutto a un tratto, come se qualcuno potesse sentirlo. "Non che non siano utili. Ho molti amici Ventrue o Mekhet. Non sono clannista, ma, capiscimi...hanno una vita molto semplice rispetto a quella di noialtri." Il sorriso gli torna al volo sul volto. "Insomma, dicevo, dovresti anche risolvere il problema. Se è qualcosa di sovrannaturale, cacciarla dalla nostra area, o... ci siamo capiti. Carta bianca." Paul è un grande fan del dire-non dire, questo è ovvio. "Magari potresti buttare questa patata bollente sulle cosce di quei trombaioli sfegatati del Circolo. A loro queste cose piacciono". Sogghigna. Ti sta dicendo decisamente troppo, ma allo stesso tempo non ti sta spiegando nulla. Inizia a essere frustrante. "Guarda che in ogni caso dopo questa cosa di lasceremmo in pace. Ma se vuoi qualcosa in cambio... noi siamo grandi fan dell'essere in debito con gli altri." Ti ammicca, ma con la mandibola semi aperta non gli viene benissimo. Pare un tic nervoso. "Fammi trovare quel pezzo di carta su cui mi ero scritto il nome del negozio... " Inizia a rovistare vigorosamente nelle tasche dei pantaloni, ma capisci che è tutta scena. Si sta divertendo da morire. "Sempre se hai intenzione di accettare, ovviamente."
  16. "Non ho attuali tutori. Sono scappata via, il mio responsabile non sa niente..." Kimiko sprofonda nella sedia. È, ovviamente, molto provata da questa situazione, ma quello che noti è la rabbia. C'è solo tanta rabbia in questa ragazza, nascosta profondamente sotto strati di timidezza e rassegnazione. "Ok, resterò qui. Marty è come te?" E anche strati di poco chiara curiosità.
  17. Paul ti ascolta intensamente. "Vuoi essere lasciato in pace, giusto. E chi non lo vorrebbe? Sai cosa voglio io? Una birra. E tu non ne hai." Chiude la porta del frigo con uno *slam*. "Ascolta. Questa piaga non riguarda noi vampiri. Ci può riguardare molto alla lontana... nel senso che se ci nutriamo di persone malate, a noi non cambia nulla." Fa esagerate spallucce. "Ma, ecco, se le persone muoiono... capisci cosa intendo? Kkkh" Si fa un segno come di coltello alla gola. "Non credo che questo ti convenga, no? Vuoi continuare a mangiare in pace, no?" "I mortali di San Castillo, in questa zona, stanno morendo. Che è la cosa che gli riesce meglio, ma non come piace a noi. Sospettiamo c'entri qualcosa di anomalo, e che si stia proprio usando il cibo per questo. Per ora è tutto insabbiato, ma sai che succede quando un gruppo di mortali muore in modo sospetto in un'area ristretta? Prima arriva la polizia, che non capisce niente. Poi arrivano le armi pesanti. I cacciatori. Quelli non vanno mai per il sottile, non fanno domande. Vedono qualcuno che potrebbe essere minimamente responsabile? BLAM! Ciao, ciao." "E non vorrei essere io. Vuoi essere tu? Pensi di poter sopravvivere a un gruppo di cacciatori?" Tira un profondo respiro. "Lo pensano sempre tutti. E poi la tua casa va a fuoco con te dentro. È successo a un mio compagno di coterie, quando ero solo un neonato. E solo perché aveva reso ghoul il fratello di una cacciatrice."
  18. Con il terrore negli occhi, l'ormai sconfitto omuncolo con la barba è perfetto per un tuo pasto. Senti il tuo Orrore demoniaco avvolgerti con le sue angeliche ali. In questo momento siete quanto più vicini potreste mai essere nel mondo fisico senza fondervi nella Tana. Il tuo povero sfidante non può saperlo, è stato solo un'inutile preda. Ma tu sì. Il potere ti scorre nelle vene, e i rari brontolii di stomaco del tuo Orrore sono ora completamente sopiti. Ti senti meglio, ti senti un dio, ma allo stesso tempo ti senti come se avessi mangiato troppo. Il tuo Orrore è rallentato, e in parte lo sei anche tu, come se dovessi fare un pisolino dopo un'abbuffata. Una delle persone che stavano facendo da spettatori alla brevissima lotta accorre a cercare aiuto per quella mezza calzetta che hai dovuto combattere. Una ragazza di neanche vent'anni ti guarda mentre te ne vai come se avesse di fronte il David di Michelangelo, con le mani alla bocca. Non te ne curi, e ti dirigi direttamente allo spogliatoio per darti una sana rinfrescata. Alla fin fine quel tizio non ti ha fatto perdere tanto tempo, al massimo una decina di minuti. Non sei in ritardo per il lavoro, e questo è l'importante.
  19. SNESferatu ha pubblicato una immagine di una gallery in Immagini in Con Gli Occhi Della Bestia
  20. San Castillo, nei pressi della Casimir Pulaski Train Station. 27 Marzo 2017, 2:20 AM. Non sarebbe dovuta finire così. Saresti dovuta diventare qualcuno di importante, magari in polizia come avrebbe tanto voluto tuo padre. In fondo, non ti aveva cresciuto proprio per essere pronta a ogni situazione di emergenza? Battute di caccia, intense giornate a esercitarti con la pistola... sei stata praticamente forgiata per diventare un'arma a tua volta. In teoria saresti dovuta diventare parte dell'arma, e non letteralmente un'arma. Ma il destino è meschino. È la tua terza ora di appostamento alla stazione. C'è sempre qualcuno nella zona della stazione dei treni di Pulaski che merita di fare una brutta fine. Non certo i poveri senzatetto, che affollano di notte l'esterno della stazione, e che stanno diventando negli anni sempre di più. Tu vuoi criminali, dagli scippatori, agli assassini: prediligi gli spacciatori. La famiglia mafiosa che ti ha strappato la tua famiglia è specializzata in quello. Coca, eroina, meth. Ogni classe sociale ha la sua "dieta", ma è proprio l'eroina che ti infastidisce di più. Liquid injectable shit. Percepisci che il tuo Orrore è d'accordo. In realtà per questo genere di cose è sempre d'accordo: siete davvero un'ottima coppia. Tu hai una vendetta, lui si nutre di vendetta. L'ultimo tuo pasto è stato esaltante per entrambi: stavi davvero morendo di fame, e quello spacciatore ha fatto proprio al caso tuo. Chissà se ne hanno trovato i pezzi. Chissà se era riconoscibile. A un tratto, noti in lontananza una strana figura nella via che costeggia l'ingresso opposto a quello principale della stazione. È coperta da capo a piedi da stracci, e un lungo e lercio giaccone fa da ciliegina sulla torta a questo bel vestiario. È troppo lontana per vederla in volto, non sai neanche se sia uomo o donna. Ti puzza di qualcosa di oltre la normalità, ma non puoi ancora dirlo. Sai che potrebbe essere un buon pasto. Ti nascondi dietro l'angolo di uno dei vicoletti della stazione, per dare inizio alla tua caccia. Magari puoi prenderlo alla sprovvista. Passa un minuto. Ne passano cinque. Ma niente. Nessuno cammina per quel vicolo. Eppure era l'unica strada percorribile da quella persona. All'improvviso, una mano sulla tua spalla. "Vedo che ci è sfuggita la stessa preda oggi..." Davanti a te appare una ragazza minuta e dall'espressione severa. Hai paura di averla interrotta in qualcosa di molto importante... e noti con la coda nell'occhio che le ombre le si coagulano intorno. È come se la rendessero più massiccia di quanto sia in realtà. Come te, anche lei è una creatura del sovrannaturale. Un gran bel party alla stazione stasera!
  21. Vedi un accenno di sorriso sul volto di Kimiko. Una speranza, quasi. "Il nonno si chiama Tyrone, Tyrone Grace. L'hanno portato a... alla Goldwater City Jail. La conosce per caso?" La conosci, la conosci. La Goldwater City Jail è uno dei quattro centri di detenzione della città, ed è quello meno dislocato rispetto agli altri. Ha un livello di sicurezza relativamente basso, ed è usato per rinchiudere gli imputati in custodia cautelare. La popolazione di San Castillo odia quell'edificio che come un nero monolite distrugge l'armonia del centro della città. O forse è perché, con grande ironia del sindaco che lo fece costruire, si trova proprio nel mezzo del quartiere finanziario della città, l'omonimo Goldwater. Una Stanza della tua Tana proviene da lì. Una stanza per le interrogazioni in cui una volta hai avuto un pranzetto che dire succulento è fargli un dispetto. "Se non le dispiace, preferirei venire con lei. Vedere il nonno... ho paura di non vederlo mai più". Kimiko si rabbuia di colpo. "Non se se posso venire però..."
  22. Te l'avrei detto C'è tempo per espandere la Tana.

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