Landar

Ambaron Non fu facilissimo ma dopo pochi minuti la lama del coltello ebbe la meglio sulla corda. Chiaramente Ambaron aveva tagliato dove non c'era il nodo liberando di fatto una sola mano dalla stretta ma quantomeno ora Rhal poteva aprire le braccia e usarle senza problemi. Il manico del coltello saltò dalle dita del Noldo che riafferrarono la lama porgendo così l'arma al mezzelfo. in Adunaico Il suo sguardo passò dal nano alla botte, in quel momento gli balenò il dubbio che potesse usare quello che sembrava il passaggio per la loro salvezza considerata la sua stazza. Era enorme, più largo che alto... poi con tutta quella ferraglia addosso. In totale contrasto invece erano gli abiti di Ambaron che sembravano di seta o lino morbidissimi ma allo stesso tempo resistenti poiché nonostante il trattamento ricevuto non si erano lacerati. Linee eleganti dai colori chiari e per nulla appariscenti che sfumavano dal verde al rossiccio foglie di autunno con tratti più scuri esteriormente. Evidentemente efficaci sia per viaggiare sia per nascondersi tra la boscaglia. A questo punto prese a parlare in Westron così da farsi capire da tutti ma abbassò notevolmente la voce "Oltre questa botte c'è un passaggio che può portarci al luogo dove hanno stipato le nostre cose."

Ambaron Descrizione Guardò intensamente la giovane figlia dell'oste senza però dare altri segnali che potessero far intendere alle guardie qualche cosa di sospettoso. Attese in silenzio che richiudessero la porta e iniziasse il trambusto all'esterno. Socchiuse gli occhi ripensando ai poveretti abbandonati al loro destino e poi si guardò a destra e sinistra valutando la compagnia che il destino gli aveva assegnato. "Abbiamo a che fare con qualcuno poco intelligente o che gode di ben povera considerazione. Col terrore si ottiene meno di quanto si pensi." non era certo quello il momento di perdersi in chiacchiere ma sembrava non potesse farne a meno. Perlopiù si stava rivolgendo all'elfo accanto a lui parlando un Adunaico non perfetto ma sufficientemente fluente. "Avvicinati e girati." le sue mani e dita agili e forti, nonostante la salda stretta delle corde, si mossero estraendo dal nulla un coltello affilato verso Rhal. Iniziò a tagliare la corda nel punto migliore per fare il più in fretta possibile.

Volpe Nera Vedendo Tobias iniziare ad infilarsi ritenne che il passaggio fosse sicuro. Inoltre i colpi al piano di sopra lo convinsero definitivamente fosse il momento di andarsene. Raccolse ancora un paio di salmoni e poi invitò gentilmente Rika a precederlo. "Ti do una mano. Sali e ti spingo, noi verremo dietro di te. Tiberius io per ultimo, vai tu dopo Rika ma muoviti con quell'armatura."

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Gudrod Riva del Bogen

attendiamo il traghetto

Geralt di Mirabar No Acefer

Volpe Nera "Chiudila amico." l'iniziato indicò la botola a Tiberius appena terminò di scendere le scale poi sorrise a Rika che si stava riprendendo, sicuramente meravigliata nel vedere ancora tutti loro vivi. "C'è un'uscita, è lo sfiatatoio per il fumo. Dubito tu possa oltrepassarla con tutto quel ferro addosso quindi devi fare in fretta a toglierlo. Io nel frattempo raccolgo un po' del miglior pesce, il proprietario non se ne vorrà certo a male e sicuramente a breve quei giak ne faranno incetta. Dobbiamo però controllare che da quel lato non ci siano nemici, quindi il momento migliore per passare sarà quando saranno dentro."

Judith - Trix Le cose continuavano a muoversi più in fretta finalmente ma questo Ferjan confermò tutti i sospetti di Judith riguardo quel monaco, tanto misterioso quanto temibile. Era un avversario più che degno ma serviva e collaborava con degli eretici. L'oracolo pure puzzava eresia lontano un miglio. La sua curiosità si accese improvvisamente quando venne tirato in ballo e smise di guardarsi attorno piantando gli occhi sul contatto di Omar.

Isabela "Ti tratti bene Messere. Complimenti." dico guardandomi attorno sempre con la mano sull'elsa. Punto lo sguardo anche oltre l'uomo e attorno per capire se è solo o in compagnia.

Gudrod Si limitò a un cenno di assenso verso OcchiVerdi prima di proseguire con Mia. Mia&Gudrod

Geralt di Mirabar No Acefer

ok se per lui continua ad andare bene

Judith - Trix Alla ragazza sembrò tutto troppo facile. Quella breve descrizione era sufficiente a indicare proprio colui che stavano cercando. Rimuginò sulla stranezza del suo nome oltre alla pericolosità del soggetto ancora una volta sottolineata dall'espressione e circospezione di Ferjan. Al contrario di Ssang lei sembrò assecondare il comportamento dell'informatore iniziando a guardarsi attorno lentamente.

Gudrod Ringraziò ancora una volta Mia per le cure sentendosi per l'ennesima volta in debito con lei. Proprio per questo, nonostante le ferite, annuì guardandola "Bene andiamo. Anche se dubito potremo raggiungere quelle carrozze. Inoltre né Mia né me siamo in teoria tra i ricercati." rivolgendosi quindi a Luthor "Torneremo qui nel più breve tempo possibile."

Geralt di Mirabar No Acefer

Volpe Nera "Beh almeno abbiamo trovato cosa mangiare nei prossimi giorni. E non è certo da molto tempo che hanno lasciato questo pesce così." adagiò Rika in un posto comodo e continuò a guardarsi attorno "Temo loro potranno sentire quest'odore però." Abbassò la voce riaffacciandosi alla sala principale "Tiberius se si avvicinano troppo scendi."

Judith - Trix Trix lasciava fare ad Omar seguendo i due con passo cadenzato e con sguardo ambiguo e piuttosto inquietante. Non fece altro a parte guardarsi distrattamente attorno quando a parlare era Omar. AdG

Isabela Mi gratto la testa osservando la scena "Va beh... ora però non fatemi correre o diventerà qualche cosa di violento e osceno." La mano scivola verso l'elsa dell'arma pronta ad estrarla dopo i primi passi all'interno dell'edificio.

Gudrod Le parole di Alrik arrestarono l'insicura andatura del biondo che si girò ascoltando e osservando il suo gesto. Fece altrettando iniziando a svestirsi per porgere la sua armatura "Spero non sia troppo abbondante." la differenza tra i due riguardava solo l'altezza probabilmente ma quel dono sembrava essere ugualmente adatto al nuovo padrone. "Non posso dimenticare di esserlo. Guarda come sono ridotto." allungò il braccio per stringere quello di Alrik in una morsa vigorosa nonostante si sentisse ben più debole del dovuto. "Questa esperienza mi ha certo segnato ma di tutto quel che ho visto e subito ne farò tesoro. Tu vai per la tua e salutami le nostre coste. Certo mi sarei fatto volentieri un'ultima bevuta." Come fosse ormai un capitolo momentaneamente chiuso Gudrod si girò verso Luthor notando in lui uno sguardo diverso "Va bene. Mi hai convinto ma dopo andrò. Sembra che i watchman non bazzichino questa parte del Bogen quindi vanno chiamati." Ancora stanco a provato iniziò a indossare l'usbergo completo di Alrik.

Come dice Unendlich anche se Gudrod non ha tutte queste certezze. Di certo ipotizza che Smithofen conosca il buon operato dei personaggi ne è certo quasi quanto è certo della sua morte, non è quindi sicurissimo sia il sacrificio preposto, è una speranza che non va gettata al vento.

Intendo i due stesi nel magazzino all'inizio.

Mando PM. A proposito ma i tipi (mercenari o guardie del corpo immagino) come erano armati? Troviamo qualche cosa di interessante?

Volpe Nera "Ma..." iniziò a scednere le scale spada in mano e sguardo piuttosto curioso "Chiudetela appena passate tutti, in fretta."

Gudrod "Un paio di persone sono più che sufficienti qua. Ritengo che la parola di Smithofen sia piuttosto importante seppur è vero che non possiamo sapere cosa ne sia stato di lui." guardò il moro "Alrik non mi guardare così. Ripeto che non intendo vivere da fuggiasco e siccome ormai ho deciso di aiutare Mia a venire a capo delle stranezze che l'hanno coinvolta dubito mi potrò allontanare a breve dai confini dell'Impero. So cosa hai in mente, quel posto può attendere." Indicò il punto dove aveva ipotizzato fossero le carrozze "Io vado là." e si incamminò zoppicando ed evidentemente affaticato.