Landar

a proposito Hawke se non erro era andata nelle stanze di Alianorah. se ha trovato qualche cosa, soprattutto utile alla ricerca è meglio che ce lo lasci. benvenuto Mythrandir, non mi piace quel che ha fatto in passato il tuo personaggio, sappilo.

Gudrod Il biondo nordico si grattò l'addome ascoltando le parole del locandiere che aveva parlato con un tono di voce talmente forte da avergli procurato una fitta alla tempia destra. Vide i suoi compagni accorrere e scendere di fretta, lui di contro se la prese con calma. Quel giorno aveva solo bisogno delle prove necessarie a far muovere gli unici che a suo modo di vedere potessero fare qualche cosa. Completamente vestito e paradossalmente anche pronto alla battaglia scese raggiungendo gli altri. Alla vista del mercante le narici si allargarono emettendo un sonoro sbuffo. Alzò la mano verso il locandiere o un garzone indicando il tavolo vicino al capannello formato dagli amici, chiaro segno che voleva la sua colazione. La richiesta del mercante però causò un altro brontolio *in privato... non mangerò* rimase in attesa.

Volpe Nera L'iniziato nemmeno rispose, aiutò la giovane ragazza ad affiancarlo e poi precedette tutti varcando l'apertura nel soffitto dopo aver sbirciato per qualche istante. Dopo il sacrificio del Vakeros era tornato nuovamente serio e cupo, come se l'adrenalina degli scontri precedenti fosse improvvisamente e definitivamente scomparsa per lasciare di nuovo spazio ai ricordi di quel che era accaduto al Monastero. GM

Gudrod Rinfrancato dalle cure di Mia e dal lungo riposo il nordico si alzò dicendo alle due ragazze di stare dietro di lui o mettersi al riparo. Afferrò la sua ascia e con ancora le braghe da notte si avvicinò alla porta "Chi è?" chiese con voce grossa seppur ancora impastata dal sonno.

Volpe Nera L'iniziato sembrava in realtà visibilmente irritato per l'atteggiamento del Vakeros. Intenzionato a fare l'eroe fino all'ultimo, questa volta non avrebbe avuto scampo. Guardò il cavaliere trangugiando la pozione e annuì senza dire una parola. Iniziò ad avanzare tamponando la ferita con la mano fino a quando non raggiunse i detriti che iniziò a scavalcare non con poche difficoltà e non prima di essersi accertato di non trovare un altro passaggio o qualche oggetto sepolto tra le macerie. "Chissà da quanto è crollato..." guardò il soffitto con un po' di preoccupazione.

Gudrod Il nordico decise di rimanere a sentire cosa avesse da dire Jacob ma già a metà discorso iniziò a ronfare con la fronte appoggiata sul boccale di birra e le braccia distese lungo i fianchi. Come nell'incubo che stava avendo fu il rumore delle carte mescolate a risvegliarlo, si alzò di scatto e guardò Occhi Verdi finalmente silenzioso. Sospirò di sollievo e si alzò "Buonanotte." Senza usare altre parole andò in stanza, osservò l'elfa e la donna e probabilmente pensieri maliziosi si accavallarono sotto la chioma paglierina. Poi però lo sguardo si fermò sulla Sacerdotessa e iniziò a togliersi il giaco di cuoio indicando le bende in attesa delle cure serali. Tirò fuori un sorrisone sornione e si sedette. AdG, Elis

Geralt di Mirabar Il guerriero sembrò trattenersi a stento di fronte a quello spettacolo di infinita e vergognosa adulazione. Ci mancava solo che leccasse i piedi allo stregone e si sarebbe meritato una bastonata sulla schiena. Grugnì solamente ripensando anche a tutto il sangue che la biscia aveva chiesto, chissà a quanti altri lo avrebbe venduto prima di farsi addirittura scortare fuori questa latrina gigante. Alla fine però sbottò, quasi tutto quel sibilare gli causasse un tremendo fastidio "Hai finito?" chiese guardandolo decisamente torvo.

Judith - Trix La ragazza si avvicinò al suo Lord e protetto. Compiendo in questo modo il passo che le era dovuto ma soprattutto pronta a dare sfogo in qualche modo ai suoi intenti. Iniziare a eseguire le sentenze cui era stata chiamata dall'Imperatore stesso e non c'era modo migliore se non farlo tramite un metodo che avrebbe certamente celato le loro reali identità. "Mio Signore, non dovrete esporVi di persona. Posso combattere al suo posto se mi concederete questo onore." il suo sguardo passo alle casse e vedendo la sciabola annuì.

Geralt di Mirabar Osservò prima il belloccio e poi Lady Hawke andare via, non fece nemmeno in tempo a dire la sua prima che la ragazza si dileguasse come era solita fare. Appoggiò pesantemente i gomiti sul tavolo, l'asta della sua arma sempre avvolta dal braccio era tenuta ferma tra quello e la coscia. "E' un suo servo, evidentemente contro la sua volontà. Vuole liberarsene." disse a bassa voce ma con una certa convinzione. Non fece alcun commento su ciò che aveva concesso Devon, lui era contrario ma la scelta era stata del chierico stesso. Forse aveva sacrificato più di quel che credeva.

ma scherziamo? eccomi... semplicemente un periodo esageratamente pregno! ma sto ora sul forum

Isabela Mentre sbocconcello la mia colazione guardo Roruka e poi esordisco come se nulla mi importasse di quel che era accaduto "Potevi darle a me quelle monete d'oro. Sicuramente non le avresti buttate." strizzo l'occhio, forse per sdrammatizzare o forse per prenderla per il sedere. La risposta sarebbe arrivata da nano, non certo da dolce elfetta e proprio per questo mi scosto con tutta la sedia nella posizione più lontana dalla nanelfa. "L'unica cosa sensata da fare, a mio modo di vedere, è che qualcuno di noi si spacci per poveraccio indifeso e non attenda altro che essere rapito di notte, dove ci ha detto il cartomante. Gli altri gli daranno copertura. Così avremo qualcuno da far parlare."

Judith - Trix La sorella assistette a tutta la scena in rigoroso silenzio nel tentativo di non aggravare la situazione del 'nobile' Severus. Avrebbe voluto lei, come da suo compito. proteggere il Lord ergendosi a... Campionessa anche per punire quel reietto, nobilastro e soprattutto eretico. A quanto pare però non c'era soluzione, forse. Si avvicinò a Lady Borella cautamente "E' possibile che il Lord possa eleggere un suo... campione?" disse sussurrando.

Volpe Nera "Non dire... così." disse a denti stretti tirando fuori l'ultima pozione a lui rimasta "C'è un passaggio. Veloci. Non ci vedranno." faceva molta fatica a parlare. Più velocemente possibile per quanto le sue ferite e soprattutto il veleno glielo consentissero cercò se i druidi avessero una sacca, magari con l'antidoto. Non perse moltissimo tempo. Ritirandosi verso la porta di pietre si assicurò di non lasciare tracce di sangue, anzi... usò il suo stesso sangue per macchiare la maniglia della porta di legno così da spingere gli inseguitori a prendere quella via. Si stava tenendo in piedi solo grazie alla sua forza di volontà.

Volpe Nera Avrebbe voluto dire qualche cosa al Vakeros ma il corpo inferto dal druido e il veleno della sua arma gli mozzarono il fiato costringendolo solo a emettere un suono strozzato e poi un urlo di dolore. Si accasciò qualche istante a terra ma la speranza era ora forte, ora che tutti erano di nuovo insieme. Sperò solo che quel veleno non fosse letale. Fissò il druido negli occhi focalizzando su di lui le energia che gli rimanevano per poi scattare indietro nel tentativo di evitare i suoi colpi. GM

Ora Volpe nera si ritira bevendo l'ennesima pozione! L'ultima della mia scorta.

Geralt di Mirabar Il mastino osservò la scena con non poca perplessità. Avevano giocato le loro carte e alla fine avevano ceduto alla soluzione più facile, apparentemente. Per quanto lo riguardava, concederle quell'ingrediente, era sbagliato. Geralt pensò che se fino ad ora non lo aveva ottenuto ci doveva essere un motivo più che valido, d'altronde non era un elemento poi così raro come aveva detto la biscia. Almeno a suo modo di vedere le cose. Quel che è certo è che quel verme squamato ne aveva chiesto molto di più, chissà quali affari voleva portare avanti. Il guerriero strinse il pugno pensando a quell'inganno tentato, gli altri si accorsero del suo cambio di espressione ma lui non sembrava badare a loro e a quel che stavano facendo. Poi allentò la presa immaginando anche che se Ioxana non avesse avuto l'esclusiva su quell'ingrediente sarebbe stato forse un problema per lei. Solo pensieri, che non espresse.

Isabela Arrivo piuttosto puntuale, sorridente e scollata come al solito.

Graaande Rikk! Bentornato!

Isabela "Oh... va bene Mastro Roruk." abbasso notevolmente la voce "Roruka." i due si dirigono in qualche bottega che Isabela conosce bene per fare le compere richieste, poi di corsa a fare il bagno in qualche bagno pubblico DM DM, Athelorn

Gudrod Attese che la porta venisse aperta e nel frattempo si dedicò a tranquillizzare i watchmen che lo guardavano timorosi. Lo sguardo non era minaccioso e le mani erano lontane dall'arma.

Geralt di Mirabar Il guerriero apparve particolarmente colpito dal comportamento dicotomico del tipo. Era evidente che stava lottando contro se stesso e qualche cosa che lo disturbava o tratteneva in quel posto. Non si preoccupò di celare le sue espressioni ma si sedette di nuovo in maniera composta ascoltando l'andazzo della chiacchierata. Stava iniziando a pensare che in quell'uomo potevano trovare più che un semplice messaggero, quasi un potenziale alleato. Stette in silenzio, anche per trattenere eventuali commenti riguardo all'ultima affermazione.

Isabela Decido di non mettermi troppo in mostra per non destare sospetti o creare problemi prima dell'incontro. Tuttavia odiando stare con le mani in mano e poiché nessuno in precedenza si era dimostrato particolarmente interessato al pugnale trovato nella scatola magica, decise di andarlo ad esaminare con maggiore cura in qualche luogo appartato. L'occasione buona c'era. Si avvicinò a Roruk "Allora, abbiamo un po' di tempo per farci quel tanto atteso bagno e parlare un po'. Ma devo chiamarti per forza Roruk?" dm

Judith - Trix La ragazza sembrava gelida, impassibile ma non immobile. Fece un passo o due per portarsi accanto a Ludovicus, poiché l'unico suo compito era proteggere il nobile... o almeno darlo a vedere. Era pronta a tutto. Non avrebbe avuto difficoltà a mostrare i ferri del mestiere in un attimo se necessario.

Volpe Nera Uno in meno. Sfilò immediatamente la lama impregnata dell'icore della creatura quando qualche cosa lo colpì in pieno volto. Ancora una volta... non se lo aspettava. Respirò quell'aria nefasta venendo preso quasi istantaneamente dalla nausea. Quasi sopraffatto dal nervosismo trattenne il respiro sperando di rallentare gli effetti del gas o qualunque cosa fosse. Non doveva far altro che sfruttare l'occasione creata da Tiberius. "Finiscilo! E pensa all'altro." urlò verso Tiberius riferendosi al pellegrigia prono e poi al druido nascosto. Quindi si gettò in avanti sfruttando l'occasione del giak a terra e con tutta la forza si scagliò contro l'altro giak e il druido scosso. Per un frangente temette la reazione del druido nascosto ma a parte trattenere il respiro non poteva fare altro che colpire chi aveva di fronte. GM