Landar

Gudrod Colline e lucciole

Volpe Nera Il Kai lord si guardò attorno velocemente, era una situazione critica "Che Kai ci protegga. In pochi sopravviveranno... sappiamo quel che dobbiamo fare." la fuga era la soluzione più ovvia ma avevano davvero possibilità di farlo? Il maresciallo si stava sacrificando forse per permettercelo e certamente i cavalieri lo avrebbero seguito... dovevano allontanarsi mentre li tenevano a bada. Scosse il capo 'Per quanto ancora dobbiamo fuggire?' "Non ce la faremo!" Rivolse tutti i suoi pensieri verso il cavaliere caricato dal maresciallo, fosse riuscito quantomeno a scuoterlo avrebbe concesso una chance a Ryger. Poi prima di prendere il martello pensò che l'unica loro speranza era un'altra. Afferrò il proprio zaino rovistando all'interno 'Chissà...' Master

Geralt di Mirabar Fuori Dentro la locanda

Kull "Perché?" si chiese e chiese all'imperiale "Che senso ha? Non arriverà neppure all'insediamento più vicino." Il Kurgan si avvicinò al vecchio prendendolo per il bavero e sollevandolo "Ci sono stati rubati due cavalli. La pista portava fino a questo villaggio. Dove sono ora?" l'anziano ora poteva anche credere che tutta quella distruzione, la strage, era accaduta per colpa dei ladri di cavallo. In parte era vero considerato che solo per quel motivo avevano visto l'insediamento. A lui ora interessava solo ritrovare il proprio destriero.

Subotai Stava per dire che quella stanza potesse essere una dispensa prima di venire raggiunto dal tanfo della latrina in fondo. Sarebbe stata una disposizione piuttosto malsana anche per un carcere. Tappandosi il naso, seppur molto lontano e ancora al di là dell'altra stanza. Quindi si accostò alla porta di quella che sembrava una piccola torre da fuori e lentamente spinse o tirò la porta per aprirla, con l'intenzione di accelerare un po' i tempi dell'esplorazione. DM

Isabela Annuisco verso Valiano "Anche io. Un posto incredibile ma anche letale." a quel punto la mia attenzione passa a Ghalib "Hai trovato qualche cosa?" chiedo avvicinandomi notando a quel punto gli ingressi sigillati appena individuati dal compagno. Estraggo la spada lunga mentre con la sinistra inizio a sfiorare il muro percorrendolo nel tentativo di capire come si aprono, magari basta semplicemente spingerle ma non vorrei far scattare l'ennesima trappola.

Magnus Fuori dalla locanda

Goril Domenica 8 novembre 764 [Lago Diamante - stanza del sarcofago - mattina] @Goril, Enoch @Tutti Mi vedete alzare una mano e chiuderla a pugno, così da far capire di fermarsi. DM

Yamanaka Kenshin - Umano Samurai Il fiume di parole di Hibiki mi stordisce ma ha dato informazioni molto utili. Ciò che più mi preoccupa però è il nervosismo del mio destriero, non perdo d'occhio la direzione verso la quale sembra puntare, agitato "Potrebbero essercene altri invisibili." dico assumendo una posizione di difesa. DM

Benaiah "Bestiacce! Dovremmo schiacciarle tutte!" tendo ancora una volta l'arco mirando a uno dei coboldi rimasto a distanza e non in corpo a corpo. Poi valuto se sia il caso di avvicinarmi e dare supporto a Leo "Resisti!" DM

Morinehtar Rómestámo Quando metto piede sull'altra sponda tiro un sospiro di sollievo, quindi ringrazio sentitamente Angelo più di una volta. Controllo Groot sia sempre lì nella sacca conciata appositamente per lui e attendo gli altri tornino nella forma originaria. Una volta pronti esploro assieme agli altri l'insediamento "Dovremmo sistemarci in due di queste catapecchie possibilmente accostate o molto vicine." ne controllo un paio, cercando quelle più... pulite.

Isabela "A me non piace per niente. Non adoro le esibizioni violente." faccio un gesto di stizza ma in realtà sono sincera "Siamo sicuri di voler scendere? Per me ci troveremo invischiati in una situazione poco simpatica... inoltre penso ormai siamo al di sotto del livello del fondale, per questo c'è tutto questo spazio. Voi che ne pensate? Certo è incredibile come siano stati in grado di isolare il tutto seppur quel muro d'acqua spiegherebbe in parte il fenomeno."

Geralt di Mirabar Fuori la locanda

Io come descritto faccio arretrare il cavallo fin vicino al fuoco. quindi di due caselle indietro. Kenshin si mette in I-10

Yamanaka Kenshin Qualcosa mi sveglia, sembra quasi un sogno essendo il suono piuttosto inaspettato. Apro gli occhi di scatto sollevandomi anche di soprassalto. Mi osservo attorno velocemente ma la mia mano è già scivolata sulla nodachi. Ci metto ben poco a trovare il motivo di quella particolare sveglia sentendo Hibiki rivolgersi a qualcuno o qualcosa. Purtroppo mi sento intorpidito... forse a causa di quegli incubi, mentre le parole di quell'affascinante donna continuano a richeggiare nella mia testa. Una volta ritrovato me stesso mi metto in posizione di difesa. Osservandomi ancora una volta attorno e cercando di quantificare le minacce "Minami-no-kaze, stai qui." ordino al mio destriero di rimanere accanto al fuoco. "Una cena che vi risulterà indigesta." rispondo una volta ritrovata la lucidità per non mostrarmi sorpreso nel vedere tali esseri. DM

Goril Domenica 8 Novembre 764 [Tomba, stanza sarcofago, mattina] Mentre gli altri parlano, raggiunta la stanza e il nostro buco, mi metto a sistemare la corda e tutto il resto come già fatto in precedenza per tornare di sotto. Non sto lì a cianciare o perdere tempo visto che far trascorrere un'altra giornata senza far nulla mi farebbe uscire completamente di testa. Messo piede di sotto mi affianco ad Enoch in cerca di trappole, io che quasi posso parlare con le pietre posso dargli certamente un buon supporto. Procediamo spedistamente ma fermandoci di tanto in tanto. DM, Pentolino

Gudrod Da solo soletto

Volpe Nera Non aveva alcun diritto di prendere la parola prima di altri ma non si trattenne, già troppe volte erano stati ingannati dagli agenti delle tenebre ma oramai confidava di poter riconoscere una spia guardandola negli occhi. Trasmettevano freddezza, spesso il loro sguardo era spento, privo di vita. "Signori per favore, abbassate i vostri cappucci." Master

Kull Finalmente cadde. Non sembrava molto soddisfatto ma ancora c'era molto da fare. Si guardò attorno qualche istante, controllò l'equipaggiamento e le armi dei guardiani "Queste le prendiamo." quindi a grandi passi, terrorizzando le future vittime col suo rosso volto, si avvicinò alla massa informe di corpi urlanti. Erano solo sacchi di carne ora per lui. Punto gli anziani più vicini e iniziò a infilzarli, sgozzarli, trucidarli. Probabilmente avrebbe lasciato per ultime le donne, tenendo la più bella per se, costretta a fare ciò che lui desiderava dopo aver strappato una promessa di pietà per un suo figlio o fratellino. Promessa che non era certo intenzionato a mantenere, non più.

Daeron Storm Nel mondo dei sogni

Soggetto 1 K "Così su due piedi ti direi il rosso. Spesso segnala una necessità di soccorso o un pericolo. Potrebbero immaginare ci sia uno dei loro sopravvissuti da qualche parte..." non regge molto ma non è che hanno molte possibilità "In ogni caso spero accenderà la loro curiosità. Dobbiamo tirare dentro i cuccioli e il prigioniero. Basterà aprire leggermente la porta, a questo ci penso io." Quando tutto sembra pronto e il clone parte a razzo col vecchietto rimasto mi accosto al portone per aprirlo il tempo necessario all'anziano di tirare dentro lupi e cavaliere.

Gaël Roland de Glanborielle Lasciò fare al fratello che di certo vedendo bene il 'bersaglio' avrebbe avuto possibilità di essere molto più preciso. Una volta rimosso lo ringraziò, come ringraziò Jenkil per le seguenti medicazioni. Quindi ricoprì la gamba e saltellò un paio di volte per testarne la solidità "Benissimo." si guardò attorno annuendo alla proposta e richiesta della guida "Alla fine siamo dove volevamo essere. La cosa che non mi è chiara è come fa una sanguisuga diventare come quell'essere tentacolare. Che razza di sangue ha succhiato? Se l'ha trasformata così devono esserci bestie corrotte attorno a noi." la domanda era seria, non era una battuta. Nel frattempo iniziò a preparare l'occorrente per la notte e il piccolo campo.

presente anche io

Magnus Fuori dalla locanda

Morinehtar Rómestámo Evito di esprimere il ribrezzo che provo nel vedere le creature evocate dal Tiefling, una più orride dell'altra. Roba generata direttamente dall'inferno, forse lo stesso inferno che ha causato tutto questo. Scuoto il capo cercando nella mia memoria una creatura che mi potesse portare aldilà del fiume, l'avevo già identificata quando questa letteralmente scompare dalla mia mente. Riprovo esterrefatto dell'accaduto ma solo alla fine mi rendo conto che forse... in questo mondo, come è oggi, è impossibile evocare una animale così bello e maestoso. Sto per perdere la speranza quando vedo Angelo tornare e sollevarmi dopo aver pronunciato le sue parole magiche "Grazie! Davvero... non so cosa sia accaduto." quindi velocemente, cercando di evitare di far cadere Groot nel fiume mi involo verso l'altra riva stando ben al di sopra dal flutti del fiume.