L_Oscuro

Elluin, elfo investigatore Dopo aver controllato i dintorni, dico agli altri "Non penso che lo abbiano seguito, non vedo impronte diverse da quelle che ci si aspetterebbe normalmente qui. Ma nulla toglie che potrebbero aver seguito noi per arrivare al ragazzo..." Mi massaggio il mento appuntito "Non credo sia saggio scendere tutti..."

Goldmoon Col trio

Mary Red Dole, ladra umana La ragazza cominciò a preparare l'arco, sfilando una freccia dalla faretra. "Se li attendiamo qui, mi nasconderò da qualche parte, altrimenti cercherò una posizione sopraelevata..."

"Oh, vedo che comunque anche lei ne sa qualcosa, collega. Vediamo, come posso rendere la storia meno noiosa, tale che la nostra cara signorina qui non si addormenti..." Il vecchio professore ride all'indirizzo di Chiara, gli anni di esperienza lo hanno reso sensibile a ragazzi annoiati e sbadiglianti. "L'epopea di Gilgamesh è di fatto la prima storia dell'umanità. Il protagonista da cui prende il nome è stato probabilmente un re divinizzato, e la mitologia che ne è scaturita è stata la base su cui sono state scritte tutte le mitologie del Mediterraneo successive, compresa la Bibbia degli ebrei. Per fortuna, ci ha pensato nostro signore Gesù Cristo a mettere ordine e portare la verità..." Si interrompe per farsi il segno della croce, seguito in maniera meccanica dalla madre di Lorenzo, che segue senza dare segno di capire realmente. "La scena in particolare ritratta qui rappresenta una delle prime gesta di Gilgamesh e del suo amico Enkiddu, l'uomo-bestia. Si tratta dell' uccisione di Humbaba, il guardiano della foresta dei cedri. Anche Humbaba è il prototipo di vari demoni successivi... Medusa, le Gorgoni, perfino Pazuzu, quello del film uscito una decina di anni fa, quello della possessione della bambina e del prete. Praticamente si può dire che Humbaba sia il primo vero mostro della storia." Ride divertito il professor Guerra "Vabbè professo', mu bast però!" Vi intereompe la madre di Lorenzo, interrompendo il discorso del docente "La lezione la facciamo un'altra volta, mu dobbiamo andare al rinfresco, ja. Andiamo?"

Purtroppo, non sapete il tragitto che farete da Parnast. Siete abbastanza certi che per molte miglia in quasi tutte le direzioni, schiantereste il castello su qualche montagna disabitata, ma l'assoluta certezza non l'avete finché il castello non partirà verso una direzione.

Entrate in quello che sembra essere un ampio salone signorile, elegante e raffinato, se non fosse per il mare di cadaveri disseminati in giro. Sono otto in totale, e appena varcate la soglia, due malviventi vestiti di nero si volta o a guardarvi. "E voi chi diamine siete?" "Meglio che ve ne torniate da dove siete venuti!" "Sempre che decidiamo di lasciarvi uscire..." "Che vi credete? Che solo perché avete un orso ci fate paure? Noi siamo degli Zhentarim!"

Flint McGraw, pirata umano "Qualche pezzo ancora dovremmo averlo... Investiamolo in cosenutili e partiamo!"

Ivellios, elfo ranger Flashback nel tempio "L'infezione non si può contenere. E non c'è guarigione. Ucciso l'essere di fiamma, morirà comunque. Mabnel frattempo è un rischio. Cosa accadrebbe se il sacerdote perdesse il controllo del figlio?"

Elluin, elfo investigatore "Signori, abbiamo una pista... Dopo le fogne, acque sotterranee... Arrischiamo un po' di luce?" Dico mentre controllo il pozzo in cerca di indizi o segni o tracce anomale.

Illus, mago Anche il mago si accomodò vicino a Grigory, estraendo i suoi grimori per studiarne i glifi e simboli, dopo essersi accommiatato da Ivan

Mary Red Dole, ladra umana "Ma sì, che vadano in malora!" Bestemmiò la piratessa, per poi seguire Thuron

Indol, elfo Risistemando l'equipaggiamento, osservo i cani invincibili. Assurdo... "Va bene, magari ora che abbiamo il beneplacito della Dama, parleranno con noi più volentieri..."

Sissì, sono d'accordo. Andiamo lì, la stanza con l'acqua lasciamocela per ultima, ho un brutto presentimento a riguardo.

William Hogan, guerriero umano "Non sono molto esperto di draghi... Di draghi fatti di cristallo ancora meno! Ma concordo: se troviamo l'intermediario, dopo possiamo trovare facilmente il drago!" Oramai uso il plurale dando per scontato che lavoreremo insieme. Che bello, ho trovato degli amici!

Flint McGraw, pirata umano "Soldi che troveremo certamente nella tana del drago dopo che lo avremo sconfitto!" Dico ottimista, sperando di sollevare il morale e portare buona sorte sul gruppo.

Pure Braknak non può fare molto... Se arrivo a portata di Balrog cerco di afferarlo per metterlo sul roc Ma sto gigante non perde la concentrazione sull'incantesimo? E che porcam....

Rasziros, paladino dragonide Con l'alabarda stretta in mano urlo il mio disappunto a Jax "Ma no! La mia gloriosa battaglia marina!" Gli sono muso a muso, poi scoppio a ridere "Un portento! Sei fenomenale!" E gli do una manata sulle spalle. "Un giorno sarò io a salvarti, lo giuro!"

Elluin, elfo investigatore "Probabile..." Concordo coi miei colleghi e mi unisco alla ricerca di tracce. Tutti

Ivellios, elfo ranger Prima di uscire Ascolto Darhun con interesse: ecco parole sagge. "Mi hai tolto le parole di bocca. Stanotte uccideremo l'infetto." Avendo già deciso di procedere im tal senso, quantomeno non sarò da solo. Fuori dal tempio Guardo il bravaccio che tenta di intimidirci. Lancio uno sguardo a Jalrai Posso ucciderlo? Gli chiedo con lo sguardo.

Illius, mago "Po.po.posso fa.fare io il p.p.primo tu.turno... co.o.osì no.non spe.e.ezzo il ripo.poso..." Il mago era stanco, esausto... E anche scoraggiato.

Seguendo il suggerimento dello spirito che vive nella spada di Bahalasar, lasciate il cadavere del drago e raggiungete le stalle, nel cortile dove avete avuto lo scontro col portavoce nero. Effettivamente, queste sono decisamente più grandi, e non sentite la classica puzza di letame e fieno. A guardia, due orchi assonnati, che non vi rivolgono più di uno sguardo: la vostra fama si è sparsa velocemente. Lanciate uno sguardo dentro, e la visione vi lascia perplessi per qualche secondo. Viverne! Otto viverne, in altrettante gabbie, vi osservano sospettose. Hanno un'espressione ferale, ma le bardatura presenti e i collari vi fanno capire che sono non addomesticate, ma almeno addestrate. Avete trovato le "scialuppe di salvataggio" del castello volante...

"Ma che di passaggio e di passaggio! Per come vi hanno trattato i carabbiniere, è il minimo, siguri'!" Dice la mamma di Lorenzo, mettendo a tacere le rimostranze di Chiara. Il professore Guerra si sente immediatamente chiamato in causa. "Bene bene, cosa abbiamo qui..." Il professore estrae degli occhiali dalla giacca, per osservare da vicino l'elsa di Lorenzo. "Devo convenire con lei, caro collega. Non poteva essere più preciso. Ho visto personalmente la spada in bronzo di cui parla, quando ero giovane. Potrebbe essere del tredicesimo, come del nono secolo, come lei ben sa le datazioni sono imprecise, man mano che andiamo indietro nel tempo... Quella era una spada rituale, per commemorare la vittoria di Gilgamesh ed Enkidu su Humbaba..." Il vecchio professore si blocca. Qualcuno di voi riconosce i nomi appena pronunciati, ma altri lo guardano come se avesse parlato di Topolino, Paperino e Pippo. "Perdonatemi, quando comincio a parlare di storia antica tendo a divagare, spesso dando per scontato che tutti capiscano di cosa stia parlando. Parliamo dell'epopea di Gilgamesh, la prima epica della storia. Ed essendo il nome Gilgamesh noto all'umanità già dal 2500 avanti Cristo, direi che la sua valutazione dell'elsa del nostro amico Lorenzo sia corretta... oppure è un calco degli anni settanta!" Ride divertito dell'eventualità.

Il giardiniere si ferma, vi guarda male un'ultima volta, poi indietreggia senza mai staccarvi gli occhi di dosso. "Tina... Tito.. con me..." Ed esce dal cancello che avete divelto. Sempre indietreggiando, e sempre senza mai togliervi gli occhi da dosso.

@Athanatos

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